tag:blogger.com,1999:blog-89345599436772773692024-03-13T20:47:33.717+01:00ESSENZA IN CUCINAIl blog di ricette di Cinzia Donadini, cucina naturale, ingredienti ricercati e ricette creativeCinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.comBlogger376125tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-48321493679807010502023-08-07T17:03:00.002+02:002023-08-07T17:13:46.900+02:00I frutti di bosco e il risotto cremoso<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix9_jV1828oW47yGmVvNCfDUh4BpvgrWJJf4otvXS-WoZ2Sz7pOQqTqs4QQVBxVqnSH9eN47tdvIs1X9uN-5bsIzWJFNJmvfSuRCMsiEXyicgQi_Go9BumebQPmUj-xKdGa82Ya1RXEeH-5_EgAesBes3WAtlOxwsJq-dLfgIuYTg-CKMICnME1VoSKNVM/s4288/essenzaincucina-frutti-di-bosco-risotto-cremoso.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2848" data-original-width="4288" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix9_jV1828oW47yGmVvNCfDUh4BpvgrWJJf4otvXS-WoZ2Sz7pOQqTqs4QQVBxVqnSH9eN47tdvIs1X9uN-5bsIzWJFNJmvfSuRCMsiEXyicgQi_Go9BumebQPmUj-xKdGa82Ya1RXEeH-5_EgAesBes3WAtlOxwsJq-dLfgIuYTg-CKMICnME1VoSKNVM/w640-h425/essenzaincucina-frutti-di-bosco-risotto-cremoso.JPG" width="640" /></a></div><br /> <p></p><p style="text-align: justify;">I frutti di bosco e... il risotto cremoso. Si, volevo proprio che sembrasse il titolo di una favola, una di quelle storie un po' improbabili e fantasiose con un finale credibile... Ovvero: ingredienti che da sempre decliniamo in piatti dolci, usati per preparare piatti salati. Con risultati imprevedibili e sorprendenti.</p><p style="text-align: justify;">In realtà, devo dire che non è nulla di nuovo, quest'uso un po' anticonvenzionale della frutta nei piatti salati. Basti pensare all'abbinamento tra l'anguria e la feta: semplicissimi spiedini preparati alternando cubetti di dolce freschezza e cremosa sapidità; il tutto condito con qualche granello di sale rosa dell'Himalaya. Niente si più semplice, ma tutt'altro che scontato! Ecco. Siamo vicini al risultato che possiamo raggiungere in questo piatto, un risotto cremosissimo, che porta in sé una punta di acidità e insieme di dolcezza grazie al sapiente e bilanciato uso dei frutti rossi e del formaggio. Questa è giusto la stagione perfetta per reperire anche i frutti di bosco -magari grazie a una bella passeggiata nella natura!-. Provatelo, sarà una sorpresa piacevolissima, in queste serate estive non proprio caldissime.</p><p style="text-align: justify;">Una nota interessante: i frutti di bosco possono conservarsi in freezer, quindi potrete prepararne qualche busta, da usare anche in autunno, per calmare quella voglia di sapori estivi che inevitabilmente avremo tra un po' :). Ma all'occorrenza, ecco, va bene anche reperirne una busta nel reparto surgelati del supermercato. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBnetXhXTf5jN0TfCG6sQm_9BQfhPcQSqz7bd8arz7gdjDlu6mP8oIbEX0esrp_UGkpBFWrlFA8kCUn-M-3d1wt1Ddfty44VQYs3t_ccs2SvO7GDslMuLmdlWBvLUAVZaQ1AATgz8JlaTvHVh4FJoGypXh0-Vzk3iyxqREejz9_s4sNZ3PHxD9Z-jBz2JF/s4288/essenzaincucina-frutti-di-bosco-risotto-cremoso-1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4288" data-original-width="2848" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBnetXhXTf5jN0TfCG6sQm_9BQfhPcQSqz7bd8arz7gdjDlu6mP8oIbEX0esrp_UGkpBFWrlFA8kCUn-M-3d1wt1Ddfty44VQYs3t_ccs2SvO7GDslMuLmdlWBvLUAVZaQ1AATgz8JlaTvHVh4FJoGypXh0-Vzk3iyxqREejz9_s4sNZ3PHxD9Z-jBz2JF/w426-h640/essenzaincucina-frutti-di-bosco-risotto-cremoso-1.JPG" width="426" /></a></div><br /><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">Dosi per 4 porzioni</p><p style="text-align: center;">320g riso Carnaroli</p><p style="text-align: center;">250 g frutti di bosco misti</p><p style="text-align: center;">(lamponi, more, mirtilli, ribes, magari qualche fragola anche se non è proprio "di bosco")</p><p style="text-align: center;">60 g vino bianco secco</p><p style="text-align: center;">50 g mascarpone + 50 g Parmigiano grattugiato</p><p style="text-align: center;">1 piccolo scalogno</p><p style="text-align: center;">50 g burro</p><p style="text-align: center;">circa 1,2 lt di buon brodo vegetale</p><p style="text-align: justify;">Tritate lo scalogno molto finemente e fatelo appassire nel burro. Aggiungete il riso e tostatelo per 3 minuti. Sfumate il tutto con il vino bianco, quindi aggiungete i frutti di bosco che avrete prima frullato e ridotto a purea; volendo, potete anche passare la purea al colino cinese per togliere i semini. Io li ho lasciati. Tenete da parte qualche frutto intero per decorare i piatti al momento di servire. </p><p style="text-align: justify;">Mettete a fuoco molto dolce e, via via che il riso si asciuga, aggiungete a mestoli il brodo ben caldo tenendo mescolato con un cucchiaio di legno: questo favorisce il rilascio degli amidi contenuti nel riso, e aiuta la cremosità del piatto. Serviranno circa 15 minuti di cottura per una consistenza "al dente". A due minuti dal termine aggiungete il mascarpone e il Parmigiano, mantecando bene per conferire la consistenza morbida dell'onda (che si vede benissimo nel mio piattino... e non è molto fotogenica, però il risotto cremoso è così che dev'essere!). Servitelo caldissimo decorando con qualche frutto fresco.</p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-37581336232766365892022-05-03T19:40:00.002+02:002022-05-04T00:40:30.332+02:00Riso integrale speziato con lenticchie<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4yqt7Xv_VBWCKm9A-WIwY7vVkqcl-PR4bzMITeGj5u3Ga-kq6Ef3FGyEgHhczoYWpNtd6Rk0NXYc8eoTSOVzVjexE5QaXevDu9Wsyx0DHYpHFg4WGuh65p6bgctdNl74m6txCAURumZiQvgEeD6NwFaQDx1uZ6ziiubeAhjFa2mfYzU2uLig72kv4Tg/s4032/essenza-in-cucina-riso-integrale-speziato-lenticchie-4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4yqt7Xv_VBWCKm9A-WIwY7vVkqcl-PR4bzMITeGj5u3Ga-kq6Ef3FGyEgHhczoYWpNtd6Rk0NXYc8eoTSOVzVjexE5QaXevDu9Wsyx0DHYpHFg4WGuh65p6bgctdNl74m6txCAURumZiQvgEeD6NwFaQDx1uZ6ziiubeAhjFa2mfYzU2uLig72kv4Tg/s16000/essenza-in-cucina-riso-integrale-speziato-lenticchie-4.jpg" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;">Sono sempre alla ricerca di ricette a basso contenuto di farine raffinate, complete di proteine e carboidrati da un punto di vista nutrizionale, e soprattutto facili e veloci da gestire.</p><p style="text-align: justify;">E, si, lo confesso, è capitato anche a me, recentemente, di prendere al supermercato delle buste contenenti preparati già completi di tutti gli ingredienti e condimenti, ai quali aggiungere solo la dose perfetta di acqua e cuocere per 12 minuti... et voilà, magia! pronti per andare in tavola :-). A dire il vero, se ci penso bene, fino a qualche anno fa, quando si andava in vacanza in appartamento con i figli ancora bambini, il preparato per creme, zuppe, vellutate o risotti era nei miei <i>must have</i>. Ma stavolta non ero in vacanza e, si lo devo dire, il preparato mi è piaciuto molto.</p><p style="text-align: justify;">In definitiva si trattava di riso basmati, lenticchie e spezie tipo curry. Mi ricordava il dahl di lenticchie con l'aggiunta del riso. Solo che mi ha colpito la semplicità della realizzazione: acqua + busta mix preparato + 12 minuti di cottura. E allora, perché non cercare di riprodurre la stessa magia in maniera casalinga, rinunciando ai tanti additivi che mi sono così antipatici quando leggo le etichette!</p><p style="text-align: justify;">Eccomi quindi a pensare a come combinare e semplificare l'assemblaggio degli ingredienti uniformando i tempi di cottura. Ci ho dovuto pensare un attimo, ma nemmeno poi troppo, poiché ho risolto con il mio trucchetto dell'ammollo lungo! L'ho spiegato per bene <a href="https://essenzaincucina.blogspot.com/2022/02/httpsessenzaincucina.blogspot.com202202come-cuocere-il-farro-ovvero-farro-ececi.html.html?m=1" target="_blank">qui</a>, ma lo riscrivo anche per questa ricetta.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiafhSSvoQBd-NQl76ig6x67L6k-flGBi7v6EV_Gx5Ixt0DtWZhPeXyqgFs0_h28lhpuLyJ4Ry9UY1uQ165KjU2-M_go8rT-qPkKEGImoSwFoKzpUu3xoLKpWC-IVo7Qv-V0qRci0WJhDy3ESgJnphZwmoBM5Vdm2f2RzHwAHS9Zc7YrtcgxmHH1eztlQ/s4032/essenza-in-cucina-riso-integrale-speziato-lenticchie-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2268" data-original-width="4032" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiafhSSvoQBd-NQl76ig6x67L6k-flGBi7v6EV_Gx5Ixt0DtWZhPeXyqgFs0_h28lhpuLyJ4Ry9UY1uQ165KjU2-M_go8rT-qPkKEGImoSwFoKzpUu3xoLKpWC-IVo7Qv-V0qRci0WJhDy3ESgJnphZwmoBM5Vdm2f2RzHwAHS9Zc7YrtcgxmHH1eztlQ/s16000/essenza-in-cucina-riso-integrale-speziato-lenticchie-2.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;">Quando mi viene in mente di fare questo piatto, in qualsiasi momento della giornata io mi trovi (a casa, beneinteso!), peso riso e lenticchie e metto in una bacinella coprendo con acqua. Lascio così, a temperatura ambiente fino al giorno dopo. Quando inizio la preparazione del piatto, basterà scolare l'insieme e mettere a cottura con aggiunta di acqua calda: con un ammollo così lungo basteranno meno di 15 minuti!</p><p style="text-align: justify;">Per il mix di spezie invece, potrete regolarvi come più vi aggrada: esistono dei mix già perfettamente bilanciati in commercio, per il curry indiano e potrete sbizzarrirvi ad assaggiarli. Non sono tutti uguali, perché per definizione la ricetta del curry è un mix di varie spezie, la cui proporzione cambia in funzione delle zone geografiche dell'India. E la cosa mi piace, perché ogni volta che lo cambio è sempre una sorpresa!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9KYTkd1EJFPhBdaGzOGDhIhjE4PpWCzsiu9GOrOy7hXWiYkez9xF92XCGYFbezw8LpHV-EWfEdFRNMaUYAXcQqdCSwq76HAl-Ow3dizZ5-twNuEX6ZACjjc4Licw53_1zWKTrNz21NMMji_Ex4kkNVYCgFrnE3GdC05yOiEd4H4Q0u-FQnavkqlRqag/s4032/essenza-in-cucina-riso-integrale-speziato-lenticchie-3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9KYTkd1EJFPhBdaGzOGDhIhjE4PpWCzsiu9GOrOy7hXWiYkez9xF92XCGYFbezw8LpHV-EWfEdFRNMaUYAXcQqdCSwq76HAl-Ow3dizZ5-twNuEX6ZACjjc4Licw53_1zWKTrNz21NMMji_Ex4kkNVYCgFrnE3GdC05yOiEd4H4Q0u-FQnavkqlRqag/s16000/essenza-in-cucina-riso-integrale-speziato-lenticchie-3.jpg" /></a></div><span> </span><div style="text-align: center;"><b>Dosi per 4 persone</b></div><div style="text-align: center;">320 g riso integrale</div><div style="text-align: center;">250 g lenticchie non decorticate</div><div style="text-align: center;">2 cucchiaini colmi di mix spezie per curry</div><div style="text-align: center;">-dose personalizzabile secondo il proprio gusto-</div><div style="text-align: center;">Sale 1 cucchiaino colmo</div><div style="text-align: center;">Olio extravergine a discrezione</div><div><br /></div><div style="text-align: justify;">Mettete in ammollo il riso e le lenticchie insieme. Dosate questo quantitativo complessivo a volume, usando una brocca graduata, e prendete nota del volume complessivo di riso e lenticchie prima di mettere a bagno; vi servirà per dosare l'acqua al momento di cuocerlo. Quindi seguite le indicazioni del post, per l'ammollo. Al momento di iniziare la cottura, scolate dall'acqua di ammollo e procedete come segue.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mettete a bollire due volumi di acqua. Al bollore salate e aggiungete riso e lenticchie. E le spezie, secondo il vostro gusto. Cuocete finché il tutto raggiungerà la consistenza quasi cremosa del risotto, cioè fino a quasi completo assorbimento dell'acqua. Se, verificando la cottura, vi paresse necessario proseguire ancora un poco, aggiungete una piccola tazzina d'acqua e regolatevi, per mantenere il tutto con una certa cremosità. Se vi piace renderlo ancora più morbido aggiungete un filo d’olio buono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si tratta di un piatto completo di cereali e legumi (nutrizionalmente sono carboidrati + proteine vegetali), quindi avrete un pasto pressoché completo, al quale potrete accostare un contorno di verdure cotte al vapore (ad esempio cavolfiori, oppure cavolini di Bruxelles, o anche broccoli) per una cena leggera ma completa.</div><p style="text-align: justify;"><br /></p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-90760096989355240132022-04-13T15:26:00.002+02:002022-04-13T16:12:14.113+02:00Torta all'aquafaba, senza uova... al cioccolato!<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwVsssqDLTBl8jBlirHDGaSNX0ZUP5h8tFoTHOnuWtcEo4UW5L-mVqETfudGPJrtevPSsKKAchyESjfISkW1Dt24VupbbbIfghNq7fKn3I_uTR-Ku8aLZLrArFJ-D1bJlTk8Cov16yywMeqBB9oCEgTgEfcoiyWhxj6LmkiId17SlYHvQr7WCLp0oeyg/s4032/essenza%20in%20cucina%20torta%20acqua%20faba%20cioccolato%204.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2796" data-original-width="4032" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwVsssqDLTBl8jBlirHDGaSNX0ZUP5h8tFoTHOnuWtcEo4UW5L-mVqETfudGPJrtevPSsKKAchyESjfISkW1Dt24VupbbbIfghNq7fKn3I_uTR-Ku8aLZLrArFJ-D1bJlTk8Cov16yywMeqBB9oCEgTgEfcoiyWhxj6LmkiId17SlYHvQr7WCLp0oeyg/s16000/essenza%20in%20cucina%20torta%20acqua%20faba%20cioccolato%204.jpg" /></a></div><b>Torta all'aquafaba, senza uova... al cioccolato</b>! L'obiettivo era sostituire le uova, dove le proteine contenute nell'albume sono considerate ad altro profilo biologico, ma ahimè per qualcuno sono causa di reazioni allergiche, e per altri contengono un'alta percentuale di colesterolo. Per queste persone è necessario fare a meno delle uova nella propria dieta. Ma perché privarsi del piacere di una torta? <p></p><p style="text-align: justify;">Per sostituire le uova, è la scienza alimentare degli ultimi anni che ci ha dato una mano straordinaria: <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Aquafaba" target="_blank">Joel Roessel</a>, che non era un cuoco ma un tenore francese, facendo esperimenti tra ricette vegane, scoprì che l'acqua di cottura dei legumi poteva essere montata a neve, e la sua consistenza poteva proprio sostituire le uova. Da quel 2014 (non molto lontano!) la scoperta delle caratteristiche di quest'acqua si è avvalsa del contributo di altre persone, ed è stata chiamata <i><b>aquafaba</b></i> o anche <i><b>acquafaba</b></i>.</p><p style="text-align: justify;">La tipologia più facile da gestire, per iniziare l'approccio a questo nuovo elemento in cucina, è senz'altro l'<b><u>acqua di cottura dei ceci</u></b>. Personalmente non ho mai provato a usare acqua di cottura di altre fabacee, semplicemente ho scelto di iniziare con l'acqua di governo che risulta scolando dei ceci acquistati in lattina. Col tempo ho imparato a ottenerla anche dalla cottura dei ceci in casa. E per il futuro chissà, magari sperimenterò altre leguminose :-).</p><p style="text-align: justify;">Tornando a noi, è in casi come questo che riesco a dare il meglio di me... quando voglio <b>fare a meno di uno o più ingredienti</b>. Una cosa che mi capita frequentemente è che non li ho proprio in casa però ho voglia di una torta. Ed era proprio questo il caso. A questa ricetta sono arrivata seguendo il mio solito percorso di sostituzioni: parto da una base collaudata, che presenta un buon equilibrio nei suoi ingredienti, e procedo cambiando viavia qualche ingrediente. Questa torta, vi assicuro è qualcosa di stratosferico. Mai e poi mai, assaggiandola, potrete intuire che si tratti di una torta dove si sia potuto fare a meno delle uova, o del burro (e volendo, anche senza latte vaccino, in pratica <b>una torta vegana</b>, completamente senza proteine animali). Il risultato è davvero sorprendente.</p><p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhynd9Hw_UmCWzSu8plViswEG5td41L-wMFTGbtlr-T53BpCXKhZjxXaOYqHtox7syTwQJ0LeBuM96vmHTSNAcvg4lGFcT1ZD2hRnTufjuOM6v_xl2bpt-_YzfZeARMapGCbqGXa7D85Ytr8e8p5SlqNzv2KeSyR6haT6XwTi_1vAzYC_6qS11C7NuRgQ/s4032/essenza%20in%20cucina%20torta%20acqua%20faba%20cioccolato%202.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhynd9Hw_UmCWzSu8plViswEG5td41L-wMFTGbtlr-T53BpCXKhZjxXaOYqHtox7syTwQJ0LeBuM96vmHTSNAcvg4lGFcT1ZD2hRnTufjuOM6v_xl2bpt-_YzfZeARMapGCbqGXa7D85Ytr8e8p5SlqNzv2KeSyR6haT6XwTi_1vAzYC_6qS11C7NuRgQ/s16000/essenza%20in%20cucina%20torta%20acqua%20faba%20cioccolato%202.jpg" /></a></p><p style="text-align: center;"><b>Dosi per una tortiera diam. 24 cm.</b></p><p style="text-align: center;">200 g farina 00 + 50 g cacao amaro</p><p style="text-align: center;">180 g zucchero (anche di canna muscovado, va benissimo)</p><p style="text-align: center;">180 g latte (vaccino o anche vegetale)</p><p style="text-align: center;">150 g aquafaba</p><p style="text-align: center;">50 g olio di mais (oppure girasole)</p><p style="text-align: center;">1 bustina di lievito in polvere per dolci</p><p style="text-align: center;">1 cucchiaino estratto di vaniglia</p><p style="text-align: center;">Facoltativo: lo zucchero a velo</p><p style="text-align: justify;">Montare l'aquafaba, fredda da frigorifero, usando semplici fruste elettriche. Dopo circa un minuto o poco più iniziate ad aggiungere poco per volta 140 g zucchero. Montate a neve ben ferma.</p><p style="text-align: justify;">In una ciotola a parte unite gli ingredienti secchi: farina, cacao, lo zucchero rimanente e il lievito. Poi unite l'olio e il latte, mescolando bene. Otterrete un impasto piuttosto denso e sostenuto. Amalgamate poco per volta il composto montato a neve, con delicatezza aiutandovi con una spatola tipo leccapentole. </p><p style="text-align: justify;">A questo punto versate l'impasto nella tortiera, preparata imburrata e infarinata (o anche solo rivestita con cartaforno) e mettete in forno già caldo a 180° ventilato, per circa 40 min.</p><p style="text-align: justify;">Verificate la cottura con uno stecchino, che dovrà uscire asciutto. Se necessario prolungate di qualche minuto. Quindi togliete dal forno, sformate e lasciate raffreddare su una gratella. Piacendo, spolverate con zucchero a velo.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipe1CLx9Ezi7xOIG3amtgDOBSqYm3ubpvCtYQxXQdam26z3wI3vEgjbH0QjkN1fAmVkNox41roBi_HBWKexat8sH-G4W58ZjKN50wqB1twDYNncaxTalsiSb-OvNi1wEEeMhzofxkJ6VI0Hr5m9cjL7UGsx3drIvWtvfXtiQLJadyxRaTMLl0OBX5jMQ/s3291/essenza%20in%20cucina%20torta%20acqua%20faba%20cioccolato%201.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="3291" data-original-width="2439" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipe1CLx9Ezi7xOIG3amtgDOBSqYm3ubpvCtYQxXQdam26z3wI3vEgjbH0QjkN1fAmVkNox41roBi_HBWKexat8sH-G4W58ZjKN50wqB1twDYNncaxTalsiSb-OvNi1wEEeMhzofxkJ6VI0Hr5m9cjL7UGsx3drIvWtvfXtiQLJadyxRaTMLl0OBX5jMQ/s16000/essenza%20in%20cucina%20torta%20acqua%20faba%20cioccolato%201.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;">Questa torta si conserva benissimo uno o due giorni, non vi consiglio di andare oltre in quanto tende ad aumentare la sua umidità, diventando quasi cremosa. Io però credo che non supererà le ventiquattr'ore... a casa nostra è sparita dalla sera alla mattina!</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><br /></p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-15289503186429008602022-03-22T17:27:00.003+01:002022-03-22T17:31:10.368+01:00Scorzette d'arancia candite<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5hmG3DbAHyB_flxRBD7YonZgIayJk_5yFX8_rj6SbsiEJXyytpCa-sWseBLNLe1HDyluJineCt7WAvW0K694QtLxEQGyLwbonVVnBpCwtH_OJgvLCs-IhGm_UTEOnM-BXcBL8zyDbbW6R_lYmuoNKpS3RG4i3V71DLUKloOHz9OhgRQceXrmoVWMxeQ/s4032/essenza%20in%20cucina%20scorze%20arancia%20candite.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5hmG3DbAHyB_flxRBD7YonZgIayJk_5yFX8_rj6SbsiEJXyytpCa-sWseBLNLe1HDyluJineCt7WAvW0K694QtLxEQGyLwbonVVnBpCwtH_OJgvLCs-IhGm_UTEOnM-BXcBL8zyDbbW6R_lYmuoNKpS3RG4i3V71DLUKloOHz9OhgRQceXrmoVWMxeQ/s16000/essenza%20in%20cucina%20scorze%20arancia%20candite.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Scorze d'arancia. Candite! Un ottimo sistema per NON sciupare parte di un frutto fantastico come l'arancia, che sa farsi apprezzare per il suo succo e -anche- per la squisitezza delle sue scorze! Io ne adoro il profumo, quando sbuccio uno di questi frutti e la cucina si riempie di fragranza, penso sempre che sia quasi un sacrilegio buttare le scorze. Quindi ad esempio mi capita spesso di tagliarle in spicchi e porle sui termosifoni a essiccare, per diffondere un altro po' del loro profumo in casa.</p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaKoQvtj-cGEi50uDT-Q6km-KSkCw963Y2xHejXrvQllyNBxWmQPR4gH5vl9Z_7QVCgm5MFKgPS0i-2190-zagAkyqmt0AtpLzu2np05zYIzKyTaSqwMRcjAr9ATC7ydJ6oB9mt5QZGajFaOcY07a0LUqKfFj9xgMxfquxBkMfs5DYwOhgBZE7xUNbQA/s4032/essenza%20in%20cucina%20scorze%20arancia%20candite%202.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaKoQvtj-cGEi50uDT-Q6km-KSkCw963Y2xHejXrvQllyNBxWmQPR4gH5vl9Z_7QVCgm5MFKgPS0i-2190-zagAkyqmt0AtpLzu2np05zYIzKyTaSqwMRcjAr9ATC7ydJ6oB9mt5QZGajFaOcY07a0LUqKfFj9xgMxfquxBkMfs5DYwOhgBZE7xUNbQA/s16000/essenza%20in%20cucina%20scorze%20arancia%20candite%202.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;">Ultimamente, poi, mi è capitato di trovare in commercio delle bellissime arance di Sicilia, qualità Tarocco, con la buccia edibile, cioè non trattata da alcun conservante, quindi perfetta per la canditura. Ed eccomi qui con il mio esperimento. Era infatti la prima volta con le scorze d'arancia. Non la prima volta per la canditura in generale, poiché l'avevo già fatto con la scorza di cedri portati a Bergamo dalla Costiera Amalfitana... un delirio di assoluta bontà che i miei figli ancora ricordano. Anzi, per dirla proprio tutta, questo desiderio di candire le bellissime scorze d'arancia è giunto proprio da uno di loro, che le scorze di cedro di quella volta, se le porterà nel cuore a vita!</p><p style="text-align: justify;">Premetto che quando a Natale si mangia il panettone, vedo spesso le persone spulciare letteralmente la fetta dai cubetti di canditi all'arancia... e francamente confesso di averlo fatto anch'io, ahimè. Però, davvero lo giuro, le scorze commerciali non hanno niente a che vedere con quelle che si fanno in casa. Quindi vi esorto, con le ultime arance della stagione a provare almeno una volta la canditura casalinga. Una sola raccomandazione: scegliete arance provenienti dalla Sicilia, bio e con la buccia edibile. Non ve ne pentirete.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS2zf4O2V6dbj5oDmfXHBE200zoyFd-_DLlA6AJnpwcmeRzj-be94Bb0RCBveydl7f4FZNLEXGyJceJ_H2dAt3G81XTTWoQwdm2AzRUjknYHm2YnVNRLinVdLe-reToHxFvJPQRcNTn9jQWIzflb_t7yEFpwKgxTM_WZzTV4MIPwZer7Ao-RQhSjIkBg/s2979/essenza%20in%20cucina%20scorze%20arancia%20candite%201.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2979" data-original-width="2234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS2zf4O2V6dbj5oDmfXHBE200zoyFd-_DLlA6AJnpwcmeRzj-be94Bb0RCBveydl7f4FZNLEXGyJceJ_H2dAt3G81XTTWoQwdm2AzRUjknYHm2YnVNRLinVdLe-reToHxFvJPQRcNTn9jQWIzflb_t7yEFpwKgxTM_WZzTV4MIPwZer7Ao-RQhSjIkBg/s16000/essenza%20in%20cucina%20scorze%20arancia%20candite%201.jpg" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;"><b>Dosi per tre vasetti come quello in foto</b></span></div><p style="text-align: center;"><b>(capienza circa 400 ml)</b></p><p style="text-align: center;">5 arance con buccia edibile</p><p style="text-align: center;">Zucchero -quanto basta-</p><p style="text-align: center;">Acqua -quanto basta-</p><p style="text-align: justify;">-Lavate le arance e spazzolatele bene, in acqua fresca, quindi sciacquate e asciugate prima di procedere a sbucciare i frutti (che potrete conservare sbucciati e in attesa di essere gustati, in una ciotola in frigorifero).</p><p style="text-align: justify;">-Per agevolare la sbucciatura mantenendo integre le falde di scorza, incidete il frutto prima di sbucciarlo, seguendo il senso longitudinale e creando così grossi spicchi, che si staccheranno dal frutto in maniera rapida e senza rompersi.</p><p style="text-align: justify;">-Ponete quindi le scorze in acqua fresca, in un grande contenitore possibilmente in ceramica o vetro (una teglia o una grande bacinella andranno benissimo) e lasciate riposare le scorze una giornata. Quindi cambiate l'acqua e lasciate riposare un'altra giornata. Quest'operazione ha lo scopo di eliminare la nota amara tipica delle scorze d'agrumi.</p><p style="text-align: justify;">-Al secondo giorno, scolate le scorze e asciugatele grossolanamente. Quindi procedete a pesarle. L'esatto peso delle scorze sarà anche quello dello zucchero che vi servirà per la canditura. La quantità d'acqua invece, indicativamente andrebbe anch'essa in pari peso di scorze e zucchero, ma qui personalmente ho riscontrato che può essere diminuita anche di circa un terzo. Le mie scorze erano in totale circa 720 g, quindi ho pesato 720 g di zucchero e mezzo litro d'acqua.</p><p style="text-align: justify;">-Prendete una pentola in acciaio, bassa e ampia e ponetevi le scorze, l'acqua e lo zucchero, a fuoco dolce. Procedere con la cottura fino a che lo sciroppo di acqua e zucchero si sarà asciugato e le scorze avranno raggiungo un aspetto traslucido, quasi trasparente. Ci vorranno circa 15 min. N.B.: la mia quantità era tale da richiedere di fare due "padellate", quindi per ogni "padellata" ho usato metà della dose di zucchero e metà della dose di acqua.</p><p style="text-align: justify;">-Foderate una o due leccarde con carta forno e disponetevi ordinatamente le scorze, in modo da agevolarne l'asciugatura, che avverrà nel giro di una giornata, a temperatura ambiente.</p><p style="text-align: justify;">-Quando saranno secche potrete conservarle per alcune settimane in vasetti, accuratamente chiusi e mantenuti a temperatura ambiente, al buio.