9 luglio 2013

In cucina con lo chef... Juri Chiotti al Rifugio Meira Garneri


Mi capita spesso di parlare ad amici e colleghi, di qualcosa che mi ha entusiasmato... magari di un film, un libro o una serata un po' fuori dall'ordinario. Di solito esplodo di parole, di immagini e gesti per spiegare quello che ho visto. E normalmente, quando la circostanza mi è piaciuta, per giorni continuo a pensarci... per così dire, a riviverla attraverso il ricordo.
E' il caso di questo weekend, passato al Rifugio Meira Garneri grazie al contest di Ambra e, soprattutto, grazie alla decisione di Juri Chiotti e del suo collega Diego Rossi (entrambi giovani chef sulla cresta dell'onda :)) di premiare la mia ricetta.


Un week end in paradiso. Il Rifugio è un piccolo gioiello, una costruzione in pietra, ristrutturata in modo molto elegante, direi anche chic. Ed il luogo è uno spettacolo: ci si arriva percorrendo tutta la Val Varaita, che già di suo  rappresenta un piacevole percorso.
Si arriva a 1850 mt. attraversando boschi e prati carichi di fiori multicolori e di tantissime erbe spontanee, interessanti anche dal punto di vista gastronomico. Ed eccoci al nocciolo del viaggio e dell'esperienza: andare per prati con lo chef alla ricerca di erbe e passare il resto della giornata con lui nella cucina del rifugio.


Che dire, difficile comprimere "tutto" in poche righe, ma poiché questo "tutto" è dipeso da Juri Chiotti, voglio parlare soprattutto di lui: un ragazzo giovane e pure così legato alla sua terra, l'Occitania ed alla sua tradizione gastronomica. Nei suoi trascorsi si trovano esperienze di lavoro anche importanti, per esempio da Carlo Cracco oppure, la ben più importante gestione del ristorante Antiche Contrade di Cuneo, cui è riconosciuta la Stella Michelin.
Approdare al Rifugio Meira Garneri dopo questo genere di esperienze non è cosa da tutti, ma per Juri è un modo di tornare alle proprie radici potendo usare la capacità tecnica, tutta nuova, di fare alta cucina ed insieme anche valorizzare in modo consapevole la propria tradizione gastronomica e l'antica conoscenza delle erbe spontanee.
E' così che nascono piccoli capolavori come lo "Stracotto di guancia di vitello su spinacio selvatico", oppure la "Tuma, patate e aiolì".
La grandissima sensibilità che lo contraddistingue è rivolta alla natura ed ai suoi prodotti, ma non solo, è proprio intesa verso il rispetto della Terra nel senso più ampio del concetto.  



Juri ed Alessandro al lavoro
Nella gestione del Meira Garneri, Juri Chiotti è affiancato dall'amico Alessandro Re (già collega con lui all' Antiche Contrade). Trovo bellissimo sentire ragazzi come loro, parlare con passione tanto di differenziare rifiuti fin nella cucina dei ristoranti quanto della conoscenza delle erbe di bosco, dell' uso di verdure e frutta coltivati dai loro familiari, di proporre nel menù il Bunét con la ricetta della nonna... Mi ha molto colpito sentirli dire che i fiori per decorare i tavoli, li mettono solo per il week end, senza prenderne di nuovi fino al venerdì prossimo, perché è un peccato sciuparli. No, dico, ma vi rendete conto di quanta attenzione c'è dentro questo pensiero.. o sono solo io che mi commuovo di fronte a tanta sensibilità?


La sala da pranzo all'interno del Rifugio Meira Garneri

I fiori di campo per decorare i tavoli... rigorosamente solo per il week end!

Atmosfera d'intimità per una cena speciale...





Un approdo di sicuro relax anche per i più arditi


Due giorni davvero magici, devo dire anche per i miei "accompagnatori ufficiali": mio marito, profondamente amante della montagna in genere, e dei miei due bulldozer (figli ;)) che per due giorni interi si sono spupazzati i cuccioli mascotte del Rifugio, due border collie ed un delizioso micetto, dolcezza allo stato puro.
Grazie Juri, Grazie Alessandro, Grazie Ambra!!


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