Tortino con radicchio rosso e fonduta di Asiago



Una ricetta facile, però buonissima e molto d'effetto, adatta per il cenone ma anche per una bella cenetta semplice, ma non banale.
Per gli antipasti mi capita spesso di scegliere la pasta sfoglia e di preparare dei bocconcini, usando la verdura di stagione. Ed è questo il caso, dove ho usato il radicchio lungo rosso, il trevisano, accompagnato dal nobile formaggio suo compare di regione, l'Asiago mezzano.
La bontà di questi due accostamenti ha meravigliato anche mio marito il quale, com'è ormai noto su queste pagine, sempre molto parco di parole ma con aria stupita, ha alzato entrambe le sopracciglia pronunciando un "..mm.. BUONO!!" che mi ha riempito di soddisfazione.

Tortino con ripieno di radicchio rosso e fonduta di Asiago
dosi per 8 tortini




1 pasta sfoglia rettangolare
1 cipolla
100 gr. radicchio rosso foglia lunga
50 gr. parmigiano grattugiato
70 gr. ricotta
1/2 cucchiaino di miele chiaro

per la fonduta
200 gr. panna da cucina
100 gr. Asiago mezzano
20 gr. parmigiano grattugiato

Tritare finemente le cipolle e tostarle in poco olio, aggiungere il radicchio tritato e stufare per una decina di minuti, regolando di sale e pepe a piacere. Aggiungere il miele, che correggerà quella punta amarognola del radicchio. Quando sarà intiepidito,amalgamare anche il parmigiano e la ricotta.
Tagliare dei quadrati di pasta sfoglia da circa 8 x 8 cm e rivestire degli stampini in alluminio, ottimi anche quelli usa-e-getta, distribuire il composto e cuocere per circa 15-17 min. in forno già portato a 170 gr. Sono ottimi serviti tiepidi.
Al momento di servire, preparare la fonduta: scaldare la panna e sciogliervi l'Asiago ed il parmigiano fino ad ottenere una crema, che andrà distribuita su ogni piatto e versata anche un po' sul tortino. Se ne avete, alcune gocce di riduzione di aceto balsamico renderanno il tutto ancora più particolare.

Colors and Food, what else? Due blog uniti per un anno di cibo a colori!



Con molta riverenza ed anche una punta di emozione, oggi vi invito tutti ad essere parte di un nuovo contest, un progetto che insieme a Valentina del blog My taste for food abbiamo ideato, per invitarvi a prendervi parte numerosissimi!
Io e Valentina ci siamo conosciute quando Gianni ha organizzato l'incontro in Franciacorta... abbiamo passato una bellissima giornata insieme ad altre amiche blogger, chiacchierando e "sentendo" che un certo modo di vedere il mondo del cibo era sulla stessa linea d'onda.
Si tratta di quella stessa maniera di sperimentare il cibo, un mondo fatto di accostamenti ancora da scoprire e di infiniti colori, come infinite sono le combinazioni degli ingredienti che portiamo in tavola.
E' stato bello sentire le idee che Valentina mi esponeva e scoprire quanto fossimo "in sintonia": entrambe volevamo esplorare il cibo attraverso i colori e non abbiamo nemmeno cercato temi alternativi... di "tanto" ci siamo accontentate.

Ora passiamo a spiegare il progetto vero e proprio:  un Contest lungo un anno, 12 mesi…
può sembrare tanto, forse lo è, ma la modalità di partecipazione da parte vostra sarà a discrezione e di mese in mese saremo io e Valentina ad ispirarvi ed intrigare le vostre idee, motivandovi ad aderire!