</p><p style="text-align: justify;">-Noi ce le gustiamo così, come snack al naturale. Ma se ne amate particolarmente il gusto, potrete ridurle a cubetti e impiegarle per aromatizzare una torta margherita, oppure nell'impasto del vostro migliore panbrioches... Saranno superbe.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-87592743778043699422022-02-28T17:25:00.004+01:002022-03-22T16:28:54.437+01:00Come cuocere il farro. Ovvero farro e ceci in insalata tiepida.<p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPmZGGXegoskABpWnBjOFtNC9Vw9-hjQpt6FRWrnm_GotK3xmWYQ1MkftbSbEO6YaEaGLWafma_5xNg8gi0qucMNtrw88o4sOfTngKkefPNIRP-3CafCUBG9w_pb-ngsHakf8JKtgQ9fHmuZrF1QuatvSXkRjUxYf4Gx-YABuePFx1W7K3igxL1VL8JQ=s4010" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2256" data-original-width="4010" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjPmZGGXegoskABpWnBjOFtNC9Vw9-hjQpt6FRWrnm_GotK3xmWYQ1MkftbSbEO6YaEaGLWafma_5xNg8gi0qucMNtrw88o4sOfTngKkefPNIRP-3CafCUBG9w_pb-ngsHakf8JKtgQ9fHmuZrF1QuatvSXkRjUxYf4Gx-YABuePFx1W7K3igxL1VL8JQ=s16000" /></a></p><p style="text-align: justify;">Come si <b>cuoce il farro</b>, farro integrale monococco, quello buono, toscano di filiera controllata e bio, tra le migliori eccellenze della nostra produzione...? Direte Ma che domanda è mai questa... Basta seguire le istruzioni, no? Le istruzioni sulla mia confezione dicevano semplicemente di far bollire in acqua per 35 minuti. Però, vedete, se si usa il farro in una zuppa, questo tempo mi va benissimo in quanto corrisponde anche al tempo medio di cottura delle verdure che la completano. E poi, nella zuppa mi piace che la consistenza del farro sia morbida, che renda la mia zuppa quasi vellutata.</p><p style="text-align: justify;">Qui però parlo del <b>farro da usare asciutto</b>, come si usa il riso integrale, per un'insalata fredda estiva, oppure tiepida -data la stagione ancora rigida-. Come questa che vedete, che è tiepida e leggermente piccante.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgorq4DXXOCf8U5Z81-tPOu5SIE_zzN739X33BTV2mQWL6lik9UQV3bnd8R-LoumdGLRMHanIRGOKoCruzyQnjAf_R2dPzhEWn4NSDvVICCYwAZS270NsBJt4MIHbmHtKPZDFQ-qO6Tp7lyn3h9DV3wImiN4FQ1vir_PcKJTrv4RKdbC5AWnS4Fklz7MA=s3931" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="3931" data-original-width="2656" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgorq4DXXOCf8U5Z81-tPOu5SIE_zzN739X33BTV2mQWL6lik9UQV3bnd8R-LoumdGLRMHanIRGOKoCruzyQnjAf_R2dPzhEWn4NSDvVICCYwAZS270NsBJt4MIHbmHtKPZDFQ-qO6Tp7lyn3h9DV3wImiN4FQ1vir_PcKJTrv4RKdbC5AWnS4Fklz7MA=s16000" /></a></p><p style="text-align: justify;">Se si segue l'istruzione di bollire per 35 minuti, sono certa che il risultato sarà quello atteso: chicchi completamente aperti e spappolati. E non servirebbe fermarsi a qualche minuto in meno per la cottura, perché questi chicchi, ancora dotati del rivestimento in fibra che racchiude l'interno, l'endosperma, tendono a rimanere ancora molto "crudi" e duri, internamente.</p><p style="text-align: justify;">Ebbene, ho trovato un metodo infallibile. Banale ma geniale, mi verrebbe da dire, perché è perfetto per una come me che va sempre di corsa e che si riduce a mezz'ora prima della cena ad aprire il frigo per decidere cosa preparare :-D. Il metodo è <b>l'ammollo lungo</b>. Del tipo che posso mettere in ammollo il farro quando mi viene in mente, e ve lo lascio per circa 24 ore. Metto il farro in una ciotola di vetro o ceramica, lo copro con acqua fresca, lascio la ciotola in un angolo sul piano di lavoro e letteralmente, me ne dimentico per almeno una giornata. Ma a volte anche di più! Quando poi passa questo tempo, procedo a scolare il farro e <u>riporlo in frigo</u> così, umido, in una ciotola coperta con pellicola, lasciandovelo anche per un giorno o due.</p><p style="text-align: justify;">La trovata geniale arriva ora: aprire il frigo alle 19.30 per decidere cosa preparerò per la cena e<b> trovare "quella" ciotola di farro ad attendermi</b>. A questo punto è sufficiente portare a bollore dell'acqua, in quantità abbondante come per una pasta, e al bollore aggiungere il farro e il sale.</p><p style="text-align: justify;">Quindi <b>SORVEGLIARE ATTENTAMENTE</b> poiché, con l'ammollo di cui sopra, la cottura arriverà in <b>pochissimi minuti</b>. Circa 10min. o anche meno. E sarà perfetta, ovvero mai più chicchi integrali stracotti e <i>spappolati</i>, aperti e ridotti a poltiglia. Ma invece, chicchi perfetti, ancora chiusi, semplicemente resi morbidi dall'ammollo e da una breve cottura. A dire il vero sono un poco gommosi, però io l'adoro questa consistenza, perfetta da masticare!</p><p style="text-align: justify;">Questo sistema lo potrete adottare per tutti i cereali integrali la cui cottura richieda generalmente 35-40 minuti: riso integrale, riso venere, sorgo, avena, grano, <i>Kamut</i>... Basterà lasciarli in ammollo 24 ore o anche più, scolarli e riporli in frigo per un paio di giornate. Se voleste utilizzarli già subito dopo l'ammollo, va bene comunque. I chicchi così idratati richiederanno solo qualche minuto in più di cottura rispetto a se doveste usarli dopo un giorno o due.</p><p style="text-align: justify;">A questo punto potrete sbizzarrirvi con gli ingredienti per creare la vostra insalata di farro. Questa che vi propongo accosta semplicemente dei ceci, che potrete trovare in scatola oppure, anche stavolta, procedere alla cottura casalinga. Come meglio vi aggrada. Personalmente tengo sempre in dispensa un paio di lattine di ceci, per le cene veramente sprint. Ma non nascondo che i ceci cotti in casa mi piacciono molto, e questi che vedete qui lo sono.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgAllnbrH0byhWGNXcDUHXILi0JP-TTG1uIEpgohXG8SgjfT6yxv-S6CMpcS2L6HoVD43xrp8fmuFZmLAUzXg675a1xhe52APnXK3JUSjQqxui9SkzBuDCZQsHpjw3VB9Xbvl3DfG1tbcDV2GEyZ3E7q9_8rdR1oEs3123dWjZwGkqDFriY-8PQMxCnBQ=s3841" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3841" data-original-width="2880" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgAllnbrH0byhWGNXcDUHXILi0JP-TTG1uIEpgohXG8SgjfT6yxv-S6CMpcS2L6HoVD43xrp8fmuFZmLAUzXg675a1xhe52APnXK3JUSjQqxui9SkzBuDCZQsHpjw3VB9Xbvl3DfG1tbcDV2GEyZ3E7q9_8rdR1oEs3123dWjZwGkqDFriY-8PQMxCnBQ=s16000" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b>Ingredienti</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b>per 4 porzioni medio-piccole</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">300 g. farro</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">250 g. ceci già scolati</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Sale e Olio extra vergine</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Peperoncino piccante - a piacere</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Prezzemolo</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">A discrezione: qualche goccia di limone</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">-Procedere all'ammollo e alla cottura del farro, come spiegato nel post. Quindi scolare e tenere da parte.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">-Scaldare in una pentola tipo saltapasta, 2 cucchiai d'olio e le spezie piccanti (personalmente preferisco i mix di spezie piccanti in commercio, che trovo più intriganti del solo peperoncino).</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">-Aggiungere ceci e farro e regolare di sale. Saltare fino a quando il tutto avrà una temperatura omogenea. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">-Cospargere di prezzemolo e servire, eventualmente con qualche goccia di limone.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgDsWnBV7eM1blTkpbPhVXL4_QV11ILvtz1swBb2o5yALTk1HVH_c_uPQ4BelnjOAbV-A3KLjxY9oEcRq2BVnpPuXzdNLZFBxyHuJp3JHcsGYtx-Cy05mJlqyTHhWJ6NbY-QAWYe7mnk9NkEz_rG_-64_vc0bDlHvpBZTfl6OdFGmGyUixRKsXDeJ8kNw=s3599" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2273" data-original-width="3599" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgDsWnBV7eM1blTkpbPhVXL4_QV11ILvtz1swBb2o5yALTk1HVH_c_uPQ4BelnjOAbV-A3KLjxY9oEcRq2BVnpPuXzdNLZFBxyHuJp3JHcsGYtx-Cy05mJlqyTHhWJ6NbY-QAWYe7mnk9NkEz_rG_-64_vc0bDlHvpBZTfl6OdFGmGyUixRKsXDeJ8kNw=w640-h404" width="640" /></a></div><p></p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-42333698210259867372021-08-04T16:58:00.003+02:002022-04-26T12:07:30.080+02:00Essenza in cucina incontra Essenza, la natura nel gelato!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-nnIML0ZSZPk/YQqdfaIph7I/AAAAAAAAGR0/usiKNzp--4QQ9iL2ABgDD5P140LErqq-QCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-bandiera.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-nnIML0ZSZPk/YQqdfaIph7I/AAAAAAAAGR0/usiKNzp--4QQ9iL2ABgDD5P140LErqq-QCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-bandiera.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Pare essere un
incontro predestinato, creato grazie alla </span><i style="text-align: left;">partnership</i><span style="text-align: left;"> tra </span><a href="https://aifb.it/" style="text-align: left;">l’Associazione
Italiana Food Blogger </a><span style="text-align: left;"> e </span><a href="https://www.gelatiertiperilgelato.com/" style="text-align: left;">l’Associazione Gelatieri per il Gelato</a><span style="text-align: left;">, a cui appartiene Yanik DesRoches,
patron della gelateria </span><a href="https://www.facebook.com/essenzalanaturanelgelato/" style="text-align: left;" target="_blank"><b>Essenza</b></a><span style="text-align: left;">: due realtà associazionistiche
italiane che hanno fatto propria la visione del cibo come identità culturale.</span></div><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il progetto che
ci ha messi in contatto si chiama “<b><a href="https://www.gelatieriperilgelato.com/2021/07/05/il-gelato-e-territorio/" target="_blank">Gelato è territorio</a></b>” <span style="background: white; color: #232323;"> ed è stato
ideato per “<i>promuovere il legame tra il gelato e il luogo dove questo nasce,
e per difendere sempre la <strong><span face=""Calibri",sans-serif" style="mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">trasparenza della filiera del gelato artigianale (</span></strong><b>…)</b>
ogni gelatiere del gruppo proporrà nel banco della sua gelateria un <strong><span face=""Calibri",sans-serif" style="mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">‘gusto
bandiera’</span></strong> realizzato con almeno un prodotto del ‘suo’
territorio, raccontando tradizioni locali fatte di eccellenza contadina e
coinvolgendo in prima persona i produttori della propria filiera.</i>” Il
gusto bandiera di <b>Essenza</b> è <u>Formaggio di capra variegato con
marmellate gourmet</u> al pomodoro e vaniglia, al sedano e anice, alla cipolla
e scalogno… sono molto curiosa.</span><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9gJFVgbCoWI/YQqhdJspCpI/AAAAAAAAGS4/avRsKki0TlASDF8vIUkAw6kbdQsEy4lOgCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-banco1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-9gJFVgbCoWI/YQqhdJspCpI/AAAAAAAAGS4/avRsKki0TlASDF8vIUkAw6kbdQsEy4lOgCLcBGAsYHQ/w640-h360/essenza-in-cucina-essenza-gelato-banco1.JPG" width="640" /></a></div><br /><span style="background: white; color: #232323;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-XQasa2ukXGY/YQqemr0o1nI/AAAAAAAAGSo/xRB4ZjQh5gEmxiKUoCSGoa6zXMu9BJ02QCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-interno.NEF" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-XQasa2ukXGY/YQqemr0o1nI/AAAAAAAAGSo/xRB4ZjQh5gEmxiKUoCSGoa6zXMu9BJ02QCLcBGAsYHQ/w640-h426/essenza-in-cucina-essenza-gelato-interno.NEF" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>Yanik mi accoglie
nel suo locale, uno spazio nuovissimo e molto bello, un po’ elegante e un po’ <i>industrial</i>.
Ci sono un paio di lunghi e ampi banconi illuminati da graziosissime lampade da
tavolo, accanto a divanetti e poltroncine, tavolini e lampade che creano
un’atmosfera molto raffinata, per far sentire il cliente un po’ come nel soggiorno
di casa… e un bellissimo spazio esterno attrezzato con tavolini e ombrelloni. Una scelta precisa, questa, che insieme a un servizio di massima
disponibilità punta a offrire al cliente un’esperienza a tutto tondo. La trovo
molto azzeccata e di grande coerenza, anche stilistica.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-b0OOLgfrKYI/YQqe1FYdqnI/AAAAAAAAGSs/vb1s2_clzPEKyIBEtf8lhb-LhwmCIGYEwCLcBGAsYHQ/s2048/DSC_0393.NEF" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-b0OOLgfrKYI/YQqe1FYdqnI/AAAAAAAAGSs/vb1s2_clzPEKyIBEtf8lhb-LhwmCIGYEwCLcBGAsYHQ/w640-h426/DSC_0393.NEF" width="640" /></a></div><h4 style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 106%; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Essenza, la natura del gelato</span></b></h4><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Yanik, di origini
canadesi francofone, è giunto in Italia nel 1993 e ha studiato al <a href="https://www.capac.it/">Capac</a> di Milano nel 2002, passando poi a
collaborazioni presso gelatieri bergamaschi di prim’ordine. <b>Essenza</b>
invece è nata nel 2005 e da sempre la contraddistingue la competenza tecnica,
che consente di trovare, qui, prodotti creati partendo da materie prime di
altissima qualità, di origine naturale e di prossimità territoriale.<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gli chiedo il motivo
di questo nome, <b>Essenza</b>, sentendo che in qualche modo un’affinità ci
accomuna. “Volevamo un nome che rappresentasse il nostro prodotto, il
nostro modo di farlo e la nostra filosofia. Facciamo gelato partendo dall’essenza
dell’ingrediente, da materie prime non trasformate con altre e mettiamo solo il
necessario per ottenere il risultato che vogliamo, tenendo la lista ingredienti
più corta possibile”. La sintonia è confermata, ogni parola mi risuona
perfettamente!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-_nqLIdBLLU4/YQqqYBeblzI/AAAAAAAAGUI/Z-4ih4lZlf4k_xoWlf6jYeRd3euExEp7gCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-stracciatella.NEF" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-_nqLIdBLLU4/YQqqYBeblzI/AAAAAAAAGUI/Z-4ih4lZlf4k_xoWlf6jYeRd3euExEp7gCLcBGAsYHQ/w640-h426/essenza-in-cucina-essenza-gelato-stracciatella.NEF" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 106%;">Materie
prime eccellenti per un gelato di alta qualità</span></b></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per un gelato di alta qualità è indubbiamente necessario
usare materie prime eccellenti. E nel laboratorio di <b>Essenza</b> si
selezionano attentamente tutti gli ingredienti per la loro composizione e provenienza,
ma anche per la loro bontà al palato. Si possono infatti acquistare differenti livelli
di qualità ma, sottolinea Yanik... se da un lato è vero che la qualità costa di
più, d’altro canto è anche vero che un ingrediente può comunque non piacere al
palato, è così che si percorre la via delle sostituzioni ragionate. Mi fa
l’esempio del cioccolato, che è il suo gusto preferito: usa la massa di
cacao, con attenzione particolare a evitare le note troppo acidule… quindi per
fare il “suo” gelato al cioccolato fondente sceglie in base alla varietà e
all’origine delle piante di cacao, per ottenere il gusto desiderato. La qualità
è dunque sinonimo anche di materie prime sapientemente abbinate e lavorate, per
offrire un gelato buono, naturale e con un’ampia varietà di ingredienti, senza
cadere nella banalità. <o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-MvcJOAci-Iw/YQqqoCJrNqI/AAAAAAAAGUQ/3eFbFLhMHOQJLtRgKZIlMbUYqxsyaLyFgCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-i-3-cioccolati.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-MvcJOAci-Iw/YQqqoCJrNqI/AAAAAAAAGUQ/3eFbFLhMHOQJLtRgKZIlMbUYqxsyaLyFgCLcBGAsYHQ/w640-h426/essenza-in-cucina-essenza-gelato-i-3-cioccolati.jpg" width="640" /></a></div><h4 style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 106%; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Conoscere la tecnica per creare nuovi gusti</span></b></h4><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E’ proprio la
profonda conoscenza della tecnica a consentire al gelatiere di svincolarsi
dall’uso dei preparati per le basi industriali: si apre così un’enorme libertà
produttiva, che rende il gelato un prodotto artigianale di gran lunga
differente rispetto alla media. Grazie a questa competenza Yanik ha creato per <b>Essenza</b>
oltre 300 gusti diversi nel corso degli anni, senza limiti, usando gli
ingredienti più disparati e inaspettati.<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 106%; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Il Gusto del cliente<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Sempre la grande
padronanza tecnica consente di proporre ai clienti un’iniziativa oltremodo
curiosa e intrigante: produrre <b><i>IL GUSTO DEL CLIENTE</i></b>. Il
principio è semplice: i clienti propongono dei gusti a loro discrezione e Yanik
annota, archivia secondo la stagionalità degli ingredienti e poi a tempo
debito, ripesca e sviluppa in nuove ricette, in funzione della rotazione
stagionale. Bello, no?<o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ehaA5ucIV1A/YQqiNwxxuJI/AAAAAAAAGTQ/TgPMtLogwekBsMTaPl8CNaaLt91s865ogCLcBGAsYHQ/s4032/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-del-cliente-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-ehaA5ucIV1A/YQqiNwxxuJI/AAAAAAAAGTQ/TgPMtLogwekBsMTaPl8CNaaLt91s865ogCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-del-cliente-1.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-8J6ZdbFjLfA/YQqiN-kLm-I/AAAAAAAAGTU/mgYI4kfOg6MPN9ndd2uucsy_oAdr2zAvwCLcBGAsYHQ/s4032/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-del-cliente.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-8J6ZdbFjLfA/YQqiN-kLm-I/AAAAAAAAGTU/mgYI4kfOg6MPN9ndd2uucsy_oAdr2zAvwCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-del-cliente.jpg" width="640" /></a></div><h4 style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 106%;">L’adesione
all’Associazione GXG</span></b></h4><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">E’ stato durante una trasmissione televisiva di alcuni anni
fa, che Yanik è venuto a conoscenza dell’Associazione Gelatieri per il gelato:
ha sentito subito la sintonia nel modo di intendere il gelato che accomuna
entrambi. Mi racconta che questa è l’unica associazione italiana ad aver
stabilito alcuni parametri di riferimento per la qualità del gelato. E che per
farne parte bisogna dimostrare di saper produrre gelato di qualità secondo i
loro parametri. I soci aderiscono a un codice etico stabilito
dallo statuto dell’associazione. Una tutela anche per la qualità offerta ai
clienti.<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-F0cafYeyMv8/YQqiiQVx3hI/AAAAAAAAGTg/ZI7QOJZaIbQMF87Y1j6BF9TV8R2Y2BtHACLcBGAsYHQ/s2003/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-bandiera2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="2003" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-F0cafYeyMv8/YQqiiQVx3hI/AAAAAAAAGTg/ZI7QOJZaIbQMF87Y1j6BF9TV8R2Y2BtHACLcBGAsYHQ/w640-h360/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-bandiera2.jpg" width="640" /></a></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 106%;">Come
nasce il “gusto bandiera”: il gelato al formaggio di capra<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per il “gusto bandiera”, preparato con gli ingredienti del
territorio Yanik si è lasciato ispirare da un antipasto degustato presso
l’agriturismo <a href="http://www.tenutamaria.it/">Tenuta Maria Cenate Sopra</a>:
un piccolo locale scoperto anni fa andandovi a cena. L’idea del <b><i>gusto del
territorio</i> </b>è praticamente una rivisitazione di un loro antipasto: il formaggio
di capra fresco servito accanto a confetture gourmet, sempre preparate dalla
cucina della Tenuta. La degustazione è stata senz’altro foriera di nuove idee e il gelato sviluppato attorno a queste
materie prime ha un gusto assolutamente sorprendente ed esclusivo. Yanik l’ha
preparato proprio durante il nostro incontro… una preziosissima opportunità per
me di vedere in diretta la preparazione della crema al latte con l’aggiunta del
formaggio e la fase della variegatura con la confettura. Cerco di descriverne
il gusto, che è di grande freschezza e leggerezza, sorprende sapere che è
preparato con del formaggio fresco, e l’aspettativa è del tutto ripagata
dall’esperienza: cremosità, dolcezza, note in contrasto grazie alle confetture…
un gelato da non perdere.<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-2Kx1uoT9WjA/YQqhyIE0LLI/AAAAAAAAGTA/rOI8xw6zY0cElGhyiVX6bxa3GwI8bWe-ACLcBGAsYHQ/s1989/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-bandiera1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="1989" height="362" src="https://1.bp.blogspot.com/-2Kx1uoT9WjA/YQqhyIE0LLI/AAAAAAAAGTA/rOI8xw6zY0cElGhyiVX6bxa3GwI8bWe-ACLcBGAsYHQ/w640-h362/essenza-in-cucina-essenza-gelato-gusto-bandiera1.jpg" width="640" /></a></p><p style="text-align: justify;"><b><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 11pt;">Il caprino fresco e le confetture <i>gourmet </i>della </span></b><a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/8934559943677277369/4233369821025986737"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 11pt; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Tenuta
Maria</span></a><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></p><p style="text-align: justify;"><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 11pt;">In questo piccolo caseificio, annesso al ristorante, viene
trasformato il latte di ben 45 capre, dal quale si ottengono formaggi caprini
di diversa tipologia e stagionatura, prodotti esclusivamente partendo da latte
crudo, ossia che non ha subito alcun trattamento termico. Questo consente di
mantenere intatte tutte le caratteristiche nutrizionali e i fattori
organolettici del latte fresco appena munto. <b>Essenza</b> utilizza per il suo
gusto bandiera il caprino fresco, leggero e cremoso con un sentore
caratterizzato dall'acidità leggerissima, che però in fase di mantecatura del
gelato si bilancia perfettamente con gli ingredienti dolci della crema di base,
oltre che delle originalissime marmellate <i>gourmet</i>. Le confetture
sono prodotte con metodi rigorosamente tradizionali impiegando solo i frutti
del loro frutteto. Interessante è la scelta di accostarsi alla ricerca di nuovi
sapori. Ecco quindi tra gli ingredienti anche spezie, fiori, liquori ed erbe
aromatiche. In particolare per l'abbinamento ai loro formaggi, la Tenuta
propone qualcosa di speciale e insolito tra le confetture: pomodori rossi alla
vaniglia, cipolle e scalogni, sedano e anice. Ma anche pere al rosmarino,
melanzane e noci, carote pere e cannella... e tanto altro!<o:p></o:p></span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-XovCWgF7zqM/YQqj0cCfQGI/AAAAAAAAGTo/c16w-YuPRN8GrFwh-hKkFYeFNtKlgk8sQCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-formaggio-di-capra-confetture-gourmet.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-XovCWgF7zqM/YQqj0cCfQGI/AAAAAAAAGTo/c16w-YuPRN8GrFwh-hKkFYeFNtKlgk8sQCLcBGAsYHQ/w640-h426/essenza-in-cucina-essenza-gelato-formaggio-di-capra-confetture-gourmet.jpg" width="640" /></a></div><h4 style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: left;"><b>Come nasce una
nuova ricetta: prima da un’idea oppure da un ingrediente?</b></div></h4><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Chiedo se nasce prima l’idea di un certo gelato e quindi
cerca un produttore sul suo territorio, oppure trova una materia prima
eccellente presso qualche azienda locale e costruisce una ricetta per
valorizzarla…<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Mi spiega che accade in entrambi i modi. Succede che si
abbia un’idea a proposito di un gusto e quindi poi si vada alla ricerca del produttore,
oppure ci si imbatte in un ingrediente che piace e da lì si immagina una
ricetta o un abbinamento da fare. Anche frequentare esposizioni e fiere è di
grande ispirazione per fare nuovi gelati. Tra i gusti più richiesti al suo
banco troviamo il 3 cioccolati, la liquirizia di Rossano, cassata siciliana,
cheesecake e il pistacchio di Stigliano… tutti gusti tutti imperdibili!</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JKWUEfE-qrw/YQqkqPIXjuI/AAAAAAAAGTw/xb5A5RBvxQ4-K3A1bdwYpMGGPxNkCX0BQCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-pistacchio-di%2Bstigliano.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1360" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-JKWUEfE-qrw/YQqkqPIXjuI/AAAAAAAAGTw/xb5A5RBvxQ4-K3A1bdwYpMGGPxNkCX0BQCLcBGAsYHQ/w640-h426/essenza-in-cucina-essenza-gelato-pistacchio-di%2Bstigliano.jpg" width="640" /></a></div><h4 style="clear: both; text-align: left;"><b style="text-align: justify;"><br /></b><b style="text-align: justify;">Non solo gelato</b></h4><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>Essenza</b> ha una proposta molto più ampia del
“semplice” gelato. In estate possiamo trovare <b>granite siciliane con 12 gusti
a rotazione</b>. Ho assaggiato la granita di anguria e posso solo dire che è
stupefacente: liscia e scioglievole, quasi meglio dell’anguria stessa! In
laboratorio si prepara un po’ di pasticceria americana e nord-europea, come cookies, <b><i>brownies</i></b>
e <b><i>waffles</i> di Liegi</b>. Inoltre, disponendo di posti a sedere sia
interni sia esterni è possibile gustare coppe al tavolo, come gli affogati e i <b><i>sundaes</i></b>.
