Un altro giro di giostra...



Oggi festeggio. Ma non si tratta di compleanno, è un anniversario. Un anniversario un po' particolare, che merita ogni onore.
Sono passati 22 anni da quel certo giorno in cui avrei potuto morire.
Si tratta di quegli accadimenti che segnano per sempre un punto nella tua vita, una sorta di riferimento tale, per cui tutto quello che fai è riconducibile a prima oppure dopo di quello.
Accadeva così, semplicemente, mentre tornavo a casa per il pranzo, dopo una qualsiasi mattinata di un nuvoloso maggio passata in ufficio. Guidavo la macchina, una vecchia e tamarrissima Fiat Ritmo, su una strada familiare, di quelle che conosci così bene che potresti farle ad occhi chiusi. 
Lo scroscio del temporale, fortissimo, di quei minuti rendeva tutto fumoso, confuso da distinguere. E la pioggia, che cadeva su un asfalto secco, a impastare residui di polvere e di gomma, rendeva tutto più scivoloso. Pensavo a questo mentre mi avvicinavo alla curva della centrale elettrica di Villa. Quella dove, solo cinque anni prima, aveva perso la vita Mario, il mio cugino-fratello. Lui a differenza di me, era con il suo amatissimo ET3 Primavera e al lavoro ci stava andando, di corsa e in ritardo. Ma non pensavo a Mario, io, pensavo all'asfalto viscido mentre cercavo di vedere, tra un baffo e l'altro del tergicristallo, che non ce la faceva a spazzare il parabrezza.
Ed è così che, appena dopo la curva il camion si parava davanti a me in mezzo alla strada, lasciando uno spiraglio di passaggio, che non è bastato per passarci... L'istino dello scatto ti fa sterzare a novanta gradi, immediatamente. E freni. Freni fino in fondo. Ma in un lampo ti rendi conto che non hai più nessun'altra possibilità che l'inevitabile schianto.
Quello è un momento molto particolare, davvero. E' il momento in cui qualcosa dentro di te si accorge che stai per morire. E allora ti "stringi", ti chiudi verso l'interno e gli occhi smettono di vedere, le orecchie smettono di sentire... Per un lungo attimo smetti di esistere. 
Per poi riaprire gli occhi e ritrovarti seduta sul finestrino della portiera, intorno a te il mondo si è capovolto: il sedile del passeggero al posto del tetto, le gambe bloccate dal volante. E un solo pensiero che insiste ad affacciarsi: mia mamma mi sta aspettando e bisogna dirle che sono bloccata.
Appunto, bloccata in un groviglio di lamiere che per tirarmi fuori sono servite due ore di lavoro dei vigili del fuoco. Invece per comprendere il senso di tutto questo, e anche di quello che è stato dopo, l'ospedale, il dolore, il recupero, serve un po' di più... a volte non basta una vita.
Con il passare degli anni ti accorgi che il senso che hai dato allora ha preso sfumature differenti. A venticinque anni vedevo un senso,  a trentacinque ne ho scorto un altro. Oggi vedo qualcosa di più... fondamentalmente riconosco un disegno stabilito molto lontano, qualcosa che potremmo definire "destino". O anche caso, non vedo una grande differenza onestamente. Ma non è qualcosa che sta al di sopra o al di fuori di me, è proprio l'opposto. Oggi riconosco che quell'incidente l'avevo ben pianificato. E pure quello di due anni dopo. Per imparare qualcosa d'importante per me. E chissà se ho davvero compreso la mia lezione. Di certo ho avuto un altro giro di giostra. Mia mamma mi diceva "Ringrazia il Signore che non sei morta!" ma io, il motivo, l'ho sempre saputo dentro di me: avevo ancora qualcosa d'importante da fare, un'altra opportunità per dare un significato e un valore differenti alla mia esistenza.

Sarò felice se qualcuno tra voi vorrà parlarmi del suo giro di giostra, del senso che ha trovato,  o magari dirmi se non l'ha ancora trovato... Sarò felice di condividere.
Sia ben chiaro che in cambio offro una fettina di ottima cheese cake ai lamponi, in onore alla Red Passion, che per l'occasione oggi si trasforma in "Life passion".

