9 febbraio 2011
Baccalà e... un'insolita polenta
Domenica avevo un invito a pranzo da parte di mio fratello, uno dei mie tre fratelli, che sono i primi amori della mia vita! Menù del giorno: si cucina il baccalà, o anche stoccafisso, affumicato.
Qui bisogna fare una piccola premessa, perché nel nord Italia, tra Lombardia e Veneto, c'è una "bolla" che vuole il baccalà secco tra gli ingredienti della tradizione. Si noti che ci troviamo in piena zona Prealpi -sia venete che orobiche- ben lontani dal mare e mi piacerebbe tanto conoscere per quali strane vie, un pesce così particolare sia entrato nell'indice di gradimento popolare valligiano.
Sta di fatto che in Norvegia esiste una piccola zona, sul cui lavoro avevo visto un servizio in TV qualche tempo fa, dove la produzione del baccalà affumicato viene esportata per il 90° ed oltre, SOLO nel nord Italia... !
In Veneto viene cucinato con il latte e francamente non l'ho mai assaggiato, invece in Valseriana si serve freddo, con olio e prezzemolo e sempre, rigorosamente accompagnato dalla immancabile polenta. Sarà per questo che ci chiamano polentoni? ;;)
La preparazione inizia con due giorni d'anticipo, si deve mettere in ammollo il pesce e tener cambiata l'acqua più volte, per lavare il sale. Si procede poi alla bollitura con foglie di alloro, con la quale si ammorbidiscono ulteriormente le carni che comunque rimangono piuttosto filacciose, dopodiché si toglie la pelle e si sfiletta dalle lisce, un lavoro di una serata intera.
Si mette in ciotola con olio, sale e prezzemolo, chi ama l'aglio potrà aggiungerne a discrezione (noi NO, amiamo il sapore del pesce per come la natura e l'uomo lo hanno fatto) e si lascia in frigo a "frollare" ulteriormente. Suggerimento doveroso: coprire la ciotola con pellicola o coperchio a tenuta, poiché mooolto profumato!
Però tutto questo lavoraccio lo ha fatto lui, l'amato fratello con l'amata moglie...
Hanno fatto pure la polenta, con una insolita farina integrale di mais rosso, coltivato nell'orto di famiglia e miracolosamente scampato alle incursioni dei coniglietti selvatici abitanti del cespuglio là dietro.
E io, io che mi aggiungo solo come un posto in più a tavola, posso fare qualcosa, a parte mangiare e pubblicare il post?
Beh, si dai, preparo una cosina per sdrammatizzare la tradizione, sennò che gusto c'è?
Puré di sedanorapa e topinambur
200 gr. sedanorapa
200 gr. topinambur
200 gr. circa di latte
Olio, sale e pepe q.b.
Chips di patate
(felicità dei bambini)
Per la ricetta, semplice
vi mando da Luciana
Polenta
Usate la vostra farina preferita
Per il puré, ho tagliato a tocchetti sedanorapa e topinambur, coperto con del latte e cotto fino ad ammorbidire il tutto. Il latte tende a rapprendersi un poco, ma va bene così. Si riduce anche, quindi quel che era rimasto l'ho lasciato tutto ed ho passato col frullatore ad immersione fino ad ottenere una consistenza liscia, aggiunto sale, pepe e un filo d'olio extravergine. Alessandro -La Renna in cucina- suggerisce di usare per questa crema dell'olio di nocciola, che prenderò appena riesco ad andare a cercarlo :)).
Ho presentato quindi il tutto accostando queste cosine che tra loro fanno un bel piatto unico, tradizionale ma non troppo, proprio come piace a me. Spero piacerà anche a qualcuno di voi..
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ESSENZA IN CUCINA
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ciao cinzia!! davvero molto particolare questo purè!! sai che non ho mai provato il sedano rapa e il topinambur!! a quanto pare sembra troppo delizioso!! :) proverò sicuramente!!
RispondiEliminaCiao Cinzia sai che mi piace molto questa tua ricetta ..assemblaggio è un mangiare buono gustoso e anche ..sano, bravissima ciao
RispondiEliminatutto perfetto direi!
RispondiEliminaCiao Cinzia mi fa proprio piacere conoscerti ! mi piacciono le tue ricette, le trovo particolari, curate e invitano all'assaggio ! Complimenti ! Ti seguo e tornerò a trovarti ! Vedo che siamo quasi vicine di casa ! ciao ciao !
RispondiEliminahai ragione, sabbe interessante risolvere questo mistero...in compenso il tuo piatto mi stuzzica parecchio... i fratellli eh??? siamo in sintonia oggi!
RispondiElimina;)
bacioni
Cara Cinzia, io da buon vicentino il baccalà lo mangio in tutte le sue salse, ma se non hai mai provato quello con il latte ti consiglio di provarlo!!! Bravissimo il fratellone!!! baci
RispondiEliminatutto ottimo e buonissimo, un vero piatto da chef.buono l'abbinamento dei topinambour nella purè con il sedano rapa!
RispondiEliminail baccalà preparato in questo modo è una vera tentazione.. bellissimo piatto!!!
RispondiEliminaCiao Cinzia, scusa il ritardo, eccomi qui!Questo post profuma di amore e pranzi di famiglia, e sono quelli che preferisco!
RispondiEliminaInoltre il vostro baccalà con annessi contorni è veramente splendido!
Un bacione a presto
Adoro il baccalà, in tutte le maniere!!!
RispondiEliminaCinzia
@Cinzia, Gianni, voi che siete Veneti DOC certamente lo mangiate cucinato come la vera tradizione vuole, noi qui siamo meno fantasiosi, chiederò a mia cognata -l'altra- che "s'é dé Bassàn!" di cucinarmi la sua versione ;)
RispondiElimina@Meggy,Stefania, combinare questo piatto per amor di famiglia e perché ci fosse qualcosa che piaceva a tutti, è stata la vera trovata
@Lucy, Roberta, trovo che sedanorapa e topinambnur insieme abbiano proprio un gusto intrigante. Quanti anni ho passato perdendomi due cosine così deliziose!!
@Barbara, grazie!
@Rossella benvenuta! Siamo vicine, si... chissà!
Mi piace molto tua blog. Tua foto sono bellissima!
RispondiEliminaCinzia, your english is beautiful. I was very impressed. Where did you learn it?
RispondiEliminaAdoro il baccalà e questo trio mi sembra davvero molto gustoso. Un bacione, buon we
RispondiEliminaBellissima ricetta mi piace molto l'accostamento di sapori che hai unito in un unico piatto, complimenti!!! Baci
RispondiEliminawow! che piattino gustoso, amo il baccalà e con tutti questi accompagnamenti è un ottimo piatto unico! La prossima settimana lo voglio proprio preparare come hai fatto tu!
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