Oggi ho fatto un giretto dai miei amici Elena e Massi, ho letto qualcuno dei loro ultimi post ed ho sospirato profondamente... Ma quanto tempo è che non vado più a zonzo per il mondo?
Non parlo di vacanze al mare in qualche bel posto della nostra amata Italia, non di vacanze sulle nostre amate montagne...
No, semplicemente mi domando, quanto tempo è passato dall'"ultimo" viaggio che ho fatto all'estero?
Dunque, vediamo: c'è la Provenza del 2004, l'Istria del 2000 (ma si può chiamare davvero estero, l'Istria, un ex territorio italiano? ). Ci sono gli States del 1996... e qui mi fermo: tanto mi basta per rendermi conto che è davvero troppo tempo che non mi decido a fare un viaggio come Dio comanda. Di quelli da dover preparare il passaporto, magari anche dover fare il visto e le vaccinazioni... ah, beati i tempi in cui questo lo ho potuto fare!
Qualche bel viaggio lo porto ancora nel cuore, con tutte le disavventure e peripezie che ho vissuto, che mi hanno fatto crescere e comprendere che tutto il mondo è paese e che basta sapersi adattare ed arrangiare un poco. Anche dormire una notte sulle panchine dell'aeroporto, quando i cellulari non c'erano ancora e non si poteva avvisare in tempo reale che avevi perso il volo e che non sapevi quando ne avresti trovato uno libero per rientrare da Mosca, agli albori della Perestroika.
Sospiro. Perché ora ci sono i bambini con le loro esigenze e ad esempio un viaggio in Thailandia sarebbe davvero difficile poterselo permettere, per varie ragioni oltre che quella economica: anche se potessimo farlo, portarsi in giro due bulldozer come i miei e, per esempio dover cercare qualcosa che accettino di mangiare oltre al riso in bianco, sarebbe davvero un martirio.
Però devo dire che un viaggio fattibile con loro ci sarebbe.
E' da un po' che lo sogno con grande desiderio: noleggiare un camper e attraversare la Francia lungo i Pirenei, per arrivare a Biarriz, nella zona sud dell'Aquitania e risalire tutta la costa atlantica della Loira, della Bretagna fino alla Normandia. Vedere le secche dell'oceano e gli sconfinati paesaggi marittimi, ventosi e umidi anche in pieno agosto. Ecco. Questo si che mi piacerebbe. E poter passeggiare in qualche paesello caratteristico... i Francesi hanno un gusto tutto loro nell'aspetto delle case e delle strade, che mi piace da impazzire. Magari scovare una boulangerie tipica, dove poter prendere qualche bella brioche morbidissima per gustarla con della buona marmellata di prugne..
Non dispero di poterlo fare presto, ma intanto la brioche mi accontento di prepararla a casa, rubando la ricetta da Lei, che è infallibile e preziosa per molte di noi, blogger ma non solo.
Io ho sostituito il lievito di birra con il lievito madre, piccola creatura nata da alcune settimane in casa nostra e che miracolosamente riesco a nutrire e far sopravvivere (spero per molto ancora).
Panbrioche del Mattino
Ingredienti:
315 gr. di farina (50%
manitoba e 50% di farina 00 setacciate)
75 gr. di burro morbido
75 gr. di zucchero semolato
1 uovo e 1 tuorlo
75 gr. di latte intero
75 gr. di acqua
5 gr. di sale
160 gr. di lievito madre già rinfrescato ed arzillo
1 cucchiaino di miele
aromi: scorza di un'arancia grattugiata
1 cucchiaino di
aroma di vaniglia o i semini di una bacca
1 albume per la spennellatura
finale
zucchero a granella
Nel boccale del bimby, preparare un lievitino con 75 gr. di acqua, dove si sarà
fatto sciogliere il miele e il lievito madre e 75 gr. di
farina.
Dopo circa 40', quando sarà bello gonfio, ma non avrà ancora ceduto, aggiungere un cucchiaio di farina, avviare a velocità 4 e con le lame in movimento, aggiungere 1 tuorlo, far amalgamare e unire lo zucchero. Ad assorbimento, aggiungere poca farina.
Unire l'uovo e proseguire a vel. 4 alternando latte e farina. Aggiungere il sale e far incordare bene l'impasto, mettendo a vel. spiga per circa 1 minuto.
Ad impasto incordato unire gli aromi, poi, pian piano, il burro a pezzetti, sempre con le lame a vel. spiga, fino a che l'impasto sarà liscio, lucido.
Farne una palla, porla in un contenitore ermetico, tenere 40' a temperatura ambiente e poi riporre in frigo a 6° per circa 8 ore. Questo passaggio è molto importante per il panbrioche, permette la maturazione dell'impasto.
Tirar fuori dal frigo, lasciare 30' a temperatura ambiente, dopodiché rovesciare l'impasto sulla spianatoia infarinata, e fare le pieghe 2. Lasciare un'oretta coperto con pellicola.
Tirar fuori dal frigo, lasciare 30' a temperatura ambiente, dopodiché rovesciare l'impasto sulla spianatoia infarinata, e fare le pieghe 2. Lasciare un'oretta coperto con pellicola.
Formare una palla e porla nello stampo )molto ben imburrato) scelto per questo: io la mia bella pentola di pietra ollare. Attendere che superi il bordo, spennellare con l'albume, spolverare di zucchero a granella ed infornare a 180°/190° per circa 40 min.. Attenzione che tende a scurire.
Consiglio sempre di mettere una ciotola di acqua sul fondo del forno, per mantenrere mida la cavità interna durante la cottura.
Lasciare reaffreddare fuori dal forno, coperto con un panno asciutto.
Si conserva bene chiusa in una pellicola trasparente, altrimenti tende a seccare.
Questo post è per gli amici del blog Zonzolando e per il loro