Tanti, ma proprio tanti anni fa, quando ero piccola, la TV che potevamo vedere era in bianco e nero. Onestamente non ricordo fino a che anno lo è rimasta, perché nel 1973, dopo che la vecchia tele si era fulminata, mio padre ebbe un guizzo di follia e decise di comprare una TV a colori. Era una delle prime e se ci penso oggi mi viene un'espressione a dir poco stòlida: che senso aveva una tele a colori quando tutto era ancora in bianco e nero... tranne la TV svizzera.
Aveva un programma che per anni è rimasto il mio preferito in assoluto, lo Scacciapensieri del sabato pomeriggio alle 17: oltre un'ora di cartoni animati tra i più belli, così belli che ancora oggi sono dei "must".
Tornando alla nostra tele a colori, ricordo che aveva una pulsantiera avveniristica, in ottone e con i numeri rossi che bastava sfiorarli per cambiare canale. E non aveva il telecomando, non ancora... Futuristica si, ma non fino a questo punto.
Era pur sempre solo il 1973! Tutto in bianco e nero tranne la TV svizzera.
Poi, qualche anno più tardi arrivarono in RAI le "prove tecniche di... trasmissione" a colori: volete mettere, vedere per delle mezz'ore la signora biondissima con gonna rossa e camicia bianca, annaffiare cassette di fiori coloratissimi? Volete mettere poterlo vedere a colori? Magnifico.
Il punto è che non mi figuro come poteva essere sulle tele in bianco e nero. Tipo: un bambino di 6 anni che, accendendo la tele fosse capitato proprio nella mezz'ora di cui sopra e fosse rimasto imbambolato davanti al filmato mentre la voce diceva con gentilezza "Prove tecniche di... trasmissione" , porello, ve lo immaginate a chiedersi "ma prove di che?" . Roba da psicanalisi!
Ecco, l'ho presa larga ma era per dire che mi sono decisa a procurare di costruire artigianalmente delle lampade da casa per poter fotografare anche in luce artificiale.
Per farlo ho seguito due post molto tecnici e benfatti, quello di
La patata in giacchetta e quello di Alex del blog
Food 4 thought. Ho apportato una modifica sostanziale a quello che hanno fatto loro.
Potendo godere di un fabbro bene attrezzato e molto vicino al luogo in cui lavoro, ho fatto piegare due fogli di alluminio bianco, per avere il supporto a ELLE con un angolo di 120 gradi, su cui va fissato il pannello diffusore di policarbonato.
Per le lampadine, invece, niente ordini on-line per la versione da 5500° K. Mi sono accontentata delle nostrane Philips da 6500°K, disponibili all'esselunga per 7,00 euro cad. Costo complessivo per ciascuna lampada, pari a circa 25 euro (e qualche ora di impegno da parte del caro marito).
Ora, poiché la temperatura diurna del Sole è di 5000°K, le lampade risultano in confronto un poco fredde, però un'opportuna taratura della macchina fotografica ed un leggero ritocco in post produzione possono aiutare a correggere le dominanti azzurre.
Devo dire che nelle mie "prove tecniche di colore" non ho corretto proprio niente, tranne aumentare leggermente il contrasto delle foto in luce naturale... Che ve ne pare?
Luce artificiale: due lampade poste dietro la frutta, mentre davanti è presente un piccolo schermo bianco
Foto di sinistra fatta all'esterno con luce naturale. Foto di destra fatta con luce artificiale: due lampade poste a sinistra mentre a destra è presente un piccolo schermo bianco.
Personalmente sono abbastanza soddisfatta perché, nonostante tutte le mie perplessità mentre scattavo, a notte fonda e sul pavimento di casa, il confronto con la luce del mio amato portichetto è davvero molto buono, del tutto inaspettato. I colori mi sembrano praticamente identici tra loro e naturali al massimo.
Colgo l'occasione per ringraziare La Roby del blog "
Il senso gusto": carissima, grazie di avermi spronato a cambiare la modalità in automatismo diaframmi, per passare alla modalità completamente manuale. In questi giorni ho fatto grandi passi ed oggi ho perfino rispolverato il vecchio cavalletto, che da tempo immemore giaceva in attesa di tornare a fare il suo dovere.
Sono molto contenta... e continuerò con le prove tecniche :). Ecco, vedete che il prenderla larga è stato per far sorridere un po' anche chi tra voi (ma chi poi?!) ricorda quelle prove!
PS: però quella trasmissione di prove a colori aveva un sottofondo musicale, che amavo così tanto e che solo anni dopo ho saputo essere Il Guglielmo Tell di Rossini. Forse era per quello che rimanevo imbambolata davanti alla tele pur non avendo sei anni :)