6 aprile 2013

Crackers al kamut a lievitazione naturale. E pensieri..

 
 
Sono assente da questi schermi, lo so. Ma per me è un periodo così. Un momento di grande coinvolgimento sul fronte scuola-figli.. Siamo ancora alle scuole elementari, precisamente della quinta e della prima, e non mi figuro come potrebbe essere il futuro se guardo complessivamente il presente.
Da un lato ci sono i bambini, la cui intelligenza è un fulmine che sa guizzare e cogliere intuitivamente informazioni, collegare ricordi, usare termini e parole pertinenti, comporre frasi e "far dei ragionamenti" strabilianti. Menti che si pongono grandi domande sul perché di questo Mondo (!) 
E dall'altro ci sono insegnanti che premono perché bisogna colorare TUTTI disegnini, annotano perché i grandi numeri sono scritti senza puntini o perché gli zero sembrano dei nove. Mortificano perché si deve studiare a memoria, ripetendo una pappardella come tanti burattini-tutti-infila-tutti-uguali...
Mi chiedo come sia possibile che la psicopedagogia degli ultimi trent'anni, o gli studi e l'esperienza di una Montessori o di uno Steiner, non abbiamo insegnato nulla queste persone.
Mi sforzo di metterla da un altro punto di vista, quello a me tanto caro della Disciplina: giustifico questi metodi pensando, o sperando che facciano un lavoro su un piano più sottile, che possano  aiutare una certa attitudine all'Ordine, che portino più chiarezza e semplicità nello svoglimento, oggi come in un futuro lavoro, di alcune procedure. O almeno spero che ci sia un significato in tutto questo. Però non manco di chiedermi "eEse questi nostri bambini fossero destinati proprio a provocarlo, un cambiamento, in tutta questa stagnazione.." che tra l'altro non è solo nel mondo della scuola, ma proprio del nostro sistema economico-politico. Allora significa che dovremmo supportarli e, per loro, cercare di cambiare certi sistemi, aprire nuove strade e chiedere o proporre nuovi metodi.
Lo so , non è questo il luogo appropriato per disquisire, ma credo che una buona ricetta per dei cracker sia sempre possibile trovarla in rete, non altrettando, lo sprone a riflettere.
 
Qualunque sia il motivo che vi porta qui, la ricetta, ve lo posso garantire è ottima. Ho usato una base di partenza già collaudata per dei grissini, però stavolta c'è l'uso del lievito madre, che potrete tranquillamente sostiutire qui con mezzo panetto di lievito di birra
 
 
 
 
Ckracker al kamut a lievitazione naturale
 
260 gr. farina
(ho mischiato 90 gr. di manitoba, 130 di kamut, 40 di rimacinata di grano duro)
130 gr. lievito madre rinfrescato e già molto arzillo
130 - 140 gr. circa acqua (la quantità precisa dipende dal mix di farine che userete)

40 gr. olio extravergine d'oliva
(qui, ho fatto parte extravergine e parte olio di lino)
1 cucchiaino raso sale fine
semi di sesamo, sale grosso: a piacere


Preparate un piccolo lievitino, sciogliendo in una ciotola (io nel Bimby) il lievito madre e circa 80 gr. di acqua tiepida. Otterrete una massa fluida, della consistenza dello yogurt, che va lasciata riposare un quarto d'ora, poi si aggiungono le farine, il sale, l'olio, il sesamo e la restante acqua e si impasta. Se vedete che la massa è troppo dura, aggiungete qualche cucchiaio di acqua, mentre se appiccica serve una manciata di farina. Siccome lavoro col bimby, nella parte iniziale della fase "spiga" tengo d'occhio che l'impasto riesca a staccarsi dalle pareti del boccale. Impastate bene fino ad ottenere un impasto incordato, ovvero molto ben omogeneo e liscio. Rovesciate quindi sul piano di lavoro, formate una palla e ponetela in una ciotola ampia, coprite con un  telo umido e lasciate a lievitare in luogo tiepido: una mensolina del calorifero ultimamente è il mio luogo ideale, ma è perfetto anche il forno spento ma appena appena riscaldato.
L'impasto deve raddoppiare e serviranno alcune ore, anche 5 o 6, dipende dalla temperatura. Quando avrete una massa ben lievitata, riportate sul piano di lavoro, meglio su foglio di cartaforno che potrete poi facilmente "trascinare" sulla  teglia del forno. Con le mani ben aperte, schiacciate l'impasto in maniera da allargarlo senza bisogno di "stracciarlo". Aiutatevi poi con un mattarello per ottenere un disco abbastanza sottile, circa 2 - 3 millimetri. Se vi piace il sale grosso sulla superficie, questo è il momento di aggiungerlo: usate il fleur de sel (io lo trovo all'esselunga), che ha una croccantezza ottima e granelli della dimensione perfetta; spargetelo e passate il mattarello per premerlo un poco.
Ritagliate con la rotella ondulata, creando una griglia a forma di rombi.
Infornare a 200° statico fino a coloritura. La posizione che trovo perfetta per la teglia è in basso: il calore da sotto, farà gonfiare meglio in modo da creare subito qualche bella bolla, che renderà più croccanti i cracker. Eventualmente, dopo 5 o 6 minuti, spostatela verso il cielo del forno, per colorire anche l'altro lato.

