27 giugno 2012

Istria, un capolavoro in blu

Quando ho letto del contest di Ambra e Claudia ho subito ripensato alle vancaze di un lontano anno 2000, in compagnia di cari amici. Il luogo esatto del soggiorno era Pola, una città a dire il vero poco
turistica, nonostante le sue tracce di antiche rovine Romane, se consideriamo in confronto le altre zone dell'Istria, che a livello paesaggistico sono delle "perle".
Rovigno, tanto per citarne una nota, è davvero una cittadina piacevole, piena di minuscole strade e viottoli stretti tra le case di pietra, che lasciano ancora qualche piccolo angolo ombroso da godere nei pomeriggi estivi. Ho ancora, da qualche parte delle foto, non ancora in digitale, scattate sul campanile della Chiesa di Sant'Eufemia.
Un giorno, guardando la cartina, ci siamo fatti incuriosire da Cres, una piccola isola che si trova a sud est della penisola istriana. La sua forma molto stretta ed allungata, percorsa da un'unica strada, ci ha spinti a visitarla portandoci appresso le nostre biciclette. Abbiamo lasciato l'auto parcheggiata in prossimità del porto di Brestova e con il traghetto siamo approdati a Porozina. Da lì, una pedalata di circa 25 km. (sotto il sole cocente di un pomeriggio d'agosto... su quest'idea si potrebbe stendere un velo, si!), fino alla cittadina di Cres.
La pedalata è comunque valsa la pena, assolutamente e la ricordo con un certo fascino perchè su quella salita c'è un luogo ben preciso in cui la strada "scollina" dal versante est al versante ovest. In quel punto, che si trova ad una quota di circa 400 mt. s.l.m. lo sguardo abbraccia l'orizzonte cogliendo la lingua di terra che è quest'isola, con il mare a destra e a sinistra... veramente affascinante. Ho ancora delle fotografie della mia vecchia reflex Canon F-1, scattate in due volte, per poter poi avvicinare i due fotogrammi e cercare di rendere l'effetto di quella panoramica unica :)
Dell'Istria, però ricordo in particolare le lunghe attese al ristorante, quando capitava di aspettare una grigliata di pesce anche per un'ora e mezza... Nulla di che, se intanto in buona compagnia si chiacchierava e si gustava quel prosciutto crudo affettato a mano, di cui da allora ho ancora un certo desiderio...!
E' bello, quindi, oggi preparare nella mia cucina bergamasca un piatto in perfetto stile Istriano, il Rizot sa rakovicana, il riso con la polpa di granceola... certo la granceola purtroppo non l'ho trovata, mi sono dovuta accontentare del commercialissimo granchio in scatola, facendo finta che potesse in qualche modo (forse!) ricordare l'originale.
Per "reinterpretare" il piatto senza snaturarlo, ho solo sostituito il riso bianco con la qualità Venere, mentre tra gli ingredienti ho inserito anche delle mazzancolle, giusto solo per dare un poco più forza al gusto del granchio in scatola. Il risultato non poteva che essere un piatto godibilissimo anche nella calura di una sera come questa.

 Rizot sa rakovicana
ovvero
Riso Venere con polpa di 
granchio e mazzancolle




per 6 persone

320 gr. riso Venere
Un litro di fumetto 
(io ho usato del dado apposito, che trovo all'esselunga)
1 spicchio d'aglio
100 gr. polpa di granchio in scatola
(o in alternativa 10 bastoncini di surimi)
dieci - dodici mazzancolle
10 pomodorini ciliegia
olio extrav. buono
un pizzico di peperoncino piccante
prezzemolo

Portare a bollore il brodo di pesce e cuocere il riso venere per circa 18 minuti, controllando comunque la cottura per evitare che i chicci si aprano: diventerebbe brutto.
Nel frattempo, tagliare i pomodorini a cubetti; pulire le mazzancolle da gusci e filo intestinale, lasciando però le codine.
In una pentola bassa tipo saltapasta, scaldare l'olio ed imbiondire l'aglio lasciando lo spicchio intero, con un poco di peperoncino (attenzione dev'essere proprio appena accennato). Saltare quindi i pomodorini, insieme alle mazzancolle ed alla polpa di granchio, regolare di sale. Qui, non avendo trovato la polpa di granchio, ho surrogato con del surimi, ma ovviamente voi potrete fare come vi piace di più.
Nel frattempo, il riso andrà scolato e velocemente saltato in padella con il condimento così preparato.
Controllate il sale e servire con un filo d'olio e un tocco di prezzemolo.
Questa ricetta è per Ambra e Claudia ed il loro "I love Istra"


