E' il momento della fioritura della lavanda, che trovo sempre meravigliosa con sue sfumature di viola!
Il caldo è finalmente scoppiato, come si attendeva che facesse in questo giugno ormai stufo di temporali, e la voglia di gelato si fa sentire ogni sera.
Le due cose appartengono a due insiemi differenti, fiori e gelato, ma hanno un'intersezione in comune, sapete? Il concetto è matematico, ma è facilissimo: l'intersezione (ovvero l'insieme di cose con caratteristiche comuni a più insiemi differenti tra loro) si chiama Gelato alla Lavanda. Sorrisone. Facile, no?
Qualcuno, il gelato alla lavanda lo ha già lo ha pensato, non è dunque una novità. A dire il vero anche altri sfiziosissimi gelati ai fiori sono già stati pensati. Per esempio, lo scorso anno ricordo di aver trovato, nel banco di una gelateria aperta da poco, i gusti alla violetta e alla rosa. Ovviamente non me li sono lasciati sfuggire, perché trovavo così poetico poter gustare un dessert con due "profumi" tanto eterei e romantici. Forse un po' demodé... le rose e le violette in effetti mi rimandano all'Inghilterra dell'ottocento e in un attimo mi trovo dentro certe atmosfere cinematografiche alla James Ivory: qualcosa di così lontano e differente da me, che sono così proiettata al futuro e all'essenzialità delle cose.
Però, declinare i fiori in cucina rimane per me una delle cose più intriganti in assoluto. Una roba che puntualmente, in queste settimane in cui le fioriture profumano l'aria, sia di giorno che di sera, mi imbriglia nel desiderio profondo di catturare queste essenze e, in qualche modo, goderne anche a tavola.
Sapendo che il miglior veicolo per gli oli essenziali e i profumi in natura sono proprio i grassi, e ricordando un piccolo esperimento di qualche anno fa per fare del burro dalla panna fresca aromatizzata, eccomi a ripetere il tentativo in versione dolce.
La ricetta, poi l'ho elaborata prendendola da una base semplicissima, bianca, che è ormai diventata il mio cavallo di battaglia per il gelato fatto in casa.
Per l'occasione di pubblicare una ricetta carina e presentata in maniera insolita, ho realizzato una frolla all'olio: più leggera e più croccante, ai limiti del rustico e molto adatta secondo me a contenere, e valorizzare, la cremosità di questo buon gelato bianco.
Infine, dalle prime amarene degli alberi di mio papà, ho preparato uno sciroppo denso, dolce e pieno di colore, che arriva a completare con le sue gocce questo goloso ed elegantissimo dessert.
Le amarene non sono indispensabili, perché volendo ottenere dello sciroppo alla frutta, potrete usare le fragole, oppure qualche lampone o anche dei mirtilli. Sentitevi liberi di scegliere anche in funzione di quello che avete a disposizione in base alla stagione. Il gelato alla lavanda lo potrete fare anche in inverno!
I fiori di lavanda infatti sono disponibili anche secchi, in erboristeria, per uso alimentare quindi potrete preparare questo dessert anche in altre stagioni dell'anno. Ne rimarrete entusiasti.
Gelato alla lavanda
(dose per la capacità della mia gelatiera: 750 g.)
con questa dose potrete servire una decina di dessert come quello in foto
250 g. panna fresca
300 g. yogurt greco
200 g. zucchero fine
1 manciata abbondante di lavanda fresca:
(fiori, gambi e anche qualche fogliolina)
Frolla all'olio
(dose per una ventina di ciotoline)
300 g farina grano tenero
100 g zucchero
90 g olio extravergine
90 g olio extravergine
1 uovo da 60 g
2 cucchiai acqua fredda
1 pizzico di bicarbonato
Io preparo la frolla aiutandomi con il mixer, il glorioso e vecchio bimby, ma voi usate pure il vostro robot di fiducia: inserisco tutti gli ingredienti e faccio andare (inizialmente a colpi brevi, poi un po' più prolungati) fino ad ottenere una massa di briciole. Rovescio tutto sul piano di lavoro, su un foglio di carta forno e con le mani, riunisco velocemente, dando la forma di una palla. Avvolgo nella stessa carta forno e metto in frigo almeno mezz'ora a rassodare. Quindi, passato questo tempo, tolgo il panetto e stendo, direttamente sulla carta forno, un disco di pasta spesso circa 5 mm. Preparo imburrate ed infarinate le ciotole che andranno in forno e, delicatamente inserisco in ciascuna un disco di pasta frolla, che ritaglio con un bicchiere un po' più grande del diametro delle ciotole. Con le dita premo e faccio aderire al meglio la frolla. Cuocio in forno già a 180° per circa 18 min. sorvegliando quando la pasta inizia a scurirsi appena sui bordi delle ciotole. Tolgo e lascio raffreddare, quindi, con l'aiuto di un coltellino sottilissimo, sformo le ciotole di pasta frolla e le ripongo fino all'uso. Se le conservate in una scatola di latta, potranno essere preparate anche con qualche giorno d'anticipo. Anzi, potreste farne un bel po' e consumarle con calma, perché in realtà sono dei veri e propri biscotti, a cui viene semplicemente data la sagoma concava.
Per il Gelato alla lavanda:
La sera prima di preparare il gelato, preparo la panna aromatizzata: la metto in un pentolino insieme con i fiori di lavanda, gambi e anche qualche stelo. Scaldo fino a circa 50, cioè quando per le nostre dita risutla troppo caldo. Allora toglo dal fuoco, metto tutto in un'ampia ciotola, copro con pellicola e ripongo in frigo fino al giorno dopo.
Solitamente tengo da parte una cucchiaiata di fiori secchi, da aggiungere successivamente dentro il gelato o come decorazione, perché dopo la fase di aromatizzazione, la panna va filtrata e quello che resta nel colino va spremuto molto bene, per estrarre al meglio l'olio essenziale profumato.
Sciolgo lo zucchero e lo yogurt greco, in una ciotola, quindi ripongo in frigo a raffreddare.
Al momento di fare il gelato, inserisco entrambi i composti nel contenitore della gelatiera, ben freddo e faccio andare per il tempo richiesto: circa 25 min. Quindi estratto il gelato e, se non è ancora il momento di servire il dessert, lo metto in una ciotola e lo lascio aspettare in freezer.
Per lo sciroppo di frutta:
200 g. amarene snocciolate
200 g. zucchero fine
Metto tutto in un pentolino dal fondo spesso e, sul fuoco medio, faccio sciogliere fino a che la frutta tenda a sfaldarsi, circa 10-15 minuti. Tolgo dal fuoco e filtro lo sciroppo, raccogliendolo in un barattolo di vetro con coperchio. Si conserva bene in frigo, anche per più giorni. La polpa di frutta che vi rimane, è in realtà molto simile ad una marmellata, quindi per le prossime colazione, su una fetta biscottata sarà deliziosa, oltre che sanissima.
Quando vorrete servire il dessert: preparate un piattino per ciascun ospite con una ciotola di frolla all'olio, un paio di cucchiai di gelato morbido e una cucchiaiata di sciroppo di amarena.