Rustica e conviviale... la tarte oppure la mise en place?


...Attimo di silenzio mentale prima di connettere l'unico neurone rimasto nel cervello, peraltro mezzo intontito anche lui per il caldo, ... O almeno provarci,
Ho una stanchezza addosso che veramente oggi posso solo ringraziare il cielo che sia finalmente il primo vero giorno di ferie, anzi di assenza dal lavoro, dato che per la partenza si attende ancora tutta la settimana. Ma a me non dispiace per nulla restare a casa, mi illudo così di poter vivere senza lavorare, guidare senza correre, fare la spesa con calma sostando davanti ad uno scaffale per cercare qualcosa di nuovo ed ancora "mai visto". Mi piace per qualche giorno credere di poter usare carta di credito e bancomat senza "re-feed" del conto corrente, ma ci pensate che pacchia sarebbe?
E anche poter stare senza termini di orario tranne quelli impliciti per la famiglia, che oggi mi va di chiamare con altro termine... Diciamo... Priorità?  Si, direi che per quel filo di autoironia che mi voglio concedere, il termine è perfetto ;)

Oggi ho una ricetta davvero semplice e molto rustica: ho deciso di dar fondo a della farina di ceci che staziona da troppo tempo in dispensa. A dirla tutta, non mi fa impazzire e comunque non sono al primo tentativo di "farla fuori" ed ogni volta parto speranzosa, ma pur avendo l'accortezza di mischiarla con farina 00, appena ne sento il sapore mi si arriccia lo stomaco. Però stavolta invece della 00 ho usato della farina di kamut, per "tagliarla" e devo dire che il risultato mi è piaciuto una cifra, tanto tanto!
Perfino mio figlio-one ha commentato positivamente e prendo la cosa come un segno, mi sbilancio con  voi consigliando di prenderlo pure, un pacchetto di farina di ceci di mezzo chilo, perché con questa ricetta vorrete riprovarci più e più volte.
Si tratta di una semplice "pasta matta", preparata per contenere e presentare in modo piacevole la  ratatouille: con la verdura più tipica dell'estate, si riempie di sapori e di colori.
Non manco l'occasione per dare con questo post, l'invito alle danze del Colors & Food di agosto che, per una volta non si gioca su un colore ma sulla mise-en-place.
Data la rusticità del piatto, ho voluto preparare un tavolo semplicissimo, ma davvero molto carino. Ho usato delle foglie di fico (che sono enormi!), delle miniteglie graziosissime e qualche tovagliolo allegro...


Pasta matta
per una tarte rustica con ratatouille

1 tazza* di farina di kamut (io integrale)
1 tazza* di farina di ceci
60 gr. acqua
40 gr. olio extravergine
1 cucchiaio da thé di lievito per torte salate
2 prese di sale

* la mia tazza colma corrispondeva a circa 75 gr di farina, ovvero in tutto 150 gr. Se la vostra tazza fosse più grande, riproporzionate i liquidi tenento conto che acqua + olio devono essere 2/3 della farina. In queste dosi infatti vedete: 150 gr. farine + 100 gr. liquidi. Rispettate poi anche la proporzione dei liquidi, che sarà pari a 40% olio + 60% acqua.
Impastare gli ingredienti senza un ordine particolare, usando pure un mixer se preferite e vi trovate comodi, altrimenti mettete tutto in una ciotola, rimestando prima con una forchetta e poi con le dita. Rovesciare tutto sul piano di lavoro ed eventualmente aggiungere una spolverata di farina di kamut per ottenere una consistenza lavorabile e non troppo umida.
Tirare la pasta in un disco di spessore circa 3 mm.. Qui vedete delle bellissime pentoline monoporzione, che ho preso con i punti dell'esselunga e che ho trovato perfette già per la cottura di piccole piadine. Dunque ho porzionato la mia dose ottenendo 3 dischi di dimensione più abbondante delle mie mini-teglie. Per il ripieno io avevo appunto della ratatouille fresca, fatta con i classici peperoni rossi e gialli, pomodori cuor di bue e zucchine da orti amici, cipolla e porro. Il tutto, affettato in maniera omogenea e di pezzatura regolare, fatto andare brevemente con poco olio ed un pizzicotto di origano e basilico.  Ho quindi riempito con la ratatouille le teglie foderate di pasta matta, risvoltando l'eccesso verso l'interno. Ho cotto in forno caldo a 200° per circa 15 min., ma occhio alla doratura sui bordi: è il segnale di cottura perfetta.


 Accompagno queste belle mini-tarte con della crema di yogurt bianco, un filo d'olio ed un battuto di erbe fresche tipo timo, aglio, origano e menta.
Voi potrete sbizzarrirvi creando dei composti a vostra fantasia, che siano adatti ad essere contenuti in questa pasta matta... se poi avrete voglia di farne delle monoporzioni, vedrete con quanta velocità verranno spazzolati da chiunque passi dalle vostre parti!


A proposito di mise-en-place, la mia socia Valentina ha pubblicato, proprio oggi, l'intervista alla sottoscritta, che non poteva non fare riferimenti al nostro compito mensile :). La trovate QUI.

Vi aspettiamo come sempre per il nostro appuntamento mensile, che per agosto è... Porta in tavola le tue vacanze!

