8 settembre 2013

Vassoio di pane con pasta madre


Un contest organizzato dal blog Cucina semplicemente, per il quale bisognava preparare un impasto per pizza e proporre con questo, qualcosa di carino e diverso dal solito.
Questa volta non ho inventato nulla, perché l'idea è tratta da questo libro, regalo di due carissime amiche che conoscono da sempre la mia passione per il pane fatto in casa. Il risultato è questo simpaticissimo "vassoio", perfetto per presentare gli affettati più speciali se avete amici a cena, oppure per un pic-nic un po' elegante. O per nobilitare la vostra tavola di tutti i giorni, come più vi piace. Perché infine si deve pur mangiarlo, questo vassoio croccante e saporito!
Le farine Antiqua hanno egregiamente supportato i mezzi caserecci di cui mi posso avvalere per panificare: il mio magico Bimby, la pasta madre (che dopo aver "dato" tanto, prima delle mie ferie, al il rientro ho recuperato quasi per miracolo) e a dire il vero poco altro, se non olio buono e sale marino integrale.
Forse, devo ammetterlo, complici sono state le temperature che agli inizi di agosto erano molto adatte alla lievitazione: paradossalmente, la bontà che può raggiungere il mio pane è direttamente proporzionale alle temperature dell'ambiente... cioè quando accendere il forno per poterlo cuocere, rasenta i limiti della follia: 35° di giorno e 29° di sera.
E' che in estate e con il solleone d'agosto, metto a lievitare le mie ciotole di poolish e di impasti, in bell'ordine ed opportunamente coperte con un panno di cotone, su una grande piana in pietra grigia che ho sul terrazzo e che resta esposta per ore ed ore al sole pomeridiano, restituendo poi un tepore ai vari impasti, che neanche le migliori celle di lievitazione potrebbero raggiungere (ovviamente sono di parte!) Dedicherò a questo un post speciale :)
Ecco invece qui la ricetta per questo impasto realizzato con la pasta madre, rinfrescata circa tre volte con farina Antiqua 1.


Vassoio di pane con pasta madre

200 g. pasta madre già rinfrescata
400 g. di farina 0 (qui farina Antiqua tipo 1 )
170 - 180 g. acqua tiepida
40 g. olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino malto (io malto d'orzo)
1 cucchiaino sale marino integrale

NB: La ricetta è stata realizzata con il Bimby, come vedete dalle foto, ma potrete tranquillamente impastarla con la vostra impastatrice preferita oppure a mano, l'importante è rispettare le temperature. Il procedimento che descrivo, quindi, è volutamente "neutrale", lascio alle Bimby-addicted trasporre il tutto. Vi dico solo che, ultimamente, ho scoperto che scalda anche durante la velocità spiga. Con questo accorgimento si ottiene un tepore nel boccale che favorisce la partenza della lievitazione.



Sciogliere la pasta madre con 100 g. di acqua ben tiepida ed il malto. Si otterrà un impasto della consistenza dello yogurt. Lasciatelo riposare al caldo e ben coperto (ottimo il forno spento ma preriscaldato un paio di minuti). Trascorsi circa 20 minuti, aggiungete la farina, la rimanente acqua tiepida, olio e sale. Impastate bene fino ad incordatura, eventualmente usando altra farina, se risultasse appiccicoso.
Porre il tutto in una ciotola, coprire e lasciare lievitare fino a raddoppio in luogo mantenuto tiepido. Il tempo necessario dipende appunto dalla temperatura, che dovrebbe essere idealmente 32°.


Riprendere l'impasto sul piano di lavoro, lavorarlo un poco e procedere suddividendolo in lunghi grissini, grossi come un mignolo e lunghi circa 45 cm. e 35 cm.
Con queste dosi ho ottenuto due vassoi come quello della foto.
Procedere a realizzare l'intreccio, creando nella parte perimetrale una sorta di risvolto.
E' indispensabile realizzarlo su un foglio di carta forno, in modo da poterlo trasporre poi sulla teglia e, successivamente, toglierlo per raffreddarlo.





Porre il vassoio "crudo" a lievitare ancora un'oretta, nel forno spendo ma tenuto tiepido. In questa fase ho vaporizzato dell'acqua, sopra l'intreccio per evitare che seccasse.
Preriscaldare il forno a 200°, quindi cuocere per circa 20 minuti, senza farlo troppo colorire. Con quest'accorgimento, avrete un vassoio che mantiene una certa morbidezza, ma se vi piace l'effetto croccante, potrete prolungare di un poco, fino a quando prenderà colore.
A cottura raggiunta, togliete dal forno e lasciate raffreddare su una teglia fredda.
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© ESSENZA IN CUCINA

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