Torta all'aquafaba, senza uova... al cioccolato!


Torta all'aquafaba, senza uova... al cioccolato! L'obiettivo era sostituire le uova, dove le proteine contenute nell'albume sono considerate ad altro profilo biologico, ma ahimè per qualcuno sono causa di reazioni allergiche, e per altri contengono un'alta percentuale di colesterolo. Per queste persone è necessario fare a meno delle uova nella propria dieta. Ma perché privarsi del piacere di una torta? 

Per sostituire le uova, è la scienza alimentare degli ultimi anni che ci ha dato una mano straordinaria: Joel Roessel, che non era un cuoco ma un tenore francese, facendo esperimenti tra ricette vegane, scoprì che l'acqua di cottura dei legumi poteva essere montata a neve, e la sua consistenza poteva proprio sostituire le uova. Da quel 2014 (non molto lontano!) la scoperta delle caratteristiche di quest'acqua si è avvalsa del contributo di altre persone, ed è stata chiamata aquafaba o anche acquafaba.

La tipologia più facile da gestire, per iniziare l'approccio a questo nuovo elemento in cucina, è senz'altro l'acqua di cottura dei ceci. Personalmente non ho mai provato a usare acqua di cottura di altre fabacee, semplicemente ho scelto di iniziare con l'acqua di governo che risulta scolando dei ceci acquistati in lattina. Col tempo ho imparato a ottenerla anche dalla cottura dei ceci in casa. E per il futuro chissà, magari sperimenterò altre leguminose :-).

Tornando a noi, è in casi come questo che riesco a dare il meglio di me... quando voglio fare a meno di uno o più ingredienti. Una cosa che mi capita frequentemente è che non li ho proprio in casa però ho voglia di una torta. Ed era proprio questo il caso. A questa ricetta sono arrivata seguendo il mio solito percorso di sostituzioni: parto da una base collaudata, che presenta un buon equilibrio nei suoi ingredienti, e procedo cambiando viavia qualche ingrediente. Questa torta, vi assicuro è qualcosa di stratosferico. Mai e poi mai, assaggiandola, potrete intuire che si tratti di una torta dove si sia potuto fare a meno delle uova, o del burro (e volendo, anche senza latte vaccino, in pratica una torta vegana, completamente senza proteine animali). Il risultato è davvero sorprendente.

Dosi per una tortiera diam. 24 cm.

200 g farina 00 + 50 g cacao amaro

180 g zucchero (anche di canna muscovado, va benissimo)

180 g latte (vaccino o anche vegetale)

150 g aquafaba

50 g olio di mais (oppure girasole)

1 bustina di lievito in polvere per dolci

1 cucchiaino estratto di vaniglia

Facoltativo: lo zucchero a velo

Montare l'aquafaba, fredda da frigorifero, usando semplici fruste elettriche. Dopo circa un minuto o poco più iniziate ad aggiungere poco per volta 140 g zucchero. Montate a neve ben ferma.

In una ciotola a parte unite gli ingredienti secchi: farina, cacao, lo zucchero rimanente e il lievito. Poi unite l'olio e il latte, mescolando bene. Otterrete un impasto piuttosto denso e sostenuto. Amalgamate poco per volta il composto montato a neve, con delicatezza aiutandovi con una spatola tipo leccapentole. 

A questo punto versate l'impasto nella tortiera, preparata imburrata e infarinata (o anche solo rivestita con cartaforno) e mettete in forno già caldo a 180° ventilato, per circa 40 min.

Verificate la cottura con uno stecchino, che dovrà uscire asciutto. Se necessario prolungate di qualche minuto. Quindi togliete dal forno, sformate e lasciate raffreddare su una gratella. Piacendo, spolverate con zucchero a velo.

Questa torta si conserva benissimo uno o due giorni, non vi consiglio di andare oltre in quanto tende ad aumentare la sua umidità, diventando quasi cremosa. Io però credo che non supererà le ventiquattr'ore... a casa nostra è sparita dalla sera alla mattina!



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