Ecco il regolamento:

-ogni mese io e Valentina promuoveremo il tema del contest legato ad un colore (quindi 12 mesi = 12 colori): vi chiederemo di proporre un piatto seguendo una particolare chiave di lettura che potrà essere riferita ad un ingrediente particolare, alla mise en place o ad altre idee che ci verranno in mente;

-Potrete postare la ricetta (quante ne vorrete) dal 5 al 25 del mese di riferimento, inserendo il link nei commenti sottostanti al post di apertura del contest; Essenza in Cucina e My Taste for Food si alterneranno di mese in mese per ospitare le vostre ricette: un mese saremo da Valentina ed il successivo da me, ma non potrete sbagliare: dalle nostre home page sarete correttamente indirizzati al post in corso, semplicemente cliccando sul logo del contest. 
Il logo del contest -linkato ad uno dei nostri due blog- andrà inserito in coda alla ricetta partecipante ed esposto nelle vostre side-bar o pagine dedicate.

-Ogni mese, io e Valentina proclameremo il vincitore assoluto e ci saranno quindi nell’anno 12 ricette vincitrici; vi saranno anche un 2° e 3° classificato.

-La ricetta partecipante al nostro contest, vista la quantità di contest presenti nella blogosfera e considerando il poco tempo a disposizione da dedicare a ciascuno, potrà partecipare anche ad altri contest…non siamo così cattive…;)

-I criteri di scelta prevedono: l’attinenza con il tema proposto, la qualità fotografica, l’originalità.
I premi:  il 1° classificato: la proposta (ricetta più foto) vincitrice, avrà uno spazio riservato sulla Home di My Taste for Food e di Essenza in Cucina per un mese intero, fino alla proclamazione del vincitore successivo; a fine anno verrà creato un calendario per il 2013 con le foto vincitrici e verrà debitamente pubblicato; infine, le ricette verranno pubblicate in una Raccolta formato pdf; per il 2° e 3° classificato: a fine anno, verrà creata una Raccolta in pdf delle ricette e foto migliori, non solo le 12 vincitrici quindi, ma anche i secondi e terzi posti per un totale di 36 piatti.

-Possono partecipare al contest solo i possessori di un blog, unico modo possibile per noi per gestire al meglio le vostre proposte e per rendere visibile in modo corretto i vostri contributi.

Ed ora, trepidante attesa per il primo mese dell'anno, con il suo colore, ancora tutto da scoprire... Lo troverete da Valentina, la prima di noi due ad aprire il contest, il primo giorno dell'anno. Al suo post saranno da inviare le ricette, ma dalla mia home page potrete cliccare sul logo del contest e sarete indirizzati direttamente al suo post... sarà più facile :)

...Buon Natale!



...Buon Natale!

Biancomangiare all'arancia con caramello di melagrana


Anche se il tempo scarseggia più che mai, mi sono resa conto che non avevo preparato nulla per Ambra e Malvarosa, per la loro Bottega di Campagna di dicembre.
E ieri pomeriggio mentre ci pensavo mi sono ricordata di aver letto, tra le prime volte che visitavo  La cucina di Calycanthus, di questa ricetta, subito recuperata e modificata per l'occasione.
La melagrana era già lì, nel cesto della frutta ad attendere una degna fine quindi via.. Tutto e sempre di corsa! Ieri sera ho fatto i bicchierini ed oggi in pausa pranzo il caramello di melograno e le fotine.
La famiglia è passata all'assaggio solo stasera dopo cena: incredibile ma VERO, i miei figli han voluto fare il bis.
Vi posso garantire che, in base alle più scientifiche previsioni, quelle dei detti popolari... domani nevica!

Biancomangiare all'arancia, con caramello di melagrana


dosi per circa 7 bicchierini da creme caramel
oppure molti di più se piccolini

500 ml. latte fresco intero
2 arance* -solo la scorza e poca polpa-
120 gr. zucchero
1 e 1/2 fogli di gelatina circa 4/5 gr.