Infine, anche un angolo caffetteria, per un dopo il pranzo o a metà giornata. Hanno
scelto una miscela di caffè 100% arabica prodotto da una piccola torrefazione
artigianale di Bergamo, la <a href="https://www.critical.coffee/">Critical
Coffee</a>. Ovviamente anche per fare il gelato al caffè!<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-4QI3BvsDsek/YQqkqRC30RI/AAAAAAAAGT0/I3biLp9AZyIGHevzs61pCKpzGnjrTaqTgCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-banco-aperto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-4QI3BvsDsek/YQqkqRC30RI/AAAAAAAAGT0/I3biLp9AZyIGHevzs61pCKpzGnjrTaqTgCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza-in-cucina-essenza-gelato-banco-aperto.jpg" width="640" /></a></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-UT-re2aCyMQ/YQqkqXncTmI/AAAAAAAAGT4/nGoZmPx-iXcc1y9R8pnSH6sTep8fodnywCLcBGAsYHQ/s2048/essenza-in-cucina-essenza-gelato-banco.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-UT-re2aCyMQ/YQqkqXncTmI/AAAAAAAAGT4/nGoZmPx-iXcc1y9R8pnSH6sTep8fodnywCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza-in-cucina-essenza-gelato-banco.jpg" width="640" /></a></p><p style="text-align: center;">Essenza, la natura del gelato si trova a Trescore Balneario (Bergamo) in via Volta, 5. </p><p style="text-align: center;">Qui <a href="https://www.facebook.com/essenzalanaturanelgelato/" target="_blank">pagina FB</a> e <a href="http://@essenza.gelateria" target="_blank">profilo IG</a></p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-78545986991601574582021-07-16T19:18:00.004+02:002023-06-07T16:29:52.621+02:00Tvorog, formaggio russo fatto in casa!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-xBivGp1TCBc/YPG058Uf3KI/AAAAAAAAGQQ/H9Y3FLhQgSct-o7XpTnjGrqM-xgPeN-dACLcBGAsYHQ/s3727/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2B1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2096" data-original-width="3727" src="https://1.bp.blogspot.com/-xBivGp1TCBc/YPG058Uf3KI/AAAAAAAAGQQ/H9Y3FLhQgSct-o7XpTnjGrqM-xgPeN-dACLcBGAsYHQ/s16000/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2B1.jpg" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Il <b><i>Tvorog</i> è un formaggio russo</b>, introvabile da noi, che per la sua consistenza e il gusto ricorda molto la nostra robiola fresca. E' balzato a fama improvvisa alcuni mesi fa sui social grazie a una ricetta di biscotti originari dall'Uzbekistan, molto carina, di cui è l'ingrediente principale. I biscotti sono i <i>Tvorogli Peckenyelar</i>, che tra l'altro sono stati pubblicati in molti siti e blog esponendo tra gli ingredienti la ricotta in sostituzione al <i>tvorog</i>. </p><p style="text-align: justify;">Il <i>tvorog</i> ha origini davvero molto antiche, nell'area medio-orientale che va dalla Turchia all'Uzbekistan. Si tratta di territori dove non mancava la disponibilità della materia prima, il latte, ma il clima imponeva la necessità di conservarlo ricorrendo a trasformazioni, come ad esempio la fermentazione. Il latte fermentato era conosciuto anche dagli antichi romani, ed è giunto fino a noi col nome di <i>kefir</i>. Ma, a dispetto del fatto che fosse noto anche ai Latini, il suo consumo, oggi in Italia, non è molto diffuso. Proprio dalla trasformazione del <i>kefir</i>, il latte fermentato, otteniamo il <i>tvorog</i>.</p><p style="text-align: justify;">Per chi come me volesse cimentarsi, il procedimento per autoprodurre il <i>tvorog </i>è davvero semplicissimo e grazie a questo l'ho quindi potuto assaggiare! Il gusto di questo formaggio è completamente differente rispetto alla nostra ricotta: è acidulo, e di consistenza molto più cremosa e vellutata nonostante l'aspetto quasi a fiocchi. Decisamente particolare. A me ha ricordato di più la robiola fresca, spalmabile. Ma anche la <i><a href="http://essenzaincucina.blogspot.com/2016/09/formaggio-fatto-in-casa-robiola-quasi.html">prescinseua</a></i>!</p><p style="text-align: justify;">Una volta preparato, ho usato il <i>tvorog </i>per ricette salate, invece che dolci, proprio perché trovo il suo sapore più indicato ad abbinarsi a ingredienti come il parmigiano. Tra gli esperimenti più curiosi dove l'ho impiegato, c'è una sorta di pasta <i>brisée</i>, preparata appunto usando il <i>tvorog </i>al posto del burro.</p><p style="text-align: justify;">Per preparare il <i>tvorog vi </i>serviranno circa mezz'ora di cottura, alcune ore per il raffreddamento e circa una notte per la colatura, quel procedimento che permette di drenare il siero e compattare la parte densa.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-WyVRPTRPEWM/YPG3_lCm9JI/AAAAAAAAGQg/qrdJ9ENu0hofNjJRMJs9Jiwzl4VQ_74AACLcBGAsYHQ/s2048/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2B3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1638" src="https://1.bp.blogspot.com/-WyVRPTRPEWM/YPG3_lCm9JI/AAAAAAAAGQg/qrdJ9ENu0hofNjJRMJs9Jiwzl4VQ_74AACLcBGAsYHQ/s16000/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2B3.jpg" /></a></div><div style="text-align: center;">Tvorog: formaggio russo spalmabile</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-size: medium;">Ingredienti per ottenere 260 g di <i>tvorog</i></span></b></div><p style="text-align: center;">960 g. di kefir </p><p style="text-align: center;"><i>(la quantità è legata al fatto che le confezioni in commercio sono di 480 g.: qui 2 confezioni)</i></p><p style="text-align: justify;">* Procurate un grande e capiente vaso di vetro, almeno da 1 litro, ad esempio del tipo usato per le conserve sotto vetro. Riempitelo con il kefir, chiudete con il tappo, senza stringere troppo, per permettere comunque lo scambio d'aria con l'esterno durante la cottura.</p><p style="text-align: justify;">* Ponete il vaso in una pentola piuttosto alta e riempitela d'acqua fino a che il livello arrivi circa a quello del kefir nel vaso.</p><p style="text-align: justify;">* Portate a bollore e continuate la cottura, dal bollore, per 20 min. a fuoco basso.</p><p style="text-align: justify;">*Al termine della cottura in vaso, io ho travasato il tutto in pentola, per agevolarne il raffreddamento.</p><p style="text-align: justify;">Questo è il risultato: sembrano fiocchi di latte.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-koBT0-pabJI/YPG3_rAORgI/AAAAAAAAGQY/zCLmJhehuUEHtHm2j463fMigPHebjgQzwCLcBGAsYHQ/s2048/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2Bcottura.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1534" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-koBT0-pabJI/YPG3_rAORgI/AAAAAAAAGQY/zCLmJhehuUEHtHm2j463fMigPHebjgQzwCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2Bcottura.jpg" width="640" /></a></p><p style="text-align: justify;">* Ponete il kefir così cotto in un recipiente rivestito di garza specifica per filtrare i formaggi (si acquista on line), e lasciate colare il siero raccogliendolo in un recipiente molto ampio. </p><p style="text-align: justify;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-cNw1JF6DHoE/YPG3_u9R3CI/AAAAAAAAGQc/0WAUuXnJ7AQ7RbZ2FLo6hwj3LxemMQWmwCLcBGAsYHQ/s2048/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2Bcolatura.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-cNw1JF6DHoE/YPG3_u9R3CI/AAAAAAAAGQc/0WAUuXnJ7AQ7RbZ2FLo6hwj3LxemMQWmwCLcBGAsYHQ/w640-h480/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2Bcolatura.jpg" width="640" /></a></p><p style="text-align: justify;">Otterrete una quantità pari a circa 260 g. di formaggio (ho ottenuto questo peso dopo aver lasciato una notte a colare il tutto). </p><p style="text-align: justify;">Importante: NON BUTTATE <b>il siero che si raccoglie in questa operazione, che può essere impiegato anche per preparare torte (in vece del latte) e pane (in vece dell'acqua)</b>. Conservatelo in una brocca in frigorifero, coperto da pellicola. Dura alcuni giorni.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-A1H_N9x3hm8/YPG8Q7z7ZqI/AAAAAAAAGQw/lVMTsoEQtvwFkgoP1oz67Z2JNnPoksDfwCLcBGAsYHQ/s3024/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2B2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="3024" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-A1H_N9x3hm8/YPG8Q7z7ZqI/AAAAAAAAGQw/lVMTsoEQtvwFkgoP1oz67Z2JNnPoksDfwCLcBGAsYHQ/w640-h640/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bformaggio%2BTvorog%2Bfatto%2Bin%2Bcasa%2B2.jpg" width="640" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ecco pronto il vostro <i>tvorog</i>, col quale potrete preparare i famosi biscottini uzbeki, ma anche divertirvi a valorizzare questo delizioso e fresco formaggio in altre ricette della nostra tradizione!</p><p style="text-align: justify;"><b>Alcune idee per antipasti sfiziosi con il <i>tvorog</i>:</b></p><p style="text-align: justify;">-Unirlo a qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato, poco pepe e spalmare zucchine -o melanzane- già cotte alla piastra, arrotolare e fermare con uno stuzzicadenti.</p><p style="text-align: justify;">-Aggiungervi un trito di olive nere e pochissima cipolla fresca, e servirlo con dei crostini o dei cracker rustici</p><p style="text-align: justify;">-Unirvi del parmigiano grattugiato e formare delle palline grosse come ciliegie, passarle nella farina di mandorle tostata e servirle freddissime con dei grissini accanto.</p><p style="text-align: justify;">Buon divertimento!</p><p><br /></p><p><br /></p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-28336833864971311062020-11-11T16:32:00.006+01:002021-06-29T18:52:30.502+02:00Pane con lievito istantaneo, fatto in casa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-xOLQBKyQLgQ/X6v--v8b8JI/AAAAAAAAGGg/UCIeGTLyTYAW3qYlm3WCXZVgujOsKAj9ACLcBGAsYHQ/s2048/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bpane%2Bcon%2Blievito%2Bistantaneo%2B1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" src="https://1.bp.blogspot.com/-xOLQBKyQLgQ/X6v--v8b8JI/AAAAAAAAGGg/UCIeGTLyTYAW3qYlm3WCXZVgujOsKAj9ACLcBGAsYHQ/s16000/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bpane%2Bcon%2Blievito%2Bistantaneo%2B1.jpg" /></a></div><span style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Pane con lievito istantaneo, fatto in casa. O anche pane senza lievito di birra. V<span style="text-align: justify;">elocissimo e furbissimo. </span>In altre culture chiamato anche <i><b>Soda Bread</b></i>. </div></span></div><p style="text-align: justify;">Questo è un pane che potrete fare ogni volta che vi accorgete di essere rimasti senza il pane classico (e guardacaso anche in freezer non ce n'è più, e per giunta è domenica, siete in pantofole e non avete la più pallida voglia di vestirvi per andare al supermercato). Ecco. L'ho detto. A me capita tante volte, così! E vi assicuro che arrivare a tavola col cestino vuoto a casa mia non è proprio possibile... </p><p style="text-align: justify;">Che fare?</p><p style="text-align: justify;">Semplice. Basta tenere in dispensa della farina 0 oppure 00 e una bustina di lievito istantaneo per pizze focacce e torte salate. Bustine che si trovano al supermercato sugli scaffali vicino al lievito vanigliato per torte.</p><p style="text-align: justify;">Questo lievito funziona in pratica come il bicarbonato che nei paesi anglosassoni si usa per preparare il <i><b>Soda Bread</b></i>: basta miscelarlo alla farina mentre si impasta, impastare velocemente e, ATTENZIONE, NON LASCIARE RIPOSARE L'IMPASTO PER LA LIEVITAZIONE.</p><p style="text-align: justify;">Anzi, sulle confezioni potreste trovare l'indicazione di aggiungere il lievito per ultimo in modo da non vanificarne l'efficacia durante il tempo dell'impasto. Io, che uso il Bimby anche per impastare il pane non mi sono posta la questione, perché impasto il tutto in circa 3 minuti. Ma potrete anche impastare a mano partendo da zero, e aggiungere la polvere lievitante dopo uno o due minuti. Fare il pane a mano ha anche un potere terapeutico, quindi cosa chiedere di più a un buon pane fatto in casa?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-aBIuu7wvLso/X6wAW0e3XBI/AAAAAAAAGHA/0T0aPE59E2sOMYLuf_cwgZ2rqeCTnGXQACLcBGAsYHQ/s2048/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bpane%2Bcon%2Blievito%2Bistantaneo%2B2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" src="https://1.bp.blogspot.com/-aBIuu7wvLso/X6wAW0e3XBI/AAAAAAAAGHA/0T0aPE59E2sOMYLuf_cwgZ2rqeCTnGXQACLcBGAsYHQ/s16000/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bpane%2Bcon%2Blievito%2Bistantaneo%2B2.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Qui sotto trovate la ricetta e le dosi, ma prima aggiungo qualche consiglio per ottenere un pane buono, genuino e morbido:</p><p style="text-align: justify;">1-scegliete sempre farine di qualità per il vostro <b>pane fatto in casa</b>. Non rinunciate a spendere qualcosa in più per avere in casa un assortimento di farine di grani antichi, integrali, 00, 0, 1, 2, biologiche... e chi più ne trova ne prenda. Il vostro<b> pane fatto in casa</b>, seppure questa volta anche con lievito istantaneo, si distinguerà. E mai, nemmeno con ospiti a cena, avrete l'impressione di offrire un ripiego.</p><p style="text-align: justify;">2-non serve la lievitazione, e il tempo di cottura è pari al tempo normalmente richiesto per una pagnotta di circa 800 g.: ovvero circa 35/40 min.</p><p style="text-align: justify;">3-il pane che otterrete con il lievito istantaneo non avrà l'alveolatura interna dei grandi pani pugliesi che trovate da un bravo fornaio... è giusto così, il principio della lievitazione di questo pane non è lo stesso che conosciamo per il lievito di birra o il lievito madre. Ma sarà ugualmente molto piacevole.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-cTRoFJ40yls/X6v_vmd5EhI/AAAAAAAAGGw/k5_Hkdm6FMczqZS4f0u4bot7yEIOvjmDwCLcBGAsYHQ/s2048/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bpane%2Bcon%2Blievito%2Bistantaneo%2B3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" src="https://1.bp.blogspot.com/-cTRoFJ40yls/X6v_vmd5EhI/AAAAAAAAGGw/k5_Hkdm6FMczqZS4f0u4bot7yEIOvjmDwCLcBGAsYHQ/s16000/essenza%2Bin%2Bcucina%2Bpane%2Bcon%2Blievito%2Bistantaneo%2B3.jpg" /></a></div><p style="text-align: center;"><b>Dosi per una pagnotta di circa 800g</b></p><p style="text-align: center;"><i>tempo di preparazione 5 min + il tempo di cottura</i></p><p style="text-align: center;">500 g farina 00 mista a farina 0 oppure farina 1</p><p style="text-align: center;">320 g acqua tiepida</p><p style="text-align: center;">1 bustina di lievito istantaneo per pizze focacce e torte salate</p><p style="text-align: center;">1 cucchiaio raso di sale fino</p><p style="text-align: center;">1 cucchiaio raso di zucchero</p><p style="text-align: justify;">Impastate tutti gli ingredienti in una planetaria, o nel Bimby oppure in una capiente ciotola. Siate rapidi senza troppo dilungarvi, anche se comunque qualche piega all'impasto finale darà più elasticità al vostro pane. Potete vedere <a href="https://www.misya.info/guide/folding-come-fare-le-pieghe">QUI</a> qualche foto.</p><p style="text-align: justify;">Io come vedete dalle fotografie, ho creato la forma più semplice per una pagnotta: un filone di circa 30 cm che, in cottura si è trasformato in questo rusticissimo pagnottone. Nel mix di farine utilizzate ho usato circa la metà di farina tipo 1, semintegrale. E non ho aggiunto olio. Voi date la forma che più vi aggrada. Potreste anche ottenere quattro pani più piccoli, per esempio, invece di uno grande. In questo caso la cottura sarà più veloce.</p><p style="text-align: justify;">Ho disposto il filone su una teglia foderata con cartaforno e con le mani bagnate l'ho passato per bene, per dare un po' di umidità in superficie. L'ho spolverato bene con farina, quindi ho praticato qualche taglio sulla superficie per decorarlo, e ho subito infornato in forno caldo a 180° statico.</p><p style="text-align: justify;">Ho lasciato cuocere circa 35- 38 minuti, il tempo giusto di vedere la superficie cambiare colore. Appena tolto dal forno, l'ho avvolto in un asciugamani pulito e l'ho lasciato riposare così per dieci minuti. E poi via in tavola! Buon appetito.</p><p style="text-align: justify;">Note: questo pane non si presta troppo per essere conservato più giorni. Può durare fino al giorno dopo se lo tenete in una scatola di latta chiusa, oppure in un sacchetto di plastica ben chiuso. Se lo lasciate nel sacchetto di carta, domani troverete un sasso... :-(</p>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-81525906524675711922020-09-27T23:40:00.016+02:002022-03-15T10:52:32.631+01:00Cannelloni di segale, con bacon e ripieno di porcini su cremoso di zucca. La mia ricetta per Lo Pan Ner<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-mpp6Yfo2JOU/X3D8MqNel5I/AAAAAAAAGEU/ah-XKb2kh30Z8ZkjhYI-nM1yGkx-3Mg_wCLcBGAsYHQ/s4032/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bcremoso%2Bdi%2Bzucca%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-mpp6Yfo2JOU/X3D8MqNel5I/AAAAAAAAGEU/ah-XKb2kh30Z8ZkjhYI-nM1yGkx-3Mg_wCLcBGAsYHQ/w640-h480/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bcremoso%2Bdi%2Bzucca%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><p><span style="font-family: inherit;">Cannelloni di pasta preparata con la farina di segale, un ripieno di porcini e toma di capra, avvolti in bacon croccante e presentati su una base cremosa di zucca. Sembra complicato, ma invece, pianificato con un po' d'attenzione, è un piatto che può essere preparato in anticipo, e solo al momento del servizio, rigenerato nelle sue temperature, per una bella presentazione. Si tratta della mia ricetta per la festa de </span><a href="https://www.lopanner.com/vda/" style="font-family: inherit;">Lo Pan Ner</a><span style="font-family: inherit;">, e l'ormai consueto contest che anche quest'anno </span><a href="https://www.aifb.it/" style="font-family: inherit;">AIFB</a><span style="font-family: inherit;"> propone, in un partenariato con il BREL -Ufficio promozione e organizzazione iniziative dell'Assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni Culturali della Regione Autonoma Valle d'Aosta.</span></p></span><p></p><p><span style="font-family: inherit;">Il regolamento di quest'anno ha dato alcune restrizioni precise: si chiedeva che la ricetta fosse un <b>primo piatto</b>, che contenesse <b>cremosità</b>, <b>croccantezza </b>e una <b>nota acida di freschezza</b> nell'insieme. Era possibile però scegliere, tra gli ingredienti da usare nella ricetta, la sola farina di segale, oppure il pane nero di segale.</span></p><p>Per l'occasione ho preparato anch'io il buonissimo pane di segale secondo la ricetta tradizionale, ma per la ricetta del contest ho pensato di realizzare della pasta fresca e di comporla per ottenere dei cannelloni ripieni. Un piatto un po' in declino, negli ultimi tempi, motivo già di per sé valido a farmelo ripensare e reinterpretare per l'occasione. Per il ripieno, complice anche l'abbassamento delle temperature di questi giorni, ho pensato di usare dei funghi porcini, che avevo acquistato freschi e che ho poi essiccato. Insieme ai porcini ho usato del formaggio di capra a crosta lavata, un formaggio dalle noce leggermente acidule che mi piaceva mettere a contrasto con i funghi. La presentazione è l'aspetto più particolare: ho avvolto i cannelloni in fette di bacon croccanti, e per la presentazione ho preparato una crema di zucca. Ecco quindi la ricetta!</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-V6sC8xUMNoQ/X3D8DH1WO5I/AAAAAAAAGEM/8yT8fAt1lZgZ_uM3a-VIbYX3jOQIYG1VwCLcBGAsYHQ/s2048/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bcremoso%2Bdi%2Bzucca%2B2%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-V6sC8xUMNoQ/X3D8DH1WO5I/AAAAAAAAGEM/8yT8fAt1lZgZ_uM3a-VIbYX3jOQIYG1VwCLcBGAsYHQ/w480-h640/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bcremoso%2Bdi%2Bzucca%2B2%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" width="480" /></a></div><br /><p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">Cannelloni di segale, con bacon e porcini su cremoso di zucca </span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">dosi per 4 persone - 20 cannelloni</span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">tempo di realizzazione: circa 1 ora</span></p><p><i style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><u>Per la pasta</u></i><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">100 g </span><b style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">farina di segale</b><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;"> bio integrale macinata a pietra</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">100 g farina di grano duro (io ho usato la farina di grano duro Timilia)</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">100 g</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;"> acqua</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><i style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><u>Per il ripieno</u></i><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">80 g funghi porcini secchi oppure 300 g </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">funghi porcini freschi già ben puliti</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">100 g<b> </b></span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">toma di capra -formaggio a crosta lavata</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">1 piccola cipolla</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">sale, olio extravergine d'oliva- q.b.</span></p><i style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><u>Per presentare</u></i><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;">200 g zucca (consiglio la varietà Delica) già pulita e sbucciata</span><div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;">100 g bacon</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;">foglioline e fiori di Oxalis - l'acetosella dei prati</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;">Olio, sale, pepe - q.b.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><b>-Preparare la pasta fresca</b>: in una ciotola impastare con una forchetta le farine e l'acqua fino farla assorbire tutta. Rovesciare il composto sul piano di lavoro e continuare a lavorare fino a ottenere una palla liscia e omogenea, che va avvolta in una pellicola alimentare e lasciata riposare al fresco per circa mezz'ora.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JzLzq8-_JQ8/X3EDTqAy36I/AAAAAAAAGEo/RO2OPowuPl82j1DJm09e4aqJoeaqxJOGACLcBGAsYHQ/s2048/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bgrano%2BTimilia%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1274" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-JzLzq8-_JQ8/X3EDTqAy36I/AAAAAAAAGEo/RO2OPowuPl82j1DJm09e4aqJoeaqxJOGACLcBGAsYHQ/w398-h640/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bgrano%2BTimilia%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" width="398" /></a></div><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><b style="color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px;">-Preparare il ripieno e il cremoso</b><span style="color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px;">: mettere a bagno i porcini. Mentre si idratano, ridurre a pezzi la zucca, scaldare poco olio in una padella e farla rosolare aggiungendo eventualmente con qualche cucchiaio d'acqua in cottura, fino a quando sarà molto tenera. Regolare di sale, passare al </span><i style="color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px;">minipimer </i><span style="color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px;">e tenere da parte.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;">Durante la cottura della zucca possiamo procedere con la preparazione del ripieno. Rosolare in poco olio la cipolla tritata; aggiungere dopo qualche minuto i funghi porcini, strizzati dall'acqua in eccesso e ridotti a piccoli pezzettini. Cuocere a fuoco basso, regolando di sale, pepe ed eventualmente aggiungendo in cottura l'acqua che rimane dopo averli tenuti a bagno (si tratta di acqua molto profumata, assolutamente preziosa per la cottura dei funghi poiché ne mantiene tutta la fragranza). Quando saranno molto morbidi allontanare dal fuoco e lasciar raffreddare completamente. Solo allora, procedere ad aggiungere il formaggio, grattugiato con una mandolina. Amalgamare il ripieno, che avrà una consistenza morbida e spalmabile. Regolare di sale e pepe e tenere da parte fino al momento di "montare" i cannelloni.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><b>-Tirare la pasta</b>: sul piano di lavoro ben spolverato di farina, staccare piccoli pezzi di pasta e procedere col mattarello a tirarli, in spessore di circa 1 mm. Io ho creato delle strisce di circa 12 cm, per una lunghezza variabile tra i 20 e i 30 cm. Portare a bollore una pentola d'acqua abbondante, salare e procedere alla cottura delle strisce di pasta: per agevolarne la cottura evitando il rischio che si rompessero, ho tagliato ulteriormente le strisce ottenendo una sorta di quadrati, di circa 12x12 cm, che ho cotto uno per volta. Bastano due minuti di cottura appena. I quadrotti di pasta fresca vanno distesi su un canovaccio pulitissimo e lasciati asciugare.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;">-<b>Montare e cuocere i cannelloni</b>: su ciascuno quadrato di pasta spalmare una bella cucchiaiata di ripieno ai porcini e arrotolare delicatamente. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-F27ovlsQ62E/X3EEWQUZHcI/AAAAAAAAGE0/QsggZDS4m6wpwUBG7nloafOBuWrcYix6gCLcBGAsYHQ/s2048/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bripieno%2Bporcini%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-F27ovlsQ62E/X3EEWQUZHcI/AAAAAAAAGE0/QsggZDS4m6wpwUBG7nloafOBuWrcYix6gCLcBGAsYHQ/w480-h640/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bripieno%2Bporcini%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" width="480" /></a></div></span><span style="color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px;">Disporre i cannelloni dentro una teglia rivestita di carta forno. A questo punto potrete anche decidere di tenere la teglia in frigo, protetta da pellicola, per completarne la cottura in un secondo momento, magari la sera oppure il giorno dopo. Per la cottura, basterà preriscaldare il forno a 180° e infornare la teglia avendo cura di disporre un filo d'olio sui cannelloni e coprire con carta alluminio. Saranno pronti in meno di mezz'ora.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><b><br /></b></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><span style="font-size: 15.4px;"><b>-Presentazione</b>: In una pentola antiaderente caldissima, passate le fette di bacon per pochi minuti fino a che saranno croccantissime. Distribuite sul fondo di ogni piatto due generose cucchiaiate di cremoso di zucca ben caldo. Disponetevi i cannelloni appena tolti dal forno, come più vi piace: io li ho tagliati a metà e li ho avvolti con fette di bacon croccanti. Ma potrete benissimo lasciarli interi e mettere il bacon sopra, ben caldo e croccante. Decorate con i fiorellini di acetosella, Oxalis, che daranno una nota ulteriormente acida e piacevole.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-family: Cardo;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-TwEnKh9aStg/X3EE4c52DvI/AAAAAAAAGFI/vLylf6Amr00_nIxQ2anuEOqH1ohiWxJGQCLcBGAsYHQ/s4032/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bcremoso%2Bdi%2Bzucca%2B1%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-TwEnKh9aStg/X3EE4c52DvI/AAAAAAAAGFI/vLylf6Amr00_nIxQ2anuEOqH1ohiWxJGQCLcBGAsYHQ/w480-h640/cannelloni%2Bfarina%2Bsegale%2Bcremoso%2Bdi%2Bzucca%2B1%2BLO%2BPAN%2BNER%2Bessenza%2Bin%2Bcucina.jpg" width="480" /></a></div><br /><span style="font-size: 15.4px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-37997456371028284542019-12-16T22:48:00.002+01:002019-12-16T22:53:46.692+01:00Casoncelli al petto d'anatra su crema di topinambur e...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-oyJO6KNM4cc/Xffw2kHxwiI/AAAAAAAAF_A/Yk_ZFolcSu4JGusju6vKmTpCrRl1JJQ3ACEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B%2B3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="casoncelli al petto d'anatra su crema di topinambur essenza in cucina" border="0" data-original-height="1063" data-original-width="1600" src="https://1.bp.blogspot.com/-oyJO6KNM4cc/Xffw2kHxwiI/AAAAAAAAF_A/Yk_ZFolcSu4JGusju6vKmTpCrRl1JJQ3ACEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B%2B3.jpg" title="" /></a></div>
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<br /></div>
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Casoncelli al petto d'anatra su crema di topinambur. E il <b>Chianti classico La Ghirlanda di <a href="http://www.bindisergardi.it/">Bindi Sergardi</a>.</b> Un nome lungo, che pare quasi nobile per un piatto con origini così umili e rustiche come i miei amati casoncelli bergamaschi. Però, nobile, un po' lo diventa grazie all'abbinamento con questo grande vino che è, appunto il <a href="http://www.bindisergardi.it/portfolio/chianti-classico/">Chianti Classico La Ghirlanda</a>, dalle cantine dell'azienda vitivinicola Bindi Sergardi, di Monteriggioni, in provincia di Siena.</div>