Questa ricetta è per la raccolta quindicinale di Barbara e SandraPanissimo

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58 commenti

  1. Dopo l'esperienza delle mie figlie, di cui è meglio non parlare, mi chiedo perché io che ho una laurea in pedagogia con 110 non posso insegnare nella scuola elementare e le mie ex alunne del magistrale che avevano la media del 5, ma anche del 4, invece sì, ti ho detto tutto.
    Il lavoro maggiore, quando si trovano certe insegnanti, si deve fare a casa.
    Grazie per la ricetta!
    Ti abbraccio.

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    1. Carissima, davvero "tanto di cappello" per la tua osservazione. Credevo che le insegnanti elementari, al giorno d'oggi, dovessero avere una laurea (!) quindi ora capisco meglio anche tante altre "cosucce".. ma grazie per il consiglio, è prezioso perché rende onore anche al nostro ruolo.
      Un abbraccio!

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  2. Finalmente una ricetta per fare i crackers...grazie!!!! La proverò gluten Free e poi ti dico...:-))
    Per il discorso scuola non conosco le scuole italiane perché le mie ragazze hanno fatto elementari e medie alla scuola svizzera, che punta tanto sulla creatività e sul l'autonomia!!!
    Buon we!

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    1. ...gluten-free..! Fammi sapere siii!
      che dire della svizzera: visioni da miraggio

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  3. Per le elementari basta, o almeno bastava, l'abilitazione magistrale, diploma dell'istituto magistrale, io ho la licenza liceale!(anche se durante l'università, pensando di poter lavorare, ho preso da privatista, con un anno di tirocinio, il diploma della scuola magistrale, quindi l'abilitazione per la scuola materna)
    Le 180 ore di tirocinio fanno la differenza tra una persona laureata in pedagogia e una solo diplomata. Secondo me non è sufficiente.

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    1. c'è solo da augurarsi che qualche nuovo ministro abbia, o abbia avuto, figli in questo sistema scolastico e che abbia toccato con mano.
      Complimenti per il tuo percorso di studi, io ti pensavo architetto, ma forse lo è tuo marito :)
      un abbraccio

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  4. Sottoscrivo parola per parola e, a dirla tutta, non ho avuto il coraggio di pubblicare un mio post infuocato contro la maestra di mio figlio, dopo un incontro - scontro tutt'altro che piacevole. La cosa che mi avvilisce di più è constatare quanto alcune insegnanti siano totalmente incapaci di trattare con i bambini, scambiando l'autorevolezza con l'autorità, intimorendoli e sminuendo le loro capacità, esaltando e giustificando sempre i soliti noiosi angioletti e colpevolizzando, senza possibilà di replica, i più vivaci. Beh, ora basta, se no scrivo per un'ora intera!!!!! I tuoi cracker sono davvero strepitosi, ti rubo la ricetta. Buon week end Cinzia

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    1. Lisa, mi ricordo che con te abbiamo già parlato di figli.. e condividere credo che ogni tanto faccia bene, almeno per capire fino a che punto sia giusto "accettare" determinate modalità piuttosto che no. Credo che iscriverò il piccolo ad un'altra elementare, giacché il grande è arrivato in quinta a forza di note e pure una sberla (!)
      Grazie :) un abbraccio!

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  5. No, Cinzia, mi sarebbe piaciuto però. Non lo è neanche mio marito, ha un negozio di mobili!
    A presto!