100 gr. succo di melograno
(spremere i chicchi di mezzo melagrana)
3 cucchiai zucchero

Porre sul fuoco una pentola con il latte, lo zucchero e le bucce d'arancia ben pulite e tagliate grossolanamente. *A tale proposito la ricetta trovata dai Calycanthus prevedeva l'uso degli scarti delle spremute d'arancia, dunque non solo scorze ma anche la polpa che rimane sullo spremiagrumi: ricetta ad impatto quasi zero. Io non avevo scarti, quindi ho inserito due spicchi d'arancia fatti a pezzi ev schiacciati con la forchetta.
Lasciare sobbollire a fuoco debolissimo per una decina di minuti, nel frattempo mettere i fogli di gelatina ad ammollare in acqua FREDDA. Procedere poi a filtrare il latte e scioglierci i fogli ammollati e strizzati.
Quando è tiepido, porzionate nei bicchierini che avrete scelto. Porre a raffreddare in frigo, almeno una mezza giornata, anche di più se possibile.
Sgranare la melagrana e porre i chicchi nel mixer, frullare bene e poi filtrare. Il succo va messo in un pentolino con 3 cucchiai colmi di zucchero, tenuto a fuoco moderato senza toccarlo col cucchiaio ma solo eventualmente muovere il pentolino. Dopo circa 12-15 min. si ridurrà a circa la metà e la consistenza sara più densa. Solo allora togliere dal fuoco. Raffreddando diverrà più denso e la consistenza sarà molto simile a quella del caramello. Al momento di servire potete decidere se cercare di sformare con il rischio dell'insuccesso, come ho fatto io che ho trasformato un  tronco di cono in una cupoletta tutta crepata :S!  

... oppure
 
...servire direttamente il bicchierino, magari decorato con qualche chicco di melagrana. Io andavo quell'attimo troppo di fretta e me ne sono dimenticata! 
Devo dire che nel gusto complessivamente ci starebbe bene qualche amaretto sbriciolato sopra, darebbe una bella nota di contrasto, ma non l'avevo e comunque anche solo così era squisito.

Questa ricetta è per la Piccola bottega di Campagna di dicembre, con le arance e la melagrana, di Ambra del gattoghiotto con Malvarosa:

Tagliatelle alle castagne con fonduta di Blu di capra e nocciole



Oggi ho passato la domenica spignattare, con estremo impegno a vuotare il frigo da piccole cose in giacenza: castagne bollite ma ancora da sbucciare, panna fresca da consumare, carne trita freschissima, ritagli di formaggi da finire.. e una certa voglia di soddisfare le mie solite curiosità di sperimentare almeno un po'. Per pelare le castagne c'è voluta più di un'ora e mezza :(( ottenendo un bel piattone di briciole bollite...
Ne è valsa la pena, dato che ne ho usata una bella manciata per fare questi bocconcini con la carne trita.
Un'altra manciata è andata in una bella torta morbida, in cui è finita anche la panna al posto di burro + latte e insieme ci son finite anche delle gocce di cioccolato. E il resto delle briciole giace in frigo in attesa di miglior vita per domani.
Quanto ai ritagli di formaggi.. a volte mi piace farne una fonduta e farcire delle crepes. Oggi invece mi sono prodotta con le paste fresche e dato che la giornata era buona per l'ispirazione... da troppo tempo volevo provare a fare quella con la farina di castagne.

Tagliatelle di farina di castagne 
con fonduta di Blu di capra e nocciole

dosi per tre porzioni "nontroppoabbondanti"
per la pasta
60-70 gr. farina 00 (io farina di riso)
50 gr. farina castagne
1 uovo
1 cucchiaio d'olio extrav.

per la fonduta
60 gr. Blu di capra*
50 gr. panna
sale e pepe a piacere
qualche nocciola


*Il Blu di capra è un formaggio erborinato molto saporito, fatto con latte di capra invece del solito latte vaccino che si usa per il gorgonzola. A differenza di quest'ultimo, non è così cremoso ma piuttosto compatto. Ne esiste anche una versione stagionata in grotta, non oso pensarne il profumo..
Sono bellissime le striature di muffa, di un colore indefinibile, tra il grigio e il blu petrolio.