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La ricetta è per il <b>contest Best Xmas Pairing</b>, riservato ai soci <a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a> in collaborazione con il <a href="http://www.movimentoturismovino.it/it/toscana/"><b>Movimento Turismo del Vino Regione Toscana</b></a>. A ogni socio partecipante è stata assegnata una cantina, la quale ha selezionato e inviato un proprio vino; il socio ha abbinato una ricetta, inedita e pensata proprio per valorizzare il vino ricevuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io ho ricevuto un Chianti Classico del 2016, una Docg di grande spessore. Pur non avendo mai frequentato corsi di enologia, o anche solo serate di degustazione, porto in eredità il palato di mio padre, da sempre amante -e collezionista- dei grandi vini classici italiani. Fin da ragazzina ho imparato a "sentire" il vino, il suo <i>bouquet</i> e il colore, la gradazione, l'acidità e i tannini, il profumo al naso e il retrogusto sulla lingua e al palato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La Ghirlanda</b> mi colpisce soprattutto per la sua gradazione, 14 gradi che si sentono immediatamente al naso, e che all'assaggio arrivano pungenti. All'assaggio sento una nota amara, ma anche profumi complessi, nell'insieme pare un vino quasi liquoroso. Il colore è rosso scuro con sfumature ambrate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come spesso mi accade in cucina, è l'istinto che mi aiuta. E senza essere preparata tecnicamente, posso intuire quanto la corposità di questo vino debba essere sostenuta da un piatto in grado di controbilanciarla ed esserne valorizzato invece che sovrastato.</div>
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La scheda della cantina suggerisce, per La Ghirlanda, carni rosse e selvaggina, formaggi stagionati e primi piatti tipici della cucina mediterranea. Istintivamente avrei scelto una carne rossa importante, ma mi sono data una sfida personale nel cercare di coniugare ingredienti armoniosi in un primo piatto, per valorizzare La Ghirlanda.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scelto di preparare una pasta ripiena dando la forma dei casoncelli, che sono il piatto più amato dai bergamaschi, immancabile sulla tavola delle feste. Per il ripieno ho scelto il petto d'anatra, una carne rossa pregiata, grassa quanto basta da essere valorizzata dalle note tanniche che sento particolarmente in questo Chianti Classico. E per il condimento, oltre all'immancabile burro, ho preparato una crema a base di topinambur: una sorta di velluto dolce, che controbilancia e allo stesso tempo esalta la nota amara che ho sentito all'assaggio. Dolcezza e note di terra, invece, nella pasta del casoncello, che ho preparato con l'aggiunta di polpa di barbabietola: direi anche in omaggio ai colori del Natale ormai prossimo!</div>
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#MovimentoTurismoVinoToscana #mtvtoscana #CantineAperteANatale #aifb #essenzaincucina</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SdNK56aDmtM/Xffw2uet6rI/AAAAAAAAF-8/S-YpzoRhwxY6RSoCsbXhxIflkd9Biwe0gCEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1063" src="https://1.bp.blogspot.com/-SdNK56aDmtM/Xffw2uet6rI/AAAAAAAAF-8/S-YpzoRhwxY6RSoCsbXhxIflkd9Biwe0gCEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B2.jpg" /></a></div>
<br />
<b>dosi per circa 50 casoncelli</b><br />
<b>4 persone</b><br />
<b>tempo di preparazione: due ore</b><br />
<b></b><br />
<b>Per la pasta</b><br />
220 g farina di grano duro Senatore Cappelli - più un po' di farina per la lavorazione<br />
70 g barbabietola già cotta e frullata<br />
2 tuorli<br />
<br />
<b>Per il ripieno</b><br />
400 g petto d'anatra<br />
60 g Parmigiano Reggiano stagionatura 30 mesi<br />
1 albume<br />
1 bicchiere di Chianti Classico La Ghirlanda<br />
1 rametto di rosmarino<br />
1 rametto di elicriso (facoltativo)<br />
<br />
<b>Per la crema di topinambur</b><br />
500 g topinambur sbucciati<br />
500 g latte intero fresco<br />
Sale 1/2 cucchiaino<br />
Noce moscata q.b.<br />
<br />
<b>Per il condimento</b><br />
50 g burro chiarificato<br />
1 rametto di rosmarino<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
-<b>Cuocete il petto d'anatra</b>: incidete la pelle del petto d'anatra con un coltello molto affilato, creando un disegno a rombi, in modo da consentire una miglior cottura oltre che favorire il rilascio dei grassi. Scaldate una pentola antiaderente e, solo quando è ben calda, posizionate il petto dalla parte della pelle. Lasciate che la pelle diventi ben croccante. Aggiungete le erbe aromatiche, salate leggermente e lasciate andare qualche minuto, prima di aggiungere il vino. Sfumate e continuate la cottura fino a quando, pungendo la carne, uscirà un liquido trasparente. Togliete la carne e avvolgetela in pellicola d'alluminio. Lasciate raffreddare il fondo di cottura, quindi passatelo al colino a maglie fini, cercando di evitare il passaggio dei grassi. Tenetelo da parte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-tubrMLr40GA/Xff4FAPduQI/AAAAAAAAF_U/H4v7zHslJ2Y2PqrB0kdBmwwhl_rJTk5FACLcBGAsYHQ/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-tubrMLr40GA/Xff4FAPduQI/AAAAAAAAF_U/H4v7zHslJ2Y2PqrB0kdBmwwhl_rJTk5FACLcBGAsYHQ/s400/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B8.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>-Preparate la pasta</b>: in un'ampia ciotola unite la farina, il tuorlo e la barbabietola, che avrete precedentemente ridotta a purea con l'aiuto di poca acqua. Impastate dapprima con una forchetta e poi continuate sul piano di lavoro infarinato, aiutandovi con le mani. Impastate a lungo, fino a quando la pasta non abbia raggiunto un bel colore omogeneo e brillante. Formate una palla fate riposare per circa mezz'ora, protetta da pellicola.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<b>-Cuocete i topinambur</b>: tagliateli a cubotti e poneteli a bollire nel latte. Non salate, ma profumate il latte con la noce moscata. Solo quando il topinambur sarà tenero, scolatelo e frullate aggiungendo qualche cucchiaio del latte di cottura. Regolate di sale e tenete al caldo.</div>
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br /></div>
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
-<b>Preparate il ripieno</b>: spellate il petto d'anatra, avendo cura di tenere da parte la pelle, che durante la cottura avrà preso un bel colore ambrato e una consistenza leggermente croccante. Con un coltello molto affilato sminuzzate finemente il petto, in modo che sia quasi sbriciolato. Non consiglio l'uso del frullatore, per una sorta di rispetto della carne d'anatra: mi sembra che col frullatore se ne faccia scempio, per così dire. Invece l'uso del coltello ha qualcosa di sacro e di rituale nel lavorare una carne così pregiata. Aggiungete quindi il Parmigiano, l'albume e<b> il fondo di cottura che avete precedentemente filtrato*</b> (circa 20 - 30 ml). Questo <b>aggiungerà una nota acida e sfumature molto complesse al ripieno</b>. Impastate, aggiungendo pochissima acqua, se necessario per ottenere una consistenza che permetta di formare delle piccole palline per il ripieno. Regolate di sale secondo il vostro gusto, tenendo presente che il Parmigiano stagionato è molto sapido, così come anche il fondo di cottura della carne. Io infatti non ho ritenuto necessario aggiungere sale.</div>
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<u>*Il fondo di cottura può essere aggiunto, in alternativa, direttamente in fase di impiattamento, lasciandone cadere alcune gocce su ogni piatto: la nota acida sarà più diretta e forte al palato.</u></div>
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<u></u><br /></div>
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<b>-Tirate la pasta</b>: con la macchinetta -oppure col mattarello, se siete bravi!- tirate la pasta allo spessore di quasi un millimetro, disponete le strisce e, con un coppapasta diam. 5 cm. create dei cerchi nella pasta, disponete il ripieno a palline -dimensione come una piccola ciliegia-. </div>
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-J17cgTZZCFU/Xffw-EAOQcI/AAAAAAAAF-w/r2cL0QM62nwmsTQFbT1kvoAhNgHyGQungCLcBGAsYHQ/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B5.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img alt="pasta alla barbabietola essenza in cucina" border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-J17cgTZZCFU/Xffw-EAOQcI/AAAAAAAAF-w/r2cL0QM62nwmsTQFbT1kvoAhNgHyGQungCLcBGAsYHQ/s400/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B5.jpg" title="" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vSOcqfAkWz0/XffxAmvljaI/AAAAAAAAF_M/qVjGyedO3x4joZdeW1AdJ1kXVa0RtWrGgCEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="casoncelli al petto d'anatra essenza in cucina" border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-vSOcqfAkWz0/XffxAmvljaI/AAAAAAAAF_M/qVjGyedO3x4joZdeW1AdJ1kXVa0RtWrGgCEwYBhgL/s400/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B7.jpg" title="" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">Chiudete a semicerchio e date la classica piega del casoncello, premendo col dito nel centro del ripieno.</span><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<div style="color: black; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-variant: normal; letter-spacing: normal; margin: 0px; text-align: justify; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<div style="text-align: justify;">
<b>-Cuocete i casoncelli</b>: portate a bollore circa 3 lt. d'acqua in una pentola molto capace. Al bollore salate, 1 cucchiaino raso per ogni coperto, quindi lessate i casoncelli. Serviranno tre - cinque minuti, in funzione dello spessore della vostra pasta. Cuoceteli un po' per volta, appena cotti raccoglieteli con una schiumarola e poneteli in una pentola in cui avrete fatto sciogliere il burro chiarificato profumato al rosmarino. Manteneteli in caldo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QmuPE7NBBCo/Xffw2LRODBI/AAAAAAAAF_M/OXpchARrMzgz5M-Ewrv9uOv_7b9qyFw7ACEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="casoncelli al petto d'anatra su crema di topinambur essenza in cucina" border="0" data-original-height="1130" data-original-width="1600" src="https://1.bp.blogspot.com/-QmuPE7NBBCo/Xffw2LRODBI/AAAAAAAAF_M/OXpchARrMzgz5M-Ewrv9uOv_7b9qyFw7ACEwYBhgL/s1600/casoncelli%2Bal%2Bpetto%2Bd%2527anatra%2Be%2Bcrema%2Bdi%2Btopinambur%2B1.jpg" title="" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>-Serviteli caldi</b>, in piatti dove avrete disposto un fondo di crema di topinambur. Se vi piace l'idea, potrete aggiungere, su piatto, anche la pelle tenuta da parte: basterà tagliarla a quadretti e ripassarla in padella per renderla ulteriormente croccante. Io qui non l'ho fatto per questioni di tempo, ma ho trovato il gusto della pelle molto intrigante, assolutamente adatto a completare il piatto con la sua consistenza croccante.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gustate questo piatto accompagnandolo con il Chianti Classico D.o.c.g. La Ghirlanda, servito alla temperatura di circa 18 gradi.</div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-48512100776893309072019-09-30T23:36:00.002+02:002021-08-04T17:00:38.746+02:00Paté di pollo al mirto con gelatina di zafferano. Una ricetta per Talen for food!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Zlw_xrXWb74/XZJxXoNrJBI/AAAAAAAAF9A/Qe8pNWV74_0VQutlLGyAQeUj0jk0BaJQACEwYBhgL/s1600/essenza-in-cucina-pat%25C3%25A9-pollo-gelatina-mirto-zafferano.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1063" data-original-width="1600" height="424" src="https://1.bp.blogspot.com/-Zlw_xrXWb74/XZJxXoNrJBI/AAAAAAAAF9A/Qe8pNWV74_0VQutlLGyAQeUj0jk0BaJQACEwYBhgL/s640/essenza-in-cucina-pat%25C3%25A9-pollo-gelatina-mirto-zafferano.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><b></b><b>Talent for food</b>: il primo food contest in Italia dedicato alle eccellenze della filiera agroalimentare del Veneto per valorizzare e reinterpretare le ricette della cucina Veneta. AIFB è partner in questa importante operazione il cui obiettivo è mettere in contatto i talenti del web con le aziende produttrici e trasformatrici di prodotti alimentari, vinicoli e distillati/liquori delle province di Padova e Treviso.<br /><br />Ho deciso di prendere parte anch'io, per la prima volta, a questa edizione, la terza. Ho ricevuto un ricchissimo pacco di prodotti, ecco qui di seguito l'elenco:<br />Olio di girasole alto oleico <a href="http://www.agricolagrains.it/">AG agricola Grains</a><br />Farina biologica integrale <a href="http://www.agugiarofigna.com/">Agugiaro & Figna</a><br />Preparato per Brodo granulare <a href="http://www.bovis.it/">Bovis</a><br />Dialsì pasta di riso indica e quinoa <a href="http://www.dialcos.it/">Dialcos</a><br /><span style="color: #000120;">Miks24 farina di lenticchie rosse cotte al vapore bio - <a href="http://www.molinofavero.com/">Favero Antonio</a></span><br /><span style="color: #000120;">Pandoro <a href="http://www.fraccarospumadoro.it/">Fraccaro Spumadoro</a></span><br />Caffè nativo <a href="http://www.goppioncaffe.it/">Goppion caffè</a><br />Zafferano <a href="http://www.italdroghe.it/">Italdroghe</a><br />Savoiardi <a href="http://www.lagogroup.it/">Lago Group</a><br />Mostarda di fragoline <a href="http://www.lazzaris.com/">Lazzaris</a><br />Preparato di pane ai cereali <a href="http://www.molinocosma.com/">Molino Cosma</a><br />Farina bio di grano duro Senatore Cappelli <a href="http://www.molinorachello.it/">Molino Rachello</a><br />Farina 00 100% grano italiano in brik <a href="http://www.molinorossetto.com/">Molino Rossetto</a><br />Pane con quinoa e semi di chia biologico <a href="http://www.robertoalimentare.com/">Roberto</a><br /><span style="color: #000120;">Pasta madre di farro essiccata con lievito biologica <a href="http://www.ruggerishop.it/">Ruggeri</a></span><br /><span style="color: #000120;">Crema di carciofi <a href="http://www.serbosco.it/">Serbosco</a></span><br /><span style="color: #000120;">Pasta biologica di farro dicocco <a href="http://www.sgambaro.it/">Sgambaro</a></span><br /><span style="color: #000120;">Brodo Well biologico di carne concentrato <a href="http://www.wellalimentare.it/">Well Alimentare italiana</a></span><br /><br />Con tutto questo bendidio è chiaro che avrei potuto fare molte ricette, ma per la partecipazione al contest ne bastava una, dove però era necessario impiegare cinque o più prodotti e, insieme, anche un animale da corte -come il coniglio, il pollo, lo stoccafisso, la faraona…- prodotti da reperire in autonomia, freschi, da usare per reinterpretare una ricetta della tradizione.<br /><br />Io ho scelto di usare il pollo, un animale da corte diffusissimo in passato nelle nostre campagne grazie alla semplicità nell'allevamento, oltre al fatto che durante l'allevamento l'animale offre le uova e, infine, le sue carni sono così tenere e leggere. E il brodo è una vera squisitezza! Che dire, i miei nonni paterni a forza di polli hanno sfamato una famiglia di nove figli, undici persone, a cavallo della seconda guerra mondiale. E anche con i conigli (!), ma questa sarebbe un'altra storia… stavolta vado col pollo.<br />La mia ricetta prevede la preparazione della gelatina: filtrando il brodo di cottura del pollo per prepararla ho prontamente messo in atto i suggerimenti della cosiddetta cucina circolare. Recuperare e riciclare tutti gli avanzi. Il brodo di pollo ha una dolcezza ineguagliabile… che si mantiene una volta trasformato in gelatina, nonostante nella mia ricetta ci sia l'aggiunta dello zafferano (una spezia molto aromatica e con un tono amarognolo, ma che contrasta alla perfezione con il pollo).<br />Accanto al paté di pollo al mirto con la gelatina allo zafferano, ho preparato un mix di farine miscelate con pasta madre essiccata, per un pane assolutamente croccante e leggero. I crostini così ottenuti sono il degno accompagnamento di ogni paté.<br />Ecco dunque le ricette, e state in campana, perché magari nei prossimi giorni, anche fuori tempo massimo per il contest, potrei proporre altre ricette!!<div><br /></div><div><a href="https://1.bp.blogspot.com/-stsfJO7Rgdk/XZJxi6SA-gI/AAAAAAAAF88/kNQvOavmoOYjm8LaBCjfUXal8NNCEcSsACLcBGAsYHQ/s1600/essenza-in-cucina-pat%25C3%25A9-pollo-gelatina-mirto-zafferano1.JPG" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: #0066cc; font-size: 16px; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1063" data-original-width="1600" height="424" src="https://1.bp.blogspot.com/-stsfJO7Rgdk/XZJxi6SA-gI/AAAAAAAAF88/kNQvOavmoOYjm8LaBCjfUXal8NNCEcSsACLcBGAsYHQ/s640/essenza-in-cucina-pat%25C3%25A9-pollo-gelatina-mirto-zafferano1.JPG" width="640" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #000120;"><b><br /></b></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #000120;"><b>Dosi per 8 persone:<br />Ingredienti per il paté</b><br />300 g petto di pollo<br />180 g burro<br />10 g cipolla fresca<br />1 rametto di mirto, fresco o secco<br />1 carota<br />1 cipolla<br />4-5 grani di pepe nero<br />sale</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #000120;"><b>Ingredienti per la gelatina</b><br />allo zafferano<br />250 g brodo di pollo<br />2,5 g gelatina<br />1 bustina <span style="color: #783f04;">zafferano ITALDROGHE</span><br /><br /><b>Ingredienti per il pane integrale -dose x 4 filoncini</b><br />200 g <span style="color: #783f04;">farina integrale AGUGIARO & FIGNA</span><br />150 g farina <span style="color: #783f04;">MOLINO RACHELLO – Senatore cappelli</span><br />150 g farina 00 <span style="color: #783f04;">MOLINO ROSSETTO</span><br />10 g <span style="color: #783f04;">pasta madre di farro RUGGERI</span><br />350 g acqua tiepida<br />2 cucchiai olio extravergine d'oliva<br />1 cucchiaino di sale fine<br /><br /><b>Ingredienti di completamento del piatto</b><br />Mostarda di <span style="color: #783f04;">fragoline Lazzaris</span></span></div>
<b></b><i></i><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
Preparazione (tempo di preparazione del paté 45 minuti; tempi di lievitazione pane, cottura e riposo gelatina: 4-5 ore)<br />
<b>* Preparare il pollo</b>: porre sul fuoco una pentola con acqua, carota, cipolla, pepe, mirto e portare a bollore. Aggiungere il petto di pollo a pezzi tagliati grossolanamente e cuocere, circa 15 min. Verificare il punto di cottura, che dipenderà da quanto grandi saranno i pezzi di pollo. Togliere il pollo e lasciarlo raffreddare completamente. Filtrare il brodo e tenere in caldo.<br />
<br />
<b>*Preparare la gelatina</b>: lasciare a bagno il foglio di gelatina in acqua fredda fino a che si ammorbidisca. Strizzarlo e scioglierlo nel brodo ben caldo, regolando di sale. Sciogliervi la bustina di zafferano. Versare la gelatina allo zafferano sul fondo degli stampi scelti e lasciare solidificare in frigo.<br />
<br />
<b>*Preparare il pane</b>: miscelare le farine e il lievito madre essiccato in una stessa ciotola, semplicemente con le mani. Aggiungere l'acqua tiepida, mischiare un poco con una forchetta e lasciare riposare così per 10 min. Quindi procedere a impastare il pane aggiungendo il sale e l'olio. Impastare fino a incordatura, formare una palla. Riporla in una terrina ampia e lasciare riposare in forno -spento ma preriscaldato un paio di minuti- fino al raddoppio, ovvero circa 2 ore, anche 3 se in temperatura ambiente invece del forno preriscaldato. Suddividere l'impasto in quattro parti, rimaneggiare ognuna per dare delle pieghe. Formare i filoni e riporli a lievitare nuovamente. Al raddoppio, cuocere i filoni di pane in forno, a 200° fino a doratura (circa 25 min.). Sfornare e lasciare intiepidire i pani mantenendoli coperti con un asciugamani pulito. Si ottengono pani da circa 180/200 g ciascuno.<br />
<br />
<b>*Preparare il paté</b>: frullare il pollo, freddo, con il burro ben freddo e la cipollina tritata sottile e finissima. Regolare di sale. Raccogliere il paté con una spatola di silicone e riempire gli stampini dove la gelatina sarà ormai solidificata. Riporre in frigo fino al momento dell'uso. Consiglio di toglierlo dal frigorifero circa un'ora prima del servizio e sformarlo subito, in modo che acquisti un po' di morbidezza e di spalmabiltà.<br />
Al momento di servirlo, affettare il pane e porlo due minuti sotto il grill del forno a 200° -, ma attenzione a sorvegliare questa operazione, poiché ogni forno ha parametri di mantenimento della temperatura soggettivi.<br />
Portare in tavola il paté servito su piattini con qualche fetta di pane tostato e qualche fragolina di mostarda Lazzaris. <br />
<u></u><u></u><br /></div>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-8334144833223142612019-09-16T10:00:00.000+02:002019-09-16T10:18:59.053+02:00Consumare responsabilmente. La rivoluzione inizia, anche, in cucina<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-osV1X04JHU8/XXzLvFrX_JI/AAAAAAAAF7A/ISwpTcwm7h0nw7J3UDDWtcHfLph4qw41ACLcBGAsYHQ/s1600/essenzaincucina-consapevolezza-cucina.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="924" data-original-width="1600" height="368" src="https://1.bp.blogspot.com/-osV1X04JHU8/XXzLvFrX_JI/AAAAAAAAF7A/ISwpTcwm7h0nw7J3UDDWtcHfLph4qw41ACLcBGAsYHQ/s640/essenzaincucina-consapevolezza-cucina.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Oggi un post speciale, un <i><b>guest post</b></i> scritto in esclusiva per <b>Essenza in cucina</b> dalla redazione sito <a href="http://www.frasicelebri.it/"><b>Frasicelebri.it</b></a>, per parlare di consumo responsabile a tavola. La consapevolezza in cucina è qualcosa che fa parte della mia Visione della vita: non posso proprio pensare di fare la spesa senza guardare da dove proviene il cibo che acquisto, quanta strada fa per arrivare su quello scaffale, con quali materie prime è stato confezionato… è qualcosa che facevo già da molto prima di diventare foodblogger, prima di entrare in questo mondo che ha solo contribuito ad arricchire propensioni che già mi appartenevano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quando <a href="http://www.frasicelebri.it/">Frasicelebri.it</a> mi ha contattato per proporre questo post, costruito prendendo spunto dalla citazione di frasi di personaggi noti, mi è subito piaciuta l'idea di poter dare spazio a riflessioni più approfondite sul tema dell'alimentazione consapevole,<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> con una voce esterna alla mia</span>. Nel sito Frasicelebri.it si trovano molti aforismi, molte citazioni da opere celebri e da personaggi famosi, che possono essere<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> interessanti cenni per altrettanto interessanti approfondimenti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi lascio alla lettura di questo piacevolissimo testo e, mi auguro, a una partecipazione meno passiva e più consapevole alle scelte alimentari. Perché promuovere un vero cambiamento spetta a noi, ogni volta che facciamo la spesa.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Oggi più che mai si
affaccia alla coscienza di ciascuno la necessità di pensare, e
ri-pensare, quelle cose che facciamo abitualmente e sulle quali, di
solito, non ci fermiamo molto a riflettere. Si tratta di abitudini
ormai consolidate, o tipologie di scelte che negli anni abbiamo
imparato a fare, sia per un certo demerito della pubblicità
accattivante, sia perché il mercato, che lo si voglia o no, ce lo ha
imposto.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="color: #6aa84f; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: medium;"><i>Il
coinvolgimento di ognuno di noi con la macchina economica mondiale
passa, innanzitutto, per i nostri consumi quotidiani.</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: #6aa84f;"><i><span style="font-size: medium;">(FRANCESCO
GESUALDI, </span><span style="font-size: medium;">attivista
e saggista italiano</span><span style="font-size: medium;">)</span></i></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Una via alternativa al
consumo smisurato e alle volte incosciente è quella del consumo
critico, o consumo consapevole, che ha a che fare con la presa di
coscienza delle persone di non essere solo consumatori passivi, ma di
poter essere attori e motori di un cambiamento più ampio a livello
globale.
</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Scegliere beni e servizi
pensando agli effetti sociali e ambientali che essi possono avere,
considerando fattori come la modalità di produzione, le modalità di
smaltimento, le caratteristiche del soggetto che produce, rende il
campo dell’alimentazione particolarmente vicino alle tematiche del
consumo critico.
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: #6aa84f;"><i>“<span style="font-size: medium;">Mangiare
è l'atto più politico, militante e civile che possiamo compiere ed
è il primo passo per riconquistare il senso critico affinché il
nostro ruolo di consumatore si trasformi attivamente in
consum-attore.” </span></i></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: #6aa84f;"><i><span style="font-size: medium;">(PAOLA
MAUGERI, </span><span style="font-size: medium;">dal
libro “Las Vegans</span><span style="font-size: medium;">”)</span></i></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><span style="color: #6aa84f;"></span><i></i><br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Porsi domande su quello
che acquistiamo e consumiamo abitualmente è il primo passo verso
un’alimentazione responsabile, il primo atto rivoluzionario che
passa attraverso la nostra cucina. Alcuni tra i fattori che sono
oggetto di esame da parte di un consumatore consapevole sono la
provenienza e la stagionalità dei cibi che arrivano sulla nostra
tavola, l’imballaggio e l’impatto ambientale per la sua
produzione, il fatto che i produttori sfruttino o meno i lavoratori e
se siano o meno oggetto di campagne internazionali di boicottaggio a
causa di comportamenti lesivi sia dell’ambiente che dei diritti
umani.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="color: #6aa84f; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: medium;"><i>Ho
bisogno di conoscere la storia di un alimento. Devo sapere da dove
viene. Devo immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto
ciò che mangio.</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="color: #6aa84f;"><i><span style="font-size: medium;">(CARLO
PETRINI, </span><span style="font-size: medium;">gastronomo
e scrittore</span><span style="font-size: medium;">)</span></i></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><i></i><br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Riflettere su quello che
mangiamo non è soltanto risalire nella filiera produttiva fino ad
arrivare alla materia prima, ma è anche trattare gli ingredienti con
il rispetto e la cura che meritano. C’è un tempo per tutto, per
esempio, e pretendere di avere angurie rosse e gustose in febbraio o
coloratissimi ravanelli in dicembre è un vezzo che non possiamo
permetterci. Se vogliamo quei piselli verdissimi in ottobre</span><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">,
dovremo essere disposti a tollerare lo sperpero di energia derivato
dalla coltivazione in serra, dalla necessità di surgelare il
prodotto e dal trasporto dai Paesi produttori. Non sarebbe più
bello, allora, aspettare maggio? </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-gfbVPT7IfaY/XXzOmZZFxzI/AAAAAAAAF7M/gKhj5QOUu4I0Nsnu4BYg94XbI2MoeZRAACLcBGAsYHQ/s1600/essenzaincucina-consapevolezza-cucina.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1186" src="https://1.bp.blogspot.com/-gfbVPT7IfaY/XXzOmZZFxzI/AAAAAAAAF7M/gKhj5QOUu4I0Nsnu4BYg94XbI2MoeZRAACLcBGAsYHQ/s1600/essenzaincucina-consapevolezza-cucina.JPG" /></a></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="color: #6aa84f; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: medium;"><i>Attorno
al cibo si gioca una partita decisiva per salvare il pianeta, ma noi
occidentali sembriamo non rendercene conto, intenti come siamo a
desiderare e servire sulle nostre tavole, in ogni stagione, uva e
pomodorini pagati a caro prezzo.</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="color: #6aa84f; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: medium;"><i>(PIERO
RICCARDI, dal libro “Riprendiamoci il cibo”)</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><span style="color: #93c47d;"></span><span style="color: #6aa84f;"></span><br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Uno
sguardo particolare va poi rivolto a quello che, in generale,
chiamiamo “spreco”. Pensiamo, per esempio, agli scarti delle
lavorazioni e ai prodotti lievemente ammaccati che non sono “di
bella presenza” e che qualcuno sceglie di non mettere nei propri
piatti, ma anche su quanta plastica e carta viene utilizzata per
imballare, conservare, proteggere il cibo che consumiamo, e che
spesso dimentichiamo di riciclare.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="color: #6aa84f; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: medium;"><i>Il
tipo di spreco più pericoloso è quello che non siamo in grado di
riconoscere.</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; margin-left: 1.25cm;">
<span style="color: #6aa84f; font-family: "trebuchet ms" , sans-serif; font-size: medium;"><i>(Shigeo
Shingō, ingegnere giapponese)</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Quale è allora la chiave
per interrompere un uso – e un abuso – del nostro pianeta, delle
nostre risorse, del nostro patrimonio umano? Riflettere prima di
tutto, riconoscere il proprio modo di utilizzare ciò che abbiamo a
disposizione, pensare ai nostri bisogni e valutare se la loro
realizzazione sia traducibile in un’alternativa più sostenibile.