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23 commenti

  1. Sembra davvero fantastica questa ricettina, perfetta per l'estate, e che bei ricordi!
    Bellissime foto come al solito.
    un abbraccio. Giulia

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  2. ma che abbiamo?? un filo diretto?:))) lo sai che avevo persino lasciato indugiare l'occhio sul riso venere ma poi ho pensato che avrei stravolto troppo il piatto e, non ultimo, mi ha scoraggiata la lunga cottura del chicco nero. Anche perché me lo sono assaporato bene ieri, tornata dall'ufficio e con una fame da matti!!
    Un bacione socia!

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  3. Mi avete fatto sorridere tu e Valentina...pensavo l'aveste fatto di proposito...e invece no!! ;)
    Che bella terra l'Istria, aspetto che i pargoli crescano un pò per iniziare a spostarmi un pò più su !!

    ciao loredana

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  4. Ciao Cinzia ! sono al mare e la tua ricetta mi fa venire voglia di... un piatto così gustoso. Anche io uso sempre il riso venere col pesce, si sposa benissimo ! Un abbraccione e complimenti !!!

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  5. ciao Cinzia, mi hai fatto ricordare la mia vacanza in Istria, ricordo di aver passato una notte in un campeggio per nudisti hahahaha. Siamo entrati senza accorgerci di nulla e la mattina seguente, scioccati siamo scappati.
    Mi piace molto questa tua ricetta, fantastico l'abbinamento con il riso venere e il pesce.
    un bacione

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  6. Che raffinatezzaa...Cinziaaa :)) Splendido e chissà che sapore. Il riso nero non lo trovo da un po' e non sai... mi è proprio 'rimasto qui' :D
    Buon mercoledì :)

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  7. Ciao Cinzia,
    questo piatto è magnifico!
    Cri

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  8. la presentazione di questo risotto è stupenda. davvero! e i ricordi delle vacanze... fanno sempre sognare!

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  9. amo il riso venere..condito così è pazzesco...

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  10. Anche io amo il riso venere, questo piatto è magnifico e molto invitante! Complimenti :)

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  11. Che meraviglia un piatto d' alta cucina. Bravissima come sempre. Cara colgo l'occasione per invitarti alla mia raccolta sulla macedonia. i farebbe piacere se partecipassi. A presto.
    http://dolciarmonie.blogspot.it/2012/06/chiamo-tutti-raccolta.html

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  12. Cinzietta, mi mangerei anche il piatto!! :-)

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  13. Mamma mia che bellezza!! Chissà che profumo....che fame m'hai messo!!!!

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  14. Oh mamma Cinzia che bellezza! Non conosco la cucina istriana ma resto incantata dalla tua presentazione. Un'altra la cuna, la mia, da colmare al più presto...Complimentissimi!
    simo

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  15. Bellissimi ricordi e piatto deliziosamente invitante sia per l'accostamento dei colori che per il gusto.

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  16. Se c'è una cosa che adoro è quando la ricetta arriva da una esperienza di viaggio. Vederla rivisitata in casa è sempre una vera emozione :-) Questa è una chiccheria, buonissima!! Baci!

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  17. Ciao Cinzia. innanzitutto i miei complimenti per le tue doti ciclistiche. arrivare a cherso da porozina non è mica da tutti! non solo per i chilometri ma anche perché ci sono parecchi punti in salita. Quel punto della strada a picco sul mare regala un panorama veramente mozzafiato. E a me ogni volta che ci passiamo fa anche un po‘ paura (maledette vertigini) . E complimenti anche per la ricetta. io il riso venere lo farei in tutte le salse ;)
    ciao
    mari

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  18. Ma questo è davvero un capolavoro!!! grande Cinzia...e grazie di cuore!!Smack!

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  19. Ciao mi sono unita tra i tuoi lettori e complimenti per tutto..si vede che sei una professionista..questo piatto è fantasticooo!

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  20. che bel blog, mi unisco ai tuoi lettori.
    passa a trovarmi:

    dolcementeinventando.blogspot.it

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  21. ma che sportiva!!!!il capolavoro l'hai fatto tu!!in bocca al lupo e grazie per la tua partecipazione. un bacio

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  22. Mmm...che squisitezza!!! e belle foto complimenti!!

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