Salmerino con salsa di pane e olio al rosmarino, per Lo Pan Ner


Quest'anno si terrà la seconda edizione della Festa de Lo pan ner, festa transfrontaliera dei pani delle alpi che si svolgerà il 14 e 15 ottobre, in collaborazione con il Cantone dei Grigioni e con la Lombardia. Il 14 ottobre, cinquanta comuni in Valle d'Aosta accenderanno i loro forni e prepareranno il pane, in un rituale antico secondo cui si preparava, nella giornata del pane, il pane per tutto l'anno.
[Ho anche avuto il privilegio di partecipare all'apertura dei forni presso i villaggi di Epinel e Gimillan (frazioni di Cogne in provincia di Aosta) a questa pagina potrete leggerne un breve racconto e vedere qualche immagine, che racconta più di mille parole il valore di questa bella tradizione].

AIFB è partner della manifestazione con un bellissimo contest, per la valorizzazione del pane nero nelle ricette della cucina attuale. La ricetta di questo pane nero, segue precisi rapporti tra le quantità e le qualità delle farine impiegate: in particolare la segale è presente in percentuale molto importante.

Anch'io ho voluto dare il mio contributo, con una ricetta che utilizzasse prodotti del mio territorio.
Per l'occasione ho preparato il pane nero, secondo la ricetta ancora in uso e ben codificata in tutta la regione. Eccomi quindi ad affrontare la panificazione, primo importante passaggio per la realizzazione del mio piatto, il Salmerino in salsa di pane, con olio al rosmarino.


Pane nero Valdostano
dosi per due filoni come in foto
Farina di segale integrale g 550
Farina di grano tenero tipo 0 g 250
Farina di grano tenero integrale g 200
Acqua g 620/650
Sale g 20
Lievito di birra secco g 10

Preparate il pane il giorno prima: dal quantitativo di acqua totale destinato alla ricetta, prendete 100 g, portatela a temperatura tiepida e scioglietevi il lievito di birra secco, con una punta di cucchiaino di zucchero, che serve per attivare la lievitazione. In una grande ciotola miscelate il lievito attivato, con le farine ed il rimanente quantitativo d'acqua, meglio se tiepida.

Impastate molto bene fino ad ottenere una grossa "pagnotta" dalla consistenza molto plastica e malleabile -una consistenza che a me ha ricordato quella della pasta di sale!-. Ponete l'impasto nella ciotola e lasciate riposare fino al raddoppio.

Passato questo tempo di lievitazione, che per me è stato di circa 6 ore, fate la pezzatura che preferite e procedete a fare le pieghe: io ho spezzato il composto in due porzioni, per due filoncini. E per le pieghe semplicemente ho appiattito con il palmo delle pani l'impasto, allargandolo bene. Quindi ho ripiegato il lembo di sinistra e poi quello di destra (come fossero i lembi di un foglio), e successivamente il lembo superiore e quello inferiore. Ho ruotato l'impasto di 90° ed ho ripetuto questa sequenza per quattro volte.

Ho lasciato lievitare l'impasto fino al raddoppio, in forno precedente riscaldato e poi spento. Qui sotto, la foto dei due filoncini già gonfi e pronti per andare in forno.


Ho cotto questo pane per circa 40 min. a 200° ponendo sul fondo del forno una padellina con dell'acqua per umidificare la cavità di cottura. A fine cottura si ottiene un pane molto asciutto, compatto e dalla lunga conservabilità; può essere consumato anche quando è molto molto secco. Se lo desiderate più morbido, toglietelo dal forno dopo circa mezz'ora di cottura e lasciatelo intiepidire avvolto in un canovaccio.


Salmerino con salsa di pane e olio al rosmarino
dosi per quattro persone
2 salmerini di media dimensione
60 g di pane nero di segale
300 ml brodo di verdure
30 g noci
1 scalogno
3 rametti timo
1 bicchiere di vino bianco secco
poca farina 00
100 ml olio extravergine d'oliva
3 rametti di rosmarino
sale, pepe

Questo piatto è preparabile in circa mezz'ora, a patto di avere già pronto il pane nero. Riducete il pane in cubetti e ponetelo in forno sotto il grill a 200° per circa 5 min, ma sorvegliate! Pulite e affettate lo scalogno, tritate il timo, soffriggete il tutto in poco olio ed aggiungete anche i cubetti di pane tostato. Dopo qualche minuto sfumate con poco vino bianco. Continuate la cottura del pane aggiungendo brodo fino a che il pane sarà morbido. Regolate di sale e pepe, passate il tutto al minipimer. Se lo riterrete necessario, potrete passare al setaccio la salsa per ottenere una crema molto liscia.