Consumare consapevolmente, in altre parole, è la strada per
riconoscere il nostro ruolo di attori nelle scelte che facciamo,
anche in materia di cucina.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Autore del post: <a href="http://frasicelebri.it/">Frasicelebri.it</a></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Autore delle fotografie: Cinzia Donadini - Essenza in cucina</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span><span style="font-family: inherit;"></span><br /></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"></span>Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-15807523240223539072019-09-15T23:42:00.000+02:002019-09-16T00:47:22.025+02:00Scarpinocc con farina di segale, mela, sidro e Blu di capra: la mia ricetta per Lo Pan Ner<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dXHa6WQFGdE/XX6lxQ-tvEI/AAAAAAAAF7w/2cPzcLWiHtUlChy4b8XQKigTLfKS5pCegCLcBGAsYHQ/s1600/essenza-in-cucina-casoncelli-segale-mela-2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1063" data-original-width="1600" height="424" src="https://1.bp.blogspot.com/-dXHa6WQFGdE/XX6lxQ-tvEI/AAAAAAAAF7w/2cPzcLWiHtUlChy4b8XQKigTLfKS5pCegCLcBGAsYHQ/s640/essenza-in-cucina-casoncelli-segale-mela-2.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i><b>Scarpinocc</b></i> bergamaschi. Per l'occasione rivisitati con una pasta alla farina di segale e un ripieno a base di mele, sidro e formaggio erborinato Blu di capra. E un condimento profumatissimo: il burro al rosmarino. Il tutto per <a href="https://www.lopanner.com/vda/">Lo pan ner</a>, la festa transfrontaliera dei pani delle Alpi, che quest'anno giunge alla sua quarta edizione.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'Associazione Italiana Food Blogger, <b>AIFB</b>, in un partenariato con il <b>Bureau régional ethnologie et linguistique</b> (BREL) dell'Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni Culturali della <b>Regione Autonoma Valle d'Aosta</b> accompagna anche quest'anno la manifestazione, attraverso il contest per la creazione di ricette originali, <span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">per sostenere la diffusione della cultura del pane nero di montagna</span>. Tema per quest'edizione: Dalla terra alla tavola, ricette con il pane nero -oppure la farina di segale- e la mela, inclusi i suoi derivati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poiché con il pane nero di segale mi ci ero già messa alla prova nella <a href="https://essenzaincucina.blogspot.com/2017/09/salmerino-con-salsa-di-pane-e-olio-al.html">scorsa ricetta</a>, stavolta ho voluto pensare all'uso della farina di <b>segale</b>, un cereale che in passato è stato molto importante nel sostentamento delle popolazioni montante, proprio grazie alla rusticità e robustezza tipiche di questa graminacea che cresce bene anche in climi freddi. Accostare la mela o i suoi derivati era invece parte della sfida del 2019.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho pensato a quello che facciamo noi bergamaschi: pur non avendo le quote tipiche dei monti valdostani, abbiamo una cucina tradizionale che si muove sul filo del freddo, con piatti semplici e corposi, sapori rustici e uso massiccio di buon burro per le cotture.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-UzyXALTf6iQ/XX6lZZTLa8I/AAAAAAAAF7o/a3GKCJP-pHAO4eUW_bPzJlkduOHtUA5NgCEwYBhgL/s1600/essenza-in-cucina-casoncelli-segale-mela.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1097" src="https://1.bp.blogspot.com/-UzyXALTf6iQ/XX6lZZTLa8I/AAAAAAAAF7o/a3GKCJP-pHAO4eUW_bPzJlkduOHtUA5NgCEwYBhgL/s1600/essenza-in-cucina-casoncelli-segale-mela.JPG" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco quindi rifarsi viva l'idea della nostra pasta ripiena, gli <i>Scarpinocc</i> con ripieno di magro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho preparato una pasta con un mix di farine tra cui la farina di segale, e un ripieno con le mele, avendo cura di scegliere una variante aspra. Avrei preferito la varietà<i> Granny Smith</i>, la classica mela verde, che però in queste settimane non è ancora disponibile sui nostri banchi. Dunque ho ripiegato sulla <i>Golden Delicious</i> in versione non troppo matura, con sfumature ancora acidule e pasta croccante. Le mele sono state preventivamente marinate un po' nel sidro e poi cotte nello stesso liquido, per esaltare e completare il bouquet di sapori della mela. Devo dire che il gusto si è rivelato molto aromatico e complesso, ed è stato apprezzato anche dai miei ragazzi, nonostante si trattasse di un piatto vegetariano, di magro.</div>
<b></b><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hUZQrUqufRg/XX6lvvMX3SI/AAAAAAAAF7s/-871OkAVgCgWS108kq9Q17EM-NVzYCzSQCLcBGAsYHQ/s1600/essenza-in-cucina-casoncelli-segale-mela-1.JPG" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 16px; margin-right: 16px; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1063" src="https://1.bp.blogspot.com/-hUZQrUqufRg/XX6lvvMX3SI/AAAAAAAAF7s/-871OkAVgCgWS108kq9Q17EM-NVzYCzSQCLcBGAsYHQ/s1600/essenza-in-cucina-casoncelli-segale-mela-1.JPG" /></a><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Scarpinocc</i> con pasta di segale, mele, sidro e formaggio Blu di capra</b><br />
<b>con queste dosi ho ottenuto circa 50 ravioli</b><br />
<b>per 4 persone</b></div>
<i>Per la pasta</i><br />
100 g <b>farina di segale</b> bio integrale macinata a pietra<br />
100 g farina 00 integrale<br />
100 g farina di grano duro bio Senatore Cappelli<br />
160 g acqua<br />
<br />
<i>Per il ripieno</i><br />
300 g <b>mela Golden Delicious oppure Granny Smith</b><br />
150 g <b>sidro</b><br />
3 cucchiai pane grattugiato (io ho usato del pane di segale acquistato dal panettiere)<br />
50 g formaggio Blu di capra (oppure in alternativa, del gorgonzola piccante)<br />
<br />
<i>Per condire</i><br />
1 cucchiaio di burro freddo per ogni porzione<br />
2 rametti di rosmarino<br />
<br />
<b>-Preparate il ripieno</b>: sbucciate e pulite le mele, tagliatele a pezzi piuttosto piccoli e mettete a marinare in una ciotola con il sidro, per circa un'ora. Trasferite in un pentolino dal fondo spesso e cuocete le mele col sidro a fuoco basso, fino a che si saranno asciugate e completamente ammorbidite. Aggiungete il Blu di capra a pezzetti e mantecate con il minipimer, quindi trasferite il composto in una ciotola, coprite e tenete in frigo fino al momento dell'utilizzo. Potrete prepararlo anche il giorno prima. Tenete da parte il pangrattato per quando il ripieno sarà freddo.<br />
<br />
<b>- Preparate la pasta</b>: mischiate bene le farine in una ciotola, aggiungete acqua a temperatura ambiente e iniziate a impastare prima con una forchetta, poi rovesciando il tutto sul piano di lavoro continuate a mano, fino a incorporare tutta la farina. Formate una palla, avvolgetela con pellicola e lasciatela riposare al fresco per almeno un'ora. Io normalmente uso il mixer, il Bimby, per fare la pasta fresca. Mi trovo bene così.<br />
<br />
<b>- Iniziate a tirare la pasta</b>: usate la macchinetta apposita, mi raccomando. Questa pasta è risultata piuttosto compatta e tirandola a mano penso non sia possibile raggiungere lo spessore sottile, circa 1 mm. Man mano che tirate le strisce di pasta fresca, usando il coppapasta diam 6 cm. formate dei dischi e distribuitevi un mezzo cucchiaino di ripieno. Per il ripieno, valutate se a freddo la sua consistenza è abbastanza soda, oppure se risulti indicato aggiungere due o tre cucchiai di pangrattato per dare maggior corposità. Io ho recuperato anche tutti i ritagli, sovrapponendoli e ripassandoli prima col mattarello, poi nella macchinetta.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-W-p4ehLwrcc/XX6mDCRlKDI/AAAAAAAAF78/BxppV3fC95ADI_HeYcky4SxGOgjTSwSsQCLcBGAsYHQ/s1600/essenza-in-cucina-scarpinocc-segale-mele-sidro3.jpg" imageanchor="1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: transparent; color: #0066cc; font-family: Times New Roman; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin-left: 1em; margin-right: 1em; orphans: 2; text-align: center; text-decoration: underline; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-W-p4ehLwrcc/XX6mDCRlKDI/AAAAAAAAF78/BxppV3fC95ADI_HeYcky4SxGOgjTSwSsQCLcBGAsYHQ/s640/essenza-in-cucina-scarpinocc-segale-mele-sidro3.jpg" width="640" /></a></div>
<b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike><br />
<br />
-<b>Formate gli <i>Scarpinocc:</i></b> c<span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">hiudete i dischi di pasta</span><span style="background-color: transparent; color: black; display: inline; float: none; font-family: "times new roman"; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; letter-spacing: normal; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;"> e </span>create il tipico "buco" premendo al centro con dito indice.<br />
<br />
-<b>Cuocete gli <i>Scarpinocc</i></b>: mettete a bollire dell'acqua in una capace pentola, aggiungete due cucchiaini di sale grosso al momento dell'ebollizione e calate gli <i>Scarpinocc</i> un po' per volta, lasciandoli cuocere per circa 3 - 4 minuti in base allo spessore di pasta che avrete raggiunto.<br />
<br />
-<b>Preparate il condimento</b>: mentre gli <i>Scarpinocc</i> cuociono scaldate il burro in una pentola tipo saltapasta con il rosmarino tritato molto finemente. In questo modo il burro caldo si fonderà con gli oli essenziali contenuti nel rosmarino, profumandosi della sua meravigliosa essenza. Scaldate il burro fino a quando farà schiuma.<br />
<br />
-<b>Scolate gli Scarpinocc</b>: usate un mestolo forato e deponeteli nella pentola del condimento, mantenuta a fuoco bassissimo, sul fornello accanto alla pentola di cottura. Serviteli caldissimi e, se vi piace, con una spolverata di parmigiano.Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-26024818308886968912017-12-22T10:04:00.000+01:002017-12-22T10:04:37.318+01:00Sorgo speziato con ras-el-hanout e verdure agrodolci<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Kpwf0m9qV7U/WjxJboKSsvI/AAAAAAAAFkg/QKBa9htvQNIQCi3awCfxzdEkTbOJUgS6gCLcBGAs/s1600/ras-el-hanout-sorgo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="847" data-original-width="1200" height="449" src="https://2.bp.blogspot.com/-Kpwf0m9qV7U/WjxJboKSsvI/AAAAAAAAFkg/QKBa9htvQNIQCi3awCfxzdEkTbOJUgS6gCLcBGAs/s640/ras-el-hanout-sorgo.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sono giorni convulsi e pieni di cose ancora da fare e da preparare per il Natale, che ormai è davvero alle porte e io sono in affanno, con l'acqua alla gola per gli ultimi acquisti. Però ho fatto una scoperta troppo forte: qualche settimana fa ho visto la mia collega che, in pausa pranzo, andava sul sito di <a href="https://www.iper.it/">Iper </a>per prenotare la <a href="https://www.iperdrive.it/">spesa on line</a>. Una cosa fantastica...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Meravigliata, sono rimasta a vedere la rapidità con cui cercava -e trovava- i prodotti della sua lista, scegliendoli proprio come fosse lì davanti allo scaffale, (leggendo perfino le etichette!) e infine selezionandoli per il suo carrello. Una volta esaurita la lista, ecco che con pochi click chiudeva gli acquisti e selezionava il punto vendita presso cui passare a ritirare la spesa. Con molta semplicità, nel parcheggio dell'Iper è allestito un apposito stand presso cui la spesa viene resa ritirabile nel giro di poche ore, perfettamente imbustata e pronta da caricare... Non male come sistema di sopravvivenza! Avete presente il tempo per trovare un pargheggio all'Iper di Seriate in questi giorni? E le code alle casse? Per non parlare del caos di carrelli tra gli scaffali e del rischio di riempirsi di cose non sempre indispensabili. Per non dire della fatica di fare le buste per il trasporto in auto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Insomma, devo ammettere che scoprire un sistema così semplice, rapido e comodo per semplificare la vita di chi è sempre di corsa come me, è stata una grande soddisfazione.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ma non è tutto. E' possibile attivare una carta vantaggi speciale e dedicata, scegliendola tra ben sette tipologie disponibili, contraddistinte da colori differenti. Io ho scelto la <a href="https://www.iper.it/carta-vantaggi-piu-gialla-prodotti-naturali.php">Carta Vantaggi Più Gialla</a>, che mi permette di accumulare punti spesa acquistando i miei prodotti nel settore <b>bio</b>, tra prodotti naturali e a <b>marchio Iper</b> e <b>iNaturale</b>, per una corretta e salutare alimentazione. Come ormai molti di voi sanno, amo i gusti esotici e le spezie particolari. Nessuna meraviglia, quindi, se mi sono sentita al settimo cielo quando proprio qui ho trovato spezie che da tempo sentivo nominare, ma che non avevo mai visto in vendita! Felice come una bimba, ho fatto man bassa di prodotti per me speciali e tutti da provare.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-mNH2ba5yu5Y/WjxJbggZfdI/AAAAAAAAFkc/mYHYEIB5eaAbEqiexqhBNRQBKechgkleQCLcBGAs/s1600/sorgo5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="833" data-original-width="1200" height="444" src="https://2.bp.blogspot.com/-mNH2ba5yu5Y/WjxJbggZfdI/AAAAAAAAFkc/mYHYEIB5eaAbEqiexqhBNRQBKechgkleQCLcBGAs/s640/sorgo5.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In questa ricetta ho usato un composto particolarissimo, dalle sfumature molto intense. Si tratta del ras-el-hanout, mix di spezie di provenienza marocchina, normalmente usato per insaporire carni di agnello, di manzo e di pollo. Io invece ho preferito pensare di insaporire il <b>sorgo</b>, un cereale inusuale e poso usato, ma di grande profilo nutrizionale. Il piatto che ne è nato potrebbe essere un'alternativa leggerissima da preparare anche durante queste feste, che per la nostra bilancia non saranno propriamente una passeggiata... Vero? E allora, un piatto di sorgo speziato con verdure agrodolci, potrà essere un diversivo piacevole e molto naturale!</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-tABTJXlNfto/WjxJaruxbXI/AAAAAAAAFkY/DgUt5fP1VfYYdnK1G5StS2f8KxO6SrujQCLcBGAs/s1600/ras-el-haout-sorgo3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="911" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-tABTJXlNfto/WjxJaruxbXI/AAAAAAAAFkY/DgUt5fP1VfYYdnK1G5StS2f8KxO6SrujQCLcBGAs/s1600/ras-el-haout-sorgo3.JPG" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #222222; font-family: inherit;"><b><i>Sorgo speziato con verdure agrodolci</i></b></span></div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Per il sorgo</b></span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">250 g sorgo decorticato biologico</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">Sale</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">Olio extravergine d'oliva</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">2 cucchiai di Ras El Hanout Il viaggiator goloso</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Mettere a bagno il sorgo in acqua fresca e pulita, per almeno una notte.</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per la cottura, trasferite il sorgo in una pentola, con abbondante acqua fresca, salate e portate a cottura a bollore poi abbassate, a fuoco medio basso. P</span>otrebbero servire circa 20 min., ma occorre s<span style="font-family: inherit;">orvegliare provando ogni tanto la consistenza del cereale, perché è difficile stabilirne il punto di cottura corretto. Deve rimanere abbastanza al dente, ma non troppo morbido.</span></div>
</div>
<div style="color: #222222; font-family: arial, sans-serif;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Scolare e disporre il sorgo in un'ampia teglia di ceramica, perché possa disperdere il calore senza appicciarsi, quindi mettere da parte. In una casseruola tipo saltapasta, scaldare qualche cucchiaio d'olio extra vergine. Aggiungere all'olio ben caldo il <b>ras-el-hanout</b> e soffriggere leggermente. Con il calore si sprigioneranno i meravigliosi e complessi aromi di questo composto. Aggiungere il sorgo tenuto da parte e far saltare nell'olio speziato, in modo da insaporire bene il cereale.</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Servire il sorgo accostandolo alle verdure, con qualche cucchiaio del loro intingolo. Oppure, se se lo si preferisce, disporre il cereale in una teglia di ceramica adatta al servizio, distribuendovi sopra le verdure con un po' dell'intingolo di cottura.</span></div>
</div>
<div style="color: #222222;">
<br /></div>
<div style="color: #222222;">
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Per le verdure agrodolci</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 kg. circa di verdure miste. Qui ci sono:</span></div>
</div>
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">3 carote, 1 cipolla rossa, 1 peperone rosso e 1 giallo,</span></div>
</div>
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1/2 cavolfiore</span></div>
</div>
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 bicchiere di vino bianco</span></div>
</div>
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 bicchiere d'olio extravergine d'oliva</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 bicchiere di aceto di mele</span></div>
</div>
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaino sale</span></div>
</div>
<div style="color: #333333;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio zucchero</span></div>
</div>
</div>
<div style="color: #333333; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="color: #333333; text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Pulire e tagliare le verdure: le rape a tocchetti, le carote a disco, la cipolla a rondelle, i peperoni a quadrati.</span></span></div>
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Porre il tutto in una capace pentola, aggiungere sale, olio, aceto, e zucchero. Coprire e accendere il fuoco. Lascir andare fino a quando inizia a sobbollire; quindi abbassare il fuoco e lasciar andare ancora per 10 minuti esatti. Poi spegnere e lasciar riposare coperto, fino a che sarà tiepido. Trasferire poi in una terrina con il sorgo.</span></span><br />
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">
</span></span>
<br />
<div style="font-size: 15.4px; text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Questo piatto è ottimo caldo in questa stagione, ma senza alcun dubbio, potrà essere un cavallo di battaglia anche in estate servito tiepido, come fosse un'insalata di riso o un cus cus. Infatti anche per le stesse verdure in agrodolce potranno essere utilizzati altri ortaggi tipicamente estivi, come le zucchine ed i fagiolini.</span></span><br />
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">#adv</span></span></div>
</div>
<span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">
</span></span></div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-88492502825402515882017-11-24T10:00:00.000+01:002018-05-15T00:43:55.151+02:00Tonno in trancio e purè di topinambur. Una ricetta in rosa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-RtKiB_QZaeY/WhgYRA8jTcI/AAAAAAAAFi8/-ex7TGrVNIMBMps9QvxBvZPKW3JfKm76ACLcBGAs/s1600/trancio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="465" data-original-width="700" src="https://1.bp.blogspot.com/-RtKiB_QZaeY/WhgYRA8jTcI/AAAAAAAAFi8/-ex7TGrVNIMBMps9QvxBvZPKW3JfKm76ACLcBGAs/s1600/trancio.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Questa è una preparazione molto “comfort”, che gioca la sua carta vincente accostando i toni di colore rosso-rosati. Il nobile e pregiatissimo tonno, qui si accompagna a un purè di </span><b style="text-align: justify;">topinambur</b><span style="text-align: justify;">, tubero di consistenza simile alla patata e che, contenendo molta <b>inulina</b>, può contribuire a ridurre l'assorbimento di zuccheri a livello intestinale, abbassando quindi il picco glicemico dopo i pasti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Detto anche <b>carciofo di Gerusalemme</b> per il suo sapore che ricorda spiccatamente quello del carciofo, il topinambur è davvero un tubero dalle mille potenzialità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-xPxstiOp0pQ/WhfJiPEOpCI/AAAAAAAAFio/YCeKYxtYg54u3Az14lzIoQrikxrtXYFtgCLcBGAs/s1600/topinambur5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1054" data-original-width="700" src="https://3.bp.blogspot.com/-xPxstiOp0pQ/WhfJiPEOpCI/AAAAAAAAFio/YCeKYxtYg54u3Az14lzIoQrikxrtXYFtgCLcBGAs/s1600/topinambur5.jpg" /></a></div>
Giunta in Europa dopo la scoperta dell'America, la pianta del topinambur, con il suo bellissimo fiore arancione alto e slanciato, si è subito diffusa nelle nostre valli e campagne. Sotto il profilo nutrizionale, il tubero del topinambur è ipocalorico e ha una caratteristica che lo rende preziosissimo per le persone con problemi di glicemia nel sangue. Può infatti contrastare l'innalzamento del picco glicemico in fase di digestione, grazie all'azione dell'<b>inulina</b>: una fibra insolubile, ovvero che non viene scomposta durante il transito nell'apparato digerente dell'uomo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta cotto, il topinambur assume una consistenza morbida, che ricorda quella delle patate, ma a differenza di quest'ultime, che devono assolutamente essere consumate cotte, il topinambur può essere gustato anche crudo. Per un pinzimonio dalla croccantezza unica non servirà nemmeno sbucciarlo: basterà lavare bene con una spazzolina, e tagliare a spicchi questi tuberi dalle forme un po' bitorzolute, portandoli in tavola semplicemente accompagnati da una <i>vinaigrette</i>, un'emulsione di olio, limone, magari una punta di senape.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Se preferite cuocerli, invece, regaleranno una sfumatura di gusto particolarissima ai vostri minestroni, mentre per le vellutate potrete sbizzarrirvi accostando i topinambur ad altre verdure di vostro gradimento. Divertitevi scegliendo verdure a gruppi di colori omogenei: il topinambur, col suo colore bianco non cambierà la dominante cromatica dei vostri ingredienti, ma il suo sapore arricchirà il tutto in maniera piacevolissima.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Veniamo ora alla ricetta, semplice, ma raffinatissima per gli accostamenti e per i colori che la caratterizzano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-MgoaT9UTXv4/WhdlzR2DE3I/AAAAAAAAFiQ/zN8ypxy2kDIhO5TylpWy4q3ZXCMQ4ev3QCLcBGAs/s1600/trancio%2Bdi%2Btonno%2Be%2Bpure1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="700" src="https://4.bp.blogspot.com/-MgoaT9UTXv4/WhdlzR2DE3I/AAAAAAAAFiQ/zN8ypxy2kDIhO5TylpWy4q3ZXCMQ4ev3QCLcBGAs/s1600/trancio%2Bdi%2Btonno%2Be%2Bpure1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Trancio
di tonno e purè di topinambur</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Per
4 persone</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">600
g di tonno fresco</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">300
g di patate a pasta gialla</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">300
g di topinambur</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1
cucchiaio di burro</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
Succo di barbabietola q.b.*</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">Latte
q.b.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">Sale</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><b>Per la riduzione di melagrana</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 melagrana</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">1 cucchiaio di aceto di mele</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">2 cucchiai di miele chiaro</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sbucciate e sgranate
la melagrana, ponete i chicchi in uno schiacciapatate e spremetene il
succo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Mettete
il tonno in una ciotola con metà del succo di melagrana e qualche
grano di pepe; lasciatelo marinare per circa un'ora in frigo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Scaldate
il succo di melagrana rimanente e unitevi il miele e l'aceto. Fate
ridurre a fuoco leggerissimo, fino a che velerà il cucchiaio, quindi
togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lessate
le patate e i topinambur con la buccia. Quando saranno teneri
scolateli, fateli intiepidire e passateli nello schiacciapatate. Le bucce resteranno nell'attrezzo: toglietele di volta in volta. Quindi ripassate per eliminare eventuali grumi. Mettete il composto in una casseruola e unite poco latte, il burro, il sale e la
noce moscata. Mescolate a fuoco dolce e solo alla fine aggiungete il
succo di barbabietola, attentamente, poche gocce per volta, secondo la tonalità di colore che desiderate ottenere. Regolate di sale.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Scolate
il tonno dalla marinata e scottatelo un minuto per lato in una
padella antiaderente molto calda, facendo attenzione a non cuocerlo troppo: sarà molto più bello se al taglio avrà un colore rosso acceso. Salate il tonno e servitelo</span><span style="font-family: inherit;"> con il purè ben caldo e qualche goccia della riduzione di
succo di melagrana. Magari anche qualche chicco per decorare il piatto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Note:</span><br />
<span style="font-family: inherit;">*Per questo ingrediente basterà acquistare della barbabietola precotta, che si trova in vendita confezionata sottovuoto. Nella confezione, la barbabietola rilascia sempre qualche goccia di succo, che basterà per colorare il vostro purè. Al bisogno, potrete frullare della barbabietola con poca acqua, ottenendo una crema, che potrà essere usata per accentuare le sfumature di rosa.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">**Gli altri ingredienti, come il tonno, le barbabietole, la melagrana e i topinambur sono ormai disponibili presso i banchi della grossa distribuzione. In questa stagione sarà facile trovarli al supermercato... Sono certa che il topinambur riuscirà a rendere il vostro pranzo della domenica, qualcosa di veramente ricco e festoso!</span></div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-11612747043750851542017-11-23T22:55:00.002+01:002018-04-25T17:24:07.689+02:00Lo pan ner. Il tradizionale pane di segale delle valli valdostane<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_3APwYXeVqk/WhcYiZwNNWI/AAAAAAAAFg8/WYl97OCJJiImmmAB072Vx02zDw78Cg75wCLcBGAs/s1600/lopanner-epinel.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="877" data-original-width="1327" height="422" src="https://1.bp.blogspot.com/-_3APwYXeVqk/WhcYiZwNNWI/AAAAAAAAFg8/WYl97OCJJiImmmAB072Vx02zDw78Cg75wCLcBGAs/s640/lopanner-epinel.JPG" width="640" /></a></div>
Il <b>pane </b>è da sempre il più importante degli alimenti per l'uomo, è il cibo che per antonomasia racchiude in sé tutti quei gesti ispirati alla cura della famiglia, al calore domestico. E' un'importante "luogo" d'identità per tutte le popolazioni, soprattutto per quelle alpine, che vivono in zone aspre e faticose da coltivare. L'importanza del pane, in questa fascia climatica è qualcosa di profondamente rappresentativo del legame della gente col suo territorio. Forte è il valore simbolico del pane, come elemento culturale di una popolazione; esso esprime anche un legame con i paesaggi della sua produzione, con le tecniche della sua lavorazione, della conservazione e dei suoi usi più tipici. Un patrimonio immateriale di grande importanza.<br />
<br />
In <b>Valle d'Aosta</b>, tipico e tradizionale è il <b>pane nero di segale</b>, anche detto in lingua locale<b><i> pan ner</i></b> per il suo colore piuttosto scuro. Si tratta di un pane preparato con una miscela di farine tra cui spicca quella di segale, un cereale molto rustico da coltivare anche in climi freddi. L'antica tradizione di queste zone vuole che al pane fosse dedicata una particolare giornata dell'anno, preferibilmente a dicembre, mese in cui il lavoro era per tutti calmo, le coltivazioni ferme e le vacche in stalla. In questa giornata, in ogni famiglia si impastavano pani e pagnotte in grandi quantità.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-y5H4rwxQ71c/Whc1N2hj6rI/AAAAAAAAFhk/96vwZgbBvZ4KgTL6ae5boaiWH0kDbOeQQCLcBGAs/s1600/parco-nazionale-gran-paradiso.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" data-original-height="420" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-y5H4rwxQ71c/Whc1N2hj6rI/AAAAAAAAFhk/96vwZgbBvZ4KgTL6ae5boaiWH0kDbOeQQCLcBGAs/s1600/parco-nazionale-gran-paradiso.JPG" title="torbiera nel Parco Nazionale del Gran Paradiso" /></a></div>
