La ricetta è quella di Pierre Hermé, proposta da Ilaria per il 62° MTChallenge. E siccome, nella vita c'è sempre una prima volta per tutto ho pensato che, pur arrivando sempre all'ultimo minuto dell'ultima ora, non potevo saltare!
Naturalmente avevo le mie teorie per gli abbinamenti nei gusti, perché c'erano delle restrizioni ben precise: erano richiesti accostamenti per i sapori e i profumi, sia dei biscotti che delle farciture. E poi, avevo anche delle idee su come (NON) usare coloranti artificiali. Ed ecco che già si profilava all'orizzonte, un primo potenziale errore: i macaron fanno della brillantezza e della vivacità dei colori, il loro punto di forza principale!
Se, come me, vi illudete che tre-gocce-tre di succo di barbabietola, e un-cucchiaino-uno di cacao amaro, possano bastare per ottenere dei macaron belli, attraenti e colorati, siete dei potenziali pasticceri pasticcioni e il vostro negozio non potrà mai avere una vetrina come quelle parigine, che quando ci passi davanti non puoi non fermarti a schiacciare il naso sul vetro per fantasticare sui colori più belli!
Il post di Ilaria è molto esaustivo e perfetto, seguirlo passo passo mi ha permesso di ottenere degli ottimi macaron, piacevoli, col collarino perfetto e ben fatti -lasciando a parte il pallore dei colori, nonché le mie capacità manuali duramente messe alla prova- e, se non fosse stato per le mie idee fallimentari sui coloranti, magari sarebbero stati molto meglio di quello che vedete qui... Ma, come già detto un'infinità di volte tra queste pagine, sono troppo essenziale per certe finezze :-D [#noterdeberghem]
Vi dico solo due cose: uno, prepararli non è proprio semplice. Richiede un po' di manualità, oltre che un numero imprecisato di ciotole, palette, leccapentola, fruste... (e cartaforno e matitine e cerchietti di vari diametri e sac a poche bocchette e quant'altro) che alla fine del pomeriggio la cucina era conciata come un campo di guerra!! Infatti per cena ho ordinato la pizza. Due, mio marito si è scofanato un'intera teglia di macaron senza farcitura, tutta lui da solo, mentre aspettavamo la pizza.
Ecco. Questo, senza aggiungere altro, è un risultato pazzesco.
Macaron
Ricetta di Pierre Hermé
per circa 50 macaron diam. 30 mm
150 g di zucchero a velo
150 g di polvere finissima di mandorle
110 g di albume invecchiato da 3 a 7 giorni, diviso in due ciotole da 55 grammi
Per lo sciroppo
150 g di zucchero semolato
50 g di acqua
Per i gusti
macaron "rosa"
macaron "rosa"
20 g fragola essiccata e ridotta in polvere, 3 gocce di succo di barbabietola
macaron "marrone"
20 g granella di fave di cacao, 1 cucchiaino di cacao amaro
macaron "marrone"
20 g granella di fave di cacao, 1 cucchiaino di cacao amaro
Ho iniziato qualche giorno fa, separando gli albumi e conservandoli in frigo. È importante che gli albumi perdano l’elasticità, per essere montati più facilmente.
Oggi ho preparato il TPT (tant pour tant) di mandorle e zucchero, che in effetti può essere preparato anche qualche giorno prima. Ho passato al bimby la farina di mandorle e lo zucchero a velo e poi ho setacciato due volte.
Ho diviso i quantitativi per due ciotole: 150 g di TPT e 27,5 g di albume. Quindi in ciascuna ciotola ho messo il "colorante": il cacao l'ho aggiunto direttamente nella ciotola prima di passare con le fruste il composto, mentre nell'altra ciotola, ho versato qualche goccia di succo di barbabietola direttamente sull’albume crudo.
Chiaramente, è molto meglio scegliere coloranti artificiali alimentari, preferibilmente in pasta per non alterare le proporzioni del composto e rischiare di renderlo troppo morbido, così come consiglia Ilaria.
Poi ho preparato la meringa italiana: Ho messo a cuocere lo zucchero nell’acqua, misurando la temperatura; a 110° ho iniziato a montare la seconda parte di albume, 55 g. A 118° ho versato lo sciroppo sull’albume leggermente montato, continuando a velocità media a montare, mentre la temperatura della meringa scende a 40°.
Ed eccoci al “macaronage”, il movimento caratteristico atto a mescolare delicatamente la pasta di mandorle con la meringa. È molto simile al movimento con la spatola per amalgamare una crema con la panna o la meringa. Bisogna prima ammorbidire la pasta di mandorle con poca meringa, poi aggiungere il resto.
Quando la massa sarà ben amalgamata e formerà un nastro pesante che scende lentamente, si passa al “pochage”: inserire la massa nel sac à poche e modellare i macaron.