Ho impastato con il mixer gli ingredienti per la pasta e ne ho poi ricavato una palla, lasciata in frigo una mezzora a riposare, coperta di pellicola.
Tirare una sfoglia non sottilissima e tagliarne striscie da circa 1 cm. Porre su un vassoio di cartone man mano che si tirano e mettere a bollire l'acqua.
In una pentola saltapasta, far sciogliere il Blu di capra nella panna calda e tenere mosso mentre le tagliatelle si cuociono. Io non la preparo troppo in anticipo perché tende ad aggrumarsi. Quando si scolano le tagliatelle, buttarle nella fonduta e saltare il tutto un minuto.
Prima di impiattare, grattugiare un paio di nocciole tostate sopra ogni piatto e completare con un giro di pepe. A me sono piaciute da matti e vi dirò, in un angolino ho provato a metterci un paio di gocce di riduzione di aceto balsamico: mi son piaciute anche di più.

Torta di carote e mandorle: la Camilla si veste di Viola

 
La Camilla è una notissima tortina, in commercio da anni e tra le più note merendine "sane" che il mercato commerciale ci propone. E' da sempre tra le mie favorite. Si tratta della classica torta alle mandorle e carote, che per l'occasione ho voluto sostituire con le nuovissime Carote Nere. Uno sfizio grandioso per gli occhi di chi, come me, ama questo colore in tutte le sue sfumature :-)
Vi posso garantire che il gusto di queste carote è assolutamente identico a quello delle classiche, quindi potrete senz'altro usare le normali arancioni e non rimarrete delusi.
Molte sono le varianti di questa torta, in sé molto piacevole e pastosa, ottima per una merenda sostanziosa.
Si tratta di un impasto morbido e umido, quindi ho usato il prodigioso bimby, soprattutto per tritare e sminuzzare sia le carote che le mandorle. Trovo importante l'aiuto del mixer nel lavorare gli ingredienti, trattandosi di un impasto pesante. Si velocizza il tutto, ottenendo dei risultati più che piacevoli in termini di morbidezza.
In rete si trovano moltissime variazioni sul tema "carote e mandorle", io mi sono affidata alla ricetta del libro Bimby "Idee per dolci e biscotti", con una sola variazione -la quantità delle carote che ho diminuito-.
Per il resto, riporto tutto esattamente come da libro.

Torta alle carote (nere) e mandorle

300 gr. farina di mandorle
(io mandorle passate nel bimby)
300 gr. zucchero
200 gr. carote grattugiate
100 gr. farina
scorza di mezzo limone
4 uova
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale

Inserire nel mixer lo zucchero e la scorza di limone grattugiata, frullare per qualche secondo, poi aggoingere le carote grattugiate ed azionare per circa un minuto, infine aggiungere le uova e per ultimo le farine setacciate col lievito. Frullare bene ed infine versare in una tortiera diam. 23 cm.circa, foderata con cartaforno. Cuocere in forno preriscaldato a 170 gr. statico per circa un'ora, ma potrebbe servire più tempo, vale la prova stecchino. Va fatta raffreddare fuori dal forno.
Per la cronaca, i bambini non l'hanno gradita troppo, scoraggiati dal colore, ma i colleghi hanno onorato-con grande piacere della sottoscritta- spazzolando in una mattina i rimanenti tre quarti di torta che avevo "generosamente" portato loro.

Open Kitchen Magazine: il numero invernale!

Eccolo! Open Kitchen Magazine nella veste piu festosa dell'anno!!
Il magazine è una cucina aperta a tutti gli appassionati e non solo; anche per chi ama andare "oltre",  questo numero è ancora più ricco di informazioni e curiosità, fantastiche ricette accompagnate da fotografie che faranno venire voglia di cucinare a tutti voi.
Per noi della redazione, che abbiamo partecipato con Cuore alla stesura ed elaborazione di questo numero, sfogliarlo e vedere riprodotto in questa bellissima veste tutto il nostro lavoro, è stato emozionante.
Ci auguriamo possa esserlo anche per voi, che potrete sfogliarlo e scaricarlo cliccando sull'immagine.

