Le festività natalizie si stanno avvicinando, ogni giorno arriva un piccolo segno... una pubblicità, un decoro natalizio esposto in qualche negozio... e ogni volta qualcosa mi sorride dentro, mi rende felice come una bimba. Aspetto la neve come quando da piccoli non vedevamo l'ora di giocare a palle!
Lo so, è solo novembre ed io non abito propriamente in montagna, ma qui da me ieri notte siamo già andati sotto zero.
Il preambolo ha un obiettivo, non vi preoccupate ora ci arrivo, in zona "regali di Natale" , zona che si sta avvicinando a una velocità che a me pare sempre supersonica. Ogni anno mi trovo all'ultimo minuto a tirare i remi in barca, ma voglio ricordare con voi il mio primo anno in cui ho adottato il sistema "do it yourself".
Era il 2001 ed ero incinta del mio primo figlio; nel periodo natalizio ero nel quinto mese e stavo benissimo, una bella pancina cominciava a farsi vedere. Lavoravo esattamente tanto quanto prima, con gli stessi orari e ovviamente con le stesse ristrettezze di tempo che mi hanno sempre perseguitato.
Fu per questo motivo che, arrivata a tre o quattro giorni dal Natale senza aver avuto modo di fare acquisti per le persone a me più care, feci una "pensata": un giro all' Iper, dove trovai dei bellissimi piatti a forma di stella, dorati o argentati, a due o tre mila lire (e si, c'erano ancora le lire!).
Ne feci una bella scorta poi a casa, con comodità tutta mia (leggi: a mezzanotte o l'una o le due) iniziai a confezionare con il bimby dei meravigliosi vasetti con la crema gianduia, con il dado vegetale, panettoncini genovesi -
quelli finti, come li chiama Faustidda :)-, torroni al cioccolato... e via così. Poi li confezionai con etichette decorate ed infine, con la carta trasparente, impacchettai su ciascun piattino dorato due o tre di questi dolcissimi pensieri notturni. Non potete immaginare come mi sono divertita. E quanta meraviglia hanno suscitato questi piccoli scrigni per chi li ha ricevuti: cognate, cugine, amiche... mamma e suocera!
Da allora ho adottato questo sistema: ogni anno, più o meno in questo periodo faccio un giro all'Ikea, dove trovo sempre qualche oggetto che mi piace, un vaso in vetro, portacandele, sottopiatti etc.. e poi preparo dei dolcetti, qualcosa di diverso ogni anno da accostare a quest'oggetto. Da allora ho variato abbastanza, spaziando dai torroni ai tarufi, dalle creme di cioccolato alle confetture di cotogna, di cipolla, di pomodori verdi... e infornate colossali di baci di dama e brutti buoni.
Quest'anno ho scelto un bel piattino Rosso fiammante, molto natalizio, ed ho voltuo preparare dei buonissimi bon bon al marzapane con le noci e il cioccolato. Li ho "testati" domenica e sono riuscita, dopo poche ore, a fotografare gli ultimi cinque rimasti... mani golose si allungavano ogni volta che mi allontanavo per qualcosa!!!
Praline al marzapane, con noci e cioccolato
per circa 40 palline
200 gr. farina di mandorle
200 gr. zucchero
1 albume scarso
2 cucchiaini liquore tipo Marsala
100 gr. cioccolato fondente
40 gr. burro
7/8 noci
La ricetta del marzapane viene dal vecchio ricettario del bimby TM21: sono previste mandorle intere, che il Bimby polverizza in un attimo insieme allo zucchero, dopodiché si aggiungono gli altri ingredienti e si frulla a velocità 5/6 per meno di un minuto. Se non avete il Bimby potete usare anche un normale mixer, ma consiglio allora la farina di mandorle, che al super trovate senza difficoltà nella zona degli ingredienti per le torte.
L'impasto che si ottiene sarà un po' bricioloso, ma lavorandolo sul piano di lavoro si riuscirà a farne dei filoncini grossi come un pollice, da tagliare appunto a cilindri di circa 3 cm. Vanno "impallinati" a mano, inserendovi un pezzetto di noce, tenuti in frigo per circa un paio d'ore e quando sono ben freddi, vanno tuffati nella ganache che otterrete sciogliendo a bagnomaria il cioccolato col burro.
Attenti che sono molto peggio delle ciliegie: i miei bambini se ne sono sparati cinque uno dietro l'altro!
Questa ricetta è per Patrizia del blog
I dolci nella mente e per il suo contest "
Regali golosi dalla mia cucina"
PS: Patrizia, avevo preparato le praline in un numero consistente e ben disposte sul piatto, pronte alla confezione, ma una telefonata di troppo mi è costata la distrazione fatale: i bambini le hanno mangiate quasi tutte e le foto erano pietose, con il pacchetto mezzo vuoto! meglio così scoperto.. ora , io te la mando lo stesso, vedete voi se tenerla anche senza la carta trasparente di rifinitura del pacco :) partecipo volentierei anche fuori corso.