Da brava geometra ho disegnato dei cerchietti del diametro di cm. 3.5, direttamente su carta forno tagliata a misura. Ho capovolto la carta forno, in modo che l’impasto non fosse a contatto con la grafite della matita, fissata alla teglia con un po’ di impasto e ho "formato" i macaron con bocchetta 10 mm, cercando di versare sempre la stessa quantità di impasto. Questa, devo dire, è davvero l'operazione più difficile da fare. Richiede molto occhio, perché in funzione della quantità di impasto "versata" dipende lo spessore finale del biscotto.
Sui biscottini rosa ho spolverato la fragola essiccata, mentre sui biscottini al cacao ho spolverato la granella di fave.
Ora serve farli riposare per il “croutage”, la formazione della pellicola superficiale che permetterà al macaron di non crepare in cottura e di formare il tipico collarino. Il “croutage” può durare da mezz’ora a 3 ore, a seconda della temperatura e dell’umidità. In ogni caso bisogna verificare toccando un macaron: se l’impasto non si attacca alle dita è pronto per la cottura. Per me sono bastati circa tre quarti d'ora.
Ho preparato il forno caldo, a 180° ed ho infornato una teglia per volta, per per 3-4 minuti e poi a 150° per 12 minuti, modalità statico. Ovviamente queste tempistiche vanno adattate al proprio forno. Quando i macaron si staccano senza difficoltà, sono pronti.
Nota: evidentemente, durante la cottura il colore dei macaron sì è modificato tantissimo, e anche la polvere di fragola ha perso il bel colore rosso, diventando molto simile alla granella di fave... peccato non essermi presa il giusto preavviso per rifare il tentativo con qualcosa che in cottura potesse mantenere i colori: a crudo quella polvere rossa era bellissima!
Ora, arriviamo alle ricette per le farciture: il pensiero è stato per le fragole col cioccolato e, su questa scia, ho pensato ai popolari cioccolatini fondenti che contengono la ciliegia immersa nel liquore.
Quindi: il macaron con la polvere di fragole è farcito di ganache al fondente profumata con liquore cherry. Mentre il macaron con il cacao e la granella di fave è farcito di ganache al cioccolato bianco con la fragola e ciliegia.
Ricette per le farciture
Ganache al profumo di fragola e ciliegia
100 g cioccolato bianco
30 g panna fresca
20 g di ciliegia e fragola essiccate e ridotte a polvere
Passate al microonde la ciotola con panna e cioccolato ridotto a pezzi: potenza 350W per 3 min. Il cioccolato si ammorbidirà molto e con una spatola potrete ridurre tutto a crema. Per ultimo incorporate la polvere di frutti. Lasciate intiepidire la ganache prima di riempire la sac a poche.
Ganache fondente al profumo di cherry
100 g cioccolato fondente
50 g panna fresca
30 g burro
4 cucchiai di liquore cherry
Passate al microonde la ciotola con panna, burro e cioccolato ridotto a pezzi: potenza 350W per 3 min. Il cioccolato si ammorbidirà molto e con una spatola potrete passare tutto a crema. Per ultimo incorporate il liquore. Battete il composto fino ad ottenere una crema molto morbida e fluida. Aspettate che si intiepidisca prima di riempire la sac a poche.
I macaron, così farciti, devono essere conservati almeno 24 ore in frigorifero, perché possano ammorbidirsi. E prima di gustarli, vanno lasciati a temperatura ambiente per due ore.
Ricetta per l'MTChallenge sfida 62: i Macaron
Anch'io ho lasciato un tot di gusci non farciti per sperimentare successivamente varie farciture e mio marito zitto, zitto li ha mangiati quasi tutti dalla scatola di latta ! Si, i colori devono essere brillanti e forti ma l'obiettivo era farli bene 😊 un bacio !!
RispondiEliminaMarina, sorrido... siccome io mi sono fatta sorprendere da mio marito al rientro dalla sua giornata, immersa in una cucina dove sembrava scoppiata una bomba, quella teglia era il mio modo di farmi perdonare.. :))))
EliminaE concordo: l'obiettivo era farli bene, sul punto mi sento abbastanza soddisfatta!
Ma...non ho capito perché dici che sono quasi riusciti! Ma sono stratosferici. Ma guarda la perfezione di quei gusci...forse il colore non sarà quello che volevi, ma ti sono venuti alla prima. Vuoi mettere? Tre volte li ho rifatti!
RispondiEliminaSono molto invidiosa e quelle farce mi piacciono da impazzire.
BRAVISSIMAAAAAAAA
Patty si ho letto i tentativi vari, e ti dirò ero pronta a tutto, ma quando ho visto i collarini in cottura ho capito che era andato tutto dritto. Ddevo dire che la soddisfazione c'è stata..!