54 commenti

  1. Quando tutto sembra perduto la vita invece ci sorprende.
    Un abbraccio grande, cara Cinzia.

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  2. Molto bella la tua torta!
    Cara Cinzia,credo fortemente nel destino, credo che i grandi eventi della nostra vita sono segnati e servono sempre per dirci e insegnarci qualcosa!
    un abbraccio

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  3. Ho letto il tuo racconto con gli occhi lucidi e il respiro sospeso, pensare alla forza che dobbiamo inevitabilmente trovare in alcuni momenti della vita, pensare allo sconforto al quale non possiamo soccombere mi avvicina e te col pensiero. Ci sono eventi talmente invasivi che ci costringono a ricominciare, a rivedere la scala di valori e personalmente a credere che un disegno c'è.
    felice di festeggiare con te

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  4. E' bellissimo che tu sia qui a scrivercelo.
    A proposito della torta, non c'è molto da dire! ;o)

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  5. Carissima Cinzia, capisco benissimo il senso di quello di cui parli, molto bene!

    Anche io ho avuto una seconda possibilità, non ricordo nulla dell'accaduto, se non il risveglio dal coma.
    Avevo 18 anni e sono volata giù da un viadotto per 15 metri...risultato, puoi immaginarlo, ho ricominciato a camminare dopo 4 mesi ed è stato tutto molto faticoso, ma non negativo, anzi questa esperienza mi è servita per capire chi ero, cosa potevo fare e quanto valevo.

    Sono esperienze difficili da condividere, ma restano come pietre miliari a ricordarci che abbiamo avuto un'altra possibilità, che lassù qualcuno ci ama o , semplicemente, che spesso ci vuole un pò di fortuna!

    Me la sono meritata una fetta di questa torta???...quel rosso mi sta facendo l'occhiolino!!

    ciao loredana

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  6. Cara Cinzia ! Virtualmente sono lì con te a festeggiare , perché averla scampata è un grande fatto che va festeggiato ! Io non ho un evento da condividere ma ho avuto un periodo buio dell'infanzia che mi è rimasto addosso per tento tempo, Adesso mi sento riscattata, mi sono ripresa la serenità e il sorriso, ma ce n'è voluta di "rieducazione". Un abbraccione e complimenti per quella splendida torta !!!!

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  7. Giusy: è vero, a volte ci vuole anche poco per lasciarsi sorpendere, basta un sorriso inaspettato :)
    Dolcetti&co.: assolutamente SI, il destino è già scritto, proprio perché attraverso piani stabiliti noi si possa "comprendere" sempre di più
    Enrica: lo sai che con te c'è una comprensione sottile, le tue parole me lo confermano :)
    Stomondoequellaltro: gia il nome del tuo blog è un tutto un programma..!! non c'è altro da fare, sorrido!!
    Loredana: condiviamo molto noi due allora! Però a me il coma non è toccato..leggendo le tue righe ho avuto gli occhi lucidi, il tuo volo è stato davvero un miracolo, la fetta te la sei guadagnata
    Rossella: quando si è piccoli, superare certi dolori è ancora più faticoso e la malinconia che sento nelle tue parole dice tutto :) un bacio!

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  8. Caspita fai benissimo a festeggiare la tua seconda possibilità!
    Io fortunatamente non ho vissuto un'esperienza del genere ... ma ho avuto purtroppo una grave perdita di una persona giovane a me carissima proprio per un incidente stradale ... ed in questo caso ogni giorno ed ogni anno che passa è una fitta continua al cuore ... e c'è sempre una continua domanda che non ti lascia pace .... "perchè??"
    Un abbraccio

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  9. oh mamma Cinzia che incubo, fai proprio bene a festeggiare e un pezzetto di cheesecake me lo prendo anche io insieme a te.
    Una coppia di amici ha fatto un incidente in macchina, lui ha perso una gamba e da allora io sono terrorizzata dai viaggi in macchina.
    Certo che anche tu ti porti dietro delle belle ferite alle quali non si guarisce.
    Io invece, non so se c'entra qualcosa, ma forse si, ho vissuto fino a 40 anni pensando di ammalarmi come mia mamma (atassia cerebellare ereditaria)e ora festeggio perchè invece sono sana come un pesce e ci penso ogni giorno.
    un abbraccio carissima

