Un premio dolcissimo dopo le considerazioni degli ultimi due post, dato che non mi posso sottrarre dal tirare le somme: potremmo parlare di sbadataggine, distrazione, sovraccarico mentale e fisico, stanchezza, assenza di sonno...
Ma, giusto per fare un favore soprattutto a me stessa, approfitto per fare un punto sulla vera grande assente, alla base di questi comportamenti: l'Attenzione.
E' molto difficile entrare nello specifico atteggiamento mentale che richiede lo stato di Attenzione a cui mi riferisco... potrei fare tanti esempi, ma tutti si riconducono ad un solo e semplice comportamento indispensabile: "ricordarsi di sé".
Perché, vedete, è ovvio parlare di Attenzione quando si va a scuola, rientra nei doveri dei ragazzi; e tutti noi ancora ricordiamo le prediche di mamma e papà per i compiti, le interrogazioni, il vestito della festa da non sciupare e tutto quello che volevano dirci con una semplice raccomandazione: fai attenzione.
Parlare di Attenzione quando si inizia a lavorare è altrettanto normale, rientra nei doveri di chi arriva in un'azienda offrendo le proprie competenze.
Invece Ricordarsi di sé vuol dire sforzarsi di vivere alcuni momenti della giornata essendo consapevoli di ogni movimento che si fa, di ogni sensazione proveniente dal nostro corpo. Significa alle volte fermarsi e spegnere i pensieri, per sentire il cuore battere ed il petto respirare. Sentire le gambe, sentire le braccia, sentire le mani, sentire gli occhi... basterebbero pochi minuti fatti con costanza ogni giorno, per far riemergere da dentro di sé, quella ben sepolta consapevolezza di Essere dentro un corpo, dentro una mente. Arrivare a rendersi conto dell'importanza di fare, ogni tanto le cose senza il pilota automatico, sapendo bene chi veramente "conduce" (da cum-ducere = portare con ) la propria vita.
Da oggi "mi ricordo di me": ho iniziato a scrivere, su un piccolo block notes, le cose che mangio durante il giorno e le sensazioni che ho nelle ore che seguono: mi sono stufata di sentire che qualcosa che ho mangiato mi sta disturbando, ma di non capire cosa potrebbe essere. L'unico modo è proprio questo: riprendere un contatto che probabilmente ho perso tra le varie cose che riempiono le mie giornate, piene di tutto... di cose doverose, cose affettuose... cose necessarie e cose che mi piacciono... tranne il necessario e ormai indispensabile "ricordarmi di me".
Ad esempio con una piccola cheese bavarese al gusto di dulce de leche.. chissà che allora, finalmente, ricordi anche dove ho messo la card che non trovo!
Cheese bavarese al "dulce de leche"
per circa 8 bicchierini - secondo la dimensione
200 gr. panna
200 gr. yogurt bianco dolce
1 cucchiaio di zucchero
1 foglio di gelatina
15 biscotti secchi al burro
Dulce de leche
1 scatola di latte condensato
Prima ho preparato il dulce de leche: ho fatto cuocere il latte condensato in una ciotola a bagnomaria, per circa un'ora e mezza. Ma so che si può adottare la pentola a pressione: cuocere 40-45 minuti la lattina perfettamente chiusa e totalmente immersa in acqua. Non eccedere nei tempi, altrimenti la crema sarà troppo densa.
Per i bicchierini invece, nulla di nuovo. Ammollare la gelatina in acqua fredda. Amalgamare la gelatina, che avrete strizzato dall'acqua e sciolto in pochissima acqua tiepida, con lo yogurt e lo zucchero. Montare la panna e incorporarla al composto di yogurt, cercando di mantenere la spumosità del tutto, con gesti lenti e rotondi dal basso verso l'alto.
Allestire i bicchierini con i biscotti sbriciolati sul fondo di ogni bicchiere, ben premuti, per fare un fondo un po' compatto (io uso un bicchiere leggermente più piccolo per questa operazione).
Suddividere la crema in ciascun bicchierino, livellandola al meglio e lasciare in frigo fino al momento di servire.Solo allora, un cucchiaino di dulce de leche rappresenterà la finitura di questa vera leccornia.
Temo che non sia un caso, che spesso io scelga di non sentirmi. Proprio non mi va. Invece dovrei e approfitto del tuo spunto per provare a dare retta a me stessa. Adesso vado a fare una doccia e poi mi infilo sotto le coperte. Voglio leggere e godermi la gattina appallottolata sulle gambe, almeno fino a che il sonno non avrà finalmente il sopravvento. Tisana... ma se avessi il tuo bicchierino... mmm
RispondiEliminaCon la vita frenetica che conduciamo e tutti gli impegni che siamo costretti anche a subire quotidianamente è davvero difficile concedersi dei momenti per sè, anche se davvero sarebbe necessario!!! Sapessi quante volte me lo sono riproposta ma... c'è sempre qualcosa da fare! Ma il tempo per uno dei tuoi bicchierini lo trovo e me lo godo in pieno ;) Un bacio e buonissima giornata
RispondiEliminaRicordarsi di se stessi e' difficilissimo, ma necessario. Bisognerebbe che lo facessimo tutti di piu'...