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  6. ciao Cinzia, intanto... bentornata!
    Non sono in grado di giudicare i problemi scolastici, visto che non ho figli, però fortunatamente conosco diversi insegnanti dalla mentalità aperta che lasciano libero sfogo alla fantasia dei ragazzi. Quanto alle cose imparate a memoria personalmente le adoro: allenano la mente e le ricorderai a vita! :))
    Però, ripeto, non conosco la tua esperienza e so che i tuoi bimbi hanno un'intelligenza spiccata e vivace che dovrebbe essere alimentata anche con altre cose...
    So anche che in casa sono seguiti da una mamma attenta e premurosa e questo farà di loro adulti consapevoli e capaci.
    Quanto ai crackers... fanno parte anche loro del prendersi cura, dei figli, del blog, di noi che ti seguiamo e che replicheremo con gola e gioia.
    Un abbraccio

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    1. mammamia Faustidda, ami studiare le cose a memoriaaaa! Io solo le preghiere e i testi delle canzoni :)
      Non so se serva davvero, onestamente ho potuto verificare dai miei bambini che dopo due giorni non sanno nemmeno più cos'hanno letto...
      Grazie per le parole che mi hai scritto, davvero le apprezzo sinceramente
      Ti abbraccio anch'io

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    2. ricordo ancora benissimo tutte le poesie (Pascoli, Carducci, Foscolo, persino brani dell'Iliade...) imparate a memoria... mentre non ricordo quasi cos'ho mangiato ieri a pranzo!!!
      SGRUNT!
      :))

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  7. Cinzia, bentornata! Per fortuna con le fatine non ho avuto questo tipo di problema (con la grande ne ho avuti altri: sembrava che questi bambini dovessero laurearsi e hanno passato cinque anni senza alzare la testa dai libri!!)... Ho il frigo pieno di replicanti... questi crackers arriveranno presto presto! un bascione!!!

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    1. Patty, magari i miei fossero così. Ma qualcosa mi dice che sono disamorati dallo studio a causa anche di certe modalità adottate dalle insegnanti.
      I tuoi replicanti idealmente fan compagnia al mio, che staziona in frigo in fibrillazione e riesce pure a intrufolarsi tra la chiusura ermetica del vasetto.. hanno una forza pazzesca! baciuzz :)

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  8. eh cinzia, da educatrice, anche se di asilo, ti capisco bene e anche io mi pongo le tue stesse domande quando mi vedo costretta a combattere per far emergere la loro creatività andando al di là delle "cose che bisogna fare" perchè pensp che ci sia sempre un modo alternativo per "fare le cose" che non per forza è già scritto da qualche parte come regola da dover seguire senz aporsi domande o fermarsi a riflettere.
    Detto questo... adoro i tuoi cracker! non potevo non dirtelo! :-)
    buona domenica e buona fortuna! un abbraccio sincero

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    1. Ecco! è quello che credo profondamente anch'io: un modo alternativo per "fare le cose che bisogna fare".. cercare una strada per poterlo fare e non stancarsi mai, soprattutto per chi come te è dalla parte giusta :) Grazie, un abbraccio!

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  9. i crecker non ho ancora provato a farli..devo rimediare i tuoi sono splendidi

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  10. a me manca più di un anno ma mi si gela già il sangue...
    sei mancata ma sei tornata con le stesse tue meraviglie!!
    in bocca al lupo e un bacino ai nani

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    1. Monica carissima, spero che dalle tue parti sia un'oasi felice, come d'altronde accade anche da noi: ci sono realtà più serene in paesi vicinissimi quindi mai disperare.. ;)
      un abbracione anche alla tua nanetta!

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  11. Mi piace sempre di più la nuova versione del blog.
    Per quanto riguarda i bulldozer e le loro maestre, spero che le Signorine sappiano cosa stanno facendo e che il metodo educativo porti a dei risultati.
    Voglio i crackers!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Kikina! Tra poco arriverà anche la tua Bella, e sarà per te questione di pochissimi anni :) un bacione, avvisa per il lieto evento, eh!!

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  12. molto sfiziosi, ottimi sia per l'aperitivo che come spezzafame !

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  13. Io non ho figli e pure il tempo che ho a disposizione, per me e per il blog, è sempre poco figuriamoci te, e chi come te ha prole da seguire!
    Ma sono d'accordo che il futuro è tutto da rifare, e chi meglio che loro, i piccoli che crescono?!
    D'altronde, se si vuole cambiare qualcosa e andare avanti con passo fermo e sicuro bisogna fare le scelte giuste.