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  10. Cara Cinzia, si che devi festeggiare!
    Io non ho passato nulla del genere, ma la vita non mi ha certo risparmiato, ho passato periodi bruttissimi e ancora non ne sono uscita completamente...Ma sai una cosa non ho mai perso il sorriso e la voglia di ricominciare...
    Un grande abbraccio!
    Dana et Dana

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  11. Si a volte dobbiamo arrivare a parderci per ritrovare noi stessi...Ma festeggia il buono che ne è venuto, dimenticando il dolore e la paura...

    Un Abbraccio Grande

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  12. Ciao Cinzia anche io 16 anni fa ho sfiorato la morte in seguito ad uno shock anafilattico da medicinali.
    Oggi se sono qui a raccontarlo, lo devo a mio figlio che allora aveva solo 4 anni che preso dal panico ha telefonato ai miei genitori che tempestivamente mi ha prestato le prime cure e chiamato la guardia medica. Nello stato di semicoscienza in cui mi trovavo ho rifiutato il ricovero in ospedale ma poi, piano piano, ho iniziato a non sentire più sensibilità e quando questo torpore è arrivato alla testa ho avuto solo la forza di gridare "sto per morire"! I miei hanno chiamato l'ambulanza ma questa non arrivava mai perchè non riusciva a trovare la strada, così mio marito e mio padre mi hanno presa di peso e mi hanno caricata in macchina. Le ultime parole che sono riuscita a pronunciare prima di uscire di casa sono state: "Fatemi vedere per l'ultima volta mio figlio" ,poi mi sono ritrovata in ospedale attaccata ad una bombola di ossigeno e lì sono rimasta per ben 15 giorni.
    Mi è andata bene lo so e per questo devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutata ma sicuramente oggi ho compreso che non era quello il mio destino!!
    Un abbraccio Carmen

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  13. Buoni festeggiamenti, ci vuole davvero...una fetta se avanza l'assaggerei volentieri, non ho avuto queste esperienze di incidenti, ma sono stata vicino a Massimo che ha avuto un brutto incidente in moto in una gara...sono stati mesi pesanti... però si è risolto tutto, un bacio

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  14. Beh, allora un festeggiamento ci vuole proprio! Sei stata fortunata all'epoca, si vede che non era ancora giunta la tua ora...e spero che tu possa vivere una lunghissima vita sempre felice, sana e serena il più possibile! Intanto mi rifaccio la bocca con questa torta...basta guardarla per farsi venire l'acuqolina in bocca!

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  15. Ciao Cinzia, che bello ritrovarti, e con un post così toccante... non posso raccontarti - non ancora, almeno, - il mio giro di giostra, ma vorrei ringraziarti per le tue parole che mi hanno toccata moltissimo. Sei una persona speciale! Ah, dimenticavo, caso mai avanzasse una fettina del tuo splendido cake avvertimi! Un abbraccio

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  16. Monique: condivido con te anche la tua esperienza.. pensa, fu proprio nello stesso identico punto del mio incidente, che cinque anni prima morì mio cugino, era per me come un fratello e comprendo bene quel senso di vuoto e di rabbia.. ma anche quello puòa insegnare qualcosa :)

    Sabina: a volte nella nostra vita è faticoso e comunque "formativo" avere persone care da seguire con malattie particolari, cose che comunque ti "toccano" dentro e dalle quali non si esce con indifferenza. Ti abbraccio

    Dana: e sorridere è tra e cose che aiutano a superare meglio i momenti difficili, con maggiore leggerezza!
    Isabeau: festeggiamo tutti insieme, vedi, una fetta di torta è sempre gradita!

