La ricetta di questa torta è un classico, che più classico non si può, ma perché non pubblicarla, insieme al pensiero che me l'ha riportata al cuore?
Si tratta di un ricordo molto lontano, che mi torna in mente insieme a queste deliziose pere della qualità coscia, che sono sempre rimaste lontane dai banchi della frutta, forse solo perché, data la loro piccola dimensione hanno una bassa resa alla raccolta. Scelte produttive e commerciali che non condivido e che di certo ci hanno privato per tutto questo tempo del piacere di gustare un frutto dolce e morbido, che pare burro, delizioso...
Ritorno a quando, da bambina, frequentavo la casa dei miei nonni paterni. Avevano un piccolo orto -ormai solo l'ombra di quello antico, molto più ampio e che dava raccolti per due famiglie- dove tenevano anche alcune piante da frutto, tra cui un albero di pere coscia.
Un giorno il nonno mi mostrò una bottiglia con della grappa -ovviamente fatta in casa- dentro cui "nuotava" una piccola pera, ancora un poco verdognola. Di fronte alla mia faccia meravigliata, mi fece il classico indovinello, che solo a una bimba di cinque anni si poteva fare: "Dimmi un po' come ho fatto a metterla in bottiglia?"
Dopo le mie ingenue congetture, ecco che mi mostra, sull'albero una bottiglia legata ad un ramo con dello spago, dentro cui un semplice fiore era andato a maturare il suo frutto... cosa resa possibile proprio dalla piccola dimensione delle pere coscia.
Non le avevo mai trovate in vendita, ma quando le ho viste un paio d'anni fa, non ho potuto mancare un pensiero affettuoso al nonno Gioacchino, classe 1908, alle sue gerle, che realizzava con gli steli di salice ed alle sue magiche bottiglie con la grappa e la pera, o anche l'albicocca...
Questa torta è dedicata a lui.
Torta alle pere
300 gr. farina 00
150 gr. zucchero
100 gr. burro sciolto, freddo
100 ml. latte
3 uova
1 bustina lievito
5 pere coscia
(oppure 3 pere di altra qualità - dimensione media)
Con le fruste elettriche ho sbattuto il burro e lo zucchero, poi ho aggiunto le uova, la farina ed il latte, per ultimo il lievito.
Ho pelato e tagliato a fettine le pere, le ho un poco infarinate e le ho disposte nella tortiera imburrata ed infarinata, dove avevo già fatto un primo strato con l'impasto. Ho quindi chiuso con il resto dell'impasto e messo a cuocere per 35 min. a 160° ventilato. Vale la prova stecchino.
Una bella passata di zucchero a velo la renderà anche elegante, oltre che buonissima.
Che belle parole che hai scritto ma soprattutto che bella torta!Che dolce il ricordo di tuo nonno
RispondiEliminaChe belle le tue parole!
RispondiEliminaComplimenti per la torta e per le fotografie stupende
Dolcissimo post, che belli i ricordi d'infanzia... complimenti per la torta, classica si, ma sempre buonissima.
RispondiEliminaUn post tenerissimo... :-) La torta è irresistibile, almeno per me. Adoro i dolci con la frutta e quelli che sanno di tradizione e genuinità. Qui c'è proprio tutto ;-)
RispondiEliminaQuanti bei ricordi legati ai nonni... Buonissima la torta con le pere, quelle alla frutta sono buone in tutte le stagioni... sono le mie preferite!!! Bacioni Cinzia!
RispondiEliminaMa sai che a me questa storia delle pere grandi nella bottiglia, mi ha mandato in confusione proprio pochi giorni fa?! Ti giuro che un pò c'ho messo per arrivare alla soluzione! E che belli i ricordi dei nonni, così come la tua torta...E sai che ti dico: Il classico non muore mai! Giusto ieri il mio vicino mi ha regalato un sacchetto di pere coscia del suo alberello...Forse grazie al tuo classico, ora so che fine fargli fare ;-)! Un bacio
RispondiEliminaCredo che "il mistero della frutta in bottiglia" coinvolga tantissimi bambini...andò così anche per me! Ottima ricetta, un saluto.
RispondiEliminaMa sai che l'indovinello di nonno Gioacchino sulle prime mi ha lasciata spiazzata! E per come sono fusa stasera non so neanche se ci sarei arrivata alla soluzione! E' davvero tenero il ricordo legato a questa torta. E i grandi classici non deludono mai. Mi piacciono molto le pere coscia e anche di più un tipo di pere ancora più piccole, quasi tonde, con la buccia verde e la "goccia" rosa. Non ho idea di come si chiamino, sono quasi impossibili da trovare a meno di non imbattersi in qualche contadino. Un bacione cara, buon fine settimana
RispondiEliminaI ricordi dell'infanzia ci accompagnano tutta la vita! Un abbraccio e buona notte
RispondiEliminaCiao! Da poco ho preparato delle pere al vino, non le ho ancora postate, ma potrebbero essere della stessa qualità di quelle che hai usato tu! Mi dirai se vorrai, mi sembrano proprio simili. Tenero il pensiero al nonno Gioacchino e ti confesso, che al suo indovinello, anche oggi non avrei saputo rispondere :) Per il resto: belle le foto, buona la torta, ma chi si stupisce più venendo a trovarti?!