Preparate l'olio aromatizzato: scaldate l'olio in una padellina, aggiungendovi anche il rosmarino ben tritato. Portate alla temperatura massima di 62° quindi spegnete e lasciate intiepidire. Gli olii essenziali del rosmarino passeranno così nell'olio extravergine, profumandolo meravigliosamente.

Cuocete il salmerino al vapore: in una pentola mettete a scaldare due dita di acqua, con mezzo bicchiere di vino e due grani di pepe. Al bollore, inserite la griglia per la cottura al vapore, con il salmerino e qualche fettina di limone nella pancia. Cuocete circa 15 min. Sfilettate il pesce facendo MOLTA ATTENZIONE a conservare qualche lembo di pelle del pesce. Mantenete al caldo i trranci sfilettati, mentre per la pelle: infarinate e friggete ciascun pezzetto per un attimo, finché diventi molto molto croccante, sembrerà a delle chips.

Preparate il piatto, possibilmente caldo, disponendo la salsa, il trancio di salmerino, disponete in maniera estrosa un paio di chips di pelle e, per finire, qualche fogliolina aromatica verde a decorare. Prima di andare in tavola, mettete qualche goccia di olio caldo al rosmarino.

Torta alla zucca e grano saraceno gluten free


Ad autunno ormai già iniziato e temperature finalmente adeguate alla stagione entrante, torna anche la voglia di portare calore all'interno del nostro corpo. Le qualità riscaldanti del cibo hanno in questo periodo una grandissima responsabilità, nel portare equilibrio tra l'interno del nostro corpo, che deve potersi mantenere caldo rispetto all'esterno: il clima freddo è in arrivo. E sarà sempre più freddo!
Ecco quindi una torta molto soffice e gustosa, perfetta per le nostre merende con una tazza di tè, ma ancor più gradita a colazione, quando serve energia anche per iniziare bene la giornata. L'ingrediente "principe" di questo comfort food è la zucca, un ortaggio di stagione in autunno, che con il suo colore pare volerci restituire tutto il sole estivo che ha usato per maturare. La zucca ha proprietà sedative, lassative e anche diuretiche, oltre che antiinfiammatorie per l'intestino. Amerete questa torta perché non è la solita torta dolce e stucchevole; piuttosto è rustica e umida all'interno, ma tanto, tanto buona! In questa versione ho usato il burro, ma poiché la zucca è un ortaggio che potete trovare anche in primavera, non perdete l'occasione di provare allora a sostituirlo con dell'olio. Abbiate cura di scegliere un buon olio di semi, ad esempio di mais ottenuto a pressione. Le qualità energetiche diverranno più rinfrescanti e nell'insieme potrà essere un dolce anche leggero!


Torta alla zucca e grano saraceno, gluten free
dosi per una tortiera diam. 24 cm

100 g farina di grano saraceno
100 g nocciole non pelate
120 g zucchero di canna 
50 g farina riso
100 g burro
(oppure 80 g olio di mais di pressione)
3 uova
250 g polpa di zucca cotta a vapore
1/2 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo - per decorare

Per le torte, come sempre, uso il Bimby, ma va benissimo anche il vostro mixer, o frullatore o planetaria.
Riducetele quindi in "polvere" per ottenere la farina di nocciole. Aggiungete anche le altre farine e anche il lievito, miscelate il tutto in un unico composto, e mettete da parte. Nel Bimby, o in una ciotola e con le fruste elettriche, montate lo zucchero e le uova (usando l'attrezzo farfalla della dotazione Bimby) per un paio di minuti a velocità 5. Aggiungere il burro e la polpa di zucca, cotta al vapore e passata allo schiacciapatate. Togliete la farfalla e con le lame in movimento, aggiungete le farine che avete preparato prima, setacciate col lievito. Ad impasto bene amalgamato, versate nella tortiera, preparata già imburrata e infarinata. Cuocete in forno a 180° per circa 35 min., ma attenzione, regolatevi secondo il vostro forno e, prima di sfornare fate la prova dello stecchino, che dovrà uscire asciutto.
Lasciate intiepidire prima di togliere la torta dalla teglia e spolveratela con dello zucchero a velo.