21 commenti

  1. Semplice e rustica, ma tanto chic!
    La tue proposte mi piacciono sempre tanto :-)

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  2. Bravissima!!
    Una tarte semplice ma moto d'effetto!!!
    Devo decidermi a comperare questa fantastica farina di Kamut!!
    Un abbraccio Carmen

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  3. Una vera delizia e adesso ti lascio alle tue "priorità" ^^

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  4. Una mise en place spensierata per una domenica in leggerezza e ... con una "pasta matta", da provare cherie, da provare!!
    baci

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  5. Buonissima idea per la farina di ceci che ho in dispensa e che non ho ancora utilizzato!
    Un abbraccio e buone vacanze
    Tiziana

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  6. Mi sembra che sia stata "tagliata" proprio bene...sembra croccante e rustica come piace a me. Anche la presentazione della tavola è spartana come piace a me...non sono una che ama i fronzoli...anche se ammetto che ne sono sempre meravigliata. Brava come sempre. Un bacione e goditi le tue priorità e le vacanze....

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  7. Io invece adoro la farina di ceci. Pensa che nelle mie giornate vegane ci faccio delle splendide frittatone con dentro un sacco di verdure con il risultato di ottenere una frittata leggera e senza proteine animali. Mi piace questo 'contenitore' per la ratatouille.
    PS: sottoscrivo ogni parola sul tempo libero, quando sono in ferie, il primo giorno di spesa impiego almeno 3 ore :-) Bacioni (a me manca ancora una settimana di lavoro)

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  8. Cara Cinzia.. a parte che è davvero splendida nella fotografia che gli hai fatto e mette una voglia immensa di mangiarla! E io che non ho mai provato la farina di ceci...! Strano a dirsi ma.. un po' perchè non l'ho mai trovata, un po' perchè temevo non mi piacesse.. ho sempre desistito. Ma se tu mi dici che così è buona, mi ci fiondo: come non fidarsi delle tue manine??? :D Sei super. Un bacione grandissimo e goditi questi momenti di 'libertà dei sensi'! :D Fosse anche per osservare con calma una mozzarella nel banco frigo: è tutto tempo TUO! :)

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  9. E brava Cinzia, ti leggo proprio rilassata e questo mi rende felice. La tua invenzione mi piace un sacco, pensa che a me la farina di ceci piace anche da sé.. quindi la trovo spettacolare! Mise en place deliziosa :-) Un bacione e buona settimana!

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  10. mise en place adeguata alla squisita tarte rustica ma pur sempre chic senza spocchia, parafrasando una celebre pubblicità: è chic ma non impegna :-))
    ciao
    cris

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  11. La tarte è fantastica e poi c'è il kamut che adoro!!! la segno subito, deve essere squisita :) La presentazione è chic come sempre, complimenti! Un abbraccio grande :)

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  12. Ciao Cinzia ... dopo tanto tempo torno a scriverti ... anche qui la stanchezza psico - fisica si fa sentire, ma devo reggere ancora per 2 giorni e poi finalmente le tanto attese ferie arriveranno ... Ricetta rustica, ma gustosa e la mise en place è molto chic ... un bacio, buone vacanze e a prestissimo...Carolina

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  13. stupenda questa tarte! e mi piacciono molto le farine usate!la segno!ciao!

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  14. Ciao Cinzia, condivido tutto ciò che ia scritto nel primo paragrafo e che io sto metendo in pratica in questo periodo...che meraviglia! Libera da obblighi pressanti, oggi mi concedo un giretto nei blog (resto lontana annche da pc)...
    Segno questa pasta matta, devo avere anch'io quel mezzo chilo di farina di ceci che staziona nella dispensa senza sapere che farne...poi vado a vedere l'intervista ed il nuovo appuntamento...buone vacanze "a tempo pieno" ciao Mila

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  15. Cinzia la tua mise en place mi sembra un ottimo inizio e per me sicuramente un bello stimolo per pensare a come partecipare e di certo non mancherò di farlo, visto che magicamente ho anche TEMPO! Come ti ho scritto ho davanti altri 12 giorni di vacanza al mare e ho intenzione di sfruttarli per spiaggiarmi, mangiare, cucinare e scattare :) E farò provviste di foto per l'inverno (spero).
    Buone vacanze di nuovo! Un abbraccione.
    Mari

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  16. mattissima questa pasta ;-)
    sei davvero fortissima! andrò a leggermi il post ^ ^
    un abbraccio cara Cinzia
    vaty

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  17. Delizioso il tutto. Adoro l'effetto rustico, il ritorno al piacere bucolico, e questa tarte nelle padelline (che ho ricevuto anche io in premio ad un contes...fantastiche) e' veramente adorabile. Intorno ad una tavola così ci starei tutto il giorno. Ti mando un bacione cara. A presto,
    Pat

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  18. le ricette rustiche mi piacciono da impazzire, un abbraccio SILVIA

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  19. l'aspetto che hanno queste torte mi convincono che l'abbinamento che hai scelto sia davvero azzeccato.
    io con la farina di ceci ho un rapporto di amore/odio (più odio però, non viene mai qual che ho in mente!), e magari questa te la scopiazzo...
    mi piace anche il tema del contest di agosto... moooolto particolare!!
    buone vacanze cara, a ritroviamo a metà settembre.
    forse!!
    :-)

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  20. I piatti rustici mi piacciono sempre molto perché danno un aspetto di genuino e semplicità.
    Davvero carina l'idea della mise en place per il tema del mese di agoato...
    Buone vacanze!

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  21. A me la farina di ceci piace parecchio, a dirla tutta adoro la farinata! Questo tortino estivo mi ispira parecchio soprattutto per le verdurine che lo farciscono!
    Buon ferragosto!
    Fico&uva

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