La <a href="http://www.regione.vda.it/">Regione Valle d'Aosta</a>, nell'ambito del più ampio progetto <a href="http://www.alpine-space.eu/projects/alpfoodway/en/home">Alp Food Way</a>, in un'ottica di conservazione e valorizzazione del patrimonio alimentare culturale alpino, e per ricordare l'antica giornata del pane, organizza la festa de <b><a href="http://www.lopanner.com/2017vda/">Lo pan ner</a></b>, giunta nel 2017 alla sua seconda edizione. Il 14 ottobre scorso si sono tornati a riaccendere oltre cinquanta forni comunitari, dislocati in tutta la regione. In tutte le comunità gli abitanti -dai più grandi ai più piccini- hanno partecipato alla preparazione degli impasti, alla cottura e alla vendita di questo prezioso alimento.<br />
<br />
Grazie ad <a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a>, l'Associazione Italiana Food Blogger di cui faccio parte, e in collaborazione con la delegazione AIFB per il Piemonte e Valle d'Aosta, è stato possibile consolidare un partenariato con l'<b><i>Assessorat de l'éducation et de la culture - Bureau régional ethnologie et linguistique</i> della <a href="http://www.regione.vda.it/">Regione VDA</a></b>, tramite il quale ho preso parte ad un bellissimo tour a <b>Cogne </b>(Aosta) durante lo svolgimento della festa de <b><i>Lo pan ner.</i></b><br />
AIFB ha anche curato un bellissimo contest tra i propri soci, per la creazione di ricette dove il pane nero di segale valdostano fosse l'ingrediente protagonista, accostato però ad ingredienti tipici di regioni differenti, in una rilettura attualizzata del suo utilizzo. Anch'io ho proposto una mia ricetta, il <a href="http://essenzaincucina.blogspot.it/2017/09/salmerino-con-salsa-di-pane-e-olio-al.html">Salmerino su crema di pane, con olio al rosmarino</a>.<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-gWddMCe_D_k/WhcYAkERyJI/AAAAAAAAFgs/IwpyfnkPitU4Irg56P6YG3CCb9DQGRIcwCLcBGAs/s1600/cogne-lopanner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="746" data-original-width="1600" height="298" src="https://4.bp.blogspot.com/-gWddMCe_D_k/WhcYAkERyJI/AAAAAAAAFgs/IwpyfnkPitU4Irg56P6YG3CCb9DQGRIcwCLcBGAs/s640/cogne-lopanner.jpg" width="640" /></a><br />
L'Ufficio del turismo di Cogne mi ha affiancato a <b>Nicola Gerard</b>, guida escursionistica del <a href="http://www.pngp.it/">Parco nazionale del Gran Paradiso</a>, che nella giornata di sabato 14 ottobre mi ha accompagnata in una sorta di tour a visitare i forni della zona. Il territorio di Cogne confina con il <b>Parco Nazionale del Gran Paradiso</b>: dalla piazza del comune, rivolgendosi verso sud, la maestosità del ghiacciaio del Gran Paradiso domina il paesaggio. Poiché amo profondamente la montagna, non ho parole per descrivere la bellezza e la forza di questi scenari.<br />
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-I1-5F4c1RaI/WhcYA7ICRaI/AAAAAAAAFg0/21bDdDdZTcoygVk2NfBd92MIEMwHl6vfQCLcBGAs/s1600/cogne-gran%2Bparadiso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="776" data-original-width="1600" height="310" src="https://2.bp.blogspot.com/-I1-5F4c1RaI/WhcYA7ICRaI/AAAAAAAAFg0/21bDdDdZTcoygVk2NfBd92MIEMwHl6vfQCLcBGAs/s640/cogne-gran%2Bparadiso.jpg" title="paesaggio a Cogne (Aosta)" width="640" /></a><br />
Con Nicola accanto ho potuto assistere a tutti i rituali che, in una sola giornata, hanno ripercorso l'antica tradizione della preparazione del pane nei villaggi di <b>Epinel</b> e di <b>Gimillan</b>, due deliziose frazioni del comune di Cogne. Complice una giornata autunnale luminosissima e tiepida, il trekking percorso con Nicola è stato particolarmente suggestivo.<br />
Calati in quest'aria di grande cooperazione, diventa facile sentirsi parte di una realtà che in un attimo ci catapulta indietro di un secolo... E i gesti della festa diventano parte di un ricordo ancora così attuale...<br />
<br />
In un clima di festa particolarmente contagioso, tutti hanno preso parte alla preparazione degli impasti; quasi come in una catena di montaggio c'era chi impastava, chi disponeva le pagnotte perfettamente allineate per la lievitazione, chi sorvegliava il calore del forno e chi passava di mano in mano le pagnotte da infornare.<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-CjAPIqMaWls/WhcYA6l2-7I/AAAAAAAAFgw/a7KmWppUU2gj9_D7viws69L5VYAxJOXiwCLcBGAs/s1600/cogne-lopanner-epinel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="746" data-original-width="1600" height="298" src="https://4.bp.blogspot.com/-CjAPIqMaWls/WhcYA6l2-7I/AAAAAAAAFgw/a7KmWppUU2gj9_D7viws69L5VYAxJOXiwCLcBGAs/s640/cogne-lopanner-epinel.jpg" width="640" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uCJKqRwRgRs/Whc1L7YfACI/AAAAAAAAFhY/8acj6v2hCsQ1Wuf11A0u3jHEnuGMuY_PACLcBGAs/s1600/lopanner-forno.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-uCJKqRwRgRs/Whc1L7YfACI/AAAAAAAAFhY/8acj6v2hCsQ1Wuf11A0u3jHEnuGMuY_PACLcBGAs/s640/lopanner-forno.JPG" title="Il forno di Gimillan (Aosta)" width="640" /></a></div>
In passato si accendevano i forni con un giorno d'anticipo, per portare le cavità in temperatura, e in tutte le famiglie si iniziava con la preparazione degli ingredienti per l'impasto. La farina di segale, la farina integrale, la farina 00, acqua e sale. E lievito di birra. Niente lievito madre, per questo pane, poiché s'impastava una volta all'anno e non c'erano i presupposti per mantenere viva la pasta madre.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-gZooHWj4M8c/Whc1MfkZWSI/AAAAAAAAFhc/SjkOAER4BgggObqjDQKwtlyDN_egFLJZQCLcBGAs/s1600/lopanner-pane%2Bnero.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" src="https://2.bp.blogspot.com/-gZooHWj4M8c/Whc1MfkZWSI/AAAAAAAAFhc/SjkOAER4BgggObqjDQKwtlyDN_egFLJZQCLcBGAs/s1600/lopanner-pane%2Bnero.JPG" title="Donne del villaggio di Gimillan (Aosta) impastano il Mèculìn" /></a></div>
Il pane che ogni famiglia preparava in quei giorni doveva essere in quantità adeguate per poter sfamare la famiglia per <b>un anno intero</b>... Quest'aspetto rende <i><b>Lo pan ner</b></i>, e la sua tradizione, qualcosa di veramente particolare. Se una famiglia di quattro persone consumava in media una pagnotta al giorno, nella giornata del pane bisognava assolutamente cuocere almeno circa 360 pagnotte. I forni continuavano a funzionare per qualche giorno, per permettere ad ogni famiglia del villaggio una produzione di pani adeguata al numero dei familiari. La condivisione dei forni con le altre famiglie del villaggio, tutte con le stesse esigenze rendeva necessario creare disegni differenti sulle superfici dei pani, al fine di poterli distinguere, una volta mandati a cuocere.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-x7fGkvuHLuY/Whc1JnLCwwI/AAAAAAAAFhM/dvZMDC0aAsQE6CCPezQsf0dKEpxJaTBiQCLcBGAs/s1600/lo-pan-ner-forni-epinel.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" src="https://3.bp.blogspot.com/-x7fGkvuHLuY/Whc1JnLCwwI/AAAAAAAAFhM/dvZMDC0aAsQE6CCPezQsf0dKEpxJaTBiQCLcBGAs/s1600/lo-pan-ner-forni-epinel.JPG" title="Antico forno a Epinel" /></a></div>
La conservazione del prezioso alimento, poi, era un aspetto altrettanto importante: le pagnotte venivano disposte nei <b>fienili</b> delle antiche abitazioni. In questi locali sottotetto realizzati completamente in legno, oltre al fieno si teneva anche un armadio, con i pochi vestiti, oltre che vari attrezzi di lavoro e provviste diverse come formaggi, salumi. E poi, su speciali rastrelliere appese, le <b><i>rateléte</i></b>, si disponeva il pane nero a seccare.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-a_1hXVQHNjQ/Whc2oIBx--I/AAAAAAAAFhw/dfFSkpt-e88HolG5okgFPaoaOlX6U8VHgCLcBGAs/s1600/antica-casa--valdostana.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" data-original-height="955" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-a_1hXVQHNjQ/Whc2oIBx--I/AAAAAAAAFhw/dfFSkpt-e88HolG5okgFPaoaOlX6U8VHgCLcBGAs/s1600/antica-casa--valdostana.JPG" title="casa tipica valdostana" /></a></div>
Il piano terra delle tipiche abitazioni valdostane -alcune sono ancora ben conservate e tuttora in uso, anche convertite in locali tipici, come in questo bellissimo esempio- era costruito in solida pietra: vi si trovavano le stalle e lì, vicine, le stanze in cui alloggiavano le famiglie. Si poteva così contare sul tepore degli animali per mantenere una temperatura meno rigida in inverno.<br />
Il pane, così riposto, diveniva in breve tempo molto secco, durissimo da tagliare; per quest'operazione si utilizzavano appositi taglieri dove veniva affettato; ma per poter essere consumato, doveva essere messo a bagno nel latte o nel brodo, e poi impiegato nella preparazione di altri piatti.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-dinwUHW9SxI/Whc1MQ0lj1I/AAAAAAAAFho/5-xKW_u1788xDKc6MpEpNptH5i0uQaJPwCEwYBhgL/s1600/lopanner-meculin.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" src="https://4.bp.blogspot.com/-dinwUHW9SxI/Whc1MQ0lj1I/AAAAAAAAFho/5-xKW_u1788xDKc6MpEpNptH5i0uQaJPwCEwYBhgL/s1600/lopanner-meculin.JPG" title="Méculìn, antico pane dolce valdostano tipicamente natalizio" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L'occasione dei <b>forni accesi in dicembre</b>, periodo molto prossimo al <b>Natale</b>, era particolarmente ghiotta perché si poteva sfruttare l'opportunità di cuocere anche il <i><b>Méculìn</b></i>, un bellissimo pane dolce. La sua forma ricorda una sorta di spirale e ancora oggi lo si prepara seguendo la ricetta-base tipica del pane di farina 00. A questa si aggiungono altri ingredienti, più ricchi e preziosi, come il burro, le uova, il miele, qualche uvetta appassita e la scorza del limone. Con pochi accorgimenti si poteva così trasformare questo rustico pane in un delizioso dolce per le festività natalizie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le cavità di questi forni, particolarmente ampie, permettono di cuocere anche fino a 170 pani per ogni "infornata". Si è iniziato così a cuocere dal mattino presto, per continuare fino al pomeriggio inoltrato. La gente nel frattempo ha aspettato in piazza la cottura di ogni "tornata", fino al fatidico momento dell'apertura del forno... allora, in una sorta di balletto, avanti e indietro dal forno al banco in piazza, ecco girare assi colme di pagnotte, prontamente svuotate da avide mani che non volevano perdere l'opportunità di acquistare un pane così speciale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questi gesti, oggi come un tempo, c'è il lavoro di tutta la comunità, che nella condivisione degli incarichi di ciascuno, giunge alla condivisione comunitaria di un prodotto così carico di valori simbolici.</div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-T9O_k4LMS8Q/Whc1JnoKikI/AAAAAAAAFhU/y-o9XgiTecMmgF9y0YLt40ws5CZAb_KIACLcBGAs/s1600/lo-pan-ner-tipico-valdostano.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" src="https://3.bp.blogspot.com/-T9O_k4LMS8Q/Whc1JnoKikI/AAAAAAAAFhU/y-o9XgiTecMmgF9y0YLt40ws5CZAb_KIACLcBGAs/s1600/lo-pan-ner-tipico-valdostano.JPG" title="Volontario per la festa transfrontaliera de Lo Pan Ner" /></a></div>
<span style="text-align: justify;">Ed è proprio grazie a manifestazioni come questa, che oggi diventa possibile il passaggio del testimone alle generazioni più giovani, attraverso il racconto vissuto in prima persona, delle tradizioni e dei saperi antichi, in un filo continuo dal passato al presente.</span><br />
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/oUMamWFtx5o/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/oUMamWFtx5o?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie alla <a href="http://www.regione.vda.it/">Regione Valle d'Aosta</a> e ad <a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a> - Associazione Italiana Food Blogger per la preziosa opportunità.</div>
<br />Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-9753229558595925502017-11-08T18:46:00.001+01:002017-11-08T18:46:36.222+01:00Dessert cremoso al limone e fiori di rosmarino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-4rDMHxLOZHA/WdZtYZKk2fI/AAAAAAAAFd8/hJT63H2zhWgKgQ0YOlk_3hEq8Ww8D1AUQCLcBGAs/s1600/dessert_limone4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="933" height="424" src="https://2.bp.blogspot.com/-4rDMHxLOZHA/WdZtYZKk2fI/AAAAAAAAFd8/hJT63H2zhWgKgQ0YOlk_3hEq8Ww8D1AUQCLcBGAs/s640/dessert_limone4.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sabato la scuola di mio figlio ha aperto le porte ai genitori per donare, dietro libera offerta, la verdura coltivata nell'<b><a href="http://www.icscanzorosciate.gov.it/comune-di-scanzorosciate-1deg-premio-nazionale-per-progetto-orto-didattico">orto didattico dell'istituto</a>.</b> </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Grazie al sostegno dell'amministrazione comunale e al preziosissimo impegno di una rete di volontari, i nostri ragazzi possono prendere parte a questo importante progetto, l'<b>orto didattico</b>, dove il <b>fare</b> e il <b>saper fare</b> traducono nella pratica termini come <i>ecosostenibilità</i> ed <i>ecocompatibilità</i>. Le classi possono così misurarsi, con frequenza settimanale, in lavori pratici e approfondimenti teorici, seguendo il ciclo vitale delle varie coltivazioni, rafforzando così il legame con la terra. Gli studenti possono portare a casa una piccola parte del raccolto e l'istituto invita le famiglie a valorizzare questi prodotti per permettere ai ragazzi di riprendere contatto con gusti divenuti ormai estranei ai palati più giovani. [*]</div>
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<br /></div>
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L'appuntamento di sabato era qualcosa che non potevo assolutamente perdere! Le verdure disponibili erano davvero tante, c'erano verze e cavolfiori di ogni tipo, cavolo nero, fagioli, zucche di diverse qualità e perfino le nespole. Una vera meraviglia. C'erano anche piccoli mazzetti di rosmarino... in fiore! E io non me lo sono lasciato sfuggire, felice come una bimba di potermi perdere, ancora una volta, nel meraviglioso viola delicato di questi graziosi fiorellini che mi ricordano delle piccole orchidee.</div>
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<br /></div>
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Il rosmarino è un arbusto aromatico che fiorisce un paio di volte all'anno, normalmente a giugno e a settembre, ma le temperature inusualmente calde di quest'ultimo periodo hanno fatto una piccola magia: una fioritura piena a novembre inoltrato. Con i fiori di rosmarino ho decorato un dessert leggero al limone, fresco e gradevole nonostante ci si trovi ormai in autunno.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
L'abbinamento tra il limone e il rosmarino mi ricorda gli infusi che prepara mia mamma per contrastare i primi raffreddori di stagione. Si tratta di rimedi popolari che attingono ad un sapere antico e mi piace poterne dare una rilettura un po' alternativa, come in questo dessert al cucchiaio, perfetto per sgrassare il palato a fine pasto.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/--G_RBfHRA4g/Wd-cWY1YI5I/AAAAAAAAFes/EhQV7bnjSzI3Pf67yQgDfKBu9DM76hBlQCLcBGAs/s1600/dessert_limone2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="933" data-original-width="620" src="https://2.bp.blogspot.com/--G_RBfHRA4g/Wd-cWY1YI5I/AAAAAAAAFes/EhQV7bnjSzI3Pf67yQgDfKBu9DM76hBlQCLcBGAs/s1600/dessert_limone2.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Dessert cremoso al limone e fiori di rosmarino</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Ingredienti per 8 o 10 bicchierini</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>per il curd</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
150 g zucchero</div>
<div style="text-align: center;">
3 uova intere</div>
<div style="text-align: center;">
30 g burro</div>
<div style="text-align: center;">
1 limone non trattato</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>per la meringa italiana</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
200 g zucchero</div>
<div style="text-align: center;">
100 g acqua</div>
<div style="text-align: center;">
3 albumi</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Preparate prima il curd, anche qualche giorno in anticipo</b>: in un pentolino dal fondo spesso sciogliete il burro con lo zucchero e la scorza del limone -grattugiata finissima-. Usando una frusta montate il composto e, appena il burro è totalmente sciolto, aggiungete un uovo per volta continuando a muovere la frusta. E' importante che la temperatura sia appena tiepida, in modo che l'uovo entrando a contatto con il burro sciolto non si cuocia all'istante, dando l'effetto di uovo fritto. Dopo aver aggiunto le uova procedete con il succo del limone filtrato. Mantenendo il composto a fuoco leggerissimo, lasciatelo addensare, usando la frusta per evitare che attacchi sul fondo. Sarà pronto quando la consistenza sarà molto simile a quella di uno yogurt liquido. Toglietelo dal fuoco e versatelo in una ciotola per farlo raffreddare completamente. Il curd è una crema che può conservarsi alcuni giorni in frigorifero, sigillando la ciotola con pellicola.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Preparate la meringa italiana, qualche in anticipo</b>: scaldate l'acqua con lo zucchero e fatene uno sciroppo, in un pentolino. Portate il composto a 121° -usate un termometro da cucina per misurare la temperatura-. Basteranno alcuni minuti, durante i quali potrete iniziare a montare gli albumi con la frusta elettrica, in una una ciotola abbastanza ampia. Non serve arrivare a montarli a neve ferma, è sufficiente che diventino un composto fluido e un po' spumoso. Aggiungete una prima metà dello sciroppo a 121° con le fruste in movimento, e dopo un minuto completate con l'aggiunta dell'altra metà dello sciroppo. Continuate a montare a velocità sostenuta, per circa cinque minuti, o fino a quando il composto raggiungerà una consistenza soda, lucida e molto ferma, ma allo stesso tempo fluida, in grado di mantenere la forma. A questo punto la meringa è pronta, lasciatela raffreddare e conservatela in frigo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il dessert è il risultato dell'unione di questi due preparati: la meringa italiana nel curd al limone. Usate una paletta tipo leccaepentola in silicone, e fatelo con movimenti circolari ampi dal basso verso l'alto. Potrete fare quest'operazione anche al momento di servirlo, oppure in anticipo, riservando il porzionamento dei bicchierini quando lo porterete in tavola. L'importante è che tutto sia freddo, alla temperatura del frigorifero. Decorate con i fiori di rosmarino solo al momento del servizio, daranno al tutto una nota un po' amarognola ma anche aromatica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nota: Per una cena un po' più elegante, sarà perfetto accompagnato da biscottini tipo lingua di gatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-_OHLfAExsLI/Wd-cH8OywuI/AAAAAAAAFeo/9rICCJny70MZNtEoQ-YVjWxhKIFCNdjaQCLcBGAs/s1600/dessert_limone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="444" src="https://3.bp.blogspot.com/-_OHLfAExsLI/Wd-cH8OywuI/AAAAAAAAFeo/9rICCJny70MZNtEoQ-YVjWxhKIFCNdjaQCLcBGAs/s1600/dessert_limone.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
[*] Il comune di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo, nell'<b>ottobre 2016</b> è stato premiato con il primo posto al concorso nazionale <a href="http://www.ecodibergamo.it/stories/hinterland/scanzorosciate-e-greencon-lorto-a-scuola-e-primo-in-italia_1207324_11/">Città per il verde</a>, per il progetto dell'orto didattico.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Il progetto coinvolge oltre 600 alunni, trasversalmente dalla scuola dell'infanzia fino alle classi della secondaria di primo grado, che insieme ai volontari coltivano circa 4800 metri quadrati di terreno, con particolare attenzione alle biodiversità del nostro territorio. Il progetto, partito quattro anni fa con l'obiettivo di sviluppare nei ragazzi una conoscenza teorico-pratica dell'ambiente e dell'ecosostenibilità, coinvolge anche aziende agricole, un frantoio, Slow Food e il <a href="http://www.consorziomoscatodiscanzo.it/">Consorzio del Moscato di Scanzo</a>. Da quest'anno infatti sono state messe a dimora anche le barbatelle per l'uva del <a href="http://www.aifb.it/cibo-e-cultura/gran-tour-italia/lombardia/il-moscato-di-scanzo/">Moscato di Scanzo</a>.</div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-85757268985294738092017-09-30T23:58:00.002+02:002017-11-28T07:58:55.267+01:00Salmerino con salsa di pane e olio al rosmarino, per Lo Pan Ner<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OzpQtwxZg48/WdAbgLxtCzI/AAAAAAAAFdU/q0TA8gQb_zUchHmgHhWtwPYNA62cvgS6ACLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_salmerino.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="423" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-OzpQtwxZg48/WdAbgLxtCzI/AAAAAAAAFdU/q0TA8gQb_zUchHmgHhWtwPYNA62cvgS6ACLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_salmerino.JPG" /></a></div>
<br />
Quest'anno si terrà la seconda edizione della <a href="http://www.lopanner.com/2017vda/">Festa de Lo pan ner</a>, festa transfrontaliera dei pani delle alpi che si svolgerà il <b>14 e 15 ottobre</b>, in collaborazione con il Cantone dei Grigioni e con la Lombardia. Il 14 ottobre, cinquanta comuni in Valle d'Aosta accenderanno i loro forni e prepareranno il pane, in un rituale antico secondo cui si preparava, nella giornata del pane, il pane per tutto l'anno.<br />
[Ho anche avuto il privilegio di partecipare all'apertura dei forni presso i villaggi di Epinel e Gimillan (frazioni di Cogne in provincia di Aosta) a <a href="http://essenzaincucina.blogspot.it/2017/11/lo-pan-ner-pane-segale-tradizionale-valdostano.html">questa pagina</a> potrete leggerne un breve racconto e vedere qualche immagine, che racconta più di mille parole il valore di questa bella tradizione].<br />
<br />
<a href="http://www.aifb.it/">AIFB</a> è partner della manifestazione con un bellissimo contest, per la valorizzazione del pane nero nelle ricette della cucina attuale. La ricetta di questo pane nero, segue precisi rapporti tra le quantità e le qualità delle farine impiegate: in particolare la segale è presente in percentuale molto importante.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Anch'io ho voluto dare il mio contributo, con una ricetta che utilizzasse prodotti del mio territorio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per l'occasione ho preparato il pane nero, secondo la ricetta ancora in uso e ben codificata in tutta la regione. Eccomi quindi ad affrontare la panificazione, primo importante passaggio per la realizzazione del mio piatto, il <b>Salmerino in salsa di pane, con olio al rosmarino</b>.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-7ytljNQKqEY/WdAbhK_WZAI/AAAAAAAAFdc/SraDbxs6EywIIh4gN_AohpS3wNPkV0TQwCLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_pane.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="635" src="https://3.bp.blogspot.com/-7ytljNQKqEY/WdAbhK_WZAI/AAAAAAAAFdc/SraDbxs6EywIIh4gN_AohpS3wNPkV0TQwCLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_pane.JPG" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;"><b>Pane nero Valdostano</b></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><b><i>dosi per due filoni come in foto</i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: inherit;">Farina di segale integrale g 550
</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Farina di grano tenero tipo 0 g 250</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Farina di grano tenero integrale g 200</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Acqua g 620/650</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Sale g 20</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; white-space: pre-wrap;">Lievito di birra secco g 10</span></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Preparate il pane il giorno prima: dal quantitativo di acqua totale destinato alla ricetta, prendete 100 g, portatela a temperatura tiepida e scioglietevi il lievito di birra secco, con una punta di cucchiaino di zucchero, che serve per attivare la lievitazione. In una grande ciotola miscelate il lievito attivato, con le farine ed il rimanente quantitativo d'acqua, meglio se tiepida.<br />
<br />
Impastate molto bene fino ad ottenere una grossa "pagnotta" dalla consistenza molto plastica e malleabile -una consistenza che a me ha ricordato quella della pasta di sale!-. Ponete l'impasto nella ciotola e lasciate riposare fino al raddoppio.<br />
<br />
Passato questo tempo di lievitazione, che per me è stato di circa 6 ore, fate la pezzatura che preferite e procedete a fare le pieghe: io ho spezzato il composto in due porzioni, per due filoncini. E per le pieghe semplicemente ho appiattito con il palmo delle pani l'impasto, allargandolo bene. Quindi ho ripiegato il lembo di sinistra e poi quello di destra (come fossero i lembi di un foglio), e successivamente il lembo superiore e quello inferiore. Ho ruotato l'impasto di 90° ed ho ripetuto questa sequenza per quattro volte.<br />
<br />
Ho lasciato lievitare l'impasto fino al raddoppio, in forno precedente riscaldato e poi spento. Qui sotto, la foto dei due filoncini già gonfi e pronti per andare in forno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Dgwnn0CeO-U/WdAbg7kAsCI/AAAAAAAAFdY/iIIxHNHYeIE4lEG7jxrfHaSZHyEdtsJWwCLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_lievitazione.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-Dgwnn0CeO-U/WdAbg7kAsCI/AAAAAAAAFdY/iIIxHNHYeIE4lEG7jxrfHaSZHyEdtsJWwCLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_lievitazione.JPG" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Ho cotto questo pane per circa 40 min. a 200° ponendo sul fondo del forno una padellina con dell'acqua per umidificare la cavità di cottura. A fine cottura si ottiene un pane molto asciutto, compatto e dalla lunga conservabilità; può essere consumato anche quando è molto molto secco. Se lo desiderate più morbido, toglietelo dal forno dopo circa mezz'ora di cottura e lasciatelo intiepidire avvolto in un canovaccio.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-dYay1Sj0RgU/WdAbiLiNH0I/AAAAAAAAFdg/9eSlaM5YBPc51C2YzsmLR0tu4IFngQCeQCLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_salmerino_1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="635" src="https://4.bp.blogspot.com/-dYay1Sj0RgU/WdAbiLiNH0I/AAAAAAAAFdg/9eSlaM5YBPc51C2YzsmLR0tu4IFngQCeQCLcBGAs/s1600/lo_pan_ner_salmerino_1.JPG" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><b>Salmerino con salsa di pane e olio al rosmarino</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><b><i>dosi per quattro persone</i></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">2 salmerini di media dimensione</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">60 g di pane nero di segale</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">300 ml brodo di verdure</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">30 g noci</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">1 scalogno</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">3 rametti timo</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">1 bicchiere di vino bianco secco</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">poca farina 00</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">100 ml olio extravergine d'oliva</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">3 rametti di rosmarino</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;">sale, pepe</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Questo piatto è preparabile in circa mezz'ora, a patto di avere già pronto il pane nero. Riducete il pane in cubetti e ponetelo in forno sotto il grill a 200° per circa 5 min, ma <b>sorvegliate!</b> Pulite e affettate lo scalogno, tritate il timo, soffriggete il tutto in poco olio ed aggiungete anche i cubetti di pane tostato. Dopo qualche minuto sfumate con poco vino bianco. Continuate la cottura del pane aggiungendo brodo fino a che il pane sarà morbido. Regolate di sale e pepe, passate il tutto al minipimer. Se lo riterrete necessario, potrete passare al setaccio la salsa per ottenere una crema molto liscia.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Preparate l'olio aromatizzato: scaldate l'olio in una padellina, aggiungendovi anche il rosmarino ben tritato. Portate alla temperatura massima di 62° quindi spegnete e lasciate intiepidire. Gli olii essenziali del rosmarino passeranno così nell'olio extravergine, profumandolo meravigliosamente.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Cuocete il salmerino al vapore: in una pentola mettete a scaldare due dita di acqua, con mezzo bicchiere di vino e due grani di pepe. Al bollore, inserite la griglia per la cottura al vapore, con il salmerino e qualche fettina di limone nella pancia. Cuocete circa 15 min. Sfilettate il pesce facendo MOLTA ATTENZIONE a conservare qualche lembo di pelle del pesce. Mantenete al caldo i trranci sfilettati, mentre per la pelle: infarinate e friggete ciascun pezzetto per un attimo, finché diventi molto molto croccante, sembrerà a delle chips.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Preparate il piatto, possibilmente caldo, disponendo la salsa, il trancio di salmerino, disponete in maniera estrosa un paio di chips di pelle e, per finire, qualche fogliolina aromatica verde a decorare. Prima di andare in tavola, mettete qualche goccia di <b>olio caldo al rosmarino.</b></span></div>