Crostata chiusa, con pasta frolla vegan e marmellata


Voglia di una crostata preparata con una pasta frolla leggera, vegana, con la farina di mandorle e magari profumata con una marmellata particolare? Eccovi accontentati. Questa ricetta è una sperimentazione, una cosa che spesso mi capita di fare quando ho in testa di viaggiare sul filo delle sostituzioni. Parto da una ricetta nota e uso uno o due ingredienti "diversi" da quelli previsti nell'originale, facendo attenzione alle consistenze, al rapporto tra liquidi e farine. Generalmente cerco di contenermi a solo uno o due ingredienti differenti, per non rischiare di snaturare troppo la ricetta. In questo caso però la sperimentazione aveva già avuto buon fine in quest'altra occasione e sapevo di andare a colpo sicuro.



La pasta frolla senza burro e senza uova è stata una rivelazione; se ci penso bene si tratta di preparare una base per biscotti e per torte composta di fondo da tre ingredienti: farina, zucchero e olio, a cui aggiungere un po' d'acqua. Beh, credo che davvero non si possa chiedere di più all'essenzialità in cucina! Chiaro che con così pochi ingredienti, la qualità delle materie prime è assolutamente indispensabile. Eccomi quindi a preparare questa pasta frolla vegan, con della farina macinata a pietra: farro monococco e grano tenero 0 (grano tenero macinato un po' più grosso del tipo 00), dell'ottima farina di mandorle, zucchero di canna Demerara, olio di mais di qualità e semplice acqua. Stavolta non è una frolla gluten - free, ma per chi volesse tentare una versione a basso contenuto di glutine, basterà sostituire la farina 00 e quella di farro con pari quantità di farine di riso e grano saraceno. Il risultato sarà ugualmente ottimo!


Crostata chiusa, con pasta frolla vegana
dosi per teglia da 12x25

350 g farine miste
(130 g farina di farro + 150 di farina 00 + 70 g farina di mandorle*)
180 g zucchero di canna Demerara
110 g olio di mais di qualità
70 g di acqua
1 pizzico abbondante di bicarbonato, o di lievito per torte

per la farcitura
300 g della vostra confettura migliore
(io ho usato la mia, di albicocche e lavanda)

*con il prodigioso Bimby uso direttamente le mandorle intere, pelate

Mettete gli ingredienti secchi in un'ampia ciotola, amalgamate bene con le dita quindi procedete con gli ingredienti liquidi. Impastate velocemente con la punta delle dita, regolandovi con la consistenza, che potrebbe essere un po' secca (e allora aggiungerete uno o due cucchiaini di acqua) oppure potrebbe essere un po' troppo morbida (e allora la lavorerete spolverandola a più riprese con altra farina).
Io, come sempre, impasto tutto con il Bimby mettendo prima lo zucchero di canna e le mandorle intere e facendo andare 30 sec. vel.10 per polverizzare; quindi aggiungo tutti gli ingredienti secchi. Faccio girare 10 sec. per setacciare bene, poi aggiungo l'olio, il bicarbonato e l'acqua. Faccio andare a colpi intermittenti per amalgamare al meglio e poi, continuativamente per circa 30 sec. Rovescio tutto il composto sul piano di lavoro, direttamente su un foglio di carta forno e riunisco il tutto a mano, ottenendo una "palla", che lascio poi riposare in frigo un'ora circa.
Passato questo tempo, stendo l'impasto in un rettangolo di spessore circa 7-8 mm. Lo dispongo nella tortiera, facendo aderire bene ai bordi, quindi taglio l'eccesso di pasta e distribuisco la marmellata sulla frolla.
Stendo nuovamente l'avanzo di pasta frolla dando la forma di rettangolo, dispongo per chiudere la crostata e taglio nuovamente l'eccesso di pasta. Stavolta, prima di stenderlo e procedere a rimpastarlo per ritagliarne i decori, lo lascio in freezer per 10 minuti, così tornerà più sodo. Per questo decoro potrete sbizzarrirvi nella scelta dei motivi da ritagliare. Io ero ispirata alle foglie dell'autunno in arrivo, ma la vostra torta sarà bellissima anche con fiori, cuori, i tondi...

Bucherellate fino in fondo la pasta frolla, poi infornate, in forno preriscaldato, a 200° per circa 23 minuti. Sorvegliate bene, però, perché ciascun forno fa a sé, quel che conta è che il colore resti leggermente biscottato.

© ESSENZA IN CUCINA

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