EliminaPosso confessare una cosa? Gli albumi erano nuovi di un giorno, cioè, non avendoci pensato per tempo, li ho preparato solo il giorno prima.. per dire che mi è anche andata di c...lusso :D
Beh, vedo che i mariti che spazzolano i gusci sono un denominatore comune :) a me i tuoi macaron piacciono. Molto! Anche nei colori tenui. Io ho tardato ad ordinare i coloranti e adesso me li trovo sulle croste senza averli potuti usare :)
RispondiEliminaBeh dai che una seconda prova di macaron la puoi sempre fare, perché no! Sono così buoni!! Il marito mi sa che gradirebbe assai :)
Eliminama bravissima!! chi se ne importa del colore, meglio "nature"... un abbraccio, troppo che non ci si vede!! :)
RispondiEliminaCara Cristina eccoti! Davvero non ci vediamo da troppo tempo.. e si chiamo pure "vicine"
Eliminaun abbraccio a te!
Se ti devo dire la verità a me i dolci (compresi i macaron) coi colori sparati non piacciono per niente. Quindi apprezzo moltissimo i tuoi che, per inciso, sono perfetti! 👏
RispondiEliminaP.s. A me un pasticcere aveva spiegato vecchi di qualche giorno da sgusciare, non già sgusciati che, anzi nel frigo devono stazionare non più di 3 giorni, poi si avariano e si devono buttare, quindi hai fatto bene anche li! 👏 Complimenti
Eh diciamo che le cose "naturali" hanno sempre un loro perché, e (almeno per me) un gran fascino. Sul punto degli albumi, sai che anch'io a un certo punto ho pensato proprio quello che hai scritto tu: e se si intendesse che l'albume dev'essere di uova non "appena deposte"... che è noto, se sono freschissime hanno una potenza incredibile: il tuorlo si può pizzicare senza che si rompa! Quindi un po' mi sono fidata di quest'intuizione. Felice me, Grazie!
Elimina..secondo me sei troppo modesta! Sono dei piccoli capolavori che vorrei riuscire anch'io a realizzare ma poi ADDIO dieta :-P tutto quello zucchero e la mia dietologa mi disereda :-P
RispondiEliminaComplimenti sinceri x il tuo ottimo lavoro!
Consuelo carissima, se dovessi ascoltare il dietologo, o nutrizionista che dir si voglia, chissà cosa potrei combinare. Di fatto penso che di qualcosa bisogna pur morire quindi avanti anche i biscotti dolci una volta ogni tanto!!
RispondiEliminaBellissimi davvero...la ricetta che ci ha proposto Ilaria è davvero efficace..e le tue due versioni sono golosissime!!!
RispondiEliminaA presto!!!
Bisogna dire che tra la ricetta e le indicazioni, tutto è perfetto ;)
EliminaGrazie!
Cinzia, io li trovo bellissimi e veramente ben riusciti. Primo tentativo? tu non saresti quella che ha la tecnica? Ma sei sicura? Non sono proprio d'accordo. Inoltre mi pare non lo sia nemmeno tuo marito che, dati gli evidenti risultati, se ne è scofanato una teglia come aperitivo pre- pizza :-) Mi piace l'idea del profumo di ciliegia in entrambe le farciture.
RispondiElimina...:-D
EliminaIntanto ti ringrazio per la ricetta completa di tutti ma proprio tutti gli accorgimenti, Ilaria... quando si dice ricettaperfetta! Se sono usciti alla prima penso sia anche merito tuo eh!
Un abbraccio grazie!
Intanto bentornata! E direi un rientro col botto.. i tuoi macaron sono stupendi!
RispondiEliminaGiulietta grazie! Col botto... insomma non so, però intanto ci sono ancora!!
EliminaUn bacio :)
stratosferici, Cinzia, quoto patty tutta la vita. E aggiungo anche che proprio la tua ricerca di essenzialita' potrebbe portare i macarons verso orizzonti nuovi, liberandoli da quell'artificiosita' che tante volte e' percepita come un limite. Gia' questa prima prova la dice lunga, sulle potenzialita' di possibili esperimenti. Lo so, sono un lavoraccio. Ma se i risultati sono questi, ne vogliamo ancora- e ancora e ancora! Bravissima!
RispondiElimina...si Ale, in cuor mio so che li rifarò, perché meritano alla grande.
EliminaE sulla ricerca di essenzialità sai anche tu che per me è quasi una missione :)
Grazie!!
embè, cara Cinzia, io che non amo le tinte brillantissime dei coloranti artificiali (lo sai benissimo anche tu :D ) invece preferisco proprio queste tue versioni con tre-gocce-tre di succo di barbabietola e poco più. I tuoi macarons sono più che perfetti e quelle ganache mi fanno pure impazzire. Magari saranno stati prodotti a caro prezzo (il riassettamento della cucina non è poi così piacevole), ma vuoi mettere la soddisfazione di vederli uscire dal forno perfetti? E sono pure stati divorati senza farcitura, così com'erano, meravigliosamente "essenziali". Un bacio grosso grosso
RispondiElimina...ma noi cara Fausta, in tema di colori ci intendiamo alla perfezione, guai se così non fosse!
EliminaComunque la famiglia ha gradito, anche se le tinte erano palliducce,il sapore era una bomba, veramente! Un grosso bacio anche a te :-)