    Appunto, trovo che questi cracker semplici ma autentici, ti identificano, come lo fa questa nuova veste, molto pulita molto giusta, molto te!

    besos donna in viola!

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    1. Mai, è sempre un piacere sentirti :) alle volte cercare di fare una scelta "giusta" è proprio difficile! Ma insomma andiamo anche con qualche rischio, in fondo si fa per migliorare qualcosa
      besos!

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  14. Ciao cara! Eccoti di ritorno... anche io non nego che seguo tutti i blog con singhiozzo ma che vuoi farci... così è. Caspita che pensieri che ti fai... lo spero proprio che le nuove generazioni possano portare un cambiamento e l'insegnamento corretto è fondamentale. Mi piacciono un sacco i tuoi crackers, io vado di mezzo panetto :-) Bacioni

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    1. Cara Elena, si, vero si parte proprio dai figli, che sono quanto di più fresco e nuovo il nostro mondo abbia per davvero :)
      un baciO!

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  15. ciao carissima, è passato tanto tempo da quando ti ho lasciato l'ultimo commento, ho passato un periodo anche io con la testa piena di pensieri e non riuscivo a commentare nessuno.
    Parlo ogni giorno con mio marito dell'argomento da te citato oggi, mio marito è professore e ogni giorno è allibito da certi comportamenti di altri professori con la mente ormai troppo vecchia. Sembrano i professori dei miei tempi e non si rendono conto che la gioventù è cambiata rispetto ad allora. Pensa che io non ho mai sopportato maestri e professori e poi ne ho sposato uno che però si diferenzia dagli altri, spero che con l'andare degli anni non si rimbambisca anche lui.
    I tuoi crackers sono meravigliosi e starebbero benissimo con il mio vinello di oggi.
    un bacione e buona giornata
    sabina

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    1. ciao Sabina! Che bello quello che mi scrivi, sono contenta che qualche mente fuori dagli schemi ci sia, qua e là. Noi genitori speriamo sempre che i figli ne trovino qualcuno, di professori come tuo marito, perché la sensazione è che questi ragazzi, se "aperti" con gli strumenti giusti, rivelano menti incredibili :)
      un abbraccio anche per lui dunque!

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  16. Ciao Cinzia, per quanto continui a dire che il mio più grande rimpianto è non avere figli a volte penso che averne è difficile, qualunque età abbiano perché sono sempre mortificati dagli insegnanti prima e dal mondo del lavoro poi. E a volte per come sono, per quello che do, mi rendo conto del perché i miei studenti mi vogliono bene, così semplicemente. Abbraccio te e i tuoi ometti insieme a te

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  17. carissima, chi ne ha se ne cruccia e poi altre volte ci son soddisfazioni enormi
    A non averne forse anch'io mi sarei crucciata, ma ti giuro a volte (scuola a parte) sono tanto faticosi e ci si domanda se si stanno dando gli strumenti giusti per lo strano futuro che li attende..
    Ma intanto un abbraccio anche a te!

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  18. Quello che a me sorprende delle scuole elementari di oggi è il fatto che ancora facciano colorare i disegni a bambini della quarta o della quinta. Mi sembra che ai miei tempi (e in fondo non è che siano passati secoli) si fosse smesso da tempo di colorare. Mi sembra che nonostante l'aumentato numero di insegnanti il risultato alla fine è peggiorato.
    Non so se alle medie i carichi di lavoro siano diminuiti, ma sono preoccupata del passaggio che gli attuali bambini potrebbero fare perché non sono abiutuati a studiare, non hanno un metodo, che dovrebbe essere insegnato proprio alle elementari. Invece sembra che tutto sia demandato ai genitori. Ma non tutti i bambini hanno i genitori che possono passare del tempo a studiare con loro, non tutti i bambini hanno genitori che hanno studiato.
    Insomma... le cose (anche nella scuola) sembrano sempre peggiorare invece di andare avanti.
    I tuoi crackers invece sono sempre una garanzia. Hanno un aspetto che invita alla prova. E poi i crackers sono un vero stuzzichino per tutte le ore.
    Un abbraccio.