Il nostro viaggio gustoso, in questo numero, è interamente dedicato alle feste: Natale, Capodanno, Epifania, nel mondo. Le novità di questo numero sono davvero tante: ci sono i Tutorial, assolutamente da non perdere, con tutti i segreti della grande conduttrice e chef Francesca Romana Barberini. Impareremo a realizzare le ricette tipiche del Natale e Capodanno nel mondo, decoreremo la nostra bellissima tavola delle feste con pochi facili gesti e creeremo la nostra calza della Befana "home made".
Open kitchen Magazine sempre a portata di click: quando sarete in cucina e avrete voglia di preparare qualcosa che vi scaldi il cuore sfogliatelo e provate qualcuna delle nostre ricette: non ve ne pentirete!!!

Vi aspettiamo su

Golosa lettura a tutti :)

Ciambelline al vino



Appena ho visto il suo post sono andata in fibrillazione... i miei biscottini preferiti!
Li trovo all'esselunga ogni tanto e quando li prendo non mi riesco proprio a trattenere, nemmeno la cinta che "si stringe" in vita serve a redimermi, io finisco il pacchetto!
Però questa ricetta non contiene burro ma olio, quindi è leggerissima. Poi mettiamoci anche che ci va una quantità di vino significativa, per la quale io avevo del bianco dolce da far andare, cosa che mi capita spesso dato il fatto che mio marito ama il dolce, ma poi non finisce mai la bottiglia (io invece prediligo il secco).
Dulcis in fundo, in questa versione ci sono i semi di anice, che mi piacciono tanto
Dunque ieri pomeriggio mi sono data all'impasto ed ho messo sotto i bambini per maneggiare le forme: devo dire che hanno resistito fino alla fine, quando di solito si stancano prima.

Ciambelline al vino





dosi per circa 50 biscottini
500 gr. farina 00
125 ml. olio (io di girasole spremuto a freddo)
125 ml. vino bianco, dolce o anche secco
200 gr. zucchero
1 cucchiaino di semi di finocchio o di anice
1 cucchiaino di lievito per dolci (io ammoniaca per dolci)
scorza grattugiata di limone
1 presa di sale
zucchero semolato a piacere per la superficie

Ho fatto tutto con il magico Bimby, ma anche il vostro buon mixer farà un ottimo lavoro: prima ho messo le farine ed il lievito, ho fatto girare un po' per amalgamare. Poi la scorza di limone e lo zucchero, e di nuovo ho fatto girare per amalgamare. Infine il vino, l'olio, il sale ed i semi d'anice ben pestati. Amalgamare bene il tutto per circa 30 sec. e poi vuotare sul piano di lavoro, formando una palla. Lavorare subito, staccando dei pezzi di impasto grandi come un pane, stenderli a salsiccia e tagliare dei tocchetti grandi come una noce. Ciascuno di questi va lavorato a formare una sorta di grissino, sottile come un mignolo e lungo circa 15 cm. Rotolare questi bastoncini nello zucchero e unire le due estremità, per formare appunto la classica ciambellina.
Disporle leggermente distanziate sulle placche del forno, su cartaforno e cuocere a forno già caldo, 180° ventilato, per circa 15 min. tenendo un mestolo di legno per mantenere aperta una fessura con lo sportello. Ma sorvegliate sempre il vostro forno, devono dorare lievemente e sono veloci!
Si conservano anche in una scatola di latta... se ce ne fosse bisogno. (Da me NO!!!)



E con una bella scatolina ed un fiocco abbinato...saranno un ottimo regalo di Natale!

Quindi le mando a Patrizia del blog I dolci nella mente, per il suo dolce contest dei regalini di Natale!