RispondiEliminaUn bacione, e questi sono una vera golosita'!
Io ho ricominciato ad andare a correre, dopo di me sento tutto, soprattutto la fatica :-P
RispondiEliminaMa è un momento che amo prendermi, che mi fa bene.
e mi spiace, ma ho iniziato anche una piccola dieta, niente dolci!!!
una coppetta semplicemente meravigliosa...in questo momento mi ci vorrebbe proprio, mi alzo al mattino e sono in coma...arrivo a sera e sono ancora in questo stato...sarà la primavera?! Mah.....
RispondiEliminaHai ragione Cinzia, ogni tanto bisogna ricordarsi di disinserire il pilota automatico. Prestare maggiore attenzione alle reazioni che il nostro corpo ha rispetto al cibo che assumiamo, secondo me e' una bella espressione del volersi bene. Pare addirittura che molte intolleranze vengano sviluppate nei confronti di quei cibi di cui siamo maggiormente golosi, proprio perche', senza un controllo consapevole, tendiamo a consumarne in eccesso. E che una regime alimentare equilibrato ed adatto alle nostre esigenze, favorisca la concentrazione e contribuisca ad innalzare i livelli di energia e' un altro fatto provato ormai da tempo. Con questo non dico che io applichi queste belle teorie alla pratica quotidiana...troppo golosa e troppo pigra, mannaggia!! Il dulce de leche me lo faceva sempre un'amica brasiliana, ma io non ho mai provato a farlo, perche' non vado pazza per i dolci troppo dolci. Con questo cheese-bavarese ci sta d'incanto, non posso non provarlo!! Un abbraccione carissima. Buona giornata.
RispondiEliminasemplice, goloso, elegante... sembra 3 stelle michelin ;-)
RispondiEliminaEh si, il problema è proprio quello di ricordarci di noi stesse...troppo spesso non lo si fa ed è un male...dovremmo imparare ad essere un pochino piu' egoiste (nel senso buono eh!) e non renderci sempre totalmente disponibile a tutto il resto ;) e pure io dovrei perchè spesso predico bene e poi razzolo male ..mhmmm ci ragionerei meglio assagiando questo delizioso bicchierino ^_^
RispondiEliminaun bacione!
Tu sei una donna in gamba. Sono fortunata.
RispondiEliminaSei una donna in gamba perchè non è da tutte fare due cose IMPORTANTISSIME che stai facendo:
1) sentirTI e ascoltarTI (siamo sempre proiettati verso l'esterno e mai verso l'interno quasi fosse una debolezza fermarsi ma è tipico della cultura occidentale, mica per nulla la meditazione, lo zen arivano da Oriente), 2) fare attenzione a quello che ti fa stare bene (cosa mangi) rispettando il tuo corpo.
Sono fortunata perchè il mio compagno fa questo lavoro: far rallentare le persone, aiutarle ad ascoltarsi e non partendo dalla mente (non è uno psicologo) ma partendo dal corpo (è un EDUTrainer). Quindi quotidianamente mi aiuta con piccolo gesti a porre attenzione verso me stessa... PS: che dolce ragazza che hai messo in rete!!!
Hari ragione sai? Io ci stò provando ma è molto molto difficile, riesco a gestire ufficio, tre figli, gli impegni un marito Santo per fortuna ma io a volte non mi voglio bene, partendo da quello che mangio.... E devo fare uno sforzo per farlo.... Fai bene ad ascoltarti e a cercarti, io poi sono riuscita quasi a ritrovarmi... un discorso che non si può fare al commento della tua meravigliosa ricetta...
RispondiEliminaUn dolce che con quella copertura consola solo a vederlo... lo proverò ho appena comperato il latte condensato... baci Ely
Anni fa ho avuto un momento particolare ho fermato il mondo è da allora seguo sempre tutto e tutti (lavoro figli marito nonni)ma ho ritrovato me e i miei spazi e tempi... brava sei all'inizio del percorso non è facile ma è indispensaìbile!
RispondiEliminaassolutamente meraviglioso momento di dolcezza gastronomica! ed in bocca al lupo con le tue possibili intolleranze, spero che si tratti di piccole cose!
RispondiEliminaParole sante Cinzia! Io oggi me lo sono ritagliato però un po' di tempo per me, finalmente. Con una mia amica siamo andate a pranzo all'interno del Parco Sempione, all'aperto in mezzo al verde. Non sembrava nemmeno di essere a Milano. Il silenzio, il cinguettio degli uccelli, l'ombra sotto gli alberi e un po' di pace. Ma...sta card...non è che l'hai infilata nel cassetto delle posate:)))
RispondiEliminaun bacione, Vale
Ehhhh hai ragione.. ma io davanti a questo dolce già mi perdo!!!! :-) Bacioni!