</div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-62557210346368835132017-09-29T19:02:00.002+02:002017-09-29T19:09:34.445+02:00Torta alla zucca e grano saraceno gluten free<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Ff6-9QQ5hwo/WcPzkB6uo9I/AAAAAAAAFc4/tcCBaYMHFNYFMwIHIEVUVN62gXngAF61wCLcBGAs/s1600/torta_zucca_saraceno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="493" data-original-width="635" src="https://2.bp.blogspot.com/-Ff6-9QQ5hwo/WcPzkB6uo9I/AAAAAAAAFc4/tcCBaYMHFNYFMwIHIEVUVN62gXngAF61wCLcBGAs/s1600/torta_zucca_saraceno.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ad autunno ormai già iniziato e temperature finalmente adeguate alla stagione entrante, torna anche la voglia di portare calore all'interno del nostro corpo. Le qualità riscaldanti del cibo hanno in questo periodo una grandissima responsabilità, nel portare equilibrio tra l'interno del nostro corpo, che deve potersi mantenere caldo rispetto all'esterno: il clima freddo è in arrivo. E sarà sempre più freddo!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco quindi una torta molto soffice e gustosa, perfetta per le nostre merende con una tazza di tè, ma ancor più gradita a colazione, quando serve energia anche per iniziare bene la giornata. L'ingrediente "principe" di questo comfort food è la zucca, un ortaggio di stagione in autunno, che con il suo colore pare volerci restituire tutto il sole estivo che ha usato per maturare. La zucca ha proprietà sedative, lassative e anche diuretiche, oltre che antiinfiammatorie per l'intestino. Amerete questa torta perché non è la solita torta dolce e stucchevole; piuttosto è rustica e umida all'interno, ma tanto, tanto buona! In questa versione ho usato il burro, ma poiché la zucca è un ortaggio che potete trovare anche in primavera, non perdete l'occasione di provare allora a sostituirlo con dell'olio. Abbiate cura di scegliere un buon olio di semi, ad esempio di mais ottenuto a pressione. Le qualità energetiche diverranno più rinfrescanti e nell'insieme potrà essere un dolce anche leggero!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-WgHXXA5ZU0E/WcPzvvGiOFI/AAAAAAAAFc8/_rgER6AkeW8S2YmTyw4tHyRebcJcXsQnwCLcBGAs/s1600/torta_zucca_saraceno_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="874" data-original-width="624" src="https://4.bp.blogspot.com/-WgHXXA5ZU0E/WcPzvvGiOFI/AAAAAAAAFc8/_rgER6AkeW8S2YmTyw4tHyRebcJcXsQnwCLcBGAs/s1600/torta_zucca_saraceno_1.jpg" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Torta alla zucca e grano saraceno, gluten free</b></div>
<div style="text-align: center;">
<i>dosi per una tortiera diam. 24 cm</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
100 g farina di grano saraceno</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
100 g nocciole non pelate</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
120 g zucchero di canna </div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: 15.4px;">50 g farina riso</span></div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
100 g burro</div>
<div style="text-align: center;">
(oppure 80 g olio di mais di pressione)</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
3 uova</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
250 g polpa di zucca cotta a vapore</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
1/2 bustina di lievito per dolci</div>
<div style="text-align: center;">
zucchero a velo - per decorare</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Cardo; font-size: 15.4px; text-align: justify;" /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "cardo"; font-size: 15.4px; text-align: justify;">Per le torte, come sempre, uso il Bimby, ma va benissimo anche il vostro mixer, o frullatore o planetaria.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "cardo"; font-size: 15.4px; text-align: justify;">Riducetele quindi in "polvere" per ottenere la farina di nocciole. Aggiungete anche le altre farine e anche il lievito, miscelate il tutto in un unico composto, e mettete da parte. Nel Bimby, o in una ciotola e con le fruste elettriche, montate lo zucchero e le uova (usando l'attrezzo farfalla della dotazione Bimby) per un paio di minuti a velocità 5. Aggiungere il burro e la polpa di zucca, cotta al vapore e passata allo schiacciapatate. Togliete la farfalla e con le lame in movimento, aggiungete le farine che avete preparato prima, setacciate col lievito. Ad impasto bene amalgamato, versate nella tortiera, preparata già imburrata e infarinata. Cuocete in forno a 180° per circa 35 min., ma attenzione, regolatevi secondo il vostro forno e, prima di sfornare fate la prova dello stecchino, che dovrà uscire asciutto.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "cardo"; font-size: 15.4px; text-align: justify;">Lasciate intiepidire prima di togliere la torta dalla teglia e spolveratela con dello zucchero a velo.</span></div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-46258539478157875342017-09-05T00:21:00.002+02:002021-08-02T14:27:23.282+02:00Crostata chiusa, con pasta frolla vegan e marmellata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/--veRf5sGQOM/WayHjQa1jRI/AAAAAAAAFcI/CU3uokbg2rse2kkUYbAT8pSfZlSmGk-ZwCLcBGAs/s1600/crostata_albicocche_lavanda1.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="939" height="425" src="https://4.bp.blogspot.com/--veRf5sGQOM/WayHjQa1jRI/AAAAAAAAFcI/CU3uokbg2rse2kkUYbAT8pSfZlSmGk-ZwCLcBGAs/s640/crostata_albicocche_lavanda1.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Voglia di una crostata preparata con una <b>pasta frolla leggera</b>, <b>vegana</b>, con la farina di mandorle e magari profumata con una <b><a href="http://essenzaincucina.blogspot.it/2017/08/confettura-di-frutta-con-lagar-agar.html">marmellata particolare</a></b>? Eccovi accontentati. Questa ricetta è una sperimentazione, una cosa che spesso mi capita di fare quando ho in testa di viaggiare sul filo delle sostituzioni. Parto da una ricetta nota e uso uno o due ingredienti "diversi" da quelli previsti nell'originale, facendo attenzione alle consistenze, al rapporto tra liquidi e farine. Generalmente cerco di contenermi a solo uno o due ingredienti differenti, per non rischiare di snaturare troppo la ricetta. In questo caso però la sperimentazione aveva già avuto buon fine in <a href="http://essenzaincucina.blogspot.it/2013/06/crostata-senza-burro-senza-uova-e-pure.html">quest'altra occasione</a> e sapevo di andare a colpo sicuro.<br />
<br />
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-IKYh9ES3JTo/Wah7mQgxsqI/AAAAAAAAFb4/zhZZYiyhM_g0DQIAw_uWh8xcCTxEVFjswCLcBGAs/s1600/crostata_albicocche_lavanda.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-IKYh9ES3JTo/Wah7mQgxsqI/AAAAAAAAFb4/zhZZYiyhM_g0DQIAw_uWh8xcCTxEVFjswCLcBGAs/s640/crostata_albicocche_lavanda.JPG" width="640" /></a><br />
<br />
La pasta frolla <b>senza burro e senza uova</b> è stata una rivelazione; se ci penso bene si tratta di preparare una base per biscotti e per torte composta di fondo da tre ingredienti: farina, zucchero e olio, a cui aggiungere un po' d'acqua. Beh, credo che davvero non si possa chiedere di più all'essenzialità in cucina! Chiaro che con così pochi ingredienti, la <b>qualità delle materie prime</b> è assolutamente indispensabile. Eccomi quindi a preparare questa pasta frolla <i>vegan</i>, con della farina macinata a pietra: farro monococco e grano tenero 0 (grano tenero macinato un po' più grosso del tipo 00), dell'ottima farina di mandorle, zucchero di canna Demerara, olio di mais di qualità e semplice acqua. Stavolta non è una <b><a href="https://essenzaincucina.blogspot.com/2013/06/crostata-senza-burro-senza-uova-e-pure.html">frolla gluten - free</a></b>, ma per chi volesse tentare una versione <b>a basso contenuto di glutine</b>, basterà sostituire la farina 00 e quella di farro con pari quantità di farine di riso e grano saraceno. Il risultato sarà ugualmente ottimo!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-twfeWT8_rec/Wah7fbhbxOI/AAAAAAAAFb0/MYKZKshJVF0kjUVIoH5pcOo-9LgBfMwPACLcBGAs/s1600/crotata_albicocche_lavanda2.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="894" data-original-width="625" src="https://2.bp.blogspot.com/-twfeWT8_rec/Wah7fbhbxOI/AAAAAAAAFb0/MYKZKshJVF0kjUVIoH5pcOo-9LgBfMwPACLcBGAs/s1600/crotata_albicocche_lavanda2.JPG" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Crostata chiusa, con pasta frolla vegana</b></div>
<div style="text-align: center;">
<i>dosi per teglia da 12x25</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
350 g farine miste</div>
<div style="text-align: center;">
(130 g farina di farro + 150 di farina 00 + 70 g farina di mandorle*)</div>
<div style="text-align: center;">
180 g zucchero di canna Demerara</div>
<div style="text-align: center;">
110 g olio di mais di qualità</div>
<div style="text-align: center;">
70 g di acqua<br />
1 pizzico abbondante di bicarbonato, o di lievito per torte</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>per la farcitura</i></div>
<div style="text-align: center;">
300 g della vostra confettura migliore</div>
<div style="text-align: center;">
(io ho usato <a href="http://essenzaincucina.blogspot.it/2017/08/confettura-di-frutta-con-lagar-agar.html">la mia,</a> di albicocche e lavanda)</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">*con il prodigioso Bimby uso direttamente le mandorle intere, pelate</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mettete gli ingredienti secchi in un'ampia ciotola, amalgamate bene con le dita quindi procedete con gli ingredienti liquidi. Impastate velocemente con la punta delle dita, regolandovi con la consistenza, che potrebbe essere un po' secca (e allora aggiungerete uno o due cucchiaini di acqua) oppure potrebbe essere un po' troppo morbida (e allora la lavorerete spolverandola a più riprese con altra farina).</div>
<div style="text-align: justify;">
Io, come sempre, impasto tutto con il Bimby mettendo prima lo zucchero di canna e le mandorle intere e facendo andare 30 sec. vel.10 per polverizzare; quindi aggiungo tutti gli ingredienti secchi. Faccio girare 10 sec. per setacciare bene, poi aggiungo l'olio, il bicarbonato e l'acqua. Faccio andare a colpi intermittenti per amalgamare al meglio e poi, continuativamente per circa 30 sec. Rovescio tutto il composto sul piano di lavoro, direttamente su un foglio di carta forno e riunisco il tutto a mano, ottenendo una "palla", che lascio poi riposare in frigo un'ora circa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Passato questo tempo, stendo l'impasto in un rettangolo di spessore circa 7-8 mm. Lo dispongo nella tortiera, facendo aderire bene ai bordi, quindi taglio l'eccesso di pasta e distribuisco la marmellata sulla frolla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Stendo nuovamente l'avanzo di pasta frolla dando la forma di rettangolo, dispongo per chiudere la crostata e taglio nuovamente l'eccesso di pasta. Stavolta, prima di stenderlo e procedere a rimpastarlo per ritagliarne i decori, lo lascio in freezer per 10 minuti, così tornerà più sodo. Per questo decoro potrete sbizzarrirvi nella scelta dei motivi da ritagliare. Io ero ispirata alle foglie dell'autunno in arrivo, ma la vostra torta sarà bellissima anche con fiori, cuori, i tondi...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Bucherellate fino in fondo la pasta frolla, poi infornate, in forno preriscaldato, a 200° per circa 23 minuti. Sorvegliate bene, però, perché ciascun forno fa a sé, quel che conta è che il colore resti leggermente biscottato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-e3agy__bhx4/Wah7YjGs1GI/AAAAAAAAFbs/UuIQfDLaDVczmMciTXRLmOTZ1psu27gjwCLcBGAs/s1600/crostata_albicocche_lavanda3.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="927" data-original-width="625" src="https://3.bp.blogspot.com/-e3agy__bhx4/Wah7YjGs1GI/AAAAAAAAFbs/UuIQfDLaDVczmMciTXRLmOTZ1psu27gjwCLcBGAs/s1600/crostata_albicocche_lavanda3.JPG" /></a></div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-59564980154581279242017-08-18T17:59:00.001+02:002019-04-10T10:11:47.503+02:00Confettura di frutta con l'agar agar... albicocche e lavanda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_nWVbpliHJo/WZb7rvjNaxI/AAAAAAAAFa8/e8ojscEwUng0giwfeVUMErk9IossecAxQCLcBGAs/s1600/confettura_agaragar1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="948" data-original-width="625" src="https://1.bp.blogspot.com/-_nWVbpliHJo/WZb7rvjNaxI/AAAAAAAAFa8/e8ojscEwUng0giwfeVUMErk9IossecAxQCLcBGAs/s1600/confettura_agaragar1.JPG" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Confetture, confetture e ancora confetture...! quest'anno sembra davvero che la produzione di frutta non abbia fine e, a dispetto della grande siccità che nell'ultimo mese ha falciato l'agricoltura di tutto il territorio italiano, nella mia dolce valle, la Valseriana, gli alberi del parentado sono stati generosi con la produzione di ottima, dolcissima frutta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dovete sapere che AMO le <b>confetture sode, </b>come quelle che si comprano, si! Adoro spalmarle sulle fette di pane senza sbrodolarle dappertutto. Però le confetture che preparo in casa mi risultano sempre piuttosto morbide. Gioca a favore di questo, anche il fatto che quando le faccio non mi va di cuocerle troppo. Sono profondamente convinta che la <b>cottura veloce </b>possa <b>salvaguardare</b> qualche principio di freschezza nella frutta e mantenerne alta la vibrazione energetica, quindi evito le cotture prolungate, che tra l'altro portano a "caramellizzare" lo zucchero alterando i bei colori naturali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono anni che guardo da lontano l'<b><i>agar agar</i></b>, perché non ho mai trovato una dose sicura, una dose che mi desse risultati certi. L'<b><i>agar agar</i></b> è un gelificante naturale completamente vegetale estratto dalle alghe rosse -diversi tipi di alga, in verità-. Ha un alto contenuto in mucillagini e in carragenina, una sostanza più nota come alginato (che i dentisti conosceranno benissimo!). Ed è totalmente insapore. Il suo apporto calorico è molto basso e ha una blanda azione lassativa. La cosa davvero interessante dell'agar agar per quanto riguarda il suo uso nelle confetture, è che per gelificare non ha bisogno di zuccheri aggiunti, quindi è molto indicato anche nei casi in cui si voglia preparare della confettura a basso tenore zuccherino. Inoltre bastano pochi minuti di cottura per avere una gelificazione perfetta, quindi anche l'energia della frutta ne viene preservata. </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-c7I7c_8VqPE/WZb8WoIEUOI/AAAAAAAAFbQ/PIM8BDSEIj8Gsnv8uYDDLmJcVmx9Z5feQCLcBGAs/s1600/confetture.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="939" data-original-width="625" src="https://4.bp.blogspot.com/-c7I7c_8VqPE/WZb8WoIEUOI/AAAAAAAAFbQ/PIM8BDSEIj8Gsnv8uYDDLmJcVmx9Z5feQCLcBGAs/s1600/confetture.JPG" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa volta, però ce l'avevo, la dose perfetta: per <b><u>gelificare un chilogrammo di liquido bastano 3 cucchiaini di agar agar</u></b>: con questa dose ho visto sotto i miei occhi gelificare -alla perfezione e in meno di due ore- del succo di mela, mentre frequentavo il corso di cucina naturale presso <a href="http://www.lasanagola.it/">La Sana Gola</a>. E allora, avanti con le prove per le mie confetture... Sapete cosa vi dico? D'ora in poi #maipiùsenza agar agar. Ho ottenuto delle confetture di una dolcezza senza pari, con pochissimo zucchero aggiunto. E vogliamo parlare del colore? Sapete che su questo punto sono particolarmente sensibile, potrei dire anche esigente :-) ma i risultati sono stati al di sopra delle mie aspettative. Ecco quindi tutti i (miei) segreti per delle confetture perfette. In questa ricetta ho usato le albicocche, ma successivamente ho usato anche le peschenoci e le prugne viola: stesse dosi, risultato perfetto!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-frP5URb59BE/WZb7sioJp6I/AAAAAAAAFbA/wPgIL_almMQvBE4ARBIfcD-eBx0LI_E0gCLcBGAs/s1600/confettura_agaragar3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="948" height="421" src="https://3.bp.blogspot.com/-frP5URb59BE/WZb7sioJp6I/AAAAAAAAFbA/wPgIL_almMQvBE4ARBIfcD-eBx0LI_E0gCLcBGAs/s640/confettura_agaragar3.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Confettura con agar agar</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Albicocche e Lavanda</b></div>
<div style="text-align: center;">
<i>dosi per quattro barattoli da 400 g</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
1300 g albicocche</div>
<div style="text-align: center;">
(peso riferito alla frutta già pulita e denocciolata)</div>
<div style="text-align: center;">
650 g* di zucchero</div>
<div style="text-align: center;">
2 cucchiai di fiori di lavanda secchi</div>
<div style="text-align: center;">
3 cucchiaini** agar agar</div>
<div style="text-align: center;">
(lo trovo in vasetti di vetro da NaturaSi<br />
oppure anche all'Esselunga, in piccoli barattolini da circa 6g)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sciacquate le albicocche e procedete a denocciolarle e tagliarle a pezzetti. Mettetele direttamente nella pentola che userete per la cottura, una pentola d'acciaio possibilmente con il fondo spesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cospargete con lo zucchero e lasciate riposare in frigo una notte. Il giorno dopo mettete la pentola sul fuoco e scaldatela dolcemente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal momento del bollore cuocete la frutta <b>non più di dieci minuti</b>, quindi scioglietevi l'agar agar. Contate altri<b> cinque minuti di cottura</b>, aggiungete i fiori di lavanda e la vostra confettura è pronta da invasare. Se vi piace vellutata, potete usare il classico minipimer, per togliere tutti i pezzetti rimasti interi. Altrimenti regolatevi in partenza tagliando la frutta a pezzetti piccini, in modo che possano poi restare interi nel vasetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><i>IMPORTANTE</i></b><br />
Invaso la confettura in <b>vasetti perfettamente puliti e sanitizzati al vapore</b>: mentre cuoce la confettura, li metto nella vaporiera, metto anche i loro tappi appoggiandoli su una griglietta superiore proprio appena sotto al coperchio. Li lascio per 15 min a pieno vapore. Al momento di invasare, sia la confettura che i vasi saranno bollenti. A quel punto, basterà <b>chiudere immediatamente ogni vasetto appena riempito e lasciare raffreddare</b>. Il vapore rimasto nel poco spazio vuoto, raffreddandosi si restringerà portando i vasi sottovuoto. Etichettate e riponete ogni vasetto al buio e al fresco: la confettura si conserva perfettamente per mesi, anche se il mio consiglio è sempre quello di consumare l'autoproduzione in tempi ragionevoli, senza che passi troppo tempo.<br />
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
*La quantità di zucchero corrisponde alla metà del peso della frutta. Ho constatato personalmente che al momento della cottura si verifica una dispersione acquosa, il cui risultato è quello di concentrare lo zucchero sul peso finale del prodotto. Questa è la mia dose abituale, l'ho mantenuta anche in questa ricetta, dove sapevo che la cottura non sarebbe stata la mia solita. Normalmente infatti cuocio circa mezz'ora o poco più, sperimentando a volte una riduzione del peso di partenza, di quantità da invasare, anche del 30%. Significa che la quantità di zucchero sul totale invasato raggiunge e supera il 50% richiesto per garantire una concentrazione zuccherina che garantisca la conservazione anche da un punto di vista igienico.</div>
<div style="margin: 0px;">
**Nella preparazione di questa confettura ho diminuito la dose di agar agar prevista per gelificare un litro di liquido, portandola a circa 4 g perché la mia frutta era molto matura e dolce, inoltre c'è anche lo zucchero previsto per la conservazione normale delle confetture e la sua presenza aiuta già ad addensare il composto. Il risultato è stato perfetto.</div>
</div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Agar_agarCinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-86448361432784578152017-07-28T10:00:00.000+02:002017-07-28T15:17:37.351+02:00Pull Apart bread con confettura di albicocche<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Rx2ZiowkKuk/WXpxjE-rDeI/AAAAAAAAFZg/h0HGFUb3cMcfd5R8A0M8OkSooOlEvqJrACLcBGAs/s1600/pull_apart_bread.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="677" src="https://2.bp.blogspot.com/-Rx2ZiowkKuk/WXpxjE-rDeI/AAAAAAAAFZg/h0HGFUb3cMcfd5R8A0M8OkSooOlEvqJrACLcBGAs/s1600/pull_apart_bread.JPG" /></a></div>
Il <b>Pull Apart bread</b> è una preparazione che non conoscevo fino a che non ho aperto il blog. Prima di allora, ovvero circa sei anni fa, mai l'avevo visto e tanto meno, mai l'avevo assaggiato.<br />
Si tratta di un panbrioche dalla forma molto divertente e golosissima, molto amato nei paesi anglosassoni, che si presta bene ad essere consumato a colazione; con la confettura preparata in casa sarà una vera coccola, in questi giorni che preludono alle ambite vacanze e che portano il desiderio profondo di tempi pigri dal ritmo lento.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mWfu8oyh5CE/WXpxhcjUwYI/AAAAAAAAFZY/LfyMEKiwb38Rv0i5WMHal8yiMbgmP8gJwCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread-3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="677" src="https://1.bp.blogspot.com/-mWfu8oyh5CE/WXpxhcjUwYI/AAAAAAAAFZY/LfyMEKiwb38Rv0i5WMHal8yiMbgmP8gJwCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread-3.JPG" /></a></div>
L'occasione per provare a farlo, è stata anche quella di accompagnare, con la mia colazione <a href="https://ibiscottidellazia.blogspot.it/2017/05/insalata-di-penne-integrali-con-rucola.html">Al KM 0</a>, il menù Al <b>KM0 </b>delle care amiche <a href="https://arbanelladibasilico.blogspot.it/" style="font-weight: bold;">Carla Emilia</a>, <a href="https://ibiscottidellazia.blogspot.it/" style="font-weight: bold;">Consuelo</a> e <a href="http://www.batuffolando-ricette.com/" style="font-weight: bold;">Simona</a>. Ho trovato una ricetta in rete, a cui mi sono riferita per fare le mie varianti: l'impasto indiretto, preparando una <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Biga_(alimento)">biga</a> con la pasta madre.<br />
Per la farcitura, invece, ho usato la confettura di albicocche (dagli alberi del parentado) che ho fatto nei giorni scorsi, preparata con l'aggiunta dell'agar agar e di cui a breve pubblicherò la ricetta. Un vero classico per il <b>KM0</b>! Per ora vi rimando alla ricetta che avevo postato qualche tempo fa, che trovate <a href="http://essenzaincucina.blogspot.it/2011/07/marmellata-di-gocce-doro-alla-vaniglia.html">QUI</a>.<span style="text-align: center;"> </span></div>
<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ESoTCPz3LOE/WXpzWDsZHdI/AAAAAAAAFZ0/H6mFx6pAOxEGslbcDiiikHLED3QtDyXPQCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread-6.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="677" src="https://3.bp.blogspot.com/-ESoTCPz3LOE/WXpzWDsZHdI/AAAAAAAAFZ0/H6mFx6pAOxEGslbcDiiikHLED3QtDyXPQCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread-6.JPG" /></a></div>
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Pull Apart bread </b><br />
<b>con pasta madre - impasto indiretto</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="font-size: small;">dosi per stampo da 11,5 x 31 cm</b><br />
<br />
<b>per la biga</b><br />
100 g lievito madre<br />
100 g acqua tiepida<br />
200 g farina 00 forte - 360 W<br />
1/4 cucchiaino da tè di lievito secco<br />
<br />
<b>per il Pull Apart</b><br />
170 g farina 00 forte - 360 W<br />
200 g farina 00<br />
80 g latte tiepido<br />
60 g burro sciolto<br />
50 g zucchero<br />
2 uova<br />
1 pizzico di sale<br />
200 g della vostra migliore confettura<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il giorno prima, preparate la <i>biga</i>, impastando gli ingredienti velocemente. Formate una palla con l'impasto che otterrete, ponetela in una ciotola e lasciatela in frigo fino al giorno dopo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Passato questo tempo toglietela dal frigorifero e lasciatela tornare a temperatura ambiente, serviranno almeno due ore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Impastate questa <i>biga </i>nell'impastatrice, o nella planetaria, o nel Bimby come me, aggiungendo tutti gli altri ingredienti previsti per il Pull Apart: impastate a lungo, almeno 3 o 4 min, quindi togliete l'impasto e lavoratelo brevemente sul piano infarinato, formate una palla e ponete a lievitare in luogo tiepido per circa due ore, o almeno fino al raddoppio. (Io l'ho lasciato nel Bimby).</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-OvTXhPZgGDA/WXp6zcHaGpI/AAAAAAAAFaI/6uy-Gz1vWTg6pjzbkWbinB0eIDnFhwS7gCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread_6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="677" height="380" src="https://3.bp.blogspot.com/-OvTXhPZgGDA/WXp6zcHaGpI/AAAAAAAAFaI/6uy-Gz1vWTg6pjzbkWbinB0eIDnFhwS7gCLcBGAs/s640/pull_apart_bread_6.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DAQ1Nk-1RXY/WXp60cuPVDI/AAAAAAAAFaM/mJk9fqu8os8RvsKs9j4wpTDFGc_qkl5wQCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread_7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="677" height="380" src="https://2.bp.blogspot.com/-DAQ1Nk-1RXY/WXp60cuPVDI/AAAAAAAAFaM/mJk9fqu8os8RvsKs9j4wpTDFGc_qkl5wQCLcBGAs/s640/pull_apart_bread_7.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: left;">Trasferite nuovamente l'impasto sul piano di lavoro. Stendetelo col mattarello ad uno spessore di circa 1 cm, spalmate la confettura in modo omogeneo quindi, con una rotella per pizza, tagliate delle strisce, sovrapponetele una sull'altra, non più di tre per "pila". Ritagliatele ulteriormente a rettangoli e disponeteli delicatamente nello stampo da plum cake imburrato ed infarinato bene.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-7JyTCVe1GmY/WXp60jlBVFI/AAAAAAAAFaQ/ZuE4uNh1FQo4vLf4WunUBkjbIwfaqju0QCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread_8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="677" height="380" src="https://4.bp.blogspot.com/-7JyTCVe1GmY/WXp60jlBVFI/AAAAAAAAFaQ/ZuE4uNh1FQo4vLf4WunUBkjbIwfaqju0QCLcBGAs/s640/pull_apart_bread_8.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-s-npAqSENrQ/WXpxlGCqZeI/AAAAAAAAFZk/8Jw0kJBQdTU9BaLiQfOoKp8rtRB79w9kACLcBGAs/s1600/pull_apart_bread2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="677" src="https://4.bp.blogspot.com/-s-npAqSENrQ/WXpxlGCqZeI/AAAAAAAAFZk/8Jw0kJBQdTU9BaLiQfOoKp8rtRB79w9kACLcBGAs/s1600/pull_apart_bread2.JPG" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-w9wR0OyMEk8/WXpxhkABgeI/AAAAAAAAFZc/qFt0DmEMUu4WrFu6UNvKre2Fo357C_Y6gCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="966" data-original-width="677" src="https://2.bp.blogspot.com/-w9wR0OyMEk8/WXpxhkABgeI/AAAAAAAAFZc/qFt0DmEMUu4WrFu6UNvKre2Fo357C_Y6gCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread1.JPG" /></a></div>