RispondiEliminaA prestissimo
Mari
Qui trovo queste pere e non mancherò di provare la tua torta ! E' deliziosa e delizioso è il tuo racconto ! Mi piace tutto il cibo che sa di famiglia, che fa ricordare...è come se confermasse un'appartenenza, un tramandare affetti e valori oltre che sapori ! Un abbraccione cara Cinzia !!!
RispondiEliminaBello il ricordo e la dedico al nonno Gioacchino.
RispondiEliminaConcordo per quanto riguarda la pera coscia che è un frutto delizioso, purtroppo "snobbato". Una mia amica mi ha regalato proprio l'altro ieri molte pere coscia del suo albero. Ho fatto la confettura e un dolcetto, certo non è venuto bello come il tuo. Le foto sono stupende, come sempre. Ciao.
@Stamattina, un bel caffé macchiato con una fetta di torta alle pere e tanti sorrisi di ringraziamento per il vostor pensiero :)
RispondiElimina@Rossella: anche a me piace il cibo che sa di famiglia e di affettuoso calore
@Mari: le pere al vino mi intrigano assai, appena le posti verrò a curiosare!
@Fr@: anche la confettura è un'idea sai..? grazie!
Un abbraccione, buon WE a tutti/e voi e un grazie di cuore!
@Federica: con le perine alla "goccia" rosa mi hai fatto venir voglia di cercare.. chissà se si reiscono a trovare dalle mie parti
sai che non sapevo il "trucco" della pera imbottigliata?! interessantissimo!!! questa torta mi ispira molto...delicata e gustosa!!! ;)
RispondiEliminaLa tua torta mi ha conquistato. E' stato amore a prima vista. Bravissima
RispondiEliminagrandiosa!complimenti!
RispondiEliminabellissime parole e una torta meravigliosa
RispondiEliminaMi ero sempre chiesta come facessero ad inserire frutti così grandi nelle bottiglie. Quindi ora lo so. Che bello il tuo racconto pieno di ricordi e che golosa la torta.
RispondiEliminaChe meraviglia, Cinzia! E che bei pensieri..
RispondiEliminaun abbraccio.
Sai che anche mio padre usava bere una grappa con all'interno il frutto della pera e anche lui mi chiedeva(mica una volta sola....di tanto in tanto la domanda tornava)come avessero fatto a metterla dentro.
RispondiEliminaPer stimolare una risposta metteva anche in palio 50 lire a chi fra me e mia sorella avesse compreso o almeno tentato una ragionamento minimamente sensato.
Mi ricordo che fra tutte e due dicevamo delle scemate tipo"staccano il fondo, ci mettono la pera, poi la grappa, poi sigillano di nuovo" oppure "è finta, è un palloncino gonfiato dentro con una cannuccia"!
Insomma, mio padre è ancora lì che aspetta una risposta....quasi quasi gli telefono!!!
Da piccola mi sono chiesta anch'io come fosse stata infilata la pera nella bottiglia! Tutto da piccoli diventa magico, da grandi di magico ci restano solo i ricordi che ci riportano in vita chi abbiamo amato.
RispondiEliminaNella sua semplicità una bella ricetta.
A presto! Un abbraccio!
che dolcissimo amarcord....bel post, ottimo dolce e foto strepitose!!
RispondiEliminaMi hai velato gli occhi di commozzione con le tue parole.... una torta sublime perchè fatta con tutta l'anima :)
RispondiEliminaChe bei ricordi...golosa la torta, ciao SILVIA
RispondiEliminacomplimenti e bellissime le tue parole... un abbraccio!
RispondiEliminaanche mio zio mi aveva fatto diventare matta con la pera nella bottiglia!!!
RispondiEliminaottima la torta e favolose le immagini
Un classico la torta di pere, che non tramonta mai! Mi piace la tua versione...cosa darei per una fetta! ;-)
RispondiEliminaGrazie per avere condiviso con noi questo bellissimo ricordo. E anche questa bellissima ricetta! :) A presto.
RispondiEliminaBellissimo ricordo per una buonissima ricetta! Grazie
RispondiEliminaCinzia, sei sempre un'artista!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Cinzia2
Che bello questo tuo ricordo!!! La ricetta me la salvo immediatamente adoro le torte semplici ma buone come questa!
RispondiEliminaLa tua tavola è sempre elegante, ma non finta, ne troppo stucchevole.
RispondiEliminaIo non ho ricordi legati ai miei nonni, sono arrivata troppo tardi nella loro vita, ma ho i ricordi che custodisco gelosamente tramandati da mia madre.
Un sorriso per te, e per tuo nonno che ci hai fatto conoscere attraverso questo dolce.
adoro le torte cosi. Con le pere non ho mai provato (sempre mele, non molto originale eh !!) ma provero!! Buon ferragosto, Giorgia & Cyril
RispondiEliminaLe pere coscia le ho adoperate ultimamente per un soufflè glassè del MTC. Dalle mie parti ci sono ancora produttori che si dedicano al "ripristino" (passami il termine)di frutti e verdure dimenticate e, forse, sottovalutate.
RispondiEliminaComplimenti, la tua torta rende loro giustizia :-)