Eccel'abbiamo fatta anche stavolta...
Si, perché anche stavolta, come in molte delle altre puntate da quando partecipo, la sfida del mese MTChallenge è su un tema che "non è che mi faccia proprio impazzire"! La macedonia.
Forse colpa delle padelle di mia mamma, con dentro di tutto e di più con limone e zucchero, oppure non saprei infine perché, ma insomma l'idea non mi sorrideva.
Però mi piace cercare di superare un proprio archetipo, ormai sedimentato e così radicato che per riuscirci si devono scendere tanti di quei gironi da superare il purgatorio; soprattutto è l'approccio ad essermi congeniale. E' la sfida con me stessa, quel che mi piace dell'MTChallenge. Poi dopo viene anche la sfida con gli altri partecipanti, ma fosse solo per quello abbandonerei subito senza speranza...
dopo un giretto qui "....ho visto cose che voi umani..".
Quindi metto al lavoro quei due neuroni che gallegiano al di sopra dei pensieri e delle corse quotidiane, quelli che vogliono a tutti costi restare ad uso esclusivo del blog. E sono proprio loro a ricordare che tanti anni fa andava di moda fare la frutta in gelatina, il vecchio aspic. Anzi quand'ero piccola era una cosa fichissima! E vedendo una bottiglia di moscato bianco dolce praticamente piena che languiva in frigo da giorni, tirano fuori un'idea già sperimentata qui: la riduzione del moscato. Poi, sempre in frigo sul ripiano proprio sopra al moscato, i neuroni vedono del melograno e del ribes -presi in abbondanza per altre cosucce che arriveranno prossimamente su questi schermi- ed il gioco è quasi fatto.
Tra le regole dell'MTC c'era quella di almeno TRE frutti di cui due al taglio e qui si chiude il cerchio: si fa avanti l'anima che ama-i-colori-ma-non-troppi come fossero sparati a mo' di "pistolero bangbang". No! A me piacciono le cose ordinate e se posso, anche coordinate, quindi si completa la spesa con il lampone e la fragola, tutto in rosso.
Infine, caldamente consigliato dalle ragazze dell'MTC, un accompagnamento: decido per una salsa alla vaniglia, che nel mio caso ci sta di un bene perché arrotonda tutto alla perfezione
Ripensando all'insieme, lo trovo indovinato: i frutti che ho scelto hanno un fondo aspro ed acidulo, ma la dolcezza del moscato, che ristretto è ancora più marcata, stempera tutto molto bene. La salsa alla vaniglia dà una sensazione di velluto al palato scaldando un poco la gelatina e devo dire che anche i miei figli arriccianaso all'ennesima potenza hanno voluto fare il bis :)
Voi che dite?
Aspic di frutti rossi al moscato e succo di melograno
con Salsa Vaniglia
dosi per 8 ciotoline formato creme-caramel
1 melagranata
1 vaschetta ribes
1 vaschtta fragole
1 vaschetta lamponi
500 ml. vino moscato dolce
4 fogli di gelatina da circa 5 gr. cad.
2 cucchiai zucchero
Salsa Vaniglia
200 ml. latte fresco
30 gr. zucchero
1 cucchiaino maizena
1/2 bacca vaniglia
Iniziamo col ridurre il moscato: poniamo in un pentolino, a fuoco dolce fino a che, sobbollendo, si riduca alla metà.
Intanto sgraniamo la melagranata, da cui ho cavato 160 gr. di chicchi. Tenuti da parte alcuni interi per la decorazione, il resto è andato nel mixer per 30-40 secondi e filtrato bene al colino fine, premendo per ricavare più succo possibile, io circa 120gr.
Questo succo si miscela alla riduzione di moscato e si uniscono i fogli di gelatina, che vanno prima ammollati alcuni minuti in acqua fredda, strizzati ed aggiunti al composto ancora caldo, girando per farli sciogliere. Si otterrà uno sciroppo di un bellissimo rosso bordeaux, la cui acidità va verificata ed eventualmente corretta con una punta di zucchero.
Pulire la frutta e tagliarla: le fragole a spicchi ed i lamponi a metà, i ribes restano interi. Ho suddiviso la frutta negli stampini in alluminio che uso per il creme caramel, riempiendo poi con il liquido. Ho riposto in frigo per alcune ore, fino al solidificarsi del tutto.
La Salsa Vaniglia si prepara scaldando in un pentolino il latte, lo zucchero e la bacca di vaniglia tagliata per il lungo. Tenendo rimestato con una frusta, aggiungere piano piano la maizena e continuare fino a che la consistenza si fa vellutata. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. L'ho servita come uno specchio sul fondo del piatto, poggiando al centro l'aspic.
Questa ricetta è per l'MTChallenge di Settembre con Ale, Dany, Giorgia e Fabiana a cui vi rimando perché possiate ammirare il suo grande grandissimo capolavoro di tagli sulla frutta