Lasciate lievitare un'altra ora, quindi infornate in forno freddo. Accendete e portate a 180° solo ventilato: in questi 12 -13 min in cui il forno si porta alla temperatura di regime, l'impasto completerà la sua lievitazione, gonfiandosi a meraviglia (forse anche un po' troppo!). Completate la cottura per altri 18 - 20 minuti.<br />
Sfornate e lasciate intiepidire prima di sformare il <b>Pull Apart bread</b>. Gustatelo tiepido, con un buon caffè e dell'altra confettura.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_nQCothmy4U/WXpzWOWhUHI/AAAAAAAAFZw/lTK_KnPZWLED-EjEKG3tPgO-wKivdk-WwCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread-5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="965" data-original-width="677" src="https://2.bp.blogspot.com/-_nQCothmy4U/WXpzWOWhUHI/AAAAAAAAFZw/lTK_KnPZWLED-EjEKG3tPgO-wKivdk-WwCLcBGAs/s1600/pull_apart_bread-5.JPG" /></a></div>
<br />
Qui di seguito anche le ricette delle mie compagne di viaggio, per quest'ultimo menù insieme, all'insegna del KM0 e le conserve fatte in casa.<br />
<br />
Pranzo da Carla: <b><a href="https://arbanelladibasilico.blogspot.it/2017/07/al-km-0-le-conserve.html">Filetto al pesce persico al limone e timo</a></b> - e la conserva di limone e rosmarino<br />
Merenda da Consuelo: <b><a href="https://ibiscottidellazia.blogspot.it/2017/07/ravioli-dolci-di-frolla-alla-robiola.html">Ravioli dolci alla robiola</a></b> - e la confettura di ciliegie<br />
Cena da Simona: <b><a href="http://www.batuffolando-ricette.com/2017/07/straccetti-di-melanzane-sottolio.html">Straccetti di melanzane sott'olio</a></b> - e le melanzane conservate sott'olio<br />
<div class="m_-4529279207220040966m_1945674640891579125gmail-_2cuy m_-4529279207220040966m_1945674640891579125gmail-_3dgx m_-4529279207220040966m_1945674640891579125gmail-_2vxa" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #1d2129; direction: ltr; font-family: georgia, serif; margin: 0px auto 28px; text-align: center; white-space: pre-wrap; width: 700px; word-wrap: break-word;">
<div style="text-align: left;">
</div>
</div>
</div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-21012570256499797512017-07-14T10:00:00.000+02:002017-07-17T17:19:31.606+02:00Grigliata e spiedini: un barbecue perfetto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-14cctvhG2N8/WWesh-ja8dI/AAAAAAAAFYk/HuQ7ujdhmmwlFrUQx8-3OmTteZzjXzZOgCLcBGAs/s1600/grigliata_spiedini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1113" data-original-width="1600" height="444" src="https://1.bp.blogspot.com/-14cctvhG2N8/WWesh-ja8dI/AAAAAAAAFYk/HuQ7ujdhmmwlFrUQx8-3OmTteZzjXzZOgCLcBGAs/s640/grigliata_spiedini.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;">La rubrica <b>Al km 0</b>, ideata e condotta dalle care amiche <b>Carla Emilia</b>, <b>Consuelo</b> e <b>Simona</b>, oggi mi ospita con la cena, preparata con prodotti del mio territorio, quindi rigorosamente a #chilometrozero, secondo il tema delle Fiere e Sagre.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;">L'estate è la stagione regina delle Fiere, delle Sagre e delle feste di paese e, per me e il mio paesello, è la stagione del Palio. </span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;">Nelle scorse settimane infatti, l'aria nei dintorni del campo che ogni anno ospita questa piacevole festa, è stata costantemente pervasa dagli appetitosi profumi del barbecue: carne e spiedini cotti alla piastra.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-bxBlJAftNwY/WWMafWrNRFI/AAAAAAAAFYE/PmlfifTvZGM4GulcI2rWA6rQrzeFjYHgACLcBGAs/s1600/barbecue-grigliata-perfetta-spiedo.jpg" imageanchor="1" style="font-family: Times; font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="331" data-original-width="770" height="275" src="https://1.bp.blogspot.com/-bxBlJAftNwY/WWMafWrNRFI/AAAAAAAAFYE/PmlfifTvZGM4GulcI2rWA6rQrzeFjYHgACLcBGAs/s640/barbecue-grigliata-perfetta-spiedo.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"></span><br />
<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.2px;">Questo tipo di preparazione ha origini che, possiamo immaginare, si perdono nella storia dell'uomo. Cucinare carne sulla brace, oppure su lastre di pietra sottile appoggiate sul fuoco, è qualcosa di profondamente radicato nelle abitudini alimentari dell'Uomo, fin da quando il sostentamento delle comunità era legato a doppio filo con l'attività della caccia. In ogni paese, territorio e regione, la carne preparata sul fuoco significa convivialità e condivisione, a partire dal procurare cibo fino alla preparazione del fuoco e alla cottura, ciascuno con un compito importante per la buona riuscita della festa.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.2px;">Ad esempio nella vicina provincia di <b>Brescia</b>, questa preparazione viene chiamata semplicemente "lo spiedo"ed è un piatto così amato dai bresciani che vige perfino un rigoroso disciplinare per tutelarlo. Vi troviamo indicazioni per quali carni usare -lonza o coppa suina arrotolata, cosce o petto o ali di pollo, uccelli da cacciagione- il peso di ciascun tocco, che dev'essere pari a circa 70 g e persino l'ordine da seguire per la disposizione dei tocchi di carne sugli spiedi.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.2px;">Nella provincia di <b>Bergamo</b>, invece, per le nostre grigliate e barbecue, le carni maggiormente usate sono le costine del maiale, insieme agli immancabili spiedini e poi, golosissime, anche le salsicce arrotolate, che da noi chiamiamo "loanghine"... guai se mancano!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.2px;">Con l'occasione di preparare questa cena, ho scoperto che nel marzo di quest'anno è nata a Bergamo l'Associazione <a href="http://www.bbqbergamo.it/">Bergamo Barbecue</a>, con lo scopo di promuovere, diffondere, divulgare e approfondire la cultura culinaria in particolare del barbecue. Con attività culturali come corsi per la formazione, per le tecniche di cottura e la degustazione, quest'associazione si propone di sensibilizzare l'attenzione sul tema dell'alimentazione di qualità. E questo non può che rendermi orgogliosa di essere bergamasca.</span></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13.2px;">Organizzare una cena con gli amici preparando il barbecue, ancora oggi ha qualcosa di magico e festoso, anche in casa mia: i miei figli appena sentono aria di grigliata si galvanizzano. Basta seguire qualche piccolo accorgimento e, anche se non si dispone di un barbecue o di un caminetto con la possibilità della brace, il semplice forno con una teglia foderata di cartaforno, potranno sostituire il fuoco e regalare momenti di vivace allegria.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ow3u1HL1t0g/WWMafreND0I/AAAAAAAAFYI/1t7csx9T30M8-EArik42p4mimbWMCRFIwCLcBGAs/s1600/barbecue-grigliata-perfetta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="297" data-original-width="659" height="288" src="https://1.bp.blogspot.com/-ow3u1HL1t0g/WWMafreND0I/AAAAAAAAFYI/1t7csx9T30M8-EArik42p4mimbWMCRFIwCLcBGAs/s640/barbecue-grigliata-perfetta.jpg" width="640" /></span></a><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Grigliata fatta in casa</b></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Dosi per 8 persone</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>tempo: 1 ora + riposo della carne</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
1 <i>loanghina</i> (salsiccia arrotolata)</div>
<div style="text-align: center;">
15 costine di maiale ben carnose</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>per gli spiedini di pollo</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
1 petto di pollo intero</div>
<div style="text-align: center;">
3 cipolla</div>
<div style="text-align: center;">
2 zucchina</div>
<div style="text-align: center;">
1 peperone</div>
<div style="text-align: center;">
1 manciata di pomodorini ciliegia</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
pangrattato aromatizzato con erbe aromatiche</div>
<div style="text-align: center;">
olio aromatizzato con erbe aromatiche</div>
<div style="text-align: center;">
Sale a discrezione</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Preparate la carne in anticipo, disponendo su una teglia da forno le costine di maiale e la loanghina. Pennellate con un'emulsione di olio extravergine, limone ed erbe aromatiche miste sminuzzate bene. Quindi lasciate riposare almeno un'ora al fresco, coprendo con pellicola.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo preparate gli spiedini. Pulite ed asciugate la verdura, quindi tagliate il peperone in laghe falde, riducendole poi a quadrotti di circa 3x3 cm. Affettate a rondelle di regolare spessore anche le cipolle e le zucchine. Tagliate a cubetti abbastanza regolari il petto di pollo. Passateli nel pangrattato aromatizzato e iniziate a montare gli spiedini, alternando i cubetti di carne e le verdure.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Disponeteli in una teglia rettangolare, distanziandoli leggermente per permetterne la cottura omogenea.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Accendete il forno e portatelo a 220° ventilato, quindi infornate le due teglie: girate con regolarità tutti i pezzi, ogni almeno 15 min. e dopo circa mezz'ora di cottura, scambiate le due teglie di posizione, in modo che per entrambe si possa avere una doratura superiore e una "croccatura" inferiore.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sorvegliate che il colore si trasformi virando verso un bel marrone scuro, ma senza bruciare!</div>
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Servite tutto ben caldo, accompagnato da una bella insalata fresca.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<b>Le altre proposte per una giornata Al KM0</b>, sono quelle delle care amiche che mi ospitano, e potrete trovarle qui:</div>
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<br /></div>
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colazione da <b>Carla Emilia</b>: <a href="https://arbanelladibasilico.blogspot.com/">Sagra della focaccia a Lavagna</a></div>
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pranzo da <b>Consu</b>: <a href="https://ibiscottidellazia.blogspot.com/">Cous Cous alla curcuma con verdure estive</a></div>
<div style="text-align: justify;">
merenda da <b>Simona</b>: <a href="http://www.batuffolando-ricette.com/">Focaccia Croccante con rosmarino in fiore e lievito madre</a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-5T9t8ANHQ3U/WWiDPfjLqTI/AAAAAAAAFY4/V3WkZbCBNM4-wbx130XpSe6R6RoiOTAmwCLcBGAs/s1600/definitivo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="306" src="https://4.bp.blogspot.com/-5T9t8ANHQ3U/WWiDPfjLqTI/AAAAAAAAFY4/V3WkZbCBNM4-wbx130XpSe6R6RoiOTAmwCLcBGAs/s1600/definitivo.JPG" /></a></div>
<br /></div>
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fonti:</div>
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<a href="http://www.ilverospiedo.it/spiedo-bresciano-ricetta/">Lo spiedo bresciano</a></div>
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foto dello spiedo bresciano: <a href="http://www.gardaconcierge.com/ricette-tipiche-lo-spiedo-bresciano/">qui</a></div>
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foto del barbecue: <a href="http://www.bergamopost.it/pensare-positivo/come-si-fa-una-grigliata-perfetta/">qui</a></div>
Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-84857741133594328672017-06-08T09:00:00.000+02:002017-06-11T19:46:09.447+02:00Quinoa con pomodorini, fragole e fiori (d'erba cipollina)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img src="https://4.bp.blogspot.com/-XdePJzl10a8/WSXzQFpnL4I/AAAAAAAAFVA/1cW-FKh8GFc87BEkM8k0p9C_Tl1D6GUIgCLcB/s1600/quinoa_pomodorini_fragole2.JPG" /></div>
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<br /></div>
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Un piatto freschissimo, vegan, pronto in un attimo e buono, buonissimo! Sarà anche molto gradito al nostro corpo, che in queste settimane inizia ad accusare il colpo di tanto calore tutto insieme.</div>
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L'estate infatti è finalmente arrivata e, se fuori fa caldo, il corpo va mantenuto fresco. Non è dunque un caso aver voglia di cibi crudi, freschi, aromatizzati anche con qualche spezia e conditi con olio crudo. Decisamente, un via libera verso la polarità Yin secondo la visione della Medicina Classica Cinese, che ripone particolare attenzione a creare equilibrio energetico nelle combinazioni di cui è composto un piatto. In questa ricetta c'è un buon equilibrio, dal punto di vista della vibrazione energetica: abbiamo la base composta dalla quinoa, che è un cibo Yang, proteico (non è un cereale), contraente e riscaldante, reso ancora più Yang dalla cottura. Per controbilanciare l'energia Yang, serve aggiungere Yin. Ecco allora che abbiamo frutta cruda, olio crudo e fiori d'erba cipollina: tutti elementi dalla vibrazione energetica Yin, espansiva e rinfrescante. Questa è una ricetta, di cui potrete preparare in anticipo la cottura quinoa, cuocendola anche il girono prima, e riservando invece al momento di servirla il completamento con pomodoro, fragole, erba cipollina con i suoi fiori.</div>
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<br /></div>
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-jzw5UEBpL-k/WSXzIX-HcaI/AAAAAAAAFU0/xGEx3XSluC0kL7i6dz6iEz6bK_jhGrrGgCLcB/s1600/fiori_erba_cipollina.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="957" data-original-width="637" src="https://3.bp.blogspot.com/-jzw5UEBpL-k/WSXzIX-HcaI/AAAAAAAAFU0/xGEx3XSluC0kL7i6dz6iEz6bK_jhGrrGgCLcB/s1600/fiori_erba_cipollina.JPG" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Quinoa con pomodorini, fragole e fiori</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>(d'erba cipollina)</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>dosi per 4 persone</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
tempo di preparazione</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
30 min.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
250 g quinoa</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
300 ml acqua</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
125 g pomodorino ciliegino (o di Pachino)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
100 g fragole</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Erba cipollina - fili e fiori -</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Olio extravergine d'oliva</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Limone</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-AUvhemegO8g/WSXzJBhox8I/AAAAAAAAFU4/2uee9Ak8AGQTtpYQyAAKi-t38hJaScR_wCLcB/s1600/quinoa_pomodorini_fragole1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="957" height="425" src="https://3.bp.blogspot.com/-AUvhemegO8g/WSXzJBhox8I/AAAAAAAAFU4/2uee9Ak8AGQTtpYQyAAKi-t38hJaScR_wCLcB/s640/quinoa_pomodorini_fragole1.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mettete a scaldare l'acqua, salandola. Al bollore, unite la quinoa e coprite, cuocendo a fiamma molto bassa per circa 15 min. Quindi spegnete il fuoco, lasciate smaltire il calore. Dovreste trovare la quinoa che ha assorbito tutta l'acqua; verificate il punto di cottura, considerando che dovrebbe restare un po' al dente.<br />
<br />
Sgranate la quinoa con una forchetta e riponete in frigorifero ben freddo fino al momento di servire l'insalata. Solo a questo punto, aggiungete gli altri ingredienti: la fragola ed il pomodoro tagliati in quattro parti, e poi ancora a metà, riducendo tutto a cubetti abbastanza omogenei. Aggiungete anche i fili d'erba cipollina, ttagliandoli a rondelline con una forbice.<br />
<br />
Condite delicatamente con un giro d'olio e il limone, regolando di sale. Decorate il piatto con i fiorellini d'erba cipollina, sgranandoli e distribuendoli sul piatto prima di servire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Servite ben freddo, questo piatto non potrà che soddisfarvi appieno!</div>
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</div>
<br />Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8934559943677277369.post-52725371450446887522017-05-26T02:20:00.001+02:002017-05-31T22:19:52.194+02:00Rolls, giochi di colore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-YTfHbKMdNgc/WSgV9mHy5nI/AAAAAAAAFV0/hqYaI9OMMfEDByLtzdGehBpLOvMnm6dhwCEw/s1600/MTChallengeROLLS4.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1266" src="https://3.bp.blogspot.com/-YTfHbKMdNgc/WSgV9mHy5nI/AAAAAAAAFV0/hqYaI9OMMfEDByLtzdGehBpLOvMnm6dhwCEw/s1600/MTChallengeROLLS4.JPG" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Questo giro è per i Roller: la cara <a href="http://gourmandia-chef.blogspot.it/">Gourmandia Chef</a>, Giovanna, per l'<a href="http://www.mtchallenge.it/?p=17295&preview=true">MTChallenge sfida 66</a> ha giustamente pensato di far fare un po' di scuola anche a quelli come me, che da preparazioni "furbe" come questa, traggono il massimo dei vantaggi, tipo portarsi avanti per tempo. O dovrebbero, visto che comunque stavolta sono fuori tempo massimo. Ebbene, si, dopo anni e anni di "zona cesarini", stavolta ho sforato: a mezzanotte stavo facendo le foto. Ma ormai li avevo fatti, quindi tanto valeva pubblicarli, no?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per chi ancora non avesse provato a cimentarsi, dico che sono sfiziosissimi e che, considerando che possono stare nel freezer per qualche giorno, la valenza non è indifferente. Soprattutto quando si hanno ospiti. Anche se sono semplici, i rolls richiedono un po' di manualità nella preparazione. Se poi si vogliono preparare le basi in casa, dico allora che è meglio portarsi avanti e soprattutto, calcolare bene i tempi!!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Costruendo tutta la preparazione a partire dai colori, ecco gli abbinamenti e gli ingredienti scelti:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Giallo & viola</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Rolls viola di cavolo cappuccio su frollino salato con farina fumetto</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Rosa & verde</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Rolls verde di frittata con le biete su minitigella in rosa</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono coppie cromatiche che mi piacciono tantissimo. Prima di decidere i miei ingredienti e la mia versione, ci ho dovuto pensare davvero un bel po', dato che la ricetta chiedeva che ciascun roller avesse una base d'appoggio con cui poterlo gustare, anche in un solo boccone. Infine, ho deciso per abbinamenti molto semplici, ma ovviamente un po' colorati: mi piace che all'apertura di una cena o di un pranzo, gli antipasti siano brillanti e invitanti!</div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-iJBgA9OIXGs/WSdxzE_8XeI/AAAAAAAAFVU/wR1o93TiklU2e1P4Uhtya9MKj2nnKT5QwCLcB/s1600/MTCallengeROLLS1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="635" src="https://3.bp.blogspot.com/-iJBgA9OIXGs/WSdxzE_8XeI/AAAAAAAAFVU/wR1o93TiklU2e1P4Uhtya9MKj2nnKT5QwCLcB/s1600/MTCallengeROLLS1.JPG" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9mY9XmthbwY/WSgeXkod7uI/AAAAAAAAFWA/po41r1CMK4YwIZPDpSvTwIV7NRUVeCq4QCLcB/s1600/MTChallengeROLLS4.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-9mY9XmthbwY/WSgeXkod7uI/AAAAAAAAFWA/po41r1CMK4YwIZPDpSvTwIV7NRUVeCq4QCLcB/s1600/MTChallengeROLLS4.JPG" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Rolls Giallo & Viola</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>cavolo cappuccio su frollino salato con farina fumetto</b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>dosi per un cilindro da cui tagliare circa 12 rolls</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<u><b>Frollini salati 12 pz</b></u></div>
<div style="text-align: center;">
100 g farina fumetto</div>
<div style="text-align: center;">
100 g farina 00</div>
<div style="text-align: center;">
40 g burro freddissimo</div>
<div style="text-align: center;">
40 g parmigiano grattugiato</div>
<div style="text-align: center;">
1 tuorlo</div>
<div style="text-align: center;">
1 cucchiaino di semi di papavero</div>
<div style="text-align: center;">
1 - 2 cucchiai d'acqua (se necessario)</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La frolla la preparo col mixer, ponendo tutti gli ingredienti nel boccale e dando dei colpetti iniziali, e procedendo poi continuativamente per circa 20 sec. o fino ad ottenere un composto sbriciolato. Rovesciate sul piano di lavoro, su un foglio di carta forno; con le dita raccogliete tutto lo sbriciolato in una palla -se necessario aggiungete uno o due cucchiai d'acqua per aiutarvi-. Quindi formate una palla e lasciatela riposare una mezz'ora. Col mattarello, su un foglio di carta forno, tirate la frolla a spessore 5 mm e create i biscotti con una formina, diam. max 4 cm. Re-impastate anche gli scarti fino a completamento. Disponete i biscotti su un foglio di carta-forno e cuocete, in forno a 200° per circa 15 min. statico. Lasciate poi raffreddare una volta cotti.</div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Roller</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-small;">dosi per UN cilindro da cui tagliare circa 10 rolls</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
2 foglie di cavolo cappuccio viola</div>
<div style="text-align: center;">
100 g robiola</div>
<div style="text-align: center;">
Erba Luigia</div>
<div style="text-align: center;">
(erba aromatica da vasi-balcone)</div>
<div style="text-align: center;">
30 g parmigiano reggiano</div>
<div style="text-align: center;">
Sale e pepe</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
In acqua bollente e salata, sbollentate due belle foglie di cavolo cappuccio. Lasciatele 2 minuti non di più e, una volta tolte dall'acqua bollente, raffreddatele velocemente in una ciotola con acqua freddissima. Ponetele ad asciugare su un canovaccio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo tritate finemente l'Erba Luigia e grattugiate il formaggio, Riunite il tutto in una ciotola creando un ripieno e regolate di sale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Su un foglio di pellicola, disporre le foglie dopo che avrete eliminato la costa centrale. Fate in modo che si sovrappongano senza lasciare "fessure", quindi spalmate il composto di robiola, passate un giro di pepe e, aiutandovi con la pellicola, create un rotolo. Sigillatelo con la pellicola e riponetelo in frigo a rassodare per circa 2 ore, o anche più. Al momento di servire, toglieteli con un po' d'anticipo in modo che possano poi ammorbidirsi, però tagliate i rolls quando sono ancora molto duri. Fate delle fette da circa 1 cm ciascuna e disponetene uno per ogni frollino, decorando con un piccolo ciuffetto di Erba Luigia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-4q1g3N1lq2g/WSdxztYdLtI/AAAAAAAAFVc/58soAZttmQE8JW-7Jn_9P3GY7oeChmBtgCLcB/s1600/MTChallengeROLLS2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="635" src="https://2.bp.blogspot.com/-4q1g3N1lq2g/WSdxztYdLtI/AAAAAAAAFVc/58soAZttmQE8JW-7Jn_9P3GY7oeChmBtgCLcB/s1600/MTChallengeROLLS2.JPG" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Rolls Rosa & Verde</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>frittata con le biete su minitigella rosa</b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b>dosi per circa 12 tigelline</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
250 g farina 00</div>
<div style="text-align: center;">
100 g robiola</div>
<div style="text-align: center;">
70 g farina</div>
<div style="text-align: center;">
1 barbabietola già cotta</div>
<div style="text-align: center;">
acqua</div>
<div style="text-align: center;">
Sale</div>
<div style="text-align: center;">
1/2 bustina di lievito per torte salate</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nel mixer, mettete la barbabietola sbucciata e tagliata a tocchetti, con poca acqua. Frullate a lungo in modo da avere una sorta di vellutata. Usate, di questo composto, solo circa 30 g e il resto conservatelo per altre eventuali preparazioni: si mantiene qualche giorno in frigo, in contenitore coperto con pellicola. Quindi, sempre nel mixer, mettete tutti gli ingredienti per le tigelle e impastate. Raccogliete in una palla il tutto lavorando un po' l'impasto come si fa per impastare il panr. Staccate dei pezzetti grossi come una grossa noce, lavorateli schiacciando e dando la forma di un piccolo hamburger. Scaldate una pentola antiaderente e disponetevi le minitigelle a cuocere: massimo 3 min per lato, con coperchio. Lasciate raffreddare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Roller</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: x-small;">dosi per UN cilindro da cui tagliare circa 10 rolls</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
100 g erbe verdi come spinaci, biete...</div>
<div style="text-align: center;">
Erbe aromatiche miste e fresche</div>
<div style="text-align: center;">
100 g ricotta freschissima di capra<br />
30 g parmigiano reggiano per la frittata</div>
<div style="text-align: center;">
2 uova<br />
30 g parmigiano reggiano per la farcia<br />
4 gocce di essenza di mandarino</div>
<div style="text-align: center;">
zeste di limone</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In acqua bollente e salata, sbianchite le erbe verdi e poi raffreddarle in acqua tiepida. Grattugiate il parmigiano ed aggiungervi la ricotta, le uova, l'essenza di mandarino e le zeste di limone, regolate di sale e tenete in frigo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel mixer tritate bene le erbe aromatiche, quindi aggiungetevi anche le erbe che avete sbollentate e molto ben strizzate, le uova, il parmigiano e regolate bene il sale. Per la cottura della frittata, ho usato una teglia rettangolare antiaderente, posizionata su due fuochi del fornello di casa. Il composto e risultato "abbastanza" sottile. Una volta cotta su un lato, procedete a capovolgere per ultimare la cottura anche sull'altro lato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Preparate un bel foglio di pellicola, adagiatevi la frittata quando sarà tiepida. Quindi spalmatela con la farcia di ricotta. Arrotolate aiutandovi con il film di pellicola, chiudete il rotolo sigillandolo nella pellicola quindi deponete in freezer per circa due ore almeno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al momento di servirli, toglieteli dal freezer e tagliate i rolls a fette di circa 1cm spessore. Tagliate anche le tigelle a metà, perché in cottura si saranno (giustamente) gonfiate un poco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Decorate con la scorza ciascun roll, deponendolo al centro di una mezza tigella.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Ricetta fuori tempo massimo, dedicata all'<a href="http://www.mtchallenge.it/?p=17295&preview=true">MTChallenge sfida n. 66</a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YU4GWyusKEo/WSdx5Y50q0I/AAAAAAAAFVg/AX2_fmX7L2URwNertdqjkUEiC69Y5qukQCLcB/s1600/banner_sfidadelmese_66.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="764" data-original-width="1600" height="152" src="https://1.bp.blogspot.com/-YU4GWyusKEo/WSdx5Y50q0I/AAAAAAAAFVg/AX2_fmX7L2URwNertdqjkUEiC69Y5qukQCLcB/s320/banner_sfidadelmese_66.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />Cinziahttp://www.blogger.com/profile/02991987807987178276noreply@blogger.com12