RispondiEliminami sento persa pure io.....ottima. ho l'acquolina. e sono solo le 8...
RispondiEliminaCiao, volevo chiederti spiegazioni più dettagliate circa il procedimento con cui hai trattato il barattolo di latte condensato... non che tu non sia stata chiara, ma voglio evitare qualunque tipo di errore che possa causare un'esplosione in cucina :o)
RispondiEliminaGrazie.
@Valentina: il sistema con la pentola a pressione lo ha per ora fatto mia cognata (io ho un barattolo pronto per questo scopo, al più presto anch'io lo faccio). Lei lo ha preparato insieme ad una amica sua originaria di Cuba, dove il dulce de leche è di casa.. ha messo il barattolo COMPLETAMENTE IMMERSO E COPERTO da acqua fredda, chiuso il coperchio e messo a fuoco medio basso per 50 minuti. Poi ha atteso che si smorzasse il vapore pian piano, ed il risultato è stato una crema un po' troppo densa. Invece va sfiatata subito, tolto il barattolo e messo a raffreddare.
RispondiElimina@Un grazie grande a tutte voi carissime amiche, che con tanta gentilezza passate, guardate e... sentite!
bè Cinzia, tu ricordi perfettamente come si fanno i dolci!!!!
RispondiEliminaè perfetto.... quel caramello poi.. io ne vado pazza..... questa ricetta è da stampare ed appendere al frigo!!!
un bacioneeeee e buon weekend :O)
hai ragione abbiamo una linea telepatica preferenziale, è meraviglioso l'abbinamento che hai fatto con la cheese, super fresco e coccoloso. !!
RispondiEliminaCinzia hai creato una meraviglia!baci!
RispondiEliminaLa consapevolezza del sé é una conquista....e il tuo dolce potrebbe essere un mezzo per raggiungerla fissando nella mente e nel cuore le sensazioni che evoca mentre ne mangiamo un voluttuosi cucchiaio....complimenti per il post e la ricetta ( adoro il dulce de leche)
RispondiEliminaAnch'io dovrei prendere un quadernetto e scriverci Carla Emilia.... che buono questo bicchierino, sai che mi piace moltissimo il dulce de leche, mi ricorda quando mio zio tornò dall'argentina, io avevo solo sei anni e lui era lo zio delle meraviglie! Quanto vorrei ritrovare la spensieratezza dell'essere bambini. Ho prodotto un'altra cosa rossa
RispondiEliminahttp://arbanelladibasilico.blogspot.it/2012/05/red-passion-tomatoes.html
ma a leggere le ricette degli altri sento che manca qualcosa, vedremo... Bacio
Concordo su quello che hai scritto, sul tuo pensiero, sul tuo approccio... Il ricordarsi di sè è fondamentale... A volte ci si trascura, per mille e un motivo... A volte per star dietro agli altri, che amiamo... Ci son passata... Ma si finisce con il non esser più utili ne a se stessi ne agli altri... Il fisico è il primo campanelli di allarme, il nostro corpo ci segnala stress sia psicologici che propriamente fisici... Se mangiamo cose che non vanno... Bisogna saperci ascoltare e come dici ricordarsi di se stessi!!! Brava... Continua così! ... Pure coi questi dolcetti, adoro il dulce de leche ;)
RispondiEliminaLa consapevolezza è una grande conquista, ma come tutte le conquiste richiede sforzo e spesso non si riesce a raggiungerla e mantenerla, il tuo mi sembra un ottimo proposito, un block notes dove annotare qualcosa che riguardi sè stessi e non solo gli altri alla lunga farà sicuramente un gran bene.
RispondiEliminaSarà colpa dell'educazione al sacrificio , all'abnegazione se ogni volta che noi donne facciamo qualcosa per noi stesse ci sentiamo egoiste??
Io non mi sento egoista e apprezzo moltissimo una fetta di questo dolce!
un abbraccio
loredana
fare 'attenzione' a sé stessi è un dovere e a volte necessario
RispondiEliminaottima questa verrine! a me non farebbe che bene :)
buon we
Al di là di ogni tua giustissima considerazione, penso che a me questa cheese bavarese solleverebbe l'umore già dal primo cucchiaino. Davvero una leccornia. Ciao, mi unisco ai tuoi lettori, vieni a farmi visita se vuoi.
RispondiEliminaecco, brava, ne ho un gran bisogno anch'io.. e non è egoismo, è giusto così... poi si migliora anche nei confronti degli altri... grazie per questa ricetta strepitosa, e della dritta sul pesce fresco: io da brava pasticciona l'ho fatto così, fidandomi di quel che mi è stato detto.
RispondiEliminabuona domenica, carissima, e complimenti per le ultime ricette, sempre al top!
can i have some?:D
RispondiEliminaparenting articles
Una ricetta strepitosa!Complimenti!!
RispondiElimina