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    1. Vero Ilaria, sembrano andare peggio. Far apprendere un metodo di studio è la vera sfida.
      Ai miei tempi non ricordo di aver mai dovuto studiare alcunché a memoria, questa maestra invece è tutta un pretendere regole e poesiole. E l'abbuono al colorare disegnini è arrivato solo da ora che il grande è in quinta :( ma quanto tempo perso!
      Un abbraccio

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  19. Cinzia, tesoro grande, bellissima la tua ricetta per la nostra raccolta, speciale...
    e se fosse davvero che i nostri bambini riuscissero a cambiare questa ammuffita società di magnaccioni?
    e se fosse davvero? abbiamo bisogno di cambiare. mi dici tu che cosa ci fanno tutti quei signori di oltre settanta anni a "dirigere" la Rupubblica italiana? perchè non fanno spazio ai giovani?
    e allora speriamolo davvero che i nostri bambini, il nostro futuro, riescano a cambiare, riescano a vedere oltre le lobby, oltre le poltrone, oltre il potere e decidere per il bene comune..... ci vorrebbe tanto poco per vivere meglio tutti!
    grazie ancora Cinzia
    Sandra
    p.s. il link della prossima ricetta per la prossima quindicina, perchè TU PARTECIPERAI anche alle altre raccolte la puoi inviare alla mail panissimoblog@gmail.com che così la vede di sicuro anche Barbara? perchè sai, come dici tu, l'età avanza e se mi dimentico di girargliela.... poi chi la sente!!!! baci grossi!!!

    p.s. del p.s.: che foto meravigliose!!!

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    1. Sandrina bella, sriuscire a "svecchiare" in breve è veramente l'obiettivo più urgente, ma dato che poi dicono che siamo un paese di vecchi, chissà... ma non perdo le speranze!!
      Il link lo ho lasciato anche d Barbara, ma presso il suo post, la prox invio tutto alla mail.
      Baci!

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  20. Ciao cinzia!! che buoniiii...li proverò con il lievito di birra ^_^ a presto un bacio

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  21. Non ho figli ma penso che i bambini abbiano delle grandi potenzialità e dovrebbero fornirgli strumenti per il loro futuro. Perchè non fare asili bilingua quando a quell'età potrebbero imparare l'inglese con grande facilità? Perchè i programmi iniziano sempre per ogni ciclo, dalla preistoria e pochi sanno della 2° guerra mondiale? Secondo me la scuola andrebbe rifondata e insegnata con nuovi metodi.
    I genitori hanno il grande onere (e onore) di sopperire a queste mancanza.
    I tupo crackers sono deliziosi per la mia merenda.
    Abbracci grandi

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    1. Cara Robi, è vero le carenze sono tante però credo profondamente nel valore di quello che noi genitori cerchiamo di trasmettere ai nostri bambini, e mi spendo ogni giorno in questo senso;
      La questione della storia che citi la condivido, io stessa ho sentito carenze profonde in questo senso, che ancora oggi non ho riempito.. che peccato.
      Un abbraccio grande

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  22. grazie della tua visita, sei molto gentile ad aver lasciato un segno. torno presto (a vedere come sbav sbav ;P)

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  23. Cara Cinzia, eccomi tornato prima di tutto un abbraccio virtuale :)
    della scuola e delle difficoltà discutevamo proprio oggi con un'amica
    qui a volte oltre alle insegnanti ci si mettono anche le presidi... e quello che ti sembra ovvio diventa una grande difficoltà a volte insormontabile :(
    meglio fare i crackers :P

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    1. ..Gio, bentornato!!! Ma dai, si direbbe proprio che tu faccia l'insegnante?! Onori ed oneri anche per te dunque! Si, forse un cacker è meglio :)

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  24. Ciao Cinzia, ti lascio un....silenzioso abbraccio. Di là ho lasciato una ricetta!

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  25. Cara Cinzia, arrivo tardi da te e leggendo il tuo post mi rendo conto di quante cose ci accomunino. Riesco a malapena a stare dietro a questa cosa perché da settimane ormai finisco alle 11 la sera di studiare con mia figlia. Studiare capisci? Fa prima media ed ha grosse difficoltà in diverse materie e non perché sia stupida, ma perché deve acquisire un metodo che nessuno le insegna. La imbottiscono di compiti e ogni più piccolo insuccesso le provoca delle frustrazioni che le fanno passare completamente la voglia di impegnarsi. Se fa una parte le elementari per mia figlia sono state un'isola felice, le Medie sono per il momento una montagna altissima da scalare. Tu sei una mamma meravigliosa ed i tuoi bambini sapranno cavarsela perché incredibilmente i nostri figli hanno risorse incredibili. Ti mando un abbraccio fortissimo, ti capisco eccome. Pat