Ravioli dolci con una confettura speciale




Era da un pezzo che li volevo fare, complice il fatto di avere marmellate home-made da smaltire. Però non era mai il momento giusto...
L'altro giorno era "Festa", una festa che ci regala un giorno di ferie a metà settimana ed era perfetto per fare i biscotti con i bambini.
Devo dire che questi a loro non sono piaciuti molto. Forse perché insieme abbiamo fatto anche i sablè con le formine, che sono letteralmente spariti, questi sono rimasti per noi grandi, che con sommo piacere ce li siamo gustati anche senza remore, essendo la frolla particolarmente light: non c'è il burro infatti ma la ricotta.
Si tratta di un esperimento già pubblicato in passato con la robiola e che ho ripetuto appunto con la ricotta perché ben riuscito. Ho omesso qui il bicarbonato presente nella ricetta linkata, perché non volevo che si gonfiassero in modo imprevisto. Per la confettura utilizzata, faccio onore a Carla, che me l'ha regalata in occasione del nostro incontro: una confettura alle mele, pesche e cacao, un sapore davvero speciale!


 dosi per circa 40 ravioli
300 gr. farina
100 gr. ricotta
120 gr. zucchero
1 uovo
Marmellata, la vostra preferita

Preparare la frolla mettendo tutto nel mixer per circa 30 secondi, poi vuotare sul piano di lavoro, formare una palla e lasciare riposare mezz'ora.
Col mattarello, tirarla in una sfoglia piuttosto sottile, circa 2-3 millimetri e con una formina tonda, io un coppapasta del diametro ci circa 6 cm, tagliare dei cerchi su cui metterete della marmellata, la quantità di una punta di un coltello. Piegare a metà la pasta e premere leggermente sui bordi. Poiché io non ho l'attrezzo che pizzica e crea anche quella sorta di merletto, nel timore che si aprissero in cottura, semplicemente col dito bagnato di albume ho passato i bordi prima di chiuderli.
Disporli in ordine sulle placche del forno, su carta forno e cuocere in forno già a 180° per circa 12 min., ma ognuno adatterà al proprio forno. Non devono scurire troppo.
Da gustare con una bella tazza di thé in un pomeriggio  uggioso ;)


Pesto di peperone e mandorle


Un post supervelocissimo, una ricetta supervelocissima ma che non ha mancato di stupirmi per il pieno di sapore che mi sono gustata!
Come ho già più volte detto, certi piatti li cucino per me sola, poiché nella pausa pranzo del mercoledì ho del tempo tutto mio, in cui approfitto per fare la spesa o per predisporre idee per i prossimi post... Oggi è stato così e vuole il caso -ma il caso NON ESISTE!-  che avessi del peperone verde che languiva, ma che ancora aveva della croccantezza, per me sinonimo di freschezza.
Ci ho fatto una sorta di pesto con le mandorle ed il pecorino... ed il piattino di Eliche qui sotto mi ha pienamente soddisfatto

Pesto di peperone verde e mandorle


dosi per 4
1 peperone verde piccolo -circa 100 gr.-
50 gr mandorle
50 gr. pecorino stagionato
poco vino bianco
olio, sale, pepe a discrezione

Ho pulito e tagliato a listerelle il peperone, l'ho appassito in poco olio, sfumato con del vino bianco secco e fatto ammorbidire ed insaporire un po'. L'ho lasciato intiepidire e poi l'ho passato al minipimer con il formaggio e le mandorle, che avevo precedentemente tostate passandole in una pentolina antiaderente. L'olio l'ho aggiunto per vellutare la consistenza del tutto.
PS: si possono usare anche il peperone rosso od il giallo, che sono però un poco più dolci e secondo me coprono il sapore della mandorla e del formaggio. Il verde, che in sé è quasi un po' amaro invece trae molto vantaggio dal tutto.

E' una ricetta semplice ma la pubblico perché insieme ad essa voglio condividere con voi l'incontro con la mia carissima amica CarlaEmilia del blog Un'arbanella di basilico: una domenica passata a Milano, in un'aria festosa e già meravigliosamente Natalizia!





Con Carla è stato come conoscersi da sempre, parlare di tutto, dai libri ai viaggi, dalle ricette aille piccole cose quotidiane e scoprire che si amano gli stessi vecchi film... e che da bambine si cucinava per la famiglia..
Che sia un gene ricorrente nelle blogger?  Mai sarà dato saperlo scientificamente -e tra l'altro Carla potrebbe indagare, data la sua professione ;), ma il nostro Cuore una risposta ce l'ha da sempre!

© ESSENZA IN CUCINA

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