    Carmen: anche la tua è un'esperienza toccante, veramente forte e davvero sei stata "fortunata".. per questo stesso problema, ho perso pure una cugina di 17 anni, e pensa la coincidenza, proprio il 22 maggio di qualche anno prima.. - Un grande abbraccio anche a te :)

    Elena: come dicevo anche a Sabina, è una grande prova anche stare vicini a persone che vivono il loro giro di giostra, davvero! Un abbraccio

    Claudia: Grazie carissima, una fettina di torta anche con te! ;)

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  17. Sara: Grazie delle tue parole, che bello trovarti! Ogni tanto ci si incontra, in questi nostri giri (di giostra eh!) e mi fa piacere :)

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  18. Ti dico solo che sono felice che tu sia qui e che abbia avuto l'onore di abbracciarti. Della cheesecake non dico niente, come faccio a resistere??????????

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  19. Sul palmo della mia mano sinistra la linea della vita è spezzata.
    Tanto tempo fa mi dissero "ti sarà offerta una seconda possibilità". Ora so cosa volevano dirmi.
    Dal momento in cui sono "saltata" da una linea della vita all'altra ho subito un grande cambiamento. Ora vivo tutto più intensamente, con la consapevolezza che ogni giorno va vissuto, assaporato e vissuto fino in fondo. Perché ogni giorno è un giorno in più.

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  20. Ho letto il tuo post di oggi con le lacrime agli occhi e un nodo in gola. Non ho un evento particolare da condividere ma un periodo buio che dura da una vita e che in fondo mi impedisce di "viverla" davvero la mia vita. E addosso la brutta sensazione di stare buttando via un giorno dopo l'altro, un'ora dopo l'altra senza avere la forza e il coraggio di dare una svolta. E l'amara consapevolezza che quando forse quella riuscirò a troverla...sarà troppo tardi! Ti abbraccio forte tesoro, questo giorno merita di essere festeggiato alla grande ^_^

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  21. Le tue parole mi hanno toccato e il tuo post commosso ed io non so trovare le parole adatte per spiegarti il nodo in gola che mi prese quel giorno che non vidi mia madre tortare e mio padre partire in macchina disperato senza alcuna spiegazione.
    Ma tutto è passato e sono contenta che tu sia qui a raccontarlo e a festeggiare questo giorno con una splendida torta.
    Un abbraccio

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  22. Brindo a te e alla vita cara Cinzia! Un abbraccio

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  23. Non mi sono mai trovata cara Cinzia in situazioni cosi estreme però posso immaginare il dopo questa esperienza che segno abbia lasciato nella tua vita forse ti ha lasciato di sicuro un modo diverso per vedere il nostro destino e magarti apprezzare ancora di piu ogni girono della tua vita...quindi tutto è passato e bisogna festeggiare questo passato ormai lontano con questa cheesecake della rinascita davvero strabiliante!!baci,Imma

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  24. Il senso non l'ho ancora trovato, ieri pensavo che potrei iniziare a credere nella reincarnazione perchè se penso di dover stare chiusa in un ufficio per 9 ore al giorno per fino a 70 anni per poi prendere una pensione da fame e morire...beh, mi auguro che nella prossima vita ci possa essere qualcosa di meglio. Non sono quasi morta, la salute mi assiste, ho un lavoro, un'ottima famiglia, l'amore. Che voglio di più? Vorrei essere proprietaria della mia vita al 100% e non part-time. E' forse per questo che sto ancora cercando un senso... Fai bene a festeggiare e con grandi torte!!! Un abbraccio ad una donna di grande profondità.

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  25. Cara Cinzia, non ho mai avuto personalmente un'esperienza simile, l'ho vissuta però su mia figlia. A 13 anni è stata investita all'uscita di scuola...non entro nei dettagli, ma ora che sono passati 2 anni...il 17 giugno, inizio a respirare...le cicatrici del corpo stanno guarendo, ma quelle del cuore e dell'anima si riaprono ogni volta che il ricordo sfiora i primi concitati momenti al pronto soccorso e i mesi di ospedale successivi.
    Ma come dici tu, la vita a volte ci regala anche delle seconde possibilità! E allora auguri per questo nuovo giro di giostra!
    Cri

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  26. Ah dimenticavo...splendida ricetta, splendide foto!
    Cri

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  27. accidenti Cinzia non immaginavo....che bello che tu sia qui a raccontarci questo (e altre mille cose in innumerevoli meravigliosi post).
    un bacio!!!!
    ah, ottima la torta!!!! me la mangerei tutta. a più riprese, ma tutta.