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    1. Brava pat, vedo che condividiamo questo pezzo con in nostri figli. E pensa che mio figlio rifiuta il mio aiuto.. a volte lo cerca e poi mi respinge. Io alle volte vado in crisi. Pensare che ho scelto il part-time proprio per poterlo aiutare. E davvero mi rendo conto che il metodo manca proprio. Come daltronde ricordo benissimo che mancò a me... ma erano altri tempi, oggi invece proprio non concepisco queste carenze. In bocca al lupo anche per te e l'asparagina :)
      Baci!

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  26. Sicuramente i crackers saranno ottimi, ma che piacere leggere tutta la tua parte introduttiva!
    Che piacere trovare una mamma che si fa delle domande sul futuro dei propri figli, senza pensare solo di seguire un'onda, perchè intanto è così.
    Ho una bimba di quasi 3 anni e a settembre partiamo con la scuola materna. Non so cosa mi aspetti, ma so per certo che cercherò, per quanto mi sarà possibile nella vita, di offrire a lei gli strumenti perchè si possa costruire un futuro.
    Sono convinta che questi bambini "dovranno" provocare un cambiamento, la società stessa glielo imporrà.
    Grazie per questo post, è un piacere leggerti.

    Cristina

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    1. Grazie Cristina, la tua piccola è ancora agli inizi e ti auguro di trovare la tua isola felice, so che ne esistono sai!! Quindi parti con le migliori aspettative :))
      Io faccio del mio meglio. E come non pensare a che tipo di futuro si sta lavorando per questi bambini in eredità?

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  27. visto che non ho mai fatto i crackers, questa ricettina me la segno per provarla, di sicuro!! Un abbraccio SILVIA

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    1. vedrai che non ti deluderà!
      un bacione Silvia :)

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  28. Ciao Cinzia, anche io, come avrai notare manco dai blog amici , ma questa vita ci assorbe! ;)
    Capisco bene il tuo sfogo ho una ragazza in V ginnasio e il piccolo in prima elementare, due scuole diverse scelte proprio perchè l'esperienza della prima è stata disastrosa, maestre che applicavano nuovi metodi, che proponevano 8 recite l'anno...insomma un disastro,. La scelta per il secondo è caduta su una scuola privata con il metodo tradizionale, forse avrai ragione, ma ben venga la capacità di memorizzare, anche se a noi sembra inutile, rimpiango una scuola capace di dare una formazione e non parlo di 100 anni fa, ma di quella che ho frequentato anche io, naturalmente ognuno può avere opinioni diverse legate ad esperienze più o meno positive.
    Grazie per questo momento di riflessione, ma grazie anche per questa ricetta che, senza farina di Kamut, proverò sicuramente! ;)

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    1. ..ecco, io non conosco benissimo i cosiddetti nuovi metodi, però un approccio un po' più "psicopedagogico" me lo sarei aspettato, soprattutto in prima elementare, una classe che almeno per la metà dell'anno dovrebbe poter permettere una sorta di "allineamento" dei bambini rispetto ad uno standard richieto per poter lavorare secondo un programma.
      Anch'io credo nell'aspetto "disciplinante" di alcune modalità, ma dare voti come 4, bello scritto in grande sul libro per le letture, ad un piccolo di prima elementare francamente non mi pareva il caso!
      Un bacio, grazie per la tua condivisione :))

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  29. Ciao Cinzia sono tornata con un altro panino
    http://arbanelladibasilico.blogspot.it/2013/04/un-altro-panino-questa-volta-di-terra.html
    Bacione a presto

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  30. poveri bimbi... ma cambiare scuola? ti capisco, non si dovrebbe cercare di spegnere la creativita' dei bambini con il grigiore delle nozioni. combattile! e a forza di lievitati da urlo come questi mi sa che vincerai. grazie di cuore per la tua partecipazione, questi crackers sono talmente belli che mi commuovono. alla prossima! Barbara

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  31. Invece le tue osservazioni sono molto giuste Cinzia... qui bene o male siamo tutte mamme. Non vado altre perchè scriverei tantissimo e mi fermo qui, certo è che la scuola non va bene. :(
    La ricetta è molto bella :))

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