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  28. Che post intenso Cinzia... ti racconto il mio giro di giosta che mia ha coinvolto ben 10 anni fa... il 5 maggio del 2002 il mio papà viene colpito da ben due emorragie celebrali a distanza di poco tempo... Dopo la seconda operazione, finita verso le 22 di sera... le speranze erano ben poche... in sala di rianimazione solo io e la mia mamma a quardare il fisico di papà debole e provato... I medici ci dicono di andare a casa a riposare e se ci fosse stato qualche problema ci avrebbero chiamato... L'ospedale verso mezzanotte è silenzioso... Le luci sono soffuse anche nell'ingresso... Io non credo in nessun santo e non sono devota a nessuna persona particolare se non a Nostro Signore Gesù... Mia mamma è molto devota a Padre Pio, ci guardiamo intorno sconsolate e ad un certo punto un profumo intensissimo di gigli.... Mi guardo intorno, non vedo nessuno con dei mazzi di fiori e sopratutto nella Hall ci siamo solo noi... In quel momento ho capito che sarebbe stata dura e difficile ma che il mio papà ce l'avrebbe fatta... E dopo 10 anni, nono stante la paralisi totale e le difficoltà è ancora con noi...
    E festeggio anche io questo momento, per me il 5 maggio è una giornata importante...
    Un bacione

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  29. Ho scritto come un'analfabeta ma non ho controllato :-) Baci

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  30. Chiara: anche per me è stato bello abbracciati e sapere un po' anche dei tuoi giri..

    Penna&forchetta: Credo che una seconda possibità, proprio come tu dici, ti regala la capacità guardare la vita con occhi diversi, un abbraccio e un girettoinsieme anche con te!

    Federica: nelle tue parole, anche dei tuoi post, riesci bene a trasmettere i ti stati d'animo, o almeno mi pare di sentirli... alle volte vorrei poterdi dire qualcosa che arrivi "oltre" ma nn è facile tra ermo e schermo. Però ci provo, intanto ti stringo con affetto cara Fede!

    Benedetta: anche vivere il dolore in maniera non dita ma per tramite della sofferenza dei nostri cari comporta grandi fatiche.. e grandi lezioni, a volte molto dolorose comunque, ma è bello avere lato d'animo per brindare, un abbraccione!

    SaleuBi: un bacione, e una fetta di torta ;)

    Imma: si ragione, cambia il nostro modo di vivere le coseche le più piccole, quindi cambia il senso della vita :) grazie, un abbraccio!!

    Roby: carissima, avrei tante parole da scrivere, ma per ora ti abbraccio, magari ti scrivo sulla tua mail ;))

    Cry: mammamia, non voglio pensare cosa significa guardare i segni di tutto questo, sul corpo del proprio figlio.. è una grande issione" anche quella di essere genitore in queti momenti. Ti abbraccio Cry, grazie!

    Salamander: una fetta di torta, il profumo del bosco..diventano ple cose preziose da godere fino fondo!

    Ely: ...il profumo di fiori... che modo bellissimo di far sentire per dirvi che non eravate soli :) un bacione, carissima Ely, Grazie!!

    Pocoale in zucca: un bacio, grazie di essere passata!

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  31. Caspita Cinzia, altro che giro di giostra..direi piu' un giro sulle montagne russe..ma sei qui a parlarcene e a condividere questa tua esperienza..c'è sempre un senso per me in quello che ci accade..per quanto mi riguarda il giro di giostra ü avvenuto in occasione della mia separazione e divorzio dal precedente marito..dopo 13 anni di matrimonio, 2 figli e dopo aver affrontato situazioni difficili anche economicamente mi sono trovata il mondo crollarmi addosso..non è stato un periodo facile lo ammetto ma è servito a riscoprirmi, a ritrovare la vera me stessa che si era assopita e scoprire che cosa era veramente importante per me e per la mia vita..e poi la vita è davvero una cosa stupenda perchè quando meno te lo aspetti ti sorride nuovamente e il sole torna sempre a splendere su ognuno di noi :)) un abbraccio forte forte..e anche una fettina di torta che adesso ci starebbe proprio bene ;)

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  33. @Mary.. che belle parole.. che il Sole non smette di esistere ma semplicemente continua a splendere dietro nuvole, lo dico spesso anch'io! E sono contenta di sapere che ora sei felice, è bello riscoprirsi !

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  34. Carissima Cinzia, la tua cheese cake induce pensieri davvero profondi!
    Sai credo che il destino sia un filo conduttore che ha ben chiaro l'approdo di ognuno di noi... il tuo non era stato chiamato al porto di ciò che accadde 22 anni fà. Lieta di poterti leggere.
    Sai, 20 anni fà io invece dovevo trovarmi su quell'autostrada all'altezza di Capaci, ci ha salvati un compleanno da festeggiare... in memoria di Falcone oggi gusto con ancora più grinta la tua torta brindando al destino,
    Tiziana

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  35. Ecco un altro blog davanti al quale mi sento piccola piccola! Vorrei tanto essere in grado di fare foto così belle e con una bellissima presentazione, ma a quanto pare sono solo in grado di cucinare. Mi unisco ai tuoi lettori fissi e, se ti fa piacere, passa a dare un'occhiata al mio blog e dammi qualche consiglio per migliorare le mie bruttissime foto. A presto!

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  36. cara Cinzia, posso solo abbracciarti forte.
    Felice che tu stia bene ora..
    Eri

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  37. ciao Cinzia, avevo 22 anni quando mi è successo qualcosa di simile alla tua vicenda. Ero in motorino e tornavo dalla spiaggia, una gatto maldestro attaversa la strada di corsa e mi blocca la ruota davanti andandoci a sbattere... poi scappa via. C'era una coda di auto che non finiva più ed io stavo sorpassando con moltissima pridenza. Sintesi: Non mi sono accorta quasi di nulla finché non riapro gli occhi e mi ritrovo sotto il cassone di un camion che era due auto più avanti di me (prima del "salto"). Come ho fatto a restare viva proprio non so, ma la gente che subito mi si è assiepata intorno dicendo di non muovermi (per via del colpo alla schiena) e che stava arrivando l'ambulanza l'ho trovata un bell'esempio di solidarietà. Un mese all'ospedale per una frattura (fortunatamente di poco conto) ad una vertebra... mi è andata più che bene!!!
    Pochissimi anni prima (ero alle superiori) una mia compagna di classe era morta in un incidente d'auto (era andata a ballare con il fratello ed una copia di amici senza dire nulla ai genitori...); quello è stato veramente sconvolgente. Aveva 18 anni.
    Ecco qui il "mio giro". In onore al tuo, ed alla life passion, prendo una bella fetta della tua cheese (che è bellissima!!!); ma dammela bella grossa, eh?
    Un abbraccio

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  38. Tì: grazie di essere passata, da tempo volevo venire a trovarti! vedo che anche per te il destino aveva altre vie in serbo, Grande!

    Muffin: grazie! Verrò a trovarti :)

    Erica: un abbraccione anche per te!

    Faustidda: un'altra cosa che abbiamo in comune..strade, camion ed ospedali.. ma quelle che ci accomunano oggi sono più piacevoli, vero? Un abbraccione anche a te, Grazie!

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  39. Hai descritto molto bene come ci si sente in quel preciso istante, io mi ricordo bene l'attimo in cui stava per accadere...anche a ripensarlo oggi mi sembra sia lunghissimo ed inevitabile alle stesso tempo.

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  40. Barbara: anche tu ci sei passata.. non servono molte parole.. Un abbraccio!

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  41. Un'esperienza simile risale a meno di un'anno fa...con la macchina nuova comprata proprio come la volevo (La mia bellissima Giulietta che mi sentire tanto Uma Thurman!)
    Andavo a lavoro, come tutti i giorni, percorrendo una strada a scorrimento veloce, di quelle che fai ogni santo giorno, quando ti ritrovi li in mezzo alla strada un "bagno chimico" caduto da un furgone che lo trasportava...io freno in tempo, nonostante l'elevata velocità, e sorrido per esserci riuscita (l'azalea per la ricerca contro il cacnro che portavo in macchina è la prima cosa che guardo,mi cade a terra, ma è intatta)
    Il tempo di rialzare lo sguardo e una macchina mi travolge da dietro, spinta a sua volta da un'altra macchina. Nelle lamiere vedo le mie ruote andare nell'altra corsia e il guidatore della macchina dietro finisce accanto a me, lo vedo alla destra del mio finestrino...un incubo...piangevo tanto per la macchina che nemmeno ho visto il sangue sulla mia fronte...lo racconto così oggi...
    Incolume, incredibilmente incolume , solo quel graffio sulla fronte e gli innumerevoli petali bianchi dell'azalea in tutta la macchina...
    ti capisco perfettamente, è la prima volta che lo racconto qui...
    esiste un destino, esiste un Dio...

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  42. Io non ho vissuto sulla mia pelle una storia simile ma quasi. Una bimba di 4 anni, e una telefonata " signora suo marito ha avuto un'incidente venga" Nessuna strada particolare il banale tratto casa ufficio , ma l'incontro fatale sotto la pioggia con un cretino che andava contromano a fari spenti! dopo due ore di pronto soccorso mi vengono a chidere la fima per amputare la gamba! Ma mio maito ha 30 anni siete matti? e da allora il caos nel mio cervello sai che vuol dire renderti conto di dover prendere deicsioni importanti e definitive per un'altra persona? sono emozioni che non riesco ancora a descrivere. Ho ragionato a 3000 in pochi secondi ...e ho firmato si ma per portarlo via sotto la mia responsabilità e l'ho trasferito in piena notte in una clinica privats....la storia è lunghissima ma te la sintetizzo, dopo 10 anni, 11 operazioni un anno di sedia a rotelle tre anni di fisioterapia, lui ha ancora la sua gamba non zoppica neanche più, ma io ho il cuore in gola ad ogni minimo ritardo e ogni volta che siamo in macchina prego che ada tutto bene....perchè a me a te è andato tutto bene , ma la vita è un attimo e come un soffio ce la possono togliere ed è tragedia per ni e per chi ci ama!
    Aguri per la tua rinascita!
    un abbraccio
    Alice

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  43. @Paola: caspita, un solo graffi e petali dell'azalea pare quasi una pubblicità della Giulietta, auto perfetta e sicura :) Certo non è possibile non omprendere che esiste un Destino,, proprio come hai detto!

    @Alice: grazie anche delle tue parole, mi fai ripensare a quando sento invece il racconto di mia mamma, rivivo la sua paura che fossi morta. E' forse più toccante sentire questa, sai? Un grande abbraccio

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  44. Ho letto e mi sono venuti i brividi, hai raccontato minuziosamente quello che ti è successo, che brutto incidente! Io, al contrario, nessun incidente tipo il tuo ma tante sofferenze di vita, dolori dell'anima, più che fisici, ora sono nascosti (ops...sepolti!) in una cartella della mia mente, e lì restano, impossibile rimuoverli, fanno parte del mio passato che, non tornerà...un abbraccio SILVIA

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  45. Ciao Cinzia, non sapevo niente di questo giro di giostra, che bel modo di definire la vita. Sono anch'io convinta che ci sia un destino che ci guida e che se non è il nostro momento possiamo continuare a girare tranquilli nonostante tutto. Anch'io ho avuto il mio brutto incidente in macchina e sono qui a raccontarlo, ma quello che ricordo sempre è invece un incidente che non c'è stato, anche se io guidavo per una serie di ragioni al limite delle mie possibilità, ero in autostrada e pregavo piano, chiedevo a mio papà di tenermi una mano sulla testa come quando ero piccola e avevo paura e piano piano sono arrivata a casa... Un abbraccio

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  46. Sissina: se sei riuscita davvero a chiudere il file, tanto di cappello, perché anche quei dolori di cui parli sanno cambiarti profondamente :) grazie!

    Carla: nemmeno io dunque sapevo nulla delle tue peripezie, né di quelle successe né di quella che racconti, dove bisogna combattere con nienemenoche la Paura (bruttissima bestia!) un abbraccio forte, grazie :))

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  47. Ciao Cinzia se hai un attimo vieni a leggere qui
    arbanelladibasilico.blogspot.it/2012/05/un-esperimento-non-proprio-riuscito.html
    Bacio buon we

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  48. Ciao Cinzia, sono venuta appositamente qui perchè lo volevo. Era tanto che non venivo a trovarti.
    Mi hai lasciata senza fiato! Un giro di giostra terribile che, per fortuna, non ho mai provato ed è il mio incubo più grande. Ho finora vissuto dei giri di persone vicine, anche letali, ma ancora il destino non mi ha fatto provare niente di così terribile personalmente. I giri di svolta ancora li sto cercando dentro di me, ma è un'altra cosa. A presto un bacio

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  49. mi si è accapponata la pelle...
    mai provato una cosa simile...
    però ce l'hai fatto, e sei qui a "festeggiare".
    si, io il mio senso della vita l'ho trovato e sono sicura che si capisce benissimo quale sia...
    un abbraccio, cinzia, forte forte

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  50. Cinzia ho letto il tuo racconto di un fiato! Prima mi mangio una fetta della tua bellissima life passion e poi condivido con te il mio giro di giostra, non per un incidente ma una malattia. Ora è lontanissima (ha l'età della mia prima fatina che il 18 giugno ha compiuto 11 anni!) e nel mezzo ci sono tre figlie e tanta serenità acquisita. Certi eventi aprono gli occhi sui "problemi inutili", le cose semplici e se ne fosse stato bisogno sulla gioia di vivere.
    Ti abbraccio forte forte, Pattipà

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  51. Patty.. sono contenta di leggere il tuo commento proprio qui, mi dice molto! Anche se le prove sono sempre dure, poter dire di aver inteso il senso delle cose e le rispettive priorità è davvero molto.. Ti abbraccio, a te ed alel tue principesse!

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  52. Beh questa sera prima di dormire ho deciso di girovagare un poco nel tuo blog (ed era meglio che non fossi andata a vedere l'etichetta viola...mai potrò eguagliare i tuoi piatti viola...) ...e sono finita qui...
    Anche io ho avuto il mio giro di giostra: 9 anni fa, rientravo a casa in autostrada verso mezzanotte, quando all'improvviso ho avuto l'impressione (non ne ho la certezza...forse ero io stanca e con la mente annebbiata) che l'auto che mi precedeva frenasse; ho frenato a mia volta e sterzato il volante: logicamente ho fatto proprio ciò che non si deve in quei momenti e l'auto ha iniziato a sbandare.
    Ho prima urtato il new jersey centrale (non viaggiavo piano, ero sicuramente vicina ai 130 km) poi sono andata al centro strada per finire di nuovo a sinistra verso il new jersey e l'auto vi e' salita sopra con le due ruote di sinistra , sino ad inclinarsi ....
    Ho avuto la fortuna di non rovesciarmi e sono di nuovo finita diritta in strada, questa volta ferma; ammaccata in tutto il corpo, ma salva. Poi sono scesa dalla macchina, ho attraversato di corsa le tre corsie e sempre correndo ho raggiunto una stazione di servizio che era nelle vicinanze .
    E' vero, in quei moment ci si chiude dentro e non si sente niente, forse si aspetta il disastro e la fine
    Solo dopo arriva la paura e la consapevolezza di essere ancora qui, per un'altra possibilità ...
    Forse la vita gioca con noi o siamo noi a giocare con lei, non lo so, quello che oramai so con certezza e' che bisogna cercare di godere di ogni attimo,delle piccole cose che ci circondano, anche se non sempre ci si riesce, proprio perché la giostra può fermarsi quando meno ce lo aspettiamo...

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  53. @MILA, che giro la tua giostra, nientemeno che in autostrata.. brividi solo a leggerlo. E condivido che in fondo è solo un gioco, fatto per farci capire "le regole": assaporare tutto con attenzione, presenza, dedizione e...in fondo, solo grande Amore per la vita e tutto quello che su un piatto ci porge, dalle belle cose alle difficoltà, è tutto lì per noi, per renderci migliori in questo passaggio. Io così ho capito :)
    Grazie Mila di questa condivisione.. e per il Viola, non penso proprio che siano cose difficili le mie, il guaio è che mi ci